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PARTE I – INQUADRAMENTO TEORICO:

Capitolo 2. La competenza traduttiva

2.4 La competenza traduttiva nella traduzione specializzata

Il modello di acquisizione della competenza traduttiva proposto dal gruppo PACTE per la traduzione generale (PACTE 2005) e ancora di più quello della macrocompetenza traduttiva elaborato da Kelly sempre per la traduzione generale (2002) possono essere in realtà adattati perfettamente alle esigenze della traduzione specializzata. Se infatti osserviamo la descrizione delle competenze che secondo Gamero Pérez (2001: 42-46) deve possedere il traduttore di testi tecnici, noteremo che coincidono con le sottocompetenze individuate nei modelli indicati:

1) Conoscenza del campo tematico (corrispondente alla sottocompetenza extralinguistica di PACTE e tematica di Kelly)

2) Uso corretto della terminologia tecnica (corrispondente alla sottocompetenza bilingue di PACTE e comunicativa e testuale di Kelly)

3) Competenza nei generi tecnici caratteristici (corrispondente ancora alla sottocompetenza bilingue di PACTE e comunicativa e testuale di Kelly)

4) Padronanza della documentazione come strumento di lavoro (corrispondente alla sottocompetenza strumentale di PACTE e strumentale professionale di Kelly).

Nella Figura 17 che segue si riporta lo schema proposto da Gamero Pérez che mette in relazione le caratteristiche testuali dei testi tecnici con le competenze richieste al traduttore specializzato:

Características de

funcionamiento textual Competencias requeridas

Importancia del campo temático  Conocer los ámbitos técnicos Utilización de terminología técnica específica  Saber aplicar la terminología técnica adecuada en lengua de llegada

Presencia de géneros técnicos característicos 

Dominar los rasgos convencionales de los géneros técnicos en lengua de llegada Ser capaz de documentarse en relación con los textos técnicos

Figura 17. Caratteristiche testuali dei testi tecnici e competenze richieste al traduttore specializzato (Gamero Pérez 2001: 48)

La stessa autrice sottolinea che questa descrizione non è concepita per essere applicata direttamente alla didattica, poiché anche se contempla le tre competenze fondamentali del traduttore tecnico, dovrebbe essere completata con una serie di obiettivi didattici relativi al contesto professionale in cui si realizza l’attività di traduzione. Tra questi ultimi Gamero Pérez indica:

a) Conoscenza del mercato della traduzione tecnica (tipi di incarico, tariffe, prezzi, ecc.)

b) Impiego di strumenti informatici (memorie di traduzione, risorse elettroniche, ecc.)

c) Capacità di lavorare in gruppo, all’interno di progetti collettivi (ad esempio, nel caso di incarichi di localizzazione) (Gamero Pérez 2001: 48).

Mentre la conoscenza del mercato della traduzione tecnica e l’impiego di strumenti informatici potrebbero essere assimilati alla sottocompetenza strumentale e professionale del modello di Kelly e anche del modello di PACTE, la capacità di lavorare in gruppo fa riferimento più specificamente al contesto lavorativo e trova quindi corrispondenza per il momento solo nel modello di Kelly, concretamente con la sottocompetenza interpersonale.

All’interno della traduzione specializzata, cambiando l’ambito tematico e socio-professionale, e quindi il tipo di traduzione (§ 1.1.2), il ragionamento proposto non perde validità: tanto per la traduzione tecnica quanto per la traduzione giuridica, economica, scientifica, le sottocompetenze che assumono maggiore rilevanza e possono quindi essere considerate distintive della traduzione specializzata sono la sottocompetenza extralinguistica o tematica e la sottocompetenza strumentale professionale (Galán Mañas 2009: 24-25).

La sottocompetenza extralinguistica è particolarmente rilevante in quanto la conoscenza dell’ambito tematico è fondamentale nella traduzione specializzata. Essa è costituita da:

a) Conoscenze delle culture di partenza e di arrivo b) Conoscenze enciclopediche, del mondo in generale c) Conoscenze tematiche, degli ambiti specifici.

Nel caso della traduzione giuridica Borja Albi sottolinea come la conoscenza dei sistemi linguistici delle lingue di partenza e di arrivo, fondamentale per la corretta decodificazione e ri-espressione del messaggio giuridico, sia insufficiente senza una profonda conoscenza dei sistemi giuridici che li contestualizzano proprio in virtù del

ruolo di mediatore culturale del traduttore che in ambito giuridico è particolarmente evidente (Borja Albi 2000: 144). L’autrice sottolinea anche che il fatto che la traduzione è una disciplina dominata dall’aspetto formale, dal linguaggio, consente di trattare i testi a un livello puramente discorsivo, studiando l’ambito tematico in un tempo relativamente breve per ottenere le informazioni necessarie e sufficienti a ubicare il testo nel sistema concettuale e nella terminologia di una determinata specialità.

De hecho, disciplinas como la traducción o el periodismo parecen protegerse bajo un marco formal, derivado del dominio del lenguaje, que les da la posibilidad de tratar los textos en un nivel puramente discursivo, investigando los temas en un tiempo relativamente breve y obteniendo sólo la información necesaria y suficiente para ubicarse en el sistema conceptual y en la terminología de una especialidad. (Borja Albi 2000: 143)

Indubbiamente la formazione e l’esperienza affinano la competenza del traduttore specializzato, in particolare nell’ambito giuridico:

A medida que aumenta su experiencia, el traductor va refinando su técnica y sus estrategias de traducción, mejora su capacidad para enfrentarse a los problemas de falta de equivalencia entre figuras jurídicas (pues ya ha tenido que tomar decisiones al respecto) y resuelve con más eficacia las ambigüedades sintácticas, la falta de puntuación, la adjectivación múltiple, etc. Todo ello, unido a la adquisición progresiva de un léxico jurídico especializado, es lo que caracteriza al traductor jurídico profesional. (Borja Albi 2000: 145)

La sottocompetenza strumentale professionale è altrettanto particolarmente rilevante in quanto il traduttore specializzato deve essere in grado di documentarsi e gestire le tecnologie informatiche applicate alla traduzione, ad esempio ricercando testi paralleli o comparabili o glossari specializzati; allo stesso modo deve conoscere il mercato della traduzione e gli aspetti legati alla professione.

Tuttavia, come sottolinea Galán Mañas, per quanto rilevanti e distintive possano essere le due sottocompetenze segnalate, è dall’attivazione di tutte le sottocompetenze descritte nei modelli precedenti di PACTE e Kelly che si ottiene la traduzione come prodotto finale, tanto nella traduzione generale come nella traduzione specializzata (Galán Mañas 2009: 24). In sintesi:

1) Sottocompetenza comunicativa e testuale (o bilingue): uso contrastivo della lingua e dei generi testuali specializzati, con particolare attenzione alla macrostuttura e alla superstruttura, la fraseologia del genere testuale e della disciplina, la terminologia e gli altri aspetti morfosintattici.

2) Sottocompetenza culturale: conoscenza dei sistemi culturali che contestualizzano il discorso, con particolare attenzione alle realtà giuridiche che spesso non hanno un equivalente nelle diverse culture.

3) Sottocompetenza tematica (o extralinguistica e di conoscenza della traduzione): conoscenza necessaria e sufficiente degli ambiti tematici specifici, in graduale affinamento e approfondimento con l’esperienza, nonché conoscenza della professione, dei processi implicati nella traduzione e dei principali approcci teorici.

4) Sottocompetenza strumentale: saper utilizzare le fonti di documentazione e le nuove tecnologie per la traduzione (programmi di traduzione assistita, di gestione terminologica, di gestione di corpora elettronici, ecc.).

5) Sottocompetenza psicologica: formazione del concetto personale di traduttore, sviluppo della fiducia nelle proprie capacità, dell’attenzione e memoria, della creatività e del ragionamento logico, automatizzazione dei compiti più frequenti, sviluppo dello spirito critico per monitorare la propria attività.

6) Sottocompetenza interpersonale: conoscenza delle diverse relazioni interpersonali che intervengono nel processo di traduzione; saper collaborare con le diverse figure professionali che intervengono a vario titolo nell’attività traduttiva (revisori, terminologi, ecc.; committenti, autori, utenti; esperti della materia); saper giustificare le proprie decisioni e risolvere i conflitti.

7) Sottocompetenza strategica: saper organizzare il proprio lavoro, da soli e all’interno di un gruppo, e saper risolvere i problemi (derivanti generalmente da carenze nelle sottocompetenze, in base ai diversi incarichi di traduzione) per garantire l’efficacia del processo di traduzione.

2.5. La competenza traduttiva: il punto di vista dei traduttori