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Personale tecnico-amministrativo

Nel documento Iniziative di public engagement (pagine 70-74)

di Laura Bocci e Renato Comanducci

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Introduzione

Le risorse umane impegnate nell’Università si distinguono in personale docente (professori ordinari, associati e ricercatori), personale tecnico-am- ministrativo, personale dirigente, lettori e personale non strutturato, tra cui fi- gura il personale adibito a compiti di ricerca o di supporto all’attività istituzio- nale (assegnisti, borsisti, collaboratori).

Nel presente capitolo si analizza l’evoluzione nel corso di 10 anni, dal 2005 al 2015, del personale tecnico-amministrativo.

Il personale tecnico-amministrativo (TA), o in alternativa tecnico-ammi- nistrativo-bibliotecario (Tab), delle università statali è attualmente inquadrato in categorie professionali.

Diversa la situazione per il personale TA delle università non statali, che qui non affrontiamo, e che hanno discipline non omogenee tra di loro. In alcu- ni atenei non statali si applica come contratto di riferimento quello in vigore nelle università statali, in altre un contratto ad hoc, in altre ancora sono in vi- gore degli specifici “regolamenti” e varia quindi anche l’inquadramento pro- fessionale ed il trattamento economico.

Fino al 1997, ovvero fino alla stipula del Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) per il quadriennio 1998-2001, il personale era inquadrato in “qualifiche funzionali” che andavano dalla I alla VIII con una puntuale e pun- tigliosa descrizione delle mansioni ascritte ai vari profili che componevano la singola qualifica funzionale. Tale descrizione era contenuta nel Decreto del 1 Il capitolo è frutto di un lavoro coordinato e condiviso fra gli autori. Per finalità di valutazione scientifica, Renato Comanducci è responsabile dell’Introduzione e delle Conclusioni; Laura Bocci è responsabile del paragrafo “Consistenze ed evoluzione del personale TA”.

Presidente del Consiglio dei Ministri (d.p.c.m.) del 24 settembre 1981. Vi era- no inoltre, introdotte dalla Legge n. 23 del 29 gennaio 1986, tre qualifiche “speciali”: la nona qualifica riservata al personale amministrativo e la I e II qualifica del ruolo speciale del personale tecnico-scientifico e delle bibliote- che riservata al personale tecnico.

La Legge 23/1986 fissava, tra le altre cose, la dotazione organica nazionale del personale universitario, all’epoca definito “non docente” (Tab. 1).

Tab. 1 - Dotazione organica nazionale del personale universitario non docente secondo la Legge 23/1986.

Qualifica del personale universitario Numero unità

IX 400 VIII 5050 VII 8150 VI 12700 V 10700 IV 10200 III 4200 II 3100 I -

Ruolo speciale del personale tecnico, scientifico e delle biblioteche Numero unità

I qualifica funzionale 900

II qualifica funzionale 650

Fonte: Gazzetta Ufficiale 12 febbraio1986, Serie Generale n. 35.

I 1.550 posti previsti per la I e II qualifica funzionale del ruolo del persona- le tecnico, scientifico e delle biblioteche dovevano comportare un’analoga ri- duzione numerica nella dotazione organica delle altre qualifiche portando il totale del personale a 52.950 unità, cui però si sarebbero dovute aggiungere fino a 7.000 unità di personale (articolo 29 della medesima Legge 23/1986) entro il quadriennio 1986-1989.

Considerato che al 31 dicembre 2015 il personale TA in servizio era com- posto da 52.482 unità, in sostanza nell’Università di quasi trent’anni fa si pre- vedeva un fabbisogno di personale tecnico-amministrativo di ben oltre 7000 unità in più rispetto a quello attuale.

In due occasioni, con la Legge n. 312/1980 e con la Legge n. 63/1989 il personale TA delle università statali ha potuto usufruire di una procedura di «riconoscimento delle mansioni e delle funzioni svolte» che, a fronte di una rigidità pressoché assoluta nella possibilità di progredire nella carriera e di in- quadramenti non corrispondenti in larga misura alle professionalità svolte, ga- rantiva una concreta possibilità di riconoscimento di quelle che erano effetti-

vamente le funzioni svolte. Peraltro si era ancora in una stagione in cui era di là da venire il Contratto collettivo nazionale di lavoro e si procedeva a norma- re il lavoro pubblico con Decreti del Presidente della Repubblica (d.p.r.) che recepivano però sostanzialmente gli accordi raggiunti tra sindacati e Ministe- ro. Vi erano poi gli “accordi intercompartimentali” che disciplinavano le ma- terie comuni (congedi, permessi, diritti sindacali), mentre i singoli d.p.r. stabi- livano le norme specifiche di settore, da un punto di vista anche salariale.

È con il Contratto relativo al quadriennio 1998-2001 che cambia l’in- quadramento professionale del personale TA. Vengono introdotte quattro ca- tegorie, in cui confluiscono i dipendenti inquadrati nelle precedenti qualifiche funzionali, di cui una riservata alle elevate professionalità, denominate rispet- tivamente B, C, D, EP (Elevate specifiche tipologie professionali).

Alle categorie professionali corrispondono insiemi affini di competenze, conoscenze e capacità necessarie per l’espletamento di una gamma di attività lavorative, descritte attraverso apposite declaratorie, secondo il diverso grado di autonomia e di responsabilità (Tab. 2).

Per l’accesso dall’esterno sono richiesti specifici titoli di studio, integrabili dai Regolamenti di ateneo con eventuali requisiti professionali in relazione alla tipologia dell’attività lavorativa; inoltre per ciascuna categoria è indivi- duata una area funzionale di inquadramento (Tab. 3). Le attività delle scienze motorie sono attribuite all’Area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati della categoria C e D.

All’interno di ogni categoria è previsto uno sviluppo economico (progres- sione economica orizzontale) soggetto a valutazione e sulla base di precise ri- sorse economiche stabilite dalla contrattazione integrativa a partire da quelle liberate dal personale cessato dal servizio.

Tab. 2 - Competenze, conoscenze e capacità per categoria professionale.

Grado di autonomia Grado di responsabilità

Categoria B Svolgimento di compiti sulla base di

procedure prestabilite Corretta esecuzione delle procedure Categoria C Svolgimento di attività inerenti proce-

dure, con diversi livelli di complessità, basate su criteri parzialmente prestabi- liti

Correttezza complessiva delle procedure gestite

Categoria D Svolgimento di funzioni implicanti

diverse soluzioni non prestabilite Correttezza tecnica e/o ge-stionale delle soluzioni adot- tate

Categoria EP Soluzione di problemi complessi di carattere organizzativo e\o professio- nale

Qualità ed economicità dei risultati ottenuti

Il passaggio da una categoria all’altra avviene invece esclusivamente per prova selettiva ed in possesso del previsto titolo di studio.

Alla luce di questa contestualizzazione normativa necessaria per poter poi capire ed interpretare i dati presi in esame, nel prossimo paragrafo si farà luce sull’evoluzione del personale TA nel periodo 2005-2015.

I dati utilizzati per l’analisi derivano dall’archivio del Miur, in particolare dalle Rilevazioni Miur sul Personale docente a contratto e tecnico-ammini- strativo realizzate utilizzando il Modello F e gestite dall’Ufficio Statistica e studi del Ministero. I dati fanno riferimento all’organico delle università stata- li2 in essere al 31 dicembre degli anni dal 2005 al 2015 e sono articolati per

ateneo, tipo di contratto (contratto a tempo indeterminato, contratto a tempo determinato, altre tipologie contrattuali3), area funzionale e genere.

Tab. 3 - Requisiti di accesso al ruolo del personale TA e area funzionale. Titoli di studio richiesti per

l’accesso Area funzionale di inquadramento

Categoria B Scuola d’obbligo più eventua-

le qualificazione professionale  Amministrativa  Servizi generali e tecnici  Socio-sanitaria

Categoria C Diploma di scuola secondaria

di secondo grado  Amministrativa  Tecnica, tecnico-scientifica ed ela- borazione dati

 Socio-sanitaria  Biblioteche

Categoria D Diploma di laurea  Amministrativa-gestionale  Tecnica, tecnico-scientifica ed ela-

borazione dati  Socio-sanitaria  Biblioteche Categoria EP Diploma di laurea e abilita-

zione professionale ovvero diploma di laurea e particolare qualificazione professionale

 Amministrativa - gestionale  Tecnica, tecnico-scientifica ed ela-

borazione dati

 Medico-odontoiatrica e socio- sanitaria

 Biblioteche

Fonte: Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni).

2 Per i dati e l’evoluzione delle università statali e non statali si rinvia al saggio “Mappa dell’offerta formativa. Le strutture della formazione”. Cfr. Mazza e Lombardi, infra.

3 Nella banca dati viene usata l’etichetta “Altre tipologie contrattuali” in tutta la serie storica esaminata (2005-2015), anche se non viene meglio specificato quali tipi di forme contrattuali e/o di collaborazione vengono classificate nel corso degli anni sotto tale epigrafe.

Nel documento Iniziative di public engagement (pagine 70-74)