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Descrizione della professione

IlRisk Manager e` un consulente che lavora sulla politica dei rischi, egli e` chiamato a garantire la gestione dei rischi di un’azienda o anche, di un singolo cliente nei confronti di enti finanziari, compagnie di assicurazione; inoltre con- trolla il sistema di protezione aziendale, gestendo la contabilita` di fondi legati al rischio.

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Contesti professionali e accesso alla professione In Italia, il Risk Manager si identifica piu` frequentemente con un lavoratore dipendente, solitamente incluso nell’organico di una grande azienda; tuttavia, anche le piccole e medie imprese hanno manifestato, almeno negli ultimi dieci anni, un crescente interesse verso il valore aggiunto espresso da questa figura professionale; interesse indotto, forse, dal continuo proliferare di norme di legge in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, oppure dalla necessita` di ra- zionalizzare i programmi assicurativi aziendali, facendo sempre piu` ricorso a un consulente di rischio esterno. Gli interlocutori piu` importanti sono pero` le im- prese bancarie, assicurative, aziende varie, societa` di intermediazione finanzia- rie, immobiliari, tutte realta` che hanno spesso bisogno di consulenti che prov- vedano alla prevenzione dei rischi con cui collabora per lo piu` come consu- lente.

Non vi sono norme particolari che regolano l’accesso alla professione. La for- mazione adeguata e` di tipo economico-ingegneristico-matematico.

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TRIBUTARISTA

Descrizione della professione

E` un esperto della normativa sui tributi, ossia del complesso di regole sulle imposte dirette e indirette che per legge devono essere calcolate e versate dal- l’impresa, sulla base del fatturato e del reddito, a scadenze prefissate. Il suo ruolo rappresenta la garanzia della corretta applicazione delle leggi fiscali e tribu- tarie, di cui coordina la raccolta e l’aggiornamento, sia per la compilazione del bi- lancio annuale sia per le dichiarazioni e le liquidazioni delle imposte. Le funzioni del tributarista rivestono particolare importanza nelle aziende capogruppo di consorzi di imprese. In questo caso la sua responsabilita` confina con le funzioni di pianificazione strategica e finanziaria, perche´ la gestione delle questioni fiscali e tributarie di aziende con fatturati importanti implica decisioni di portata note- vole, che movimentano ingenti somme di denaro.

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Contesti professionali e accesso alla professione Una specifica opportunita` di inserimento puo` riguardare la notevole diffu- sione delle operazioni di fusione, acquisizione, compartecipazione azionaria, che

crea entita` societarie con piu` sedi, spesso dislocate in diversi paesi, a cui fa se- guito la necessita` di gestire le questioni fiscali e tributarie su scala europea e in- ternazionale. E` possibile ipotizzare quindi la crescita professionale soprattutto in merito all’internazionalizzazione dei mercati. Le competenze del tributarista pos- sono essere indirizzate anche verso il lavoro autonomo, sia come libero professio- nista, esperto della materia per le piccole imprese che non hanno al loro interno una figura fissa, sia come socio di aziende di servizi consulenziali nel settore fi- scale e tributario.

Non vi sono norme particolari che regolano l’accesso alla professione. Per svolgere la professione di tributarista e` necessaria la Laurea in Giurisprudenza o in discipline economiche.

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dal mondo del lavoro

Intervista a Valeria Falconi – Risorse Umane Business Integration Partner Di cosa si occupa la sua azienda? [prodotti, settore, segmento di mercato di riferimento]

L’azienda si occupa di consulenza manageriale. Le attivita` di consulenza ri- guardano molteplici settori fra cuiEnergy management, mobile solutions, servizi informatici, capitale umano e organizzazione, etc.

Quanti dipendenti ha la sua azienda?

L’azienda ha circa 1.000 dipendenti di cui circa 750 in Italia e il resto nelle sedi diffuse nel resto del mondo (Spagna, Brasile, Inghilterra, Turchia).

Il management della sua azienda come e` composto? [descrizione vertici aziendali – La proprieta` e il management coincidono?]

Sa dirmi se il management ha seguito un percorso formativo specifico legato al settore in cui opera la sua azienda? [titolo di studio del manage- ment]

Sia i vertici aziendali che i dipendenti sono quasi tutti laureati.

La vostra azienda ha realizzato cambiamenti significativi in risposta alla crisi degli ultimi anni? [ad esempio: contenimento costo del lavoro, innalza- mento professioni richieste, flessibilita` nell’utilizzo della forza lavoro, internazio- nalizzazione, sviluppo di nuove tecnologie]

L’azienda non e` stata colpita dalla crisi, anzi in questi anni e` cresciuta molto. Si ravvisano pero` due cambiamenti:

* uno riguarda il fatto che le aziende seguite con attivita` di consulenza

hanno sempre piu` spesso richiesto alla BIP l’elaborazione di progetti in grado di ridurre i loro costi.

*l’altro riguarda il fatto che sono diminuite le richieste di attivita` consulen-

crisi difficilmente riuscivano a fronteggiare le spese connesse ad attivita` di consu- lenza.

Per quanto riguarda i neolaureati, quali sono i principali canali di reclu- tamento utilizzati dalla vostra azienda? [ad es: agenzie interinali, sistema scola- stico, sistema universitario, annunci su giornale, contatti personali, servizi per l’impiego]

Per quanto riguarda i neolaureati, il canale principale e` rappresentato dall’U- niversita`. Per il resto capita di pubblicare annunci su Monster e Linkedin.

Per quanto riguarda le figure senior il canale principale e` rappresentato dagli annunci su Monster e Linkedin. Per il resto e` frequente il ricorso a societa` di se- lezione e head hunters.

Sia per i neolaureati che per le figure senior vengono utilizzate molto le refe- renze ovvero le segnalazioni fatte dai dipendenti. Vengono concessi bonus ai di- pendenti che hanno segnalato candidature risultate poi idonee a seguito del pro- cesso di selezione.

Qual e` il livello d’istruzione piu` ricercato e in questo momento? Quali sono le figure professionali piu` ricercate?

Vengono ricercati laureati magistrali in materie tecniche fra cui, in partico- lare, ingegneria, matematica, informatica, fisica. Non costituisce in genere requi- sito imprescindibile, pero` viene considerato positivamente il possesso di master. Le figure professionali piu` ricercate sono costituite da ingegneri informatici, delle telecomunicazioni e gestionali e matematici.

Riscontrate delle criticita` nel reperimento di nuove risorse umane? Se si di che tipo? [ad esempio: ridotto numero candidati, inadeguatezza candidati, esternalizzazione come conseguenza]

Si riscontrano difficolta` nel reperire ingegneri informatici. Questi neolaureati sono talmente pochi che in genere sono le aziende stesse a contattarli prima an- cora che loro comincino a cercare lavoro.

Inoltre, una difficolta` che viene presentata riguarda il fatto che i neolaureati spesso non conosco la BIP e soprattutto non conoscono le attivita` di consu- lenza, ne´ hanno idea di quali opportunita` professionali possano offrire.

Vi capita di contattare candidati idonei a ricoprire posizioni in azienda in assenza di candidature spontanee? Per esempio a partire dalle liste dei laureati fornite dalle universita` o dopo aver visualizzato il loro profilo linke- din?

Sı`, capita spesso di utilizzare Linkedin per contattare profili senior. Mentre per quanto riguarda i neolaureati e` meno frequente. Quando vengono contattati neolaureati in genere lo si fa a partire dalle liste fornite dalle Universita`. L’Univer- sita` di Firenze non fornisce ancora la lista dei suoi laureati. La BIP non l’ha an- cora richiesta.

Viene richiesta un’esperienza lavorativa al neo assunto? E nel caso lo sia di che tipo si tratta? [esperienza nella professione, esperienza nel settore, senza esperienza da formare, senza esperienza]

Quali sono le modalita` di assunzione prevalenti nella vostra azienda? [tipi di contratto]

Finora stage, tirocinio e apprendistato. L’azienda sta valutando i costi dell’in- troduzione del contratto a tutele crescenti al posto dell’apprendistato.

Pensando ora ai fabbisogni formativi interni all’impresa, le sembra ci sia un bisogno di competenze che possano arricchire la formazione del vostro organico? [competenze di base o professionali, ad esempio: linguisti- che, informatiche, organizzative-gestionali, normative, di marketing, relazio- nali]

Si.

Quali risposte vengono date dalla vostra azienda a questo bisogno di competenze? Vengono erogati corsi di formazione rivolti al personale? Se sı`, a chi viene affidata l’erogazione dei corsi? [ad esempio: agenzie formative pri- vate, corsi interni gestiti dall’azienda, etc.]

L’azienda in genere organizza corsi di formazione con formatori interni all’a- zienda. In alcuni casi vengono chiamati formatori esterni. A volte si riscontrano problemi per ragioni di natura logistica che rendono complessa la partecipazione di un elevato numero di partecipanti. Per ovviare a questo problema la BIP sta pensando all’organizzazione di webinar.

In riferimento invece ai neoassunti, quali competenze sono richieste al neolaureato da parte della vostra azienda? Riscontrate delle carenze forma- tive? Quali? [hard e trasversali]

Le competenze ricercate, che sono oggetto di valutazione durante i colloqui di lavoro, sono: inglese (parte dei colloqui si svolge in inglese), capacita` di risol- vere problemi, capacita` di fare calcoli, capacita` di lavorare coi numeri, buon ap- proccio relazionale, capacita` di lavorare in gruppo, informatica (soprattutto Ex- cell, Power Point e Access).

Secondo la sua esperienza, e pensando al sistema universitario, come si potrebbe intervenire a livello di obiettivi formativi dei vari corsi di laurea per colmare queste mancanze? [criticita` su cui intervenire].

L’universita` dovrebbe fare corsi intensivi di inglese e informatica (soprattutto Excell, Power Point e Access) con modalita` che consentano il coinvolgimento dei ragazzi in attivita` concrete di utilizzo della lingua e degli strumenti informatici. Viene espresso un giudizio molto negativo sulle tradizionali modalita` didattiche. Vengono proposte modalita` didattiche interattive come laboratori linguistici e di informatica.

E invece a proposito della formazione rivolta al neo laureato assunto, di cui si e` parlato prima, come potrebbe intervenire l’Universita`? Per esempio, ritenete che l’Universita` possa aiutarvi a colmare le lacune formative dei neoassunti con corsi ad hoc?

No, l’universita` deve intervenire prima. Quando i ragazzi cominciano a lavo- rare e` tardi.

Rispetto al passato, ci sono delle figure professionali nuove di cui vi av- valete? Se sı`, quali?

No.

Sempre pensando alla sua esperienza secondo lei e` cambiata la prepara- zione dei laureati? Se sı`, in cosa?

Viene espresso un parere discordante. Secondo una delle interviste i soggetti ai quali la BIP offre consulenza sostengono che la preparazione dei neolaureati e` peggiorata mentre secondo l’altra non c’e` un significativo peggioramento della preparazione.

Viene espresso un parere unanime sul fatto che i laureati di oggi tendono a essere piu` preparati di quelli del passato in inglese e informatica.

I laureati sono poco preparati ad affrontare quello che c’e` dopo l’universita`. A questo proposito, l’universita` potrebbe intervenire potenziando i propri servizi di placement per esempio preparando i ragazzi ad affrontare i colloqui di lavoro (come mi presento, come mi vesto etc.)

Passando ora a esaminare i rapporti della sua impresa con il sistema scolastico e con quello universitario, avete rapporti con le scuole superiori? Se si, di quali tipi di rapporto si tratta? [ad esempio: formazione da parte delle imprese, tirocini, nominativi dei diplomati alle imprese, finanzia- mento di progetti]?

No.

Sussistono dei rapporti anche con l’Universita`? Se si, di quale tipo sono? [ad esempio: formazione da parte delle imprese, tirocini, nominativi dei diplo- mati alle imprese, finanziamento di progetti, OJP]

Sı`.

[se ha risposto si ad almeno una delle due domande precedenti] Come siete entrati in contatto con le scuole superiori e l’universita`? [ad esempio: con- tatti da OJP, contatti singoli docenti]

Ogni anno la BIP redige un budget e decide in quali universita` investire pro- seguendo nel corso degli anni le relazioni con le universita` con cui si instaura un buon rapporto. E` il caso dell’universita` di Firenze che e` stata scelta soprattutto per la buona reputazione dei sui laureati in ingegneria.

[se ha risposto si ad almeno una delle due domande precedenti] Secondo lei quali sono i punti di forza e quali le criticita` nei rapporti tra la vostra azienda e le scuole superiori e tra la vostra azienda e l’universita`?

[se non esistono rapporti con universita`] Secondo lei quali sono i motivi che spiegano la mancanza di rapporti tra la vostra azienda e l’universita`?

Ci sono dei servizi che l’universita` potrebbe offrire alla vostra azienda e viceversa? [ad esempio: l’impresa potrebbe fare formazione per l’universita` e viceversa]

L’universita` di Firenze potrebbe fare attivita` di preselezione fra i laureandi of- frendo alla BIP delle rose di candidati da valutare per possibili incarichi subito dopo il conseguimento della laurea (attivita` che fanno alcune universita` e che viene molto apprezzata).

La BIP potrebbe essere invitata a tenere lezioni all’universita`. Questa attivita`, oltre che rappresentare un momento formativo per gli studenti, potrebbero con- sentire alla BIP di farsi conoscere dai ragazzi e diffondere una maggiore cono- scenza sulle attivita` di consulenza.

In base alla sua esperienza professionale, quale strategia comunicativa potrebbe essere piu` efficace per presentare i servizi OJP alle aziende?

Vengono segnalate due strategie:

*Presentazione dei servizi OJP per telefono seguita da mail rivolte all’ufficio

Risorse Umane;

*miglioramento della visibilita` delle attivita` OJP sul sito dell’ateneo.