Per un Trentino in salute, dotato di servizi di qualità, in grado di assicurare benessere per tutti e per tutte le età
3.2 Miglioramento dello stato di salute e benessere delle persone anziane e valorizzazione della ricchezza dei rapporti intergenerazionali
Inquadramento
Come già rappresentato in relazione all'Obiettivo 3.1, uno dei megatrend in atto che coinvolge anche la realtà provinciale riguarda il progressivo invecchiamento della popolazione. In particolare, al 1° gennaio 2021 le persone di 65 anni e oltre sono più di 123 mila e rappresentano il 22,6% della popolazione, le persone di oltre 80 anni sono più di 34 mila e rappresentano quasi il 6,3% della popolazione e le proiezioni demografiche evidenziano un trend in continua crescita. Ciò si riflette nell'incremento progressivo e costante dell'indice di vecchiaia2 e dell'indice di dipendenza degli anziani3: nel 2019 il primo in Trentino risulta pari al 159,1, peraltro inferiore al dato nazionale pari a 179,3, e il secondo, che ha significative implicazioni economiche e sociali in quanto rapporta la popolazione convenzionalmente non attiva alla quota di popolazione attiva, nel 2020 in Trentino è pari a 35,6 mentre a livello nazionale è pari a 36,9.
La speranza di vita alla nascita in Trentino nel 2020 è di 82,6 anni (a livello nazionale è pari a 82 anni), mentre la speranza di vita senza limitazioni nelle attività quotidiane a 65 anni, ovvero il numero medio di anni che una persona di 65 anni può aspettarsi di vivere senza subire limitazioni nelle attività per problemi di salute, è pari a 12,2 anni in Trentino (a livello nazionale è pari a 10 anni, dati 2019). Si stima inoltre che in Trentino le persone con demenze siano attualmente circa 8.000 (Fonte: Piano provinciale demenze per la XVI Legislatura).
Ciò impatta profondamente sulla sostenibilità complessiva del sistema di welfare e ne impone, soprattutto in prospettiva, un sempre più incisivo cambio di paradigma al fine di potenziare gli interventi per la promozione della solidarietà intergenerazionale, della prevenzione, dell'invecchiamento attivo, secondo un approccio di promozione della salute complessiva, non per singole patologie, e con riferimento a tutti e tre gli ambiti in cui quest'ultimo viene declinato quali partecipazione, sicurezza, salute.
Un ruolo fondamentale in questo percorso deve essere attribuito al sostegno e allo sviluppo delle reti territoriali e di prossimità, che anche nell’ambito dell'emergenza COVID-19 hanno assicurato un sostegno fondamentale, tra enti pubblici e del Terzo settore e Quarto settore, in particolare con riferimento alle reti informali di e con le famiglie.
LE POLITICHE DA ADOTTARE
3.2.1 Rispondere con maggiore efficacia ai bisogni delle persone anziane e non autosufficienti e delle loro famiglie
La Provincia, oltre che con le politiche più prettamente sanitarie volte alla presa in carico delle persone fragili e con cronicità, rappresentate nel precedente Obiettivo 3.1, intende rispondere con maggiore efficacia ai bisogni delle persone anziane e non autosufficienti e delle loro famiglie, anche con modelli organizzativi innovativi e flessibili che favoriscano l'invecchiamento attivo, l'orientamento alla persona e
2 Rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione in età 0-14 anni, moltiplicato per cento.
3Rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione in età 15- 64 anni, moltiplicato per cento.
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la domiciliarità, in una logica di rete fra le Comunità, il Terzo settore e gli altri attori del territorio. La Provincia, in particolare, si propone di:
- migliorare la capacità di visione d’insieme, in modo da consentire una programmazione delle politiche e dei servizi capaci di operare in maniera equa e più efficace, rendendo flessibile l'uso delle risorse per sviluppare i servizi in base alle esigenze delle persone;
- porre sempre più al centro dei servizi la persona e la sua rete familiare, offrendo loro un interlocutore unico in grado di attivare e personalizzare le migliori risorse secondo le esigenze personali e le specifiche situazioni;
- rafforzare l’integrazione tra assistenza sociale e sanitaria, in modo da poter migliorare l’efficienza, la qualità delle cure e la presa in carico della persona;
- attuare una ricomposizione volta sia a migliorare sia a qualificare l’impiego delle risorse valorizzando le interdipendenze già esistenti, ottimizzando i servizi per incrementare la qualità delle cure in modo da fornire risposte in un contesto che muta rapidamente. Ciò per migliorare l'esperienza della persona aiutandola ad orientarsi in un sistema complesso come quello socio-sanitario, con linee di azione unitarie e commisurate alle esigenze degli anziani, che spaziano dalla prevenzione sino alla massima intensità di cura.
Un ruolo fondamentale è a tal fine attribuito al modulo organizzativo integrato e interistituzionale
"Spazio Argento", introdotto dalla legge di riforma del welfare anziani del 2017. Nel novembre 2020 ne è stata avviata la sperimentazione, per 12 mesi, nei territori delle Comunità delle Giudicarie, del Primiero e nel Territorio Val D'Adige, stimando il potenziale coinvolgimento, in termini di sensibilizzazione e informazione, di circa 40.000 over 65. L'obiettivo, dopo un processo di monitoraggio e valutazione di tali esperienze, è la progressiva estensione di "Spazio Argento" a tutto il territorio provinciale nel corso del 2022.
La Provincia intende inoltre continuare a promuovere iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolte ai caregiver e alla comunità anche sul tema della demenza, come previsto dal relativo Piano per la XVI Legislatura approvato nel 2020. Intende inoltre programmare iniziative per la formazione integrata nell'ambito dell'area anziani, definite in un apposito Piano formativo triennale in fase di predisposizione e rivolte al personale sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziali dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, degli enti gestori dei servizi e delle Comunità.
Destinatari: anziani e loro famiglie, professionisti Soggetti attuatori: Provincia (Dipartimento Salute e politiche sociali), Azienda Provinciale per i Servizi
Sanitari, Comunità, enti gestori di servizi per anziani
3.2.2 Qualificare il modello di assistenza nelle Residenze Sanitarie Assistenziali
La pandemia di COVID-19 che, come noto, ha colpito pesantemente la componente più fragile e anziana della popolazione, ha, tra l'altro, evidenziato la necessità di ripensare il modello di gestione sanitaria delle Residenze Sanitarie Assistenziali, al fine di assicurare una maggior qualificazione e formazione del personale, aumentare l'integrazione organizzativa e professionale con l'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, implementare un sistema di sorveglianza attiva e di monitoraggio clinico. In tale prospettiva, nel corso del 2020 sono state introdotte specifiche disposizioni normative nell'ambito della legge provinciale di assestamento, volte in particolare a qualificare l’esercizio delle funzioni di direzione sanitaria e di assistenza medica nelle Residenze Sanitarie Assistenziali, successivamente recepite nel Piano di potenziamento e riorganizzazione della rete assistenziale territoriale della Provincia autonoma di Trento approvato nel settembre 2020.
Nelle direttive per l'assistenza sanitaria ed assistenziale a rilievo sanitario nelle Residenze Sanitarie e Assistenziali (RSA), approvate nel dicembre 2020, sono state definite ulteriori indicazioni, anche di carattere più operativo, per introdurre prioritariamente e progressivamente, previa individuazione da
parte dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari del nuovo assetto organizzativo territoriale in ambiti territoriali omogenei o distrettuali, la figura del direttore sanitario per qualificare l’assistenza medica, anche attraverso interventi definiti in uno specifico Programma formativo e per garantire un maggior coordinamento e integrazione con gli enti gestori di RSA.
La Provincia, in collaborazione e coordinamento con tali enti, si propone di assicurare l'attivazione e l'implementazione di questi interventi.
Destinatari: Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, enti gestori di R.S.A, anziani e loro famiglie Soggetti attuatori: Provincia (Dipartimento Salute e politiche sociali), Azienda Provinciale per i Servizi
Sanitari, enti gestori di R.S.A.
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