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Via libera a “le mariage homosexual”.

Capitolo II : Matrimonio omosessuale e omogenitorialità alla luce della recente giurisprudenza della Corte Europea de

3.4 L'esperienza francese

3.4.2 Via libera a “le mariage homosexual”.

Il disegno di legge di apertura del matrimonio alle coppie dello stesso sesso è stato deliberato in Consiglio dei Ministri il 7 novembre 2012. È stato approvato definitivamente dal Parlamento francese, con 331 voti a favore, 225 contrari e 10 astensioni. La cd legge sul “ matrimonio per tutti” ( n 2013.404) mutando l’articolo 143 del code civil ha sancito che <<Le mariage est contracté par deux personnes de sexe différent ou de même sexe>>.

La Francia è così diventata il nono Paese in Europa e il quattordicesimo nel mondo ad eliminare ogni riferimento al paradigma eterosessuale del matrimonio civile, garantendo alle coppie gay e lesbiche piena parità rispetto le coppie sposate, compresa la

l'article 34 de la Constitution, la loi fixe les règles concernant « l'état et la capacité des personnes, les régimes matrimoniaux, les successions et libéralités » ; qu'il est à tout moment loisible au législateur, statuant dans le domaine de sa compétence, d'adopter des dispositions nouvelles dont il lui appartient d'apprécier l'opportunité et de modifier des textes antérieurs ou d'abroger ceux-ci en leur substituant, le cas échéant, d'autres dispositions, dès lors que, dans l'exercice de ce pouvoir, il ne prive pas de garanties légales des exigences de caractère constitutionnel ; que l'article 61- 1 de la Constitution, à l'instar de l'article 61, ne confère pas au Conseil constitutionnel un pouvoir général d'appréciation et de décision de même nature que celui du Parlement ; que cet article lui donne seulement compétence pour se prononcer sur la conformité d'une disposition législative aux droits et libertés que la Constitution garantit.”

217Paragrafo “8. Considérant, d'une part, que le droit de mener une vie familiale

normale résulte du dixième alinéa du Préambule de la Constitution de 1946 qui dispose : « La Nation assure à l'individu et à la famille les conditions nécessaires à leur développement » ; que le dernier alinéa de l'article 75 et l'article 144 du code civil ne font pas obstacle à la liberté des couples de même sexe de vivre en concubinage dans les conditions définies par l'article 515-8 de ce code ou de bénéficier du cadre juridique du pacte civil de solidarité régi par ses articles 515-1 et suivants ; que le droit de mener une vie familiale normale n'implique pas le droit de se marier pour les couples de même sexe ; que, par suite, les dispositions critiquées ne portent pas atteinte au droit de mener une vie familiale normale ;”

possibilità di accedere all’adozione congiunta.

L’approvazione di questo progetto di legge ha seguito un iter ben preciso: il 7 novembre 2012 è stata presentata la proposta durante il Consiglio dei Ministri, da parte del Ministro della Giustizia Christiane Taubira; il 12 febbraio 2013 il progetto è stato approvato in prima lettura dall’Assemblea nazionale; il 12 aprile 2013 si è assistito all’approvazione in prima lettura da parte del Senato, prima di giungere all’approvazione definitiva da parte dell'Assemblea Nazionale.

Il 29 maggio 2013 è stato celebrato a Montpellier il primo matrimonio tra persone dello stesso sesso. Gli sposi sono Vincent Autin, 40 anni, e Bruno Boileau, 30 anni. La cerimonia si è svolta nella “Sala degli incontri” del municipio, molto più grande rispetto alla stanza dove solitamente si celebrano i matrimoni: erano presenti circa 300 invitati, compresi molti politici, dirigenti di varie associazioni e 130 giornalisti. A celebrare la cerimonia è stata il sindaco della città, Hélène Mandrou, che è da sempre sostenitrice del matrimonio gay e che il 5 febbraio del 2011 aveva celebrato simbolicamente un’unione tra due uomini.

La legge si compone di 22 articoli divisi in cinque capitoli: Capitolo I: Disposizioni relative al matrimonio (articoli 1-6), Capo II: Disposizioni filiazione adottiva e manutenzione di legami con il figlio minore (artt. 7-9) III: disposizioni nome (articoli 10-12) Capitolo IV: coordinamento (artt. 13-20) e il Capitolo V: disposizioni varie, transitorie e finali (artt. 21 e 22).

Il matrimonio diviene un istituto giuridico accessibile tanto alle coppie di sesso diverso che same sex, così come l’adozione viene consentita ad entrambe le coppie.

È stato, infatti, annullato l’articolo 310 del codice civile, il quale stabiliva che: «Tutti i bambini di cui la filiazione è legalmente stabilita hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri nei rapporti con il rispettivo

padre e con la rispettiva madre».

Da adesso in poi le coppie omosessuali hanno la possibilità di riconoscere i figli avuti dalle unioni precedenti e soprattutto hanno la possibilità di adottare.

La legge ha fatto venir meno ogni legame giuridico con i genitori biologici e ha stabilito un nuovo atto di nascita del bambino che sostituisce il precedente. I bambini adottati da una coppia omosessuale disporranno dunque di uno stato civile che li fa apparire come “nati” da persone dello stesso sesso. Resta esclusa dalla legge la regolamentazione del ricorso delle coppie dello stesso sesso alla procreazione medicalmente assistita.

Il tema dell’adozione è stato quello che ha suscitato più divisioni tra i francesi, i quali, secondo gli ultimi sondaggi, sono favorevoli per il 65% al matrimonio omosessuale, mentre, in riferimento all’adozione, oltre il 53% è contrario.

Non sono mancate manifestazioni per strada all'indomani dell'approvazione della legge da parte degli oppositori delle nozze gay, tanto che migliaia gli agenti sono stati mobilitati per presidiare la zona dell'Assemblea nazionale e prevenire proteste e scontri.

Con questa legge si garantisce una piena uguaglianza dei diritti, come ad esempio il diritto automatico all’eredità per il partner o il diritto alla pensione di reversibilità.

Conclusosi il momento legislativo si è aperto quello giuridico- costituzionale dopo l’approvazione definitiva della legge, una delegazione del partito di destra all’opposizione, UMP, ed alcuni parlamentari centristi dell’UDI, hanno deposto un ricorso preventivo contro il testo di legge «un mariage pour tous» di fronte alla Corte Costituzionale, ai sensi dell'art.61, comma 2, Cost.

Proprio gli esponenti dell’UMP sono fortemente critici verso la nuova forma di adozione, che nella loro visione determina un’ineguaglianza

per i bambini, i quali saranno privati di una coppia genitoriale reale. Ai sensi dell’art. 61, comma 3, il Conseil si deve pronunciare entro un mese su il ricorso preventivo (presentato da almeno 60 deputati o 60 senatori, 2013-669 DC).