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Cap IV Sant’Antonio Abate

86; Sant’Antonio

S. Maria dell’Alto e monastero di monache cistercensi (*) (In

San Lorenzo) (vol. 3462, ff. 229, 260, 261v)

Sulla cima del monte della Caperrina. La chiesa fu edificata nel 1286 sotto Pietro I d‟Aragona, per rivelazione della Vergine ad un religioso secondo quanto indicato da una colomba discesa dal cielo, alla presenza del Senato e dello Stratigò. La prima pietra fu posta dalla regina Costanza. Il terreno apparteneva ai coniugi Teodoro e Costanza Coffisi e fu venduto al Senato l‟8 giugno 1294 (notaio Matteo Senapi). Gli assistenti alla fabbrica furono Onofrio Spera in Deo e Francesco Marullo. Donata alle monache cistercensi che abitavano nel monastero di S. Maria di Gesù Superiore, allora detto di Monte Carmelo. La chiesa fu consacrata nel 1389. Nello stesso periodo fu costruito il monastero e le monache si trasferirono qui definitivamente, con il permesso del pontefice Urbano VI. (Gallo, 156).Danneggiati nel 1783. Restaurati nel XIX secolo. Distrutti nel 1908. 81 S. Antonio p. 23a 81; parrocchia di Sant’Antonio

Beveratura di Porta Imperiale

Fontana di marmo risalente al secolo XVI, decorata da una coppia di tritoni che sostenevano le armi della città, destinata ad abbeverare gli animali. (Grosso Cacopardo, Guida di Messina, 1841, 11)

d p. 10a ;

parrocchia non specificata

Non inserita

Porta Eustachia (o Nuova o di Laviefuille)

Porta trionfale, fu abbellita e riaperta dal duca di Laviefuille nel 1753, dopo un periodo di interdizione (Gallo, 63).

E Non esistente Non inserita

Fontana di Gennaro

Eretta vicino alla Porta Imperiale nel 1602. Raffigura la statua dell‟Acquario seduta sul globo dello Zodiaco (Buofiglio, 10a). Illesa nel 1783. Danneggiata nel 1908. Restaurata. Ancora visibile nell‟omonima piazza.

f p. 10a ;

parrocchia non specificata

Non inserita

Porta Imperiale (o del Ponte)

Nei pressi del Grande Ospedale, immetteva nella via del Dromo e nel borgo Zaera. Realizzata nel 1621 a ricordo del trionfale ingresso di Carlo V il 21 ottobre 1535, vittorioso a Tunisi. Demolita poco dopo il 1860 (Arenaprimo, Diario Messinese degli anni 1766 1767, in Archivio Storico Siciliano, XX,. 1896, fasc. III, IV, p. 8)

G p. 10a ;

parrocchia non specificata

Non inserita

Grande Ospedale di Santa Maria della Pietà

Non lontano dalla Porta Imperiale. La prima pietra fu posta il 12 ottobre 1542 nel campo di Santa Croce. Vi furono riuniti tutti gli ospedali cittadini il 16 aprile 1548, sotto il viceré Giovanni de Vega, con approvazione di papa Paolo III (Gallo, 192). La fabbrica fu iniziata dallo Sferrandino e da Giovanni Carrara su disegno dei Maffei, proseguita dal Calamecca e dallo Zaccarella. Lesionato nel 1783. Restaurato. Distrutto nel 1908

I S. Antonio p. 21b La chiesa (n. 94) appartiene alla parrocchia di San Lorenzo

140

Provianda del pane per i Militari (ex Pubblica Università degli Studi)

Nell‟ampia piazza dell‟ospedale. Istituita alla fine del XVI secolo. La fabbrica fu iniziata nel 1603 e risultava ancora incompleta a metà del sec. XVIII. (Gallo, 264-265 e Annali, t. III, l. II, 143). Espropriata dopo la rivolta anti-spagnola per realizzarvi i forni militari (Martinez, 93). Rovinata nel 1783. Restaurata. Distrutta nel 1908

J p. 37a ;

parrocchia non specificata

Non inserita

Casa di Prima Probazione, Noviziato dei Gesuiti (*) (vol. 3451, ff. 181, 202, 202v)

Fondato il 6 settembre 1576 dai Gesuiti nel luogo ad essi concesso nel 1572 dai canonici lateranensi che vi possedevano una chiesa sotto il titolo di Vergine della Pietà. La chiesa fu costruita nel 1553 da fra‟ Antonio Veneto, dei Francescani riformati, sul terreno nel colle del Tirone concesso da don Antonio Ruffo e Umano e occupata nel 1564 da una compagnia di Disciplinanti (Gallo, 187). Danneggiato nel 1783. Restaurato ospitò un ospedale e in seguito una caserma. Distrutto nel 1908

K S. Antonio

p. 24b

Non inserito

Pubblici Granai di Sant’ Alberto

Nel quartiere di San Gallo, dietro la chiesa di San Cosimo. Realizzati dal Senato nel 1740 (Gallo, 266). Lesionati nel 1783. Trasformati in quartiere per la gendarmeria a cavallo, poi utilizzati come deposito per il Museo Civico. Distrutti nel 1908.

M Non esistenti Non inseriti

Regia Udienza e Libreria Pubblica (ex corte stratigoziale)

Eretta su una parte del terreno dove sorgeva l‟antico palazzo del Senato, distrutto per rappresaglia dagli Spagnoli, dopo la rivolta. Al suo posto fu collocata la statua bronzea del re Carlo II, ottenuta fondendo le campane del duomo. Nuovamente concesso al senato nel 1718 (Gallo, 263). La libreria fu istituita nel 1758 con il patrimonio librario donato da Giacomo Longo. Danneggiate nel 1783. Restaurate. Distrutte nel 1908

N p. 21b;

parrocchia di Sant’Antonio

Non inserita

Fontana di Sant’Anna

Et donando di volta in su‟l principio della strada del Dromo, qual comincia dalla rovinata porta dei Gentilmeni, in poche passa si riscontra dal lato sinistro verso la Caperrina il fonte nell‟istesso muro, ch‟è la chiesa di sant‟Anna…(Buonfiglio, p. 10 a)

n.s. p. 10 a Non inserita

Porta di Legna

Immetteva nell‟omonimo borgo extra moenia, edificato a partire dal XV-XVI secolo secondo le antiche concessioni fatte dal

monastero di S. Gregorio, a cui tutto quel terreno è censito (Gallo,

93). Non indicata p. 37a; parrocchia non specificata Non inserita

Porta della Zaera

Eretta dal Senato nel 1671, al termine del borgo detto Zaera di

lunghezza un miglio (Gallo, 93), con l‟intenzione di ampliare la

città, cingerla di nuove mura e includervi anche il suddetto borgo.

Non inserita

Non esistente Non inserita

Oratorio di San Francesco alle Stimmate dei Mercadanti (*) (vol. 3450, ff. 181-181v; procuratore canonico Placido Piccolo)

Oratorio molto ricco e ornato eretto nella prima metà del XVII secolo dai pubblici mercadanti di Messina, aggregati sotto la regola dei Cappuccini. Dapprima ospitati nella parrocchia di San Giuliano (Gallo, 126). Danneggiato nel 1783. Restaurato. Distrutto nel 1908

Non inserito

Non esistente 85;

parrocchia di Sant’Antonio

141

Casa Rifugio dei Poveri (Santa Maria Avvocata dei Peccatori) (*) (vol. 3460, ff. 105, 120v)

Nel borgo Portalegni, poco distante dalle mura della città, vicino il baluardo di Torre Vittoria (Gallo, 164). Edificata dal sacerdote don Sebastiano de Cellis nel 1632 sotto il titolo di S. Maria Avvocata dei Peccatori. Verso il 1660 accolse la casa rifugio dei Poveri, retta dalle elemosine, sotto la cura dell‟Arciconfraternita degli Azzurri. Nel 1674 la casa fu trasferita nel monastero benedettino di San Placido a Terranova, distrutto dopo la rivolta. Ritornata alla sede originaria, era in questa fase solo un reclusorio per giovani donne, sotto la cura delle terziarie cappuccine. Attigua era una chiesa dedicata a San Gaetano, invocato quale patrono dalle recluse (Foti, 153) Non inserita Non esistente 107; (Rifugio delle Povere) Parrocchia di S. Lorenzo

Monastero di Santo Spirito, extra moenia, fuori Porta Imperiale (*) (vol. 3460, f. 1, 3, 104v)

All‟uscire di porta Imperiale a man destra (Gallo, 221). Monastero

di monache cistercensi con chiesa dedicata allo Spirito Santo. Fondato il 5 novembre 1291 da suor Francesca Boccapiccola, vedova di Battista Aurefice, nobile messinese, su un terreno ad essa appartenente, detto fondo delle Camerelle. Le monache furono per molto tempo soggette all‟abate di Roccamadore che doveva approvare l‟elezione della Badessa. Poco danneggiata nel 1783. Il 16 marzo 1878 il cardinale Guarino vi ordinò sacerdote Sant‟Annibale Maria di Francia che, in seguito, ne fece un‟orfanotrofio. Distrutto nel 1908. L‟area fu concessa al Di Francia nel 1917 e ricostruita nel 1938 dal Fondo per il culto (Foti, 378) Non inserito p. 5a; parrocchia non specificata 142 e 146 (convitto del Rev.mo Maria di Francia); parrocchia dei SS. Apostoli Pietro e Paolo

Convento di S. Maria di Monte Santo, extra moenia, fuori Porta Imperiale (*) (vol. 3451, f. 267)

Fuori la Porta della Zaera, salendo il torrente Camaro, a sinistra nella contrada della Carrubara, sulla collina. Chiesa e convento dei Carmelitani, insistevano sul sito dove anticamente sorgeva un sacello intitolato a San Giovanni Crisostomo (Gallo, 184), costruito nel 1526 da Barbuta Porzio. Denominato dal popolo S. Giovannello (Foti, 239) Non inserito Non citato 143; parrocchia dei SS. Apostoli Pietro e Paolo

Convento di Santa Maria della Mercede (o di piè di Grotta),

extra moenia, fuori Porta Legni (*) (vol. 3451, f. 311, 321v)

All‟uscire della Porta delle Legna, nel torrente delle Luscinie a man sinistra (Gallo, 193) Convento e chiesa detto Piedigrotta

perché dedicato alla Vergine Addolorata ai piedi della grotta del sepolcro di Gesù. Concesso nel 1584 ai religiosi della Madonna della Mercè dell‟ordine della Redenzione degli Schiavi. Danneggiata nel nel 1908. Distrutta nel 1934 e ricostruita. (Foti, 405) Non inserito p. 5a; parrocchia non specificata 136; (chiusa al culto) Parrocchia di San Nicolò dell’Arcivescov ato

Chiesa e convento di San Paolino, extra moenia, fuori Porta Imperiale (*) (contrada Fiume, vol. 3451, f. 341)

Nel principio del torrente Santa Marta, fuori la porta Imperiale, dirimpetto la lunga fila di case fabbricate per abitazione degli studenti dell‟Università (Gallo, 213). Eretta in onore di S. Paolino,

vescovo di Nola. Sede della confraternita degli Ortolani. Nel 1618- 20 ospitò i Carmelitani Scalzi appena giunti a Messina fino al loro trasferimento in Santa Maria delle Grazie in San Raineri. Illesa nel 1783. Poco danneggiata nel 1908. Restaurata nel 1911. In parte demolita nel 1938 per sistemare la via S. Marta. Attualmente prospetta sulla via S. Marta (Foti, 381)

Non inserito

Non citato 140;

parrocchia di San Lorenzo

142

Convento di S. Alberto, extra moenia, fuori Porta Imperiale (*) (Fuori Porta Ciaera, nel casale di San Clemente, vol. 3451, f. 337- la parrocchia non è specificata)

Chiesa e convento dei Padri Teresiani, fondata dal sacerdote don Cesare Romano verso il 1650 nel suo palazzo. Fuori la Porta della Zaera, vicino alla chiesa di San Clemente allo Sperone (Gallo, 95). Lesionato nel 1783. Ceduto per reclusorio delle Ree pentite. Restaurato. Ospitò il Pio stabilimento degli Storpi istituito per volontà testamentaria dal principe Giovanni Capece Minutoli di Collereale, nel 1825. Affidato alle Figlie della Carità di S. Vincenzo de‟ Paoli. Chiesa intitolata alla Medaglia Miracolosa. Danneggiato nel 1908 e ricostruito (ospizio di Colle reale) (Foti, 436)

Non inserito

Non citato Non citato

S. Maria l’Accomodata, extra moenia, fuori Porta Imperiale