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Obbiettivi e ipotesi

Nel documento La comunicazione parlata 3 (pagine 40-44)

Metafore cognitive e comunicazione parlata

2 Obbiettivi e ipotesi

Date le premesse sintetizzate nei precedenti paragrafi, obiettivo del presente contributo sarà costituito dal confronto tra le due condizioni di comprensione metaforica fra item convenzionali e item non convenzionali. L‘interesse a lavorare maggiormente sulle metafore

non convenzionali, seppur con le molte problematicità11 che

comportano, nasce proprio dal loro essere elemento ―disarmonico‖ per l‘uniformazione delle teorie legate alla metafora. La ricerca ha voluto quindi perseguire i seguenti obiettivi:

1. Individuazione del rapporto che intercorre fra comprensione di metafore convenzionali (MC) e metafore non convenzionali (MNC).

2. Analisi del ruolo giocato da fattori contestuali, grado di convenzionalità e mapping fra domini concettuali in metafore dall‘elevato ―grado di efficacia‖ in ambito di linguaggio politico.

10 È noto, infatti, come in periodo di campagna elettorale i livelli di attenzione dei votanti verso i temi della vita politica del paese subiscano un significativo innalzamento del loro valore rispetto ai periodi di assenza delle elezioni. Ciò è facilmente comprensibile con la necessità dell‘elettore di formarsi un‘opinione più o meno profonda, durante le campagne elettorali, che gli consenta di compiere l‘azione del voto in modo minimamente consapevole.

11 In Balconi e Tutino (2007:77) riscontriamo, d‘altra parte, che nei test sperimentali da loro effettuati “la presenza di una struttura enunciativa della metafora, semplice

e dal contenuto altamente condiviso, ha probabilmente introdotto elementi di facilitazione del decoding […]”.

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2.1 Metodologia Soggetti

30 soggetti (18 maschi, età M=31,5; 12 femmine, età M= 31,3), selezionati in modo casuale fra un campione di popolazione della provincia di Firenze, per rispecchiare un insieme di elettori ―tipo‖, dai 18 ai 65 anni, con status sociali e culturali diversi. Tutti i soggetti erano di madrelingua italiana, normodotati e destrimani. I 30 soggetti sono stati suddivisi in 2 gruppi, A e B: il gruppo A ha effettuato i

compiti 1 e 2, mentre il gruppo B il compito 3. Le ragioni di tale scelta

sono giustificate dall‘utilizzo della stessa batteria sperimentale per tutti i compiti che, nel caso del compito 3, se somministrata sullo stesso campione di soggetti, avrebbe potuto facilitarli nello svolgimento della prova per via del recupero in memoria delle informazioni già lette, inficiando così la validità dei risultati.

2.2 Tipologia di esperimenti e procedura di erogazione degli stimoli

La procedura di erogazione degli stimoli si è composta di tre fasi principali:

1. Compiti di valutazione: soggetti, materiali ed erogazione stimoli:

Il principale e preliminare compito off line, è stato un compito di

rating presso un campione di soggetti, al fine di determinare la convenzionalità di un gruppo di stimoli (erogati poi durante compiti

online di comprensione della metafora) e, successivamente, il loro

grado di efficacia.

I soggetti prescelti si sono riferiti al Gruppo A.

Gli stimoli sperimentali erano composti di un set di enunciati metaforici estrapolati in modo casuale da corpora di linguaggio politico, riguardanti gli interventi televisivi del leader di centro-destra e di centro-sinistra (Silvio Berlusconi e Walter Veltroni), nei quaranta

giorni antecedenti il voto delle Politiche del 200812. I partecipanti che

si sono sottoposti al test sperimentale ben conoscevano le issues politiche in cui gli items metaforici erano inseriti. Al fine di verificare la pertinenza rispetto alla condizione di convenzionalità/familiarità

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della metafora ogni enunciato è stato fatto valutare, attraverso l‘utilizzo di una scala Likert a sette passi e sottoposto a giudizi di classificazione da parte del campione casuale di soggetti. In questa scala ideale 1 rappresentava un item metaforico assolutamente innovativo, mentre 7 rappresentava un item estremamente convenzionalizzato nell‘uso dalla comunità di parlanti italiani.

Successivamente, al fine di verificare la pertinenza rispetto alla condizione di efficacia della metafora, invece, ogni soggetto ha espresso un ulteriore giudizio attraverso l‘utilizzo di una scala Likert a sette passi dove 1 rappresentava un item metaforico inefficace, mentre 7 rappresentava un item ritenuto estremamente inefficace dal soggetto.

2. Compiti di comprensione: soggetti, materiali ed erogazione stimoli:

La successiva prova sperimentale ha riguardato la valutazione dell‘elaborazione delle informazioni, attraverso l‘ausilio della misurazione dei tempi di reazione (T.R. – metodo sottrattivo: Tempo Totale – Tempo di Lettura = Tempo di Risposta), calcolando l‘intervallo di tempo in ms. intercorrente fra la presentazione di uno stimolo visivo e l‘esecuzione di una risposta. I compiti di comprensione hanno avuto e tutt‘ora hanno, larga diffusione fra gli studiosi della metafora. Il compito 2 del test si è reso necessario per la verifica della risposta agli items metaforici rispetto alla variabile del

grado di convenzionalità. Tale verifica risultava infatti preliminare

alle nostre successive valutazioni.

Anche in questo caso i soggetti prescelti si riferivano Gruppo A. Per la composizione della batteria sperimentale ci si è avvalso degli items classificati nel compito 1 di rating, in base al loro grado di convenzionalità. Sono stati considerati come convenzionali gli items con un valore pari o superiore a C = 4, mentre per gli items innovativi la scelta è ricaduta su item pari o inferiori a C= 3. Infine, è stata testata la congruenza degli enunciati. In particolare, le metafore utilizzate per la somministrazione sono state selezionate fra espressioni che rispondessero alle seguenti peculiarità:

- ogni enunciato era composto da un minimo di 4 parole (Pynte et al, 1996); - sono stati selezionati solo enunciati il cui contesto lessicale fosse sufficiente per essere interpretato metaforicamente senza necessità, cioè, di informazioni aggiuntive (se non l‘enunciazione dell‘issue);

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- il contenuto metaforico non necessariamente era veicolato da un unico termine sostantivo;

- sono state impiegate in egual misura sia metafore convenzionali (MC) che metafore non convenzionali (MNC).

Somministrazione stimoli:

A tutti i soggetti è stato chiesto di eseguire le stesse prove:

1. training alla prova sperimentale; 2. rilevamento del tempo di risposta; 3. prova sperimentale;

4. nuovo rilevamento del tempo di risposta.

3. Compiti di parafrasi: soggetti, materiali ed erogazione stimoli:

Il terzo compito richiesto ad un nuovo gruppo di soggetti rispetto ai precedenti, era la parafrasi dei contenuti metaforici del breve testo letto, in modalità decontestualizzata prima e contestualizzata poi. Lo spunto per lo studio dell‘analisi contestuale attraverso porzioni di

testo, è stato dato da esperimenti psicolinguistici effettuati da Giora

and Fein (1999). Inoltre, altri studi che hanno sviluppato enormemente la nostra comprensione della metafora, hanno altresì evidenziato come i collegamenti che la metafora mette in atto riguardi la commissione fra gruppi semantici d‟espressione, suggerendone anche una loro gerarchia (Lakoff and Johnson, 1980; Koveces, 2000). Essi hanno portato ad utili prospettive per il dibattito sul significato metaforico, con la questione del senso letterale e la differenza fra metafore convenzionali o innovative. I gruppi semantici di espressione sono stati investigati anche da McGlone (1996) che, scettico sul ruolo delle metafore concettuali come molti altri ricercatori, riteneva che la comprensione del linguaggio metaforico comportasse la necessaria inibizione del linguaggio letterale (Galinsky and Glucksberg, 2002; McGlone and Manfredi, 2001). Tuttavia, ciò che è davvero fondamentale è la predisposizione della parafrasi in qualità di

strumento per la verifica delle ipotesi in esperimenti sulle metafore13.

13 Gli studi sulle parafrasi di metafore convincono McGlone (1996) che il partecipante non fa riferimento alla metafora concettuale durante il processamento on line. Lo studioso chiedeva ai partecipanti di generare delle parafrasi a partire da item metaforici (non classificati secondo un fattore, come nel nostro caso è, ad esempio, la convenzionalità). Utilizzando, poi, la tecnica del confronto, raffrontava

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