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Le unioni registrate e le convivenze di fatto.

Capitolo II : Matrimonio omosessuale e omogenitorialità alla luce della recente giurisprudenza della Corte Europea de

3.1 Le unioni registrate e le convivenze di fatto.

La tutela delle coppie omosessuali è caratterizzata nella maggior parte dei paesi europei da previsioni legislative che introducono istituti riconducibili alla cd “unione registrata”.

In tutti i casi il riconoscimento del matrimonio omosessuale è conseguenza di legislazioni che prevedevano forme di tutela per le coppie omosessuali.

Desta attenzione che i paesi scandinavi, giunti di recente al matrimonio omosessuale, siano stati i primi ad aver introdotto forme di tutela analoghe. 155

La legge norvegese del 1993 sulle unioni registrate, successiva a quella danese del 1989 prevedeva una tutela forte, che a partire dal 2002 consentiva anche la possibilità dell'adozione di figli di uno dei partners, mentre restava escluso il ricorso alla fecondazione artificiale. La Svezia invece nel 1994 introduceva delle unioni registrate che si avvicinavano ancora di più all'istituto del matrimonio, consentendo sin da subito l'accesso all'adozione congiunta e a partire dal 2005 la possibilità alle coppie lesbiche di ricorrere alla fecondazione artificiale. Analogamente l'Olanda nel 1997 prevedeva le unioni civili che concedevano alle coppie omosessuali uno status simile a quello matrimoniale, ad eccezione delle adozioni che rimanevano prerogativa del matrimonio eterosessuale.

Se per Olanda, Norvegia, Svezia c'è un filo di continuità tra le forme di tutela precedentemente offerte e il riconoscimento del matrimonio, diversa è la situazione di Belgio, Spagna, Portogallo e Francia dove l'introduzione del same sex marriage costituisce un vero e proprio salto di qualità. Nel 1998 in Belgio era stata introdotta la cd. “cohabitation lègale”, aperta a coppie omosessuali e eterosessuali, da cui scaturivano 155l.7 giugno 1989, n372 che istituisce la registred partenerschip in Danimarca e la l.

30 aprile 1993, n 40, che la istituisce in Norvegia; la l.23 giugno1995 istituisce l'unione registrata in Svezia, sostituita dalla l. 1 luglio 2003, n376.

alcuni diritti e obblighi a carico dei partners, anche se priva di rilevanti riflessi nei rapporti di diritto pubblico.

In Spagna invece il matrimonio omosessuale sorge in un contesto che vedeva il riconoscimento in tredici su diciasette delle Comunidades Autonomas di forme di unioni registrate, dalle quali nascevano soprattutto diritti reali e diritti successori, mentre a livello statale solo a partire dal 1994 si prevedeva una qualche forma di tutela in merito ai rapporti di locazione, riconducibili alle convivenze di fatto.

Nel 2001 in Portogallo veniva estesa con legge alle coppie omosessuali la stessa tutela offerta alle coppie eterosessuali di fatto concernenti i rapporti privatistici e riguardanti il fisco.

Infine in Francia con la legge n. 99-944 del 15 novembre 1999 (Du pacte civil de solidarité et du concubinage) definisce la nuova forma di unione, distinta dall'istituto matrimoniale, il Patto civile di solidarietà, abbreviato in PACS, come un contratto tra due persone maggiorenni dello stesso sesso o di sesso diverso, al fine di organizzare la loro vita in comune.

L'unione registrata può ricomprendere sia una forma di tutela “fotocopia” dell'istituto matrimoniale, oppure distinguersi da esso sul piano degli effetti.

La sovrapposizione con il matrimonio la possiamo ritrovare nella sua forma più completa nella legislazione svedese, prima del riconoscimento del matrimonio; nel Civil Partnerschip Act 2004 del Regno Unito e nella unioni registrate della legislazione islandese156

introdotte nel 1996, e modificate nel 2005 consentendo sia l'adozione che la fecondazione artificiale.

Sebbene con qualche riserva l'assimilazione con l'istituto del matrimonio la possiamo trovare anche nel sistema norvegese prima del

156In Islanda il matrimonio tra persone dello stesso sesso è stato introdotto il 27

giugno 2010. Il disegno di legge per la legalizzazione è stato approvato dal parlamento islandese, l'Althing, l'11 giugno 2010.

2009, in quello olandese anteriore al 2001 e in Finlandia dal 2002, anche se si pongono dei limiti all'utilizzo del cognome del partner e si nega l'adozione congiunta.

La legge di Andorra delle cd Union estable de parella del 2005 insieme a quella olandese è l'unico tra i casi menzionati in cui l'unione registrata è riservata sia alle coppie omo che etero sessuali, negli altri paesi si è infatti costruito un doppio binario, secondo cui le coppie eterosessuali possono formalizzare il loro rapporto attraverso il matrimonio, mentre le coppie omosessuali hanno a disposizione un istituto simile, ma non uguale.

La logica del doppio binario è seguita in particolare dalla Germania con la Eingetragene Lebenspartnerschaft del 2001.

Particolarmente negli ordinamenti mittel-europei il matrimonio rimane il centro dei diritti e dei doveri riconosciuti ai partners e le unioni registrate se ne allontanano molto.

In Italia, Grecia, Austria, Irlanda del Nord non vi è alcuna forma di tutela per le coppie gay e manca anche una normativa organica sulla famiglia di fatto eterosessuale, emergendo la resistenza di una certa tradizione confessionale, secondo cui la famiglia legittima è soltanto quella eterosessuale fondata sul matrimonio.

Tale quadro però non esaurisce le forme di tutela delle coppie same sex, poiché la semplice convivenza tra due persone rileva sub specie juris. La rilevanza della coppia di fatto varia da ordinamento ad ordinamento. Volgendo uno sguardo generale possiamo dire che ad eccezione del caso portoghese e croato, che hanno previsto un intervento legislativo ad hoc per disciplinare le convivenze di fatto, nel resto degli ordinamenti vengono disciplinate con interventi legislativi specificatamente rivolti a determinati ambiti della vita in comune e soprattutto attraverso sentenze giurisprudenziali che riconoscono in concreto singoli diritti ai partners o a determinati partners.

Detto ciò l'indagine comparatistica diventa troppo ardua per poter andare avanti perché si entra in un campo vasto e privo di formalizzazioni e coinvolge una marea di settori normativi tipici di ciascun ordinamento che spaziano dal diritto di famiglia, ai diritti reali e personali di godimento, al diritto successorio, tributario, previdenziale etc...