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Sulle pietre preziose (Liliana Cosentino) – Poesie (Lucia Biazzo)

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 151-155)

– 12° viaggio-studio sotto il segno dei Pesci

in Portogallo

– “Linguaccia Astrale” – Gli insulti

astro-logici

– “Linguaccia Astrale” – Il mondo di

Mirka

L.A. 126-103

Nel numero scorso abbiamo segnalato l’origine dei nomi per i giorni della settima-na, che hanno conservato l’origine planetaria in italiano e in inglese.

Ora riportiamo quella dei mesi: Gennaio, da Janus Giano

Februarius, da februus, purificazione

Marzo evidentemente da Marte. E inizio Ariete!

Aprile, da Aphros, schiuma (Venere) sec. Macrobio (inizio Toro!) Maggio da Maia, madre di Mercurio, inizio Gemelli

Giugno da Juno Giunone, simbolo lunare Luglio da Julius Caesar

Agosto da Augusto

I mesi da settembre a dicembre rivelano che il calendario antico partiva in realtà da Marzo per cui settembre era il settimo mese. Fu Numa Pompilio a rifor-marlo nel senso moderno.

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Nel sito www.armonics.com una Sibilla informatica risponde simpaticamente alle vostre domande, con un SI o un NO ( a differenza di quella antica…) dopo aver con-sultato le stelle, in particolare i transiti lunari.

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La data di nascita di Napoleone, garantita da una infinità di metodi (rivoluzio-ni, transiti, gradi tebaici, ecc. tutti perfettamente rispondenti) pare sia errata, in quanto il padre avrebbe usato il certificato di nascita del fratello minore Giuseppe per far entrare Napoleone nell’Accademia (segnalato da Lois Rodden e riportata in DATANOTIZIE del 9 marzo 2002). La data corretta sarebbe 7 gennaio 1768 ore 11.30, anziché 15 agosto 1769 stessa ora...

Che non lo sappia il CICAP!

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Il nome Ecate – Dea angosciante delle apparizioni notturne - deriva dal greco hekaton, cento (da cui derivano i nostri termini come etto-litro), perché i morti in-sepolti dovevano vagare cento anni sulle rive dello Stige.

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Il nome greco di Plutone è Ade o Ades, in francese Hadès (da a-eidon, non-vi-sibile).

Come mai Plutone è associato al denaro? In realtà si è fatta confusione col fratellastro di Proserpina che si chiamava in greco Ploutos, legittimo dio della ric-chezza (vecchio cieco, perché distribuiva senza scernimento), che nel mondo roma-no fu confuso col cognato.

In Astrologia il denaro “plutoniano” è un denaro oscuro, al limite “sporco”, più Ade che Pluto!

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Nel numero precedente avevamo chiesto: perché la dea “greca” Afrodite aveva scelto la così lontana Cipro per nascere e abitare, con tante belle isole greche più vi-cine all’Olimpo?

Ed era praticamente l’unica dea non parente di Giove

La spiegazione più sensata è che sia una dea di importazione, derivata dalla Ishtar dei caldei e dei Fenici, per i quali certamente l’isola vicina rappresentava un’oasi di straordinaria bellezza.

In effetti è curioso che la mitologia greca – evidentemente maschista (sic) -abbia esaltato oltremodo la bellezza maschile (Apollo, Adone, Ganimede, Narciso, Endimione, Eros,) riservando alle dee (Atena, Artemide, Giunone, Latona, Cerere, ecc.) altre virtù!

Possiamo malignamente osservare che la situazione media delle donne greche – di allora, naturalmente - fosse tale che le vere bellezze andassero importate dal-l’Oriente…Oppure che Afrodite non fosse un fulgido esempio di sottomissione…

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Marina Regno, la nostra Corrispondente di Voghera, in una intervista di Giu-seppe Spatola, comparsa sul Corriere della Sera e sulla Provincia Pavese, ha brillan-temente difeso la “diversità” degli studiosi di Astrologia – e in particolare il CIDA – dalla schiera dei vari maghi.

In particolare ha fatto riferimento al Codice etico del nostro Albo. Il CIDA rin-grazia!

Riceviamo dalla Delegazione triestina questa simpatica lettera di Lidia Callegari: Caro Dante

ti invio le foto della più giovane socia onoraria d’Italia, si chiama Anna è nata a Trieste il 9.12.2001 alle 20.42. La sua cara mamma Claudia Vascotto, nostra socia da anni, ha continuato a seguire le nostre riunioni in gravidanza ed ora che ha la graziosa figlioletta continua ad intervenire con lei. Nel tema della bimba c’è una bellissima Luna in Bilancia: ecco perché se ne sta sempre buonissima e a suo agio con “gli altri”. Da noi le risa-te e le discussioni si spreca-no, ma evidentemente ciò non la turba o spaventa af-fatto, lei serafica muove le manine ed intanto sono si-cura che “acchiappa” tanta astrologia. Vedremo tra qualche decennio cosa ha imparato.

Un saluto affettuoso da tutta la delegazione

Lidia * * *

Antonio Capitani ci segnala alcuni Aforismi tratti da “Dizionario dei proverbi”, di Annarosa Selene, Siad Edizioni, Viale Ca’ Granda, 2 - Milano

L’astrologia che è fuori dallo scibile, la scienza dir si può dell’impossibile

Astrologi, pittori e pellegrini a fare e a dire sono indovini

Astrologi, medico e avvocato, trovasi in ogni lato

* * * DOMANDA DIFFICILE

I glifi dei segni rappresentano bene il loro significato: il Toro è la testa stilizzata di un toro, così come l’aculeo per lo Scorpione, le chele per il cancro-granchio.

Ma ci sono due segni che non sono così agevoli da spiegare: sono il Leone e la Vergine.

Guadagnerà un abbonamento alla Rivista chi segnalerà per primo la soluzione corretta.

L.A. 126-332

Nella pratica astrologica spesso ci si sente chiedere qual’ è la gemma adatta ad un determinato segno.

Una risposta seria, secondo me, è cosa piuttosto complessa; infatti general-mente ci si riferisce solo alla posizione del Sole nel segno, ma una pietra “portafor-tuna” dovrebbe potenziare, aiutare, la parte critica, debole del nostro oroscopo, an-che in relazione ai transiti del momento, ed in relazione alle difficoltà da affrontare in quel determinato periodo.

Ci si dovrebbe dunque rivolgere ad opere classiche che trattano l’argomento come il “Lapidario “ di Alfonso il Saggio o il “ De occulta philosophia” di Cornelio Agrippa che per l’Occidente sono dei punti di riferimento.

Certo è che in ogni civiltà le associazioni tra i pianeti, i colori, le note, i profu-mi, le piante, gli animali, le gemme, segnano dei fili analogici che vanno dal più ra-refatto al più denso; dunque le gemme, rappresentano la cristallizzazione purificata di una determinata idea – archetipica.

I materiali stessi, il tipo di cristallizzazione, per esempio, richiama la struttura ideologica del segno astrologico.

Andando nel concreto, per esempio la perla e la madreperla, sono le classiche associazioni con la Luna ed il segno del Cancro. In effetti sia la perla che la madre-perla, si formano in ambiente acquatico, dalle ostriche, animali che sono sottoposti all’influenza delle fasi lunari.

Da un punto di vista mineralogico, se si considera valida l’assegnazione magico – alchemico – astrologica operata da Cornelio Agrippa, ho potuto notare una cosa curiosa: tutte le gemme associate con i pianeti hanno un sistema di cristallizzazio-ne dimetrico, mentre quelle associate con il Sole hanno un sistema monometrico.

La differenza consiste nel fatto che i cristalli monometrici hanno una struttura estremamente regolare, simmetrica, nel cui interno esiste un punto che è equidi-stante da facce, spigoli e vertici opposti, tale che il cristallo monometrico può esse-re inscritto in una sfera; i suoi assi sono uguali e dunque i suoi spigoli pesse-resentano un’angolazione di 90° tra di loro. (Un esempio di questo tipo di cristallizzazione è il cubo).

I cristalli dimetrici presentano invece la caratteristica di avere gli assi di cristal-lizzazione diseguali: dunque si potrebbero inscrivere in un cilindro, inoltre

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 151-155)