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Technologies (ICT) a supporto dei processi

formativi

Le iniziative ed i documenti adottati in sede comunitaria, alcuni dei quali illustrati nel paragrafo precedente, dimostrano come negli ultimi decenni le trasformazioni ed i cambiamenti siano stati di portata eccezionale e globale, interessando tutti gli aspetti della vita economica e sociale, investendo di una nuova responsabilità i sistemi educativi e formativi. Incertezza e cambiamento, parole chiave della realtà attuale, chiamano l’uomo ad adeguarsi alle continue trasformazioni, facendo diventare conoscenza ed apprendimento condizioni di uguaglianza54. Tali cambiamenti si sono registrati anche per l’influenza che le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC o ICT) hanno esercitato sulle persone, proponendosi come fattore abilitante della knowledge society e modificando radicalmente i rapporti sociali, la prassi lavorativa, le abitudini comunicative, le attività di produzione, elaborazione e trasmissione di saperi e conoscenze. Lo sviluppo delle Information and Communication Tecnology (ICT), intendendo con tale espressione tutte le tecnologie che consentono di elaborare,

conservare, manipolare e scambiare informazioni a distanza tramite computer e le reti telematiche, ha reso possibile apportare significativi cambiamenti e profonde modifiche ai modelli di formazione, e nuove modalità di apprendimento in alternativa alle metodologie conosciute fino ad oggi e considerate le uniche possibili. I media e le reti informatiche, sostiene Pier Cesare Rivoltella, hanno determinato un concreto cambiamento in quanto hanno ampliato notevolmente le possibilità e le modalità della comunicazione, velocizzandone gli stessi processi e realizzando interazioni comunicative in tempo reale senza necessariamente condividere con gli altri interlocutori lo stesso spazio-tempo55. Ovviamente bisogna considerare, come sottolineato da Luciano Galliani, che per generare apprendimento non basta l’utilizzo dei media, ma sono i processi, ovvero le modalità con cui questi sono impiegati a determinarlo e favorirlo56. È necessario essere consapevoli che oggi la formazione è sempre più vicina all’informale, all’implicito, allo spontaneo, ed è lontana dai processi tradizionali, in quanto legata ai mondi virtuali nei quali l’individuo crea significati e conoscenze57. Si tratta, dunque, di considerare e di riflettere sull’incontro e sul rapporto dialettico da instaurare tra due domini scientifici, quello delle tecnologie e quello della didattica, considerando da un lato le opportunità offerte dalle tecnologie, considerate a tutti gli effetti come strumenti e ambienti di produzione intellettuale, e tenendo conto dall’altro del nuovo concetto di formazione che, dovendosi tradurre in costruzione sociale di competenze, persegue l’obiettivo di assicurare al soggetto, sempre più protagonista attivo e costruttore del proprio percorso di crescita, autonomia e flessibilità cognitiva58. Le tecnologie digitali assumono il significato di vere e proprie tecnologie cognitive capaci di promuovere nuove forme di organizzazione del pensiero, nuovi modi di apprendimento e nuove forme di comunicazione e collaborazione interpersonale59. Grazie alla rete, al Web di nuova generazione ed alle tecnologie della comunicazione educativa (cfr.

55 Rivoltella P. C., Le tecnologie didattiche in scuola: problemi e prospettive, in Rivoltella P.C. (a

cura di), Scuole in rete e reti di scuole, Etas, Milano, 2003.

56 Galliani L. et al., Le tecnologie didattiche, Pensa Multimedia, Lecce, 2000.

57 Montedoro C., Prefazione, in Castello V., Pepe D., (a cura di), Apprendimento e Nuove

tecnologie. Modelli e strumenti, Franco Angeli, Milano, 2010.

58

Piu C., Formazione e nuove tecnologie, in Curatola A., De Pietro O., (a cura di), Saperi, competenze, nuove tecnologie. Metodi e strumenti nella formazione, Monolite Editrice, Roma, 2007.

par. 1.5), si vengono a creare le condizioni per attivare strategie e metodologie didattiche innovative in grado di favorire forme adeguate di apprendimento, strategie nelle quali non sono gli aspetti tecnici e tecnologici a ricoprire un ruolo di primo piano, bensì le modalità ed il come gli artefatti tecnologici vengono utilizzati in modo da essere funzionali allo sviluppo del soggetto. Le ICT trasformano radicalmente le caratteristiche di erogazione dei contenuti, portando ad un cambiamento delle modalità di acquisizione e di gestione delle informazioni e dei saperi, in linea con l’orientamento secondo cui il significato di formazione non risiede più nel trasferimento di contenuti statici o di comportamenti, ma è legato ai processi dinamici dei soggetti ed alla valorizzazione delle variegate esperienze che nascono nelle relazioni quotidiane e che producono apprendimenti significativi ed innovazioni. Ormai lontani i tempi in cui si dibatteva sui pro e sui contro e si dubitava sull’utilità delle tecnologie nell’educazione60, oggi è necessario capire in che modo queste possano supportare adeguatamente la formazione e la didattica, affrontando il problema di come garantire un’adeguata diffusione delle stesse e soprattutto un uso pedagogicamente e socialmente corretto, assicurando che le risorse professionali a vario titolo impegnate nei processi formativi (docenti, insegnanti, formatori, ecc.) siano dotate delle competenze necessarie per cogliere le potenzialità offerte dall’information technology. In tale ambito si parla di Tecnologie Didattiche o di Tecnologie della Comunicazione Educativa, intendendo con tale espressione il settore interdisciplinare di studio teorico-applicato volto a progettare, allestire, gestire e valutare sistemi e ambienti formativi supportati da tecnologie, e ancora l’insieme delle strumentazioni hardware e delle applicazioni software deputate all’ottimizzazione dei processi formativi-comunicativi e anche i modelli pedagogici e le strategie formative messe in atto attraverso l’uso congiunto di media elettronici61. Gli ambienti di apprendimento on-line, predisposti per mezzo delle Tecnologie della Comunicazione Educativa, consentono di realizzare percorsi attivi e motivanti in cui i soggetti vengono orientati più che diretti, nei quali è necessario attivare strategie e pratiche didattiche al fine di garantire un

60 Richmond K.W., Il computer nell’educazione. Pro e contro, Armando Editore, Roma, 1985. 61 Galliani L., Costa R., Amplatz C., Varisco B. M., (a cura di), Le tecnologie educative,

diritto oggettivo, legato alle competenze di base comuni a tutti e che rappresentano lo zoccolo duro e l’infrastruttura cognitiva delle conoscenze e competenze, nell’ottica di salvaguardare l’uguaglianza degli esiti, intesi come standard formativo di ognuno; e un diritto soggettivo legato alla necessità di salvaguardare il diritto di ciascuno alla diversità cognitiva, ottenuto prefiggendo obiettivi formativi diversi in percorsi diversi, abituando il soggetto a prendere decisioni e ad effettuare scelte motivate e ponderate, per cui la decisionalità e la scelta diventano degli eccellenti obiettivi formativi. Tutto ciò è ancora più sentito in una società segnata dalla precarietà delle scelte individuali62 che obbliga il soggetto a decidere, ad essere responsabile ed autonomo nelle proprie attività formative, a governare l’incertezza e costruire da sé un patrimonio di conoscenze da incrementare ed arricchire in qualsiasi luogo ed in ogni momento. Dunque, all’interno di quella che oggi è la networked society63, le tecnologie aperte64 e l’e-

learning in particolare, si propongono ai soggetti come contesti di apprendimento

educativo in cui simulare la realtà, comunicare in modo sincrono ed asincrono, entrare in rapporto dialogico con gli altri, riflettere e costruire insieme significati e conoscenze secondo l’ottica costruttivista. Un uso equilibrato delle ICT nei percorsi formativi, che salvaguardi e privilegi la centralità del soggetto che apprende, la costruzione attiva della conoscenza, il cooperative learning, la comunicazione e l’interazione, rappresenta una valida occasione per potenziare ed innovare le strategie e le metodologie didattiche, adeguandole a quanto ottenuto dalla ricerca scientifica nell’ambito delle teorie dell’apprendimento e dei relativi paradigmi didattici.

1.6 Tecnologie e didattica. Le Tecnologie della