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CAPITOLO 2 NUOVE TECNOLOGIE E SISTEMA FORMATIVO DALLA

2.1 La formazione a Distanza (FaD)

2.1.3 La terza generazione di FaD: l’e-learning

La terza fase della Formazione a Distanza ha inizio con la fine degli anni ’80 del XX secolo, grazie alla progressiva diffusione della rete Internet, dei suoi servizi e delle tecnologie di rete, e viene identificata quasi unanimemente tra gli autori con il termine e-learning, anche se in alcuni casi viene usata la dicitura formazione in

99 Peters O., Learning and Teaching in Distance Education, Kogan, London, 1998. 100 Colazzo S., Insegnare e apprendere in rete, Amaltea Edizioni, Lecce, 2005.

rete oppure online education. Secondo Urdan e Weggen101 con e-learning si possono indicare attività, processi ed eventi formativi formali ed informali, che si svolgono ricorrendo ai vari media elettronici (Internet, telefonia fissa e mobile, supporti ottici, televisione, computer palmari, ecc.), utilizzati in forma integrata o singolarmente. Per Antonio Calvani con il termine e-learning si intende un set di metodologie flessibili, capaci di dar vita, avvalendosi soprattutto delle tecnologie di rete, a nuovi ambienti di apprendimento, che consentono l’accesso a molteplici risorse ed esperienze di condivisione e collaborazione in appositi spazi virtuali102. Per l’Osservatorio Anee l’e-learning “è una metodologia di insegnamento e apprendimento che coinvolge sia il prodotto sia il processo formativo. Per prodotto formativo si intende ogni tipologia di materiale o contenuto messo a disposizione in formato digitale attraverso supporti informatici o di rete. Per processo formativo si intende invece la gestione dell'intero iter didattico che coinvolge gli aspetti di erogazione, fruizione, interazione, valutazione. In questa dimensione il vero valore aggiunto dell'e-Learning emerge nei servizi di assistenza e tutorship, nella modalità di interazione sincrona e asincrona, di condivisione e collaborazione a livello di community. Peculiarità dell'e-Learning è l'alta flessibilità garantita al discente della reperibilità, sempre e ovunque, dei contenuti formativi, che gli permette l'autogestione e l'autodeterminazione del proprio apprendimento; resta tuttavia di primaria importanza la scansione del processo formativo, secondo un'agenda che responsabilizzi formando e formatore al fine del raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati103”. Secondo Esposito e Mantese e-Learning “è un termine molto generale per indicare tutti quegli strumenti (tools), quelle pratiche (practices), quelle applicazioni e quei processi che sono realizzati, con l'utilizzo della tecnologia informatica e non, per erogare e distribuire apprendimento attraverso programmi di istruzione e formazione104”.

101 Urdan T., Weggen C., Corporate E-learning. Exploring a New Frontier, WR Hambrecht & Co.,

in http://www.spectrainteractive.com/pdfs/CorporateELearningHambrecht.pdf.

102 Calvani A., Formazione e tecnologia della Comunicazione. Quali nuove integrazioni ed aree

emergenti?, in Delogu C., (a cura di), Tecnologia per il Web learning – realtà e scenari, Firenze University Press, Firenze, 2007.

103 Osservatorio ANEE – Rapporto “e-Learning stato dell’arte e prospettive di sviluppo

Osservatorio ANEE 2003”.

Secondo la Commissione Europea105 l’e-learning è l’istruzione di domani, il nuovo modo di studiare reso possibile dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Con tale espressione si indica quindi l’uso della tecnologia per progettare, distribuire, selezionare, amministrare, supportare e diffondere la formazione, realizzando percorsi formativi personalizzati. Si ha così una nuova prospettiva: non è più l’utente a dirigersi verso la formazione, ma è la formazione a plasmarsi in base alle esigenze e alle conoscenze dell’utente. Grazie alla crescita della rete Internet ed alla diffusione del World Wide Web, l’e-learning si differenzia nettamente dalle precedenti generazioni di FaD, non solo per l’interattività e la facilità di comunicazione che caratterizza le modalità di erogazione dei contenuti, ma soprattutto per la forte valorizzazione del gruppo e la strutturazione della classe virtuale in comunità di apprendimento al fine di far prevalere l’apprendimento collaborativo sfruttando la modalità di comunicazione molti a molti. Generazione FaD Tecnologia di comunicazione Materiale didattico

Modello di studio Comunicazione

I° Generazione Servizio postale

Testuale Auto-

apprendimento

Uno a uno

II° Generazione Radio, televisione, computer Multimediale (testo, audio, video) Auto- apprendimento Uno a uno Uno a molti III° Generazione Reti telematiche Multimediale (testo, audio, video) Apprendimento collaborativo Uno a uno Uno a molti Molti a molti

Tabella 2.1 – Generazioni della FaD.

Fonte: Guelfi M.R, Masoni M., Conti A., Gensini G.F., E-learning in sanità, Springer, Milano, 2011.

In questo modo si attribuisce il giusto peso alla componente sociale nella produzione del sapere, in quanto ogni discente può interagire con tutti gli altri, così come avviene in una classe reale, contribuendo personalmente alla costruzione del processo di conoscenza che risulta essere, in tale generazione di FaD, il risultato di un’attività di negoziazione dialogica tra i soggetti e non più, come avveniva in precedenza, un processo individuale e solitario. Superata una prima fase in cui la Rete viene vista come canale di distribuzione per raggiungere in modo più agevole i destinatari del processo formativo, si fa strada l’opinione

secondo cui essa, considerata un medium comunicativo, può contribuire a creare dei “luoghi virtuali” in cui ogni attore del processo di formazione (docenti, discenti, esperti, tutor, tecnici, ecc.) può interagire a distanza, ed allo stesso tempo agevolare la progettazione di percorsi adattandoli e calibrandoli alle effettive esigenze dell’allievo, in modo da valorizzare i diversi stili di apprendimento e rendere il discente protagonista dell’attività formativa. Tale nuovo ruolo della Rete si concilia con l’obiettivo che le istituzioni formative devono perseguire nella società della conoscenza: non tanto trasmettere contenuti e nozioni, quanto fare in modo che il soggetto sviluppi una solida struttura cognitiva, una propria identità in modo da essere autonomo ed in grado di analizzare e valutare criticamente le informazioni che volta per volta gli vengono presentate nelle diverse situazioni in cui si trova. Gli elementi che caratterizzano la Formazione a Distanza di questa generazione sono106:

• separazione fisica tra docente e studente;

• ipermedialità;

• autoapprendimento;

• personalizzazione;

• flessibilità e destrutturazione delle categorie spazio/tempo;

• socializzazione;

• istituzionalizzazione.

Il modello comunicativo passa da quello “a stella”, caratterizzato da una fonte centrale (docente) che eroga informazioni verso unità periferiche (studenti), a quello “a rete” dove tutti sono nelle condizioni di comunicare con tutti. La tendenza è quella di costruire, tramite gli ambienti tecnologici indicati meglio come piattaforme e-learning, delle comunità di apprendimento, ovvero gruppi distribuiti nei quali docenti e studenti, superando l’isolamento geografico, danno vita ad esperienze formative promosse dall’interattività e dalla multimedialità, creando una “prossimità socio cognitiva”, alternando momenti di riflessione individuale e momenti di apprendimento collaborativo.

2.2 Generazioni di FaD e paradigmi didattici