Gli ultimi governi sembrano intuire i benefici prospettici della struttura
reticolare e lavorano in tal senso(336). Le imprese in rete potranno infatti
partecipare alle gare di appalto(337). La l. 134/2012 (di conversione del d.l.
83/2012) prevede la possibilità (facoltà) per la rete di acquisire soggettività giuridica a fronte della costituzione di un fondo comune e dell’iscrizione nel registro delle imprese. Ineluttabili i benefici prospettici: soggettività tributaria e bancabilità con conseguente assegnazione di un rating alla rete (ragionevolmente più alto). Le organizzazioni datoriali avallano tale impostazione. Aldo Bonomi, vicepresidente di Confindustria con delega per reti d’impresa, afferma: «Confindustria sta lavorando affinché il contratto di rete diventi protagonista di nuove strategie per le politiche attive del lavoro, contribuendo a far crescere
(334) M. Cappellini, Scivola il marchio Italia, IlSole24Ore, 29 ottobre 2012, p. 21. Si tratta di uno studio «che ogni anno prende in esame i marchi- Paese di 118 nazioni, attraverso 3600 interviste ad altrettanti
opinion leader e frequent flyer provenienti da 18 Paesi». Ibidem. Il Pil generato dal settore turismo in
Italia è pari a 134 miliardi (nei flussi globali la Penisola è dietro a Francia, Spagna e Stati Uniti). P. Gnudi, Una strategia unica per il turismo, IlSole24Ore, 19 gennaio 2013, p. 10. Stante alla nuova formulazione del Titolo V il Turismo rientra nella competenze esclusive delle regioni.
(335) M. Bartoloni, Fondo per la crescita al via in tempi brevi, IlSole24Ore, 17 gennaio 2013, p. 32. (336) All’interno della cornice giuridica della l. 18 giugno 1998, n. 192: Disciplina della subfornitura nelle
attività produttive.
(337) È quanto prevede il ddl Semplificazioni bis (che recepisce e meglio specifica quanto previsto dallo Statuto delle imprese (legge 180/2011). L’articolo 14 Ddl Semplificazioni bis introduce la lettera e) al comma 1 dell’articolo 34 del d.lgs 12 aprile 2006, n. 163. A. Biondi, Pmi in rete, ora tocca agli appalti, IlSole24Ore, 29 ottobre 2012, p. 17.
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occupazione e produttività. Questo istituto sta trovando uno spazio fondamentale
nella ripresa economica […]»(338
). Ancora più esplicitamente asserisce: «essere
piccoli non funziona più»(339). Dello stesso tenore Antonella Grasso responsabile
nazionale per le reti d’impresa della Cna. Gli istituti creditizi si dimostrano sensibili al tema. A conforto dell’asserzione sovresposta l’accordo di
collaborazione tra Banca Carige e Retimpresa(340). Non si tratta di un episodio
isolato: sono stati siglati accordi anche con Bnl e Unicredit mentre è in dirittura d’arrivo quello con Intesa San Paolo e Banco Popolare. Inutile dire che la rete spunta ragionevolmente tassi più bassi. La Confagricoltura apre margini di collaborazione nel settore dei fertilizzanti (chimica) e in quello dell’automazione applicata alle macchine agricole (metalmeccanico ed Itc).
4.2.1 Alcuni dati
Gli immediati sviluppi della realtà imprenditoriale evidenziano la tendenza a sposare la logica del cluster: «stando ai dati Infocamere, i contratti di rete sono balzati dai 25 di fine 2010 ai 458 rilevati al 15 settembre 2012, con un numero di
imprese coinvolte salite nello stesso periodo da 157 a 2471(341). Per quanto
riguarda i settori, le elaborazioni di Retimpresa (Confindustria) su dati
Unioncamere, mettono al primo posto servizi e consulenza (16% del totale),
seguiti da meccanica ed automazione (11%), alimentare, edilizia-infrastrutture ed energia (8%), servizi informatici (6%)»(342). Si prevede che il contratto di rete possa essere redatto oltre che con atto pubblico o scrittura privata autenticata,
anche con firma digitale od elettronica autenticata(343). Stando al secondo
Osservatorio Intesa SanPaolo-Mediocredito Italiano sulle reti d’impresa (settembre 2012) la regione con più imprese in rete è la Lombardia (507) seguita
(338) Ibidem.
(339) N. Picchio, Piccoli e grandi sono in sintonia, IlSole24Ore, 11 gennaio 2013, p. 33.
(340) http://www.confindustrialiguria.it/aree-attivita/accordo-carige-retimpresa-credito-pi-facile-chi-si- associa.
(341) circa 1% del tessuto produttivo italiano. (342) Ibidem.
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dalla Toscana (405). A stretto giro (gennaio 2013) i numeri aumentano esponenzialmente: gli accordi sono 523 (con il coinvolgimento di 2803 aziende). La Lombardia passa a 644 aziende aderenti, la Toscana a 442, staccata l’Emilia
Romagna, 312(344). Confindustria auspica di raggiungere i 2mila contratti di rete
entro il 2016. Interessanti le agevolazioni fiscali con la sospensione di imposta degli utili investiti (iscritti pertanto nel fondo patrimoniale comune o nel patrimonio destinato all’affare). Secondo l’organizzazione datoriale andrebbe comunque aumentato sia l’attuale plafond (da 48 a 100 milioni) sia il limite massimo (da 1 a 2 milioni per quelle aderenti a cluster di respiro internazionale).
4.2.2 Giunca, Lombardy Energy Cluster e Politer
Degna di nota è l’esperienza, in provincia di Varese, di Giunca (Gruppo imprese unite nel collaborare attivamente) . Si tratta di 10 realtà diverse per dimensioni e settore di appartenenza (costruzioni, plastica, chimica, farmaceutica e meccanica): T.M.C. Srl, Chemisol Italia Srl, Viba Spa, Tioxide Europe Srl, Momentive Specialty Chemicals Italia Spa, Novartis Farma Spa, Sanofi-Aventis Spa, Lati Industria Termoplastici Spa, Bilcare Reasearch Srl, B.D.G. EL Srl. Il fine è di creare sinergie in termini di welfare aziendale nella cornice di un più proficuo rapporto con le comunità ed il territorio. «L’obiettivo è di creare agevolazioni nei trasporti, nei servizi sanitari di cura ai familiari ed assistenza agli anziani, nelle forme di finanziamento e nella gestione del tempo tra vita lavorativa e privata. Tra i servizi offerti ci sono quelli di cura agli anziani a prezzi agevolati, progetti di car-pooling e car-sharing per raggiungere il posto di lavoro, convenzioni per pacchetti assicurativi, progetti di conciliazione dei tempi del lavoro con quelli di vita privata, con un occhio di riguardo all'educazione dei
figli»(345). Per Lucia Riboldi, presidente del cluster, l’attenzione si focalizzerà sul
patrimonio umano (dal miglioramento del clima aziendale alla formazione continua). Forse questa è l’esperienza che meglio sposa il leitmotiv della tesi, se è
(344) N. Picchio, Obiettivo duemila contratti di rete, IlSole24Ore, 11 gennaio 2013, p. 33.
(345)http://www.adnkronos.com/IGN/Lavoro/Welfare/Con-Giunca-da-Varese-parte-prima-Rete-dimpresa- per-welfare-aziendale_313775169598.html.
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vero che tra gli obiettivi strategici menzionati nel contratto di rete si esalta quello di «svolgere attività di progettazione, analisi, studio, ricerca inerenti allo sviluppo di comportamenti aziendali/intraziendali socialmente responsabili in materia di
welfare aziendale e formazione quali fattori che contribuiscono all’innalzamento
della capacità competitiva, innovativa e di qualità delle attività produttive»(346).
Una storia di successo è il Lombardy Energy Cluster(347). Nato nel 2009 conta
101 aziende, un fatturato di quasi 9 miliardi di euro e oltre 21.000 addetti. L’orientamento strategico è sintetizzabile in innovare per resistere. I dati lo confermano: «il 13% degli addetti delle aziende è impegnato in attività di ricerca e sviluppo mentre il tasso di laureati arriva al 30%. Per l’80% delle aziende l’innovazione è finanziata con fondi propri ed un terzo delle innovazioni è
protetta da brevetti italiani ed internazionali»(348). Nel cluster il ruolo giocato da
istituzioni, centri di ricerca ed università (Cnr, Politecnico di Milano, Luic) è di assoluto rilievo. La rete è supportata da una piattaforma informatica comune funzionale a «condividere notizie, richiedere forniture, esporre opportunità
all’estero»(349). Una moderna declinazione di se sai insegna, se non sai impara di
Siad Barre.
In Toscana, oltre ai tre contratti di rete firmati da Gucci nel settore della pelletteria, l’esempio più vicino è il Politer (Polo di innovazione Ict-Robotica). Si tratta di «un network di oltre 500 imprese aderenti, 24mila occupati di cui circa il 20% impiegati in attività di R&S, 10 tra organismi di ricerca e centri
servizi operanti nell’Itc e nella robotica»(350). Vi partecipano le Università di
Pisa, Siena e Firenze, la Scuola Superiore S. Anna, Cnr, Pin, Pont-tech, Lucca Intec e Csavri. I cluster si focalizzano su: Automazione e robotica, Ict-gestionale,
(346)http://www.confindustria.it/Aree/NewsPub.nsf/636561EBB7359AF8C1257A92003758A9/$File/Com unicato%20stampa_Giunca.pdf.
(347) Nel corso del 2012 ha conquistato, primo in Italia, il Bronze Label (riconoscimento di eccellenza) di Esca (European Secretariat for Cluster Analysis).
(348) L. Orlando, Le turbine lombarde a pieno ritmo in rete, IlSole24Ore, 29 novembre 2012, p.52. (349) Ibidem.
(350) Editoriale, Ecco la ricerca che serve alle imprese, settimanale Eventi, territorio, istituzioni, imprese, anno 5 n. 58, IlSole24Ore, 3 dicembre 2012, p. 10.
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Media entertainment, Open Source e Open Data, tecnologie aerospaziali e telecomunicazioni. Sembra che il focus sia quello giusto.