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La ricerca sul campo

IV.7 La codifica e l’analisi dei dat

Le interviste sono state tutte fedelmente trascritte e i protocolli hanno rappresentato la base empirica su cui è stato effettuato il lavoro di codifica e di analisi dei dati.

Una prima scrematura dei dati è stata realizzata grazie al software Nvivo 8, un programma finalizzato all'analisi qualitativa computer assistita. che presenta un insieme di procedure utili a descrivere, analizzare e interpretare i molteplici materiali e dati che si producono in un percorso di ricerca qualitativa.

NVivo, appartiene al gruppo dei software del tipo CAQDAS (Computer-aided qualitative data analysis software) ed è pensato per coadiuvare il ricercatore dall'inizio alla fine di un processo di ricerca qualitativa in quanto si adegua alle molteplici strategie di analisi170 testuale che consente di analizzare, esplorare e interrogare raccolte di testi anche molto vasti.

L’utilizzo del software ha generato, nella codifica aperta, la creazione di innumerevoli nodi e/o etichette interpretative che, con il procedere del lavoro, sono numericamente aumentate provocando la costruzione di una griglia di lettura, eccessivamente lunga e rigida171.

Per tale ragione il lavoro è risultato lungo e faticoso probabilmente anche a causa della consistente mole di interviste raccolte.

La trascrizione, la codifica e l’analisi dei dati, effettuate successivamente alla somministrazione delle interviste, sono state interrotte solo quando si è giunti alla “saturazione teorica” dei testi, quando, cioè, un’ulteriore lettura e scomposizione non avrebbe fornito altro valore aggiunto (Bazeley, 2009; Tarozzi, 2006)

L’eccessiva mole dei dati etichettati ha reso necessaria una fase di sospensione e di riflessione oltre che un ulteriore approfondimento della letteratura metodologica, precedentemente selezionata, pertinente, soprattutto, all’utilizzo dei software nell’analisi dei dati qualitativi (Cecconi, 2008; Cipriani, 2008; Silverman, 2002). Dopo un periodo piuttosto lungo in cui l’attività è stata interrotta, si è deciso di considerare solo le occorrenze che nel primo lavoro erano risultate più ricorrenti e di utilizzare solo le etichette che esprimevano il “punto di vista” dei soggetti.

E’ stato quindi avviato un lavoro di selezione e di semplificazione che è consistito nell’eliminare alcune etichette, codificate con Nvivo 8, contenenti poca parte di testo e/o nel farle confluire nelle categorie che risultavano, a livello semantico, più vicine. Sono stati così individuate due aree di analisi:

1) i punti di vista dei testimoni qualificati sugli elementi che influenzano la condizione dei minori e delle famiglie immigrate;

2) i punti di vista sulle prassi di accoglienza e di integrazione degli alunni stranieri tra quanto dichiarato nei documenti ufficiali e le pratiche agite.

170studio dei casi, biografie, gronded theory, etnografia, analisi narrativa, del discorso, delle storie di vita, osservazione partecipante, etc.

171Se il beneficio nell’utilizzo del programma può essere rintracciato nella possibilità di ottenere un maggiore rigore scientifico, di accedere facilmente alla individuazione delle occorrenze tematiche e di recuperare facilmente le porzioni di testo precedentemente codificate, lo svantaggio maggiore può essere addebitato alla forma rigida e poco flessibile che caratterizza la griglia di lavoro in cui vengono codificati, in ordine alfabetico, i nodi. Inoltre l’associazione tra etichette e i numerosi stralci di testo, riferiti all’insieme delle interviste che contenevano quel particolare nodo, ha posto la necessità di tornare costantemente sui testi integrali, per recuperare quel senso profondo che solo una lettura globale può dare

Le due macro aree includono cinque nuclei tematici principali, che presentano, al loro interno, ulteriori articolazioni, di cui si presenta uno schema riassuntivo organizzato per punti.

Area 1

1. Gli effetti inattesi delle politiche immigratorie

1.1 cultura locale e dinamiche di integrazione nel territorio

2. Le condizioni socio economiche delle famiglie immigrate e il disagio dei minori stranieri 2.1 Dalle privazioni socio-economiche agli interventi dei servizi socio-sanitari 2.2 Famiglie straniere e partecipazione alla vita scolastica

2.3 Dinamiche di integrazione dentro e fuori la scuola: a) Componente docenti

b) Componente alunni c) Componente genitori

Area due

3. Risorse e criticità delle politiche educative in tema di accoglienza e di integrazione degli alunni stranieri

3.1 Ruolo degli enti locali, delle associazioni e del volontariato

3.2 Modalità didattico organizzative di accoglienza e integrazione degli alunni stranieri a) risorse umane e finanziarie

b) struttura organizzativa:dipartimenti c) supporto linguistico

d) figure chiave

e) interventi di educazione interculturale f) criteri di inserimento nelle classi g) criteri di valutazione degli alunni

4. Riforme scolastiche e loro effetti sui percorsi di accoglienza e di integrazione 7. Lo spazio dell’accoglienza e dell’integrazione.

IV.8 Problemi etici

Le interviste effettuate ai testimoni qualificati hanno permesso di accedere ad informazioni che non sarebbero emerse con nessun altro strumento metodologico. La scelta ha però generato alcuni elementi di criticità connessi al percorso di analisi interpretativa su elementi che afferiscono sì ad una dimensione soggettiva, ma che includono anche aspetti più intimi del soggetto.

Il timore di produrre una distorsione involontaria delle opinioni espresse dagli intervistati e il senso di responsabilità sociale nei confronti dei soggetti coinvolti, hanno generato la necessità di tornare sul campo, sia per poter procedere alle successivo blocco di interviste, che per poter avere un riscontro diretto sul materiale precedentemente raccolto, trascritto, codificato e analizzato.

La disponibilità dei soggetti coinvolti ha dato modo di approfondire l’attendibilità dell’analisi e la correttezza nella corrispondenza tra l’analisi dei dati e le opinioni soggettive espresse. In particolare alcuni intervistati hanno avuto modo di leggere integralmente l’intervista e valutare, anche attraverso la lettura di un articolo172 scritto dalla sottoscritta nella fase antecedente alla seconda “ immersione sul campo”, l’orientamento che si intendeva dare alla ricerca. Ciò ha permesso di procedere ad una convalida dei risultati provvisori e di poterli affinare sulla base delle loro reazioni e/o richieste specifiche (Aluffi, Pentini, 2004)