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dal mondo del lavoro

Intervista alla Dott.ssa Elena Guarnieri Tesoriere dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari Quale e` il suo ruolo all’interno dell’Ordine?

Mi chiamo Elena Guarnieri e sono un Tecnologo Alimentare. Dal 2015 sono Tesoriere all’interno dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari dell’Emilia Romagna, Toscana, Marche e Umbria. E` l’Ordine piu` ampio territorialmente in Italia, ed e` composto da circa 165 Tecnologi Alimentari. Nel particolare il tesoriere e` colui che sovrintende alla gestione economico e finanziaria dell’Ordine, curando i rap- porti con gli Istituti Bancari e gli enti di riscossione, controlla la regolarita` delle scritture contabili e dei bilanci annuali. Questo e` uno dei 4 ruoli specifici all’in- terno del nostro consiglio, il quale e` composto da 7 persone elette durante l’As- semblea elettiva con cadenza triennale.

Puo` descrivere le attivita` svolte dall’Ordine?

Un Ordine professionale e` un ente pubblico la cui attivita` principale e` la tu- tela e promozione del titolo di Tecnologo Alimentare. La nostra attivita` consiste nel vigilare sul corretto utilizzo del titolo e del rispetto del codice deontologico dei nostri iscritti, la promozione e valorizzazione della figura professionale e la funzione di rappresentanza istituzionale degli iscritti. Oltre a questo organizziamo corsi di formazione sulle materie d’interesse per i Tecnologi Alimentari per incre- mentarne e aggiornarne le competenze.

Quali sono le modalita` d’iscrizione all’albo?

L’Albo e` l’elenco di nomi dei Tecnologi Alimentari regolarmente iscritti al- l’Ordine. Soltanto chi si iscrive all’ordine professionale territoriale di competenza puo` valersi di questo titolo. Si possono iscrivere i laureati con laurea magistrale (o laurea quinquennale del vecchio ordinamento) in Scienze e Tecnologie Ali- mentari (classe di laurea LM-70) che abbiano superato l’esame di Stato per Tecno- logo Alimentare presso una delle universita` sede d’esame.

Ci sono attivita` che l’Ordine realizza per l’inserimento lavorativo dei giovani professionisti?

Nonostante il compito dell’Ordine non sia quello di aiutare gli iscritti a tro- vare lavoro, cerchiamo di mettere in comunicazione le aziende che hanno neces- sita` di lavoro specializzato con i nostri Tecnologi Alimentari. Questo servizio di comunicazione viene svolto attraverso annunci di offerte di lavoro riservati ai no- stri iscritti, inoltre mettiamo a disposizione sul nostro sito uno spazio da perso- nalizzare con le proprie competenze e foto da cui le aziende o i clienti interessati possono contattare il Tecnologo Alimentare. Entrambi i servizi sono efficaci per collegare i Tecnologi Alimentari col mondo del lavoro e anch’io che ne ho usu- fruito e posso garantirne la validita`.

Ha dei suggerimenti per i giovani che hanno intenzione di intraprendere la professione?

Lo studio delle materie scientifiche che permettono di raggiungere la laurea fornisce tutti gli strumenti per saper leggere e capire il mondo della tecnologia alimentare, invece la giusta interpretazione, le capacita` di risolvere problemi e di capire e prevedere l’andamento di un fenomeno o del mercato sono caratteristi- che che si acquistano solo attraverso l’esperienza. Il mio consiglio e` di cogliere ogni occasione per imparare, per guardarsi intorno e analizzare ogni fenomeno correlato con la produzione e commercializzazione degli alimenti, farsi domande e cercare le risposte. Un Tecnologo Alimentare che fa la spesa, non la fa come un comune cliente, osserva i prodotti, ne legge l’etichetta, s’immagina il processo produttivo, controlla l’igiene del punto vendita. Ogni giorno e` un’occasione per imparare e la curiosita` e` il carburante del sapere.

Questo consiglio dell’Ordine ha come idea quella di creare una rete di per- sone accomunate dalle stesse passioni con cui poter dialogare per chiedere pa- reri, scambiare informazioni e collaborazioni lavorative. La crescita professionale e

` maggiore in chi sa fare gruppo e trarre dalla comunicazione con gli altri le in- formazioni necessarie al proprio miglioramento. Per questo motivo suggerisco di non prendere l’iscrizione all’Ordine come un dovere se si vuole lavorare come li- bero professionista, ma un modo per fare gruppo e crescere con persone con cui si condivide una passione professionale.

Intervista al Dott. Giordano Fossi

Vice presidente Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali. Quale e` il suo ruolo all’interno dell’Ordine?

Sono Giordano Fossi, sono un agronomo libero professionista e sono vice presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Firenze. Gli Ordini in Toscana sono suddivisi su base provinciale, anche se a breve essendo scomparse le province e` prevedibile un accorpamento o una di- versa suddivisione territoriale, anche se per il nostro ordine l’ambito territoriale rimarra` lo stesso. Gli ordini sono enti pubblici e hanno tutti gli obblighi di que- sti ultimi, hanno un consiglio che e` formato da un numero variabile di membri a seconda del numero degli iscritti, a Firenze abbiamo il piu` alto numero di

iscritti di tutta la Toscana, anche perche´ la citta` e` sede Universitaria. Avendo circa 635 iscritti possiamo eleggere fino a 11 consiglieri di cui uno e` obbligato- riamente un laureato junior, gli altri 10 sono tutti con laurea magistrale, vi sono 4 cariche: presidente, vice presidente, tesoriere e segretario. Ovviamente ognuno ha un ruolo ben preciso. L’ordine ha lo scopo di tutelare la professione, i loro iscritti e loro clienti. Ogni ordine ha un codice deontologico e quindi il nostro scopo e` anche la vigilanza sui nostri iscritti e che facciano in modo di rispettare il codice. L’Ordine poi prende decisioni in merito alle iscrizioni ed eventuali di- missioni. Gestiamo poi tutta la parte della formazione, che come per tutti gli al- tri ordini e` obbligatoria per il raggiungimento di un certo numero di crediti, nel nostro caso sono 3 crediti l’anno, cioe` 24 ore l’anno. Altro obbligo del consiglio e` quello di valutare tutti gli altri aspetti normativi a cui deve fare fede un iscritto, come l’obbligo assicurativo e appunto quello formativo. Scopo princi- pale e` quello di aggiornare i nostri iscritti sui vari aspetti professionali e le varie novita`, noi facciamo molti seminari, corsi e ci occupiamo della sfera propagandi- stica al fine di far conoscere le funzioni della professione e la relativa impor- tanza del dottore agronomo e forestale, questo tramite convegni, seminari, mo- stre, e quest’anno la partecipazione ad Expo quest’anno. Queste non sono atti- vita` istituzionali, ma altre che secondo noi un ordine dovrebbe garantire.

Puo` descrivere le attivita` svolte dall’Ordine?

Da qualche anno proponiamo 3-4 corsi sopra le 20-30 ore di aggiornamento professionale, perche´ anche nel nostro ambito lavorativo alcune competenze pro- fessionali sono a qualificazione obbligatoria (ad esempio se vuoi lavorare nella si- curezza, nel campo dei fitofarmaci...). Questo perche´ una volta inserito nel mer- cato del lavoro devi avere anche delle qualifiche specifiche obbligatorie. Cer- chiamo di favorire i nostri iscritti organizzando questi corsi internamente all’Or- dine, cosı` riusciamo anche a tenere i prezzi bassi. Poi organizziamo tanti seminari e convegni, quest’anno abbiamo fatto una settimana di partecipazione ad Expo, convegni su vari temi, convegni sull’agricoltura sociale, molto lavoro di coordina- mento con altri Ordini per la relazione del piano di indirizzo territoriale e pae- saggistico della Toscana e leggi e regolamenti, tra le attivita` c’e` anche quella di cercare di fare da interfaccia tra le amministrazioni pubbliche e quello che e` il mondo professionale degli agronomi e dei forestali. Per il comune di Firenze ad esempio abbiamo fatto un protocollo, linee guida sulla potatura degli alberi citta- dini, abbiamo inserito i nostri iscritti che lavorando per commissione hanno fatto il prodotto a spese nostre e noi lo abbiamo abbellito con lavoro bibliografico; il Comune con la sua stamperia ha provveduto alla stampa appunto e alla diffu- sione del materiale che e` stato distribuito ad enti pubblici, vivai. Questo proto- collo obbliga il comune stesso a seguire determinate linee guida nella potatura degli alberi. I requisiti per l’iscrizione all’Ordine sono avere una laurea di Agro- nomo o Forestale e aver superato l’esame di Stato. Chi si iscrive all’Ordine gene- ralmente e` colui che vuole intraprendere il percorso lavorativo da libero profes- sionista, l’esame di stato lo puo` sostenere chiunque ed e` organizzato dall’Univer- sita` non dall’Ordine, una volta abilitati non e` detto che uno si debba iscrivere al-

l’Ordine, puo` decidere di iscriversi quando meglio crede. L’iscrizione all’Ordine comporta una serie di oneri che possono essere pesanti, il nostro Ordine nazio- nale ha fatto una convenzione sul piano assicurativo, garantendo a tutti i nostri iscritti che vogliano aderire all’assicurazione globale, dei prezzi molto vantag- giosi... circa la meta` di quello che offre il mercato assicurativo, con la garanzia che il tuo piano assicurativo e` stato fatto dall’Ordine. C’e` poi da iscriversi alla previdenza, che comunque, anche fatturando poco, i minimi te li chiede sempre e c’e` da prendere poi la partita Iva per accedere alla professione. Questi sono un po’ gli obblighi. Ai giovani iscritti chiediamo una quota ridotta per i primi tre anni.

Ci sono attivita` che l’Ordine realizza per l’inserimento lavorativo dei giovani professionisti?

Come giovani professionisti possiamo dire che siamo tutti concorrenti, noi pero` tutti gli anni destiniamo una certa cifra del nostro bilancio a iniziative per giovani e non riusciamo mai a spendere tale cifra perche´ non abbiamo una grande richiesta da parte dei giovani iscritti. Dunque questo, poi per quanto ri- guarda i seminari e i corsi prevediamo quasi sempre una quota ridotta per i gio- vani iscritti in modo da favorire la partecipazione e l’aggiornamento di qualifiche. Quando facciamo convegni cerchiamo di coinvolgere maggiormente i giovani pri- vilegiando la loro figura. Quello che facciamo in merito puo` essere un aiuto, ci piacerebbe avere una lista di professionisti in grado di assicurare stage ai giovani iscritti, questo pero` e` molto difficile. Abbiamo comunque dei nominativi che pos- sono essere interpellati per un primo aiuto al neo-libero professionista, che puo` ricevere aiuto in merito alle modalita` di presentazione di alcune pratiche o altri tipi di difficolta` che sono piu` che normali in una prima fase di avviamento al la- voro, e` una sorta di tutoraggio. Organizziamo il corso di sostegno all’esame di Stato, questo visto il basso grado di preparazione con il quale gli studenti arri- vano, adesso vi e` una forte specializzazione che non porta ad una conoscenza a trecentosessanta gradi della materia, chi viene a fare l’esame di Stato lo fa su tutto, pur essendo le commissioni molto comprensive ... domande sul codice deontologico, sull’assicurazione, come si fa una fattura, cose che il professionista deve sapere ma che non trovano spazio nelle lezioni universitarie. Gli anni scorsi mettevamo molte ore sull’Estimo, essendo una prova obbligatoria, la seconda, e` poi una materia che non viene piu` insegnata, grazie all’aiuto dei Professori del- l’Universita` che venivano a fare il corso gratuitamente.

Ha dei suggerimenti da dare ai ragazzi che hanno intenzione di intrapren- dere la professione?

Per quelli che intendono fare la libera professione bisogna farsi un bell’esa- mino di coscienza perche´ se vogliono intraprendere questo percorso bisogna es- sere caratterialmente predisposti, oltre il sapere tecnico, in generale la flessibilita` di orari e compensi, la gestione amministrativa, gestione dei clienti, reggere lo stress di una professione, il mercato che si fa sempre piu` piccolo, sapersi ade- guare alle situazioni di un proprio studio, gestire la propria conoscenza in modo autonomo rimanendo sempre aggiornato.