CAPITOLO 3: ANALISI DEL SII
3.2 La pianificazione e il controllo del SII
La gestione dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione necessita di essere regolamentata perché presenta:
• Rilevanza per la vita umana a livello nazionale ed internazionale;
• Connessioni con le politiche di protezione ambientale;
• Necessità di elevare continuamente gli standard di servizio;
• Infrastrutturalità e condizioni di monopolio naturale;
• Una pluralità di stakeholder, perciò occorre conciliare iteressi pubblici, soprattutto locali, con interessi privati;
• Asimmetria informativa, a cui è legato rischio di opportunismo da parte del soggetto controllato nei confronti del controllore.
La regolazione predispone quindi una serie di attività volte a incentivare i soggetti gestori del servizio idrico (pubblici, privati o misti) ad assumere i comportamenti desiderati, agarantire
un funzionamento efficace ed efficiente del settore e a salvaguardare gli utenti e l’intera collettività.
Riassumendo, si possono individuare due principali obiettivi dell’attività di regolazione: • obiettivi di natura economica, attraverso la determinazione dei livelli di prezzo, delle regole
di entrata o di uscita dal mercato, delle informazioni che il soggetto regolato trasmette al regolatore …
• obiettivi di natura sociale, poiché intende proteggere la salute e la sicurezza dei cittadini
dagli eventuali comportamenti opportunistici dei soggetti gestori.
3.2.2 La governance multi-livello
Per quanto riguarda i soggetti istituzionali competenti in materia di risorse idriche, la legge italiana stabilisce che di norma, ovvero nel caso non vi siano in corso di eventi calamitosi23 come siccità o crisi idriche, la pianificazione e la gestione delle risorse idriche è demandata alle Regioni, agli Enti locali (Province e Comuni), alle Autorità di Bacino, alle AATO ed agli Enti gestori…
23 In caso di crisi idrica, spetta invece al sistema nazionale della protezione civile la gestione delle misure di emergenza: questo avviene per lo più dopo la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri e l’emanazione di apposite Ordinanze, con le quali vengono assegnati fondi, poteri e strumenti straordinari finalizzati al superamento dell’emergenza.
Questi organismi in seguito alla legge Galli, non agiscono più in maniera indipendente ma al contrario costituiscono gli ingranaggi di un modello di governante multi-livello.
Le funzioni e responsabilità attribuite agli organismi attivi a livello locale, regionale, nazionale e sopranazionale devono essere interconnesse allo scopo di risolvere le comuni problematiche attinenti ai servizi idrici, che risultano troppo complesse per essere risolte individualmente a causa delle loro implicazioni di tipo economico, ecologico, politico e sociale. In figura 3.2 viene riportato uno schema riassuntivo delle interconnessioni tra i vari organismi che andiamo ad illustrare, occorre evidenziare l’esistenza di una netta separazione fra le funzioni di regolazione e quelle gestionali.
Unione Europea:
• Emana Direttive in materia di qualità di acque e protezione ambientale.
• Promuove il rispetto delle norme sulla concorrenza nell’organizzazione e nell’apprestamento dei servizi di interesse economico generale.
• Non ha dettato una disciplina specifica in tema di gestione dei servizi idrici.
Stato, Ministro Ambiente e Tutela del Territorio:
• È l’organismo responsabile della politica idrica del Paese, nel rispetto delle norme comunitarie.
Regione:
• Emana leggi regionali coerenti con la politica idrica del Paese, tra cui il Piano di
Tutela delle Acque24 (PTA).
• È stata responsabile della delimitazione territoriale degli ATO.
• Disciplina le forme e i modi di cooperazione tra gli enti locali ricadenti nel medesimo ATO, sceglie fra consorzio o convenzione.
• Definisce lo schema di convenzione tipo che deve essere adottata dall’AATO per la regolazione dei rapporti fra la stessa ed il soggetto gestore del SII.
• Controlla l’intero sistema.
24 Strumento di pianificazione grazie al quale vengono individuate le misure necessarie per la tutela della risorsa idrica, dal punto di vista sia qualitativo sia quantitativo, con l’obiettivo di perseguire:
• il mantenimento o il riequilibrio del bilancio idrico tra disponibilità e prelievi, indispensabile per definire gli usi compatibili delle risorse idriche al fine della loro salvaguardia nel futuro;
• la stima delle caratteristiche di qualità dei corpi idrici attraverso l’intensificazione del monitoraggio e la conseguente definizione degli interventi per il conseguimento degli obiettivi di qualità.
Figura 3.2 Governance multi-livello del settore idrico italiano.
Enti Locali:
• Gli enti locali che appartengono ad un ATO compongono l’Autorità di Ambito (AATO).
Soggetto Gestore:
• Si occupa dell’erogazione del servizio sulla base del Piano d’Ambito.
• Gestisce le reti e gli impianti.
• Redige le Carte di Servizio che informano l’utente sulla qualità del SII.
• Si occupa di varie attività amministrative quali: stipula, modifica e cessazione dei contratti, misurazione e registrazione dei prodotti erogati e delle prestazioni effettuate, fatturazione e riscossione delle tariffe.
Autorità di Ambito (AATO):
• Organizzano il SII all’interno dell’ATO di competenza.
• Effettuano le Pianificazione di Ambito25 (Investimenti, modello gestionale, PEF e
PT).
25 Strumento di regolamentazione attraverso il quale sono definiti:
• gli obiettivi di miglioramento del servizio idrico per il raggiungimento di standard di qualità con livelli minimi del servizio e gli investimenti occorrenti al loro raggiungimento;
• l’ottimizzazione del sistema tariffario, con copertura dei costi e metodologie premianti l’efficienza e la qualità del servizio;
• le politiche di gestione relative al risparmio, al riuso e alla destinazione di risorse più pregiate per gli usi potabili.
• Affidano la gestione del SII ad un operatore (nel rispetto dell’art. 113 TUEL).
• Redigono la Convenzione di affidamento26.
• Controllano i risultati conseguiti dal soggetto gestore.
Comitato per la Vigilanza sull’uso delle Risorse Idriche (Co.Vi.R.I.): • Assicura le condizioni di efficienza, efficacia ed economicità.
• Garantisce la regolare determinazione e adeguamento delle tariffe.
• Tutela gli interessi degli utenti.
• Controllo di sistema a livello nazionale anche se non costituisce una vera e propria autorità di regolazione nazionale.
• Predispone una Relazione Annuale sullo Stato dei Servizi Idrici 27 da presentare al
Parlamento. Comitato Consultivo Utenti:
• Acquiscono periodicamente le valutazioni degli utenti sulla qualità dei servizi.
• Promuovono iniziative per la trasparenza e la semplificazione nell'accesso ai servizi.
• Segnalano all'Agenzia e al soggetto gestore la presenza di eventuali clausole vessatorie nei contratti di utenza del servizio.
• Esprimono pareri sullo schema di riferimento della Carta di servizio pubblico.
Associazioni di tutela dei consumatori
… ulteriori attori della governance di settore Osservatorio sulle Risorse Idriche:
• Organo di cui si avvale il Comitato per lo svolgimento dei propri compiti.
• Svolge funzioni di raccolta, elaborazione e restituzione di dati statistici e conoscitivi trasmessi dai soggetti gestori dei servizi idrici.
Autorità di Bacino:
• Definisce e aggiorna periodicamente il bilancio idrico28 diretto ad assicurare l’equilibrio fra le disponibilità di risorse reperibili nell’area di riferimento ed i fabbisogni per i diversi usi.
26 Documenti contrattuali che indicano in particolare gli standard e le prestazioni da garantire, il costo del servizio e i relativi piani finanziari, le penali e le sanzioni in caso di mancata osservazione di quanto previsto. 27 Sulla base dei dati relativi allo stato di attuazione della riforma, tariffe e investimenti raccolti dal SIViRI (il Sistema Informativo per la Vigilanza sulle Risorse Idriche finalizzato alla costituzione di una banca dati nazionale affidabile) che raccoglie dati attraverso la rete internet.
28
Il bilancio idrico costituisce un’importante fonte informativa che l’AATO deve considerare in sede di Pianificazione di Ambito.
• Adotta le misure per la pianificazione dell’economia idrica in funzione degli usi cui sono destinate le risorse.
Le Aziende Usl (se ne parlerà nel prossimo capitolo).
L’Agenzia Regionale per la Prevenzione e l’Ambiente (ARPA) (se ne parlerà nel prossimo
capitolo).
ANEA – Associazione Nazionale Autorità ed Enti di Ambito costituita nel 2004. FederUtility– Federazione delle Imprese Energetiche e Idriche
ANCI– Associazione Nazionale Comuni Italiani
Autorità ed Osservatori regionali Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Sicilia…
Le principali difficoltà dell’attuale sistema di gestione sono legate all’incertezza normativa che, per esempio, và a modificare continuamente le modalità di affidamento del SII. Inoltre spesso si riscontra una certa politicizzazione degli affari idrici che influisce sugli investimenti, qualità e tariffe del SII. Infine, innegabile è la difficoltà nell’applicazione della legge Galli (competenze delle Autorità di Ambito, bontà delle attività di pianificazione e controllo, sistemi di valutazione nazionali, …). Al fine di completare definitivamente la riforma occorre:
• Superare l’incertezza normativa;
• Fissare chiaramente ed in modo definitivo i criteri per l’affidamento della gestione;
• Aumentare la qualità della comunicazione tra governo centrale ed enti decentrati;
• Affinare gli strumenti di pianificazione e controllo;
• Rivedere le dimensioni gestionali, i meccanismi ed i livelli tariffari.