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CAPITOLO 2 NUOVE TECNOLOGIE E SISTEMA FORMATIVO DALLA

2.4 Tipologie e modelli di e-learning

Concentrando l’attenzione sull’e-learning non si può non considerare che esso fa riferimento ad un complesso e variegato ecosistema caratterizzato da variabili eterogenee quali il profilo professionale delle persone coinvolte, il contesto in cui si realizza l’iniziativa di e-learning, la componente tecnologica, la gestione dei contenuti da erogare, gli obiettivi da raggiungere, il tipo di interazione fra gli attori del processo, ecc. Tali variabili sono strettamente interconnesse tra di loro, in quanto la scelta riguardante una di esse comporterà inevitabilmente delle ripercussioni sulla predisposizione delle strategie relativamente alle altre. La scelta sulle modalità di erogazione dei contenuti, ad esempio, deve tener conto del modello di e-learning da proporre, ed ha influenze sullo stile di apprendimento, i bisogni ed il contesto di appartenenza delle persone che beneficeranno del percorso di formazione; allo stesso tempo la scelta riguardante la dimensione tecnologica avrà una ricaduta importante sull’insieme delle altre variabili, considerato che gli strumenti tecnologici possono essere utilizzati a livelli differenti e in funzione di obiettivi diversi da raggiungere. La complessità dell’e- learning ha indotto a sottolineare come sul fronte metodologico vi siano diverse caratterizzazioni dell’e-learning, potendo distinguere, secondo Mason, tre soluzioni principali: content+support, wrap around, integrated model129. La prima tipologia di e-learning, content+support, si basa sul presupposto per il

129 Mason R., Models of Online Courses. Proceedings of conference “Networked Lifelong

Learning: Innovative Approaches to Education and Training Through the Internet”, University of Sheffield, 1998.

quale l’insegnamento consiste sostanzialmente in una trasmissione di informazioni. Vengono messi a disposizione del discente una serie di materiali fortemente strutturati, fruiti in modo autonomo dal discente seguendo un percorso di apprendimento prestabilito, secondo i canoni dell’autoistruzione. Il discente valuta il livello di conoscenza raggiunto (auto-valutazione) tramite quiz e test, ed ha la possibilità di usufruire di un supporto minimo da parte di un tutor, al quale può rivolgersi per ricevere chiarimenti e rinforzi durante il processo di studio. Tale modello si basa:

• sulla separazione tra contenuti e tutorship, in quanto i tutor non intervengono a monte nella gestione dei contenuti, ma solo a valle e solo su richiesta, per facilitare l’apprendimento del corsista;

• sul focus del corso attribuito al design dei contenuti, inteso non solo dal punto di vista comunicativo (grafica, usabilità, ecc.), ma anche dal punto di vista dell’organizzazione dei materiali;

• su un approccio centrato sull’instructor, il docente si occupa della strutturazione dei materiali130. La comunicazione tra discenti e tutor è sia di tipo uno a uno che uno a molti (tra tutor e classe virtuale). I contenuti vengono erogati sia in modalità sincrona, tramite audio e video conferenze, sia in modalità asincrona tramite lezioni registrate e fruibili in streaming, diapositive e dispense di approfondimento.

La seconda tipologia, il wrap around, si rifà alle idee del costruttivismo che considera l’apprendimento come una costruzione attiva e partecipe del soggetto, e considera la rete non più come un mezzo per trasmettere contenuti, ma un vero e proprio ambiente per l’apprendimento, un’impalcatura per di supporto tra discente e docente. Nella tipologia wrap around vengono proposti ai discenti una serie di materiali e risorse predisposte in maniera destrutturata. L’obiettivo da raggiungere, dopo lo studio e l’esplorazione di tali contenuti, è quello di acquisire nuova conoscenza grazie allo sviluppo di processi cooperativi e discussioni on- line, integrando i contenuti proposti dal docente con dei nuovi materiali prodotti

130 Parricchi M., Tecnologie della comunicazione e metodologie eLearning in università, Vita e

dai discenti e proposti nei web forum, al fine di condividerli e discuterli insieme. In tale tipologia gli elementi principali sono rappresentati

• dall’integrazione dinamica tra contenuti, tutor e corsisti, in quanto discenti e tutor selezionano e rielaborano i contenuti predisposti per crearne dei nuovi;

• dal focus del corso sulla selezione dei contenuti, sulle strategie per facilitare la loro lettura e sulla gestione delle relazioni tra discenti e tra discenti e tutor;

• dall’approccio centrato sull’allievo il quale assume un ruolo attivo di rielaborazione dei contenuti.

Nel modello wrap around, la cui applicazione si addice alle tematiche che prevedono l’acquisizione di capacità deduttive, relazionali e competenze interdisciplinari, il tutor ha il compito di facilitare la discussione e l’assimilazione dei contenuti, individuando le tematiche di discussione e promuovendo l’apprendimento collaborativo, avvalendosi di una comunicazione sia di tipo uno a molti che molti a molti.

La tipologia integrated model rappresenta un’evoluzione della precedente, e prevede un lavoro di collaborazione e condivisione da parte di tutti i discenti i quali costruiscono conoscenza tramite la discussione, la co-progettazione, la risoluzione di problemi, ecc. Non sono previsti materiali didattici predisposti, ma essi vengono generati in seguito alle interazioni e alle negoziazioni tra discenti e tutor/docente all’interno di vere e proprie comunità virtuali in cui prevale una comunicazione di tipo molti a molti, selezionando contenuti e risorse che meglio rispondono all’impostazione data al processo formativo. Nell’analisi dei tre modelli considerati, ci si rende conto come man mano che si passa dal primo (content+support) al terzo (integradet model), contemporaneamente ci si allontana dall’idea di apprendimento di tipo trasmissivo, tipico del comportamentismo, e si arriva a considerare l’apprendimento come l’esito di una costruzione dialogica, attiva e collaborativa tra le persone. In seguito alle analisi sulle dinamiche delle comunità di apprendimento, Mason propone un nuovo modello secondo la seguente tripartizione:

web based training, che si basa sull’erogazione di contenuti e sull’assenza di

interazioni significative con il tutor e tra pari. Corrisponde alla tipologia content+support precedentemente illustrata;

Supported on line learning, che si caratterizza sull’interazione con il tutor e tra

pari tramite la ricerca di risorse, il lavoro collaborativo e il dialogo. Rappresenta l’integrazione tra il modello wrap around e il modello integrated model visti in precedenza.

Informal learning, il quale racchiude tutti gli apprendimenti che maturano non

all’interno dei corsi organizzati formalmente, ma nelle learning communities e più in generale nei contesti del networked learning nei quali si scambiano esperienze, informazioni, pratiche in modo spontaneo e orientato alla costruzione collaborativa di nuova conoscenza.

Luciano Galliani, focalizzando l’attenzione sulla formazione nei contesti scolastici ed universitari individua tre modelli o tipologie di didattica a distanza: on-line, web enanched, blended131. Secondo l’autore i percorsi formativi completamente on-line rappresentano una soluzione valida solo in alcuni campi e per target specifici, ed è improponibile per l’istruzione e la formazione primaria e secondaria, in quanto gli studenti che sono nelle condizioni di poter svolgere gli studi in tempi canonici richiedono frequenza in presenza. Al contrario, per quanto riguarda la formazione universitaria di terzo livello e per la formazione continua, la didattica completamente on-line permette di erogare master universitari, corsi di perfezionamento e aggiornamento a favore del personale di aziende e della pubblica amministrazione. La tipologia web enanched consiste in un supporto alla didattica tradizionale affiancando alle tecniche ed ai materiali in presenza, tecniche e materiali on-line. Per questa tipologia è richiesta la padronanza di nuove competenze per il docente e la presenza al suo fianco di tutor, tecnici e altre figure esperte in ambito tecnologico. Il blended learning, o apprendimento misto, consente di alternare l’e-learning con i momenti dedicati alla formazione in presenza (face to face), integrando ambienti di apprendimento sincroni e asincroni, in presenza e on-line. In questo modo si cerca di coniugare gli aspetti positivi di entrambe le esperienze, rappresentati dall’accessibilità ininterrotta dei contenuti e dalla interazione faccia a faccia, in un’ottica di integrazione tra apprendimento formale ed informale, diretto ed eterodiretto.

131 Galliani L., Modelli di FAD e modelli di apprendimento, in Crispiani C., Rossi P. G., E-

2.5 L’evoluzione tecnologica in ambito educativo