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3.2 Tra le parole

3.2.1 Piccolo vocabolario gesuano

3.2.1.8 Le due testimonianze

Apocalisse e Vangelo di Giovanni condividono la costruzione marturei/n e accusativo nella

sfumatura apocalittica di “rivelare le cose celesti in qualità di testimoni oculari”337: Giovanni il Battezzatore e Gesù attestano ciò che hanno visto ed udito (Gv 1, 32-34; 3, 11.32) th|/ avlhqei,a| (5, 33 e 18, 37), Giovanni o[sa ei=den, ovvero to.n lo,gon tou/ qeou/ kai. th.n marturi,an VIhsou/ Cristou/, a sua volta, lo svelamento di segreti (avpoka,luyij)338 che Dio ha dato a Gesù Cristo (Ap 1, 1-3)339. In

334 Vedi G.Kittel, art. avkolouqe,w ktl, TWNT I, 210-216, in particolare, 213-215. 335 Aune, Revelation 6-16, 813.

336 Ibid. Cfr. anche le conclusioni di Vos, Traditions, 143-144.

337 Per la costruzione, cfr. anche 1Tm 6, 13: Cristou/ VIhsou/ tou/ marturh,santoj evpi. Ponti,ou Pila,tou th.n kalh.n o`mologi,an, dove però marture,w rimane confinato nell’ambito tecnico forense, senza ulteriori connotazioni. Sull’uso di Gv e Ap, vedi N.Brox, Zeuge und Märtyrer. Untersuchungen zur frühchristlichen Zeugnis-Terminologie, München 1961 (SANT 5), in particolare, 70-76 e 92-105, e, soprattutto, J.Beutler, Martyria. Traditionsgeschichtliche Untersuchungen zum Zeugnisthema bei Johannes, Frankfurt am Main 1975 (FTS 10), in particolare, 75-144; 182-183; 188-191; 284-286; 307-313; 318-338.

338 M.Smith, On the History of APOKALUPTW and APOKALUYIS, in D.Hellholm (a cura di ), Apocalypticism in the Mediterranean World and the Near East, Tübingen 1983 (Proceedings of the International Colloquium on Apocalypticism, Uppsala, August 12-17, 1979), 9-20.

339 dido,nai si sovrappone qui alla sfera semantica di deiknu,ein (cfr. Gv 5, 20.22.36), esattamente come i correlativi e;cein, lamba,nein e il possessivo evmo,j glossano avkou,ein in Gv 16, 13-15 (cfr. Ap 3, 3 e, soprattutto, 5, 1.4.7-8 e il nodo tematico lamba,nein – avnoi,gein – ble,pein, che apre a 10, 1-2.8-11). Si tratta quindi di un primo passaggio di rivelazione.

Gv 3, 11 e 18, 37, e Ap 22, 16.18.20, parlano rispettivamente Gesù e il suo angelo e definiscono entrambi la propria missione come attività di testimoni: è possibile tracciare una relazione più diretta tra alcuni usi dell’espressione nei due testi, magari in quanto “gesuana”, senza doverli unicamente riferire a monte, ad un’origine apocalittica comune? Le promesse dello Spirito reiterate dal Gesù giovanneo nei discorsi di addio, e le parole di chiusura dell’angelo dell’Apocalisse offrono uno spiraglio interessante per il confronto:

Apocalisse Giovanni

22, 21: kai. o` ku,rioj o` qeo.j tw/n pneuma,twn tw/n profhtw/n avpe,steilen to.n a;ggelon auvtou/ dei/xai toi/j dou,loij auvtou/ a] dei/ gene,sqai evn ta,cei

22, 16: evgw. VIhsou/j e;pemya to.n a;ggelo,n mou marturh/sai u`mi/n tau/ta evpi. tai/j evkklhsi,aij

19, 10: h` ga.r marturi,a VIhsou/ evstin to. pneu/ma th/j profhtei,aj

14, 26: o` de. para,klhtoj( to. pneu/ma to. a[gion( o] pe,myei o` path.r evn tw/| ovno,mati, mou( evkei/noj u`ma/j dida,xei pa,nta kai. u`pomnh,sei u`ma/j pa,nta a] ei=pon u`mi/n Îevgw,Ð

15, 26: o[tan e;lqh| o` para,klhtoj o]n evgw. pe,myw u`mi/n para. tou/ patro,j( to. pneu/ma th/j avlhqei,aj o] para. tou/ patro.j evkporeu,etai( evkei/noj

marturh,sei peri. evmou/\ kai. u`mei/j de. marturei/te

16, 7: eva.n ga.r mh. avpe,lqw( o` para,klhtoj ouvk evleu,setai pro.j u`ma/j\ eva.n de. poreuqw/( pe,myw auvto.n pro.j u`ma/j

16, 13-15: o[tan de. e;lqh| evkei/noj( to. pneu/ma th/j avlhqei,aj( o`dhgh,sei u`ma/j evn th/| avlhqei,a| pa,sh|\ ouv ga.r lalh,sei avfV e`autou/( avllV o[sa avkou,sei lalh,sei kai. ta. evrco,mena avnaggelei/ u`mi/n) evkei/noj evme. doxa,sei( o[ti evk tou/ evmou/ lh,myetai kai. avnaggelei/ u`mi/n) pa,nta o[sa e;cei o` path.r

evma, evstin\ dia. tou/to ei=pon o[ti evk tou/ evmou/ lamba,nei kai. avnaggelei/ u`mi/n

21, 13.15: avpobh,setai u`mi/n eivj martu,rion [...]\ evgw. ga.r dw,sw u`mi/n sto,ma (cfr. At 6, 10: pneu/ma) kai. sofi,an

24, 49: kai. Îivdou.Ð evgw. avposte,llw th.n evpaggeli,an tou/ patro,j mou evfV u`ma/j

Gv 14, 16-17: kavgw. evrwth,sw to.n pate,ra kai. a;llon para,klhton dw,sei u`mi/n […] to. pneu/ma th/j avlhqei,aj( o] o` ko,smoj ouv du,natai labei/n

At 1, 8: lh,myesqe du,namin evpelqo,ntoj tou/ a`gi,ou pneu,matoj evfV u`ma/j kai. e;sesqe, mou ma,rturej 2, 33: th,n te evpaggeli,an tou/ pneu,matoj tou/ a`gi,ou labw.n para. tou/ patro,j( evxe,ceen […] 5, 32: kai. h`mei/j evsmen ma,rturej tw/n r`hma,twn tou,twn kai. to. pneu/ma to. a[gion o] e;dwken o`

qeo.j toi/j peiqarcou/sin auvtw/|

Mt 10, 18-20: kai. evpi. h`gemo,naj de. kai. basilei/j avcqh,sesqe e[neken evmou/ eivj martu,rion auvtoi/j kai. toi/j e;qnesin. [...] doqh,setai ga.r u`mi/n evn evkei,nh| th/| w[ra| ti, lalh,shte\ ouv ga.r u`mei/j evste oi` lalou/ntej avlla. to. pneu/ma tou/ patro.j u`mw/n to. lalou/n evn u`mi/n

Mc 13, 9.11: kai. evpi. h`gemo,nwn kai. basile,wn staqh,sesqe e[neken evmou/ eivj martu,rion auvtoi/j [...] o] eva.n doqh/| u`mi/n evn evkei,nh| th/| w[ra| tou/to lalei/te\ ouv ga,r evste u`mei/j oi` lalou/ntej avlla. to. pneu/ma to. a[gion

LibGrad 5, 18: “Il mondo non può ricevere il Paracleto, ma i figli del mondo che sono giusti possono ricevere il dono del mescolamento”

9, 12: “Quando invierò il Paracleto agli apostoli, renderò anche voi perfetti”

Si delinea una chiara fisionomia del testimoniare di Gesù nello Spirito: in Gv, lo Spirito, o` para,klhtoj, che esce (evkporeu,etai) dal Padre, sarà inviato (pe,myei) dal Padre stesso in nome di Gesù ovvero da Gesù da parte del Padre, e testimonierà (marturh,sei), ripetendo quello che ascolterà e riferendo ciò che viene (ta. evrco,mena), e sempre ricevendo da Gesù che ha dal Padre; nell’Apocalisse, Dio e Gesù hanno inviato (Dio: avpe,steilen; Gesù: e;pemya) il proprio angelo a mostrare/testimoniare (Dio: dei/xai; Gesù: marturh/sai) ciò che è stabilito accadrà in fretta (a] dei/ gene,sqai evn ta,cei), ricevendo da Dio che ha dato a Gesù (Ap 1, 1: e;dwken)340. Questa azione rivelatrice di Gesù viene identificata con lo pneu/ma th/j profhtei,aj, che parla per bocca dell’angelo (2, 7.11.17.29; 3, 6.13.22; 14, 13; cfr. 22, 16!). Meglio e più precisamente, presa dall’altro verso: l’angelo inviato da Dio e Gesù è implicitamente ed esplicitamente individuato tra i sette angeli che stanno al cospetto di Dio (cfr. Ap 1, 12-16; 8, 2; 15, 1-8; 17, 1; 21, 9). Questi coincidono con i sette

340 Gli eventi che si compiranno a breve scadenza coprono la venuta dell’ora della prova su tutti gli abitanti della terra (Ap 3, 10), la venuta di Dio (Ap 1, 4.8; 4, 8; 11, 17-18), la venuta di Cristo (Ap 1, 7; 2, 5.16.25; 3, 3.11; 16, 15; 19, 7; 22, 12.17.20). La stessa estensione profetica all’escatologia si intravede nei ta. evrco,mena di Gv 16, 13, così convincentemente Frey, Eschatologie, 190-204.

spiriti (pneu,mata) che escono dal trono di Dio (evkporeu,ontai), bruciandovi dinanzi (Ap 4, 5), e sono inviati (avpestalme,noi) sulla terra (Ap 5, 6). Gli stessi che compaiono nella formula “trinitaria” di Ap 1, 4-5, tra Dio e Gesù Cristo341.

Insomma, l’angelo è anche un angelo dello Spirito, oppure, detto in termini invertiti, Giovanni concepisce lo Spirito, individualmente e corporativamente, sotto forma angelica342. Qui si possono misurare, più o meno sottilmente, convergenze e divergenze dei due scritti343, ma dai paralleli riportati emerge altresì chiaramente come entrambe si spieghino alla luce di un complesso di tradizioni comuni anche ai Sinottici e, in particolare a Lc, e riportate a Gesù, sulla promessa dello Spirito e della sua testimonianza, su cui si viene poi profilando lo specifico “giovanneo”344: le parole dell’angelo inquadrano l’esperienza profetica di Giovanni precisamente nel modello che ritroviamo fondato dal redattore del vangelo nella vicenda storica di Gesù.

Nella testimonianza del Paracleto è compreso il compito di ricordare ai discepoli tutte le parole del maestro (Gv 14, 26; cfr. 2, 22 e 7, 39). Testimonianza della testimonianza, dunque, tanto più se, in Gv 4, 44 e 13, 21, marture,w introduce direttamente due detti profetici di Gesù conosciuti anche ai Sinottici (cfr., rispettivamente, Mc 6, 4 e par. e 14, 18 e par.), di cui il redattore vuole constatare l’adempimento e la veridicità.

Attraversa questa continuità dialettica tra le due testimonianze anche quella specifica marturi,a di Gesù che è l’Apocalisse? Ancora uno schizzo del bilancio generale della nostra analisi di stilemi e vocabolario, e poi passeremo al setaccio i lo,goi gesuani eventuali e supposti, provando ipso facto a dare una risposta più completa345.

341 La migliore e più approfondita discussione dei passi si trova in Gieschen, Christology, 260-269, che però non si spinge fino ad identificare il “simile ad un figlio d’uomo” di 1, 13 e ss. con l’angelo o uno degli angeli dello Spirito (cfr. Ap 1, 13 e 15, 6, e 14, 14). Una necessaria integrazione comparativa forniscono le osservazioni di E.Norelli, La resurrezione di Gesù nell’Ascensione di Isaia, CrSt 1 (1980), 315-366, in particolare, 346-364, e id., Sulla pneumatologia dell’Ascensione di Isaia, in Pesce, Isaia, 211-276, in particolare, 215-220; 259-266; 271-274. Cfr. anche Lupieri, Apocalisse, 141; 159; 236; 353-354.

342 Cfr. Filone, Vit.Mos., 1, 274.277; Flavio Giuseppe, Ant.Iud. 4, 108; Lc 1, 26.35 e 24, 49; At 8, 26.28.39; AscIs 3, 15; 4, 21; 9, 33-36.40; 10, 4; 11, 4.33-34; Elcasai apud Ippolito, Ref. 9, 13, 1-3; PastHerm, Mand. 11, 9-10 e Sim. 9, 1-3; il maestro ebreo apud Origene, de princ., 1, 3, 4. Che anche dietro la personalizzazione giovannea dello Spirito inviato come o` para,klhtoj si celi un riflesso di questa pneumatologia angelomorfica? Vedi l’interessante analisi in Gieschen, op.cit., 286-293.

343 Beutler, Martyria, 190-191; 330; 335-336, e Frey, Erwägungen, 389 e 392-393.

344 Cfr. anche Dodd, Tradition, 407-413; R.E.Brown, The Gospel according to John, 2 voll., New York/London 1966- 1971 (AnchBib 29/29a), II, 694 e 699-700; R.Schnackenburg, Das Johannesevangelium, 4 voll., Freiburg/Basel/Wien, 1965-1984 (HTKNT), III, 163-169 (19926). Sull’indipendenza di Gv da Lc, e, più in generale, dai Sinottici, vedi osservazioni e conclusioni ibid., I, 16-32 (19672), e Theobald, Herrenworte, 56; 68-86; 113-118; 139-149; 156-162; 174-199, ma, soprattutto, Borgen, John, 121-157, e Independence, 183-204, ricco di spunti metodologici ricavati dalla comparazione dei testi. Un panorama complessivo della problematica hanno offerto recentemente M.Labahn – M.Lang, Johannes und die Synoptiker. Positionen und Impulse seit 1990, in J.Frey – U.Schnelle (a cura di), Kontexte des Johannesevangeliums. Das vierte Evangelium in religions- und traditionsgeschichtlicher Perspektive, Tübingen 2004 (WUNT 174), 443-515, e S.Schreiber, Kannte Johannes die Synoptiker? Zur aktuellen Diskussion, VerkFor 15/1 (2006), 7-24.