L’impresa internazionalizzata
2.5 Le quattro fasi del processo di internazionalizzazione
Il fenomeno dell’internazionalizzazione può essere definito come un processo che avviene gradualmente e in ognuno di questi l’impresa assume una determinata configurazione. Tali approcci sottolineano il carattere dinamico dell’espansione estera caratterizzato da cause e decisioni che si evolvono assieme all’impresa.
Dal modo in cui l’azienda gestisce le operazioni estere nel corso della sua evoluzione, si può identificare in quale fase del processo di internazionalizzazione questa si trovi.
“Già Saraceno osservava come l’impresa internazionale non deve essere intesa come un archetipo, ma piuttosto come il risultato in continuo divenire di un percorso evolutivo”95.
Le fasi in cui il processo evolutivo si sviluppa sono generalmente quattro [Fig. 2.5.1]: a) entrata nel mercato
b) assestamento della presenza nel mercato estero
c) sviluppo della posizione competitiva nel mercato estero
d) razionalizzazione della posizione internazionale
Figura 2.5.1: Le fasi del processo di entrata
Fonte: CAROLI, Globalizzazione e delocalizzazione dell’impresa internazionalizzata, p. 92
95Matteo CAROLI, Globalizzazione e delocalizzazione dell’impresa internazionalizzata, Milano, Franco
In qualunque momento della sua storia, l’azienda internazionalizzata si rispecchia in una di queste quattro fasi; l’impresa si potrebbe anche trovare ad affrontare due stadi diversi contemporaneamente nel caso in cui l’azienda fosse impegnata nello sviluppo di più settori e che questi non stiano attraversando le stesse fasi di internazionalizzazione.
2.5.1 La prima fase: l’entrata nel mercato estero
Durante questa fase l’azienda stabilisce l’area geografica in cui intende collocarsi, esprime gli obiettivi che vuole raggiungere attraverso l’insediamento e compie delle scelte per riuscire a realizzare in concreto il proprio intento.
Queste scelte si riferiscono alle modalità operative per entrare nella nuova area (esportazioni, joint ventures, IDE, ecc), la tempistica necessaria per accedere al nuovo contesto ambientale e la configurazione organizzativa più conveniente.
Questa fase è molto importante per l’impresa poiché la stessa riflette a riguardo delle proprie risorse disponibili e valuta la compatibilità di queste con la strategia di sviluppo. Le risorse che l’azienda ha a disposizione e come queste si possono collocare nel nuovo territorio insediato influenzano sostanzialmente il modo in cui procedere con l’espansione estera.
2.5.2 La seconda fase: l’assestamento della presenza sul mercato estero
Questo stadio consiste nella gestione dell’impatto economico, strategico e organizzativo della nuova attività estera. Durante questa fase l’impresa matura delle routine adatte a stabilizzare quegli impulsi che l’hanno condotta all’entrata nella nuova area geografica e si sviluppano delle competenze che aiuteranno a gestire meglio la nuova dimensione operativa.
In questa fase la sussidiaria trova spazio all’interno del piano strategico aziendale con dei ruoli ben identificati; viene inoltre analizzata la linea di condotta che la sede estera deve seguire per ottenere finalità qualitative e quantitative.
A questo punto è necessario allocare le risorse in modo coerente con le necessità correlate all’espansione internazionale cosicché la sede estera diventi componente fondamentale della strategia competitiva dell’azienda.
Contemporaneamente al consolidamento strategico, viene a crearsi anche l’evoluzione del sistema organizzativo dell’azienda poiché all’interno di questa è progressivamente raggiunto un livello di acquisizione delle competenze necessarie per distinguersi nelle operazioni di mercato.
2.5.3 La terza fase: lo sviluppo della posizione competitiva nel mercato estero
Il terzo stadio viene considerato innovativo poiché il processo di internazionalizzazione non mira soltanto a modificare gli equilibri del mercato di insediamento, ma vuole anche evolvere la natura dell’azienda madre.
Questa fase è caratterizzata da due aspetti fondamentali: il cambiamento delle condizioni interne ed esterne e dalla ricerca di un definitivo consolidamento della posizione competitiva dell’azienda nella nuova realtà estera.
L’azienda infatti inizia ad acquisire conoscenza e familiarità con gli operatori locali e con lo sviluppo interno dell’azienda stessa. In questo modo la sussidiaria entra a far parte di una rete esterna che la stimola a progredire nel processo di internazionalizzazione.
Il problema che viene a crearsi in questa fase è il senso di indipendenza che coinvolge le sussidiarie nei confronti della sede centrale; l’azienda estera è infatti ormai diventata autonoma grazie alla crescente importanza dei rapporti con i soggetti locali, al peso strategico, economico e organizzativo che hanno raggiunto.
2.5.4 La quarta fase: la realizzazione della posizione internazionale
In questo stadio le relazione tra sede centrale e sussidiaria sono di fondamentale importanza e diventano molto complesse poiché si trasformano nella componente determinante della posizione competitiva nello scenario mondiale. Le relazioni presenti in precedenza e le loro modalità di gestione tendono a non essere più così efficaci perciò è necessario rafforzare la struttura organizzativa dei rapporti interni in
modo da saper affrontare la nuova complessità strategica e operativa raggiunta nel contesto globale.
All’interno di questa nuova rete si devono svolgere le attività legate alla gestione della posizione dell’impresa nelle aree geografiche interessate; la razionalizzazione della posizione internazionale si suddivide in quattro parti fondamentali:
a) l’organizzazione del portafoglio di mercati geografici in cui l’impresa intende essere presente
b) la determinazione del ruolo che ciascun mercato ha nella strategia globale dell’impresa
c) la riorganizzazione delle attività della catena del valore di ogni business strutturando le sinergie e i vantaggi derivanti dalle diverse opportunità localizzative
d) l’organizzazione di una rete interna nel cui ambito si consolidano le relazioni tra le diverse sussidiarie e tra queste e la corporate
La razionalizzazione della posizione raggiunta nel mercato internazionale comporta una differenziazione sotto tutti i profili (strategico, economico, organizzativo ed operativo) nelle diverse aree geografiche in cui è insediata. Significa che quest’ultima influisce sulle decisioni e sulla configurazione dei tre stadi precedenti dell’azienda.
Da ciò risulta che il processo di internazionalizzazione ha natura circolare: ogni fase del processo si basa sulle competenze acquisite nello stadio precedente, contemporaneamente vengono a modificarsi le strutture interne costituendo la base per la fase successiva.
Lo sviluppo dell’ultima fase è la conseguenza degli sviluppi avvenuti nelle fasi precedenti, per questo motivo il quarto stadio è strettamente legato e dipendente dall’evoluzione dei precedenti e non può essere costituito ex ante.