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Cap. IX - AGRICOLTURA

IX.5 La Politica di Sviluppo Rurale 2014-2020

A partire dal 2014 i Servizi della Direzione sono stati coinvolti nell'elaborazione del nuovo Programma approvato dall'Assemblea Legislativa nel luglio del 2014.

Le linee programmatiche definite a seguito di un articolato confronto con il partenariato regionale composto da tutti i portatori di interesse, sono state finalizzate al rilancio e alla stabilizzazione del settore primario e allo sviluppo equilibrato dei territori a maggiore grado di ruralità, nonché a preservare e migliorare le condizioni dell’agro ambiente e del clima. I fabbisogni individuati sono stati analizzati sotto il profilo della rilevanza e in base al grado di trasversalità rispetto alle diverse focus area del programma, all’importanza del settore economico di riferimento e all’estensione territoriale, alla numerosità dei soggetti economici e sociali interessati, al contributo fornito dagli interventi collegati al raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020:

crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

Punti chiave del PSR 2014-2020 sono:

- la competitività delle imprese attraverso il rafforzamento dell’integrazione di filiera e i servizi di supporto, il sostegno all’introduzione di innovazioni di prodotto e di processo, i processi di adeguamento strutturale, favorendo la diversificazione, potenziando sia le filiere corte sia quelle rivolte all’export;

- la stabilizzazione e la qualificazione del lavoro stimolando l’occupazione e la nascita di nuove imprese, anche non agricole, promuovendo la concertazione, il dialogo sociale, la riorganizzazione, la valorizzazione del lavoro e delle risorse umane, anche tramite l’applicazione e il sostegno degli accordi sindacali aziendali, interaziendali e/o accordi sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative;

- la sostenibilità ambientale dei processi produttivi quale elemento strategico per la valorizzazione delle produzioni, la tutela delle risorse naturali, l’adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici nonché la valorizzazione delle foreste e lo sviluppo delle agro-energie;

- lo sviluppo equilibrato del territorio sostenendo interventi per migliorare la qualità della vita, garantendo l’accesso ai servizi anche ricorrendo a soluzioni innovative, intensificando e qualificando l'intervento nelle aree a maggiore ruralità, aumentando la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) con particolare riferimento alla banda larga e ultra larga.

Dopo l’adozione del Programma nel corso del 2014 da parte della Giunta regionale con deliberazione n. 978/2014 e successivamente dell’Assemblea Legislativa con deliberazione n. 169/2014, nel corso del 2015 la Commissione Europea, con Decisione C (2015)3530 del 26 maggio 2015 ha approvato il Programma di cui si è preso atto con deliberazione della Giunta regionale n. 636/2015.

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In attuazione del suddetto Programma, oltre ai bandi del 2015, del 2016, del 2017, del 2018 nel 2019 sono stati attivati ulteriori avvisi pubblici ed in particolare:

- il bando sulla Misura 4 – Tipo di operazione 4.1.04 "INVESTIMENTI PER LA RIDUZIONE DI GAS SERRA E AMMONIACA" con deliberazione n.

1705/2019;

- il bando sulle Misure 6 e 4 – Tipi di Operazione 6.1.01 “Aiuto all'avviamento di imprese di giovani agricoltori” e 4.1.02 “Ammodernamento di aziende agricole di giovani agricoltori” con deliberazione n. 925/2019;

- l'avviso pubblico per l'accesso al sostegno sulla Misura 6, Tipo di operazione 6.4.02 "DIVERSIFICAZIONE ATTIVITA' AGRICOLE CON IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI ALTERNATIVE" con deliberazione n. 1212/2019;

- l'avviso pubblico per l'accesso al sostegno sulla Misura 8, Tipo di operazione

8.1.03 "SOSTEGNO ALLA

FORESTAZIONE/ALL'IMBOSCHIMENTO" – con deliberazione n.

518/2019;

- il bando sulla Misura 13 “Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali” - Tipi di operazione 13.1.01 e 13.2.01 con deliberazione n. 420/2019;

- gli avvisi pubblici per l'accesso ai sostegni sulla Misura 16, Tipo di operazione 16.1.01 “Gruppi operativi del PEI per la produttività e sostenibilità in agricoltura” con deliberazione n. 1098/2019 e n. 2402/2019;

- l'avviso pubblico per l'accesso ai sostegni sulla Misura 16 Tipo di operazione 16.4.01 "COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO E LA PROMOZIONE DI FILIERE CORTE" con deliberazione n. 1321/2019;

- l'avviso pubblico per l'accesso ai sostegni sulla Misura 16 Tipo di operazione 16.9.01 "AGRICOLTURA SOCIALE IN AZIENDE AGRICOLE IN COOPERAZIONE CON I COMUNI O ALTRI ENTI PUBBLICI" con deliberazione n. 928/2019;

- i bandi sui tipi di operazione 5.1.3 e 16.1.01 per la prevenzione di danni da HALYOMORPHA HALYS (CIMICE ASIATICA) con deliberazione n.

2402/2019.

Inoltre, sono state dettate specifiche disposizioni in ordine:

- alla Misura 3 TIPO DI OPERAZIONE 3.1.01 "PARTECIPAZIONE A REGIMI DI QUALITÀ DEI PRODOTTI AGRICOLI E ALIMENTARI"

(FOCUS AREA 3A) con deliberazione n. 665/2019;

- alla Misura 7 Tipo di operazione 7.3.01 "REALIZZAZIONE DI INFRASTRUTTURE DI ACCESSO IN FIBRA OTTICA"

BENEFICIARIO MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO (MISE) con deliberazione n. 1147/2019;

- alla Misura 19 “PSR 2014/2020. DELIBERAZIONE DI GIUNTA REGIONALE N. 1004/2015 - ALLEGATO 1 "DISPOSIZIONI

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ATTUATIVE DELLA MISURA 19" - ULTERIORI MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLE DISPOSIZIONI ATTUATIVE DI MISURA”, con deliberazione n. 49/2019.

Infine sempre nel 2019 sono state apportate alcune modifiche al Programma stesso con deliberazione n. 2266/2019, successivamente approvato dalla Commissione Europea con Decisione C (2020) 2184 final del 3 aprile 2020, di cui si è preso atto con propria deliberazione n. 322 dell’8 aprile 2020.

Circa lo stato di attuazione del Programma si evidenzia che al 31 dicembre 2019 sono stati attivati 417 bandi, di cui 33 procedure di assistenza tecnica e 126 Leader.

Le risorse messe a bando ammontano a oltre 1.120 milioni di euro, il 93% della dotazione iniziale, considerando anche le risorse aggiuntive (top up) stanziate dalla Regione.

Il 90% delle risorse a bando si sono tradotte in contributi concessi per 1.008 milioni di euro (84% della disponibilità) mentre i pagamenti effettuati nei confronti dei beneficiari riguardano il 57% dei contributi concessi e sono pari a euro 574.722.266.

Complessivamente gli interventi ammessi a finanziamento hanno interessato oltre 23 mila beneficiari di cui oltre 2700 giovani e 4.487 donne.

I pagamenti erogati in termini di spesa pubblico nel corso dei primi giorni del 2020 hanno portato ad un totale di contributi pagati, comprensivi di anticipo, pari a circa 620 milioni, valore che già a febbraio rasserena circa il 68% del volume dei pagamenti previsti entro la fine del 2020. Pertanto, si prevede di raggiungere il livello di disimpegno fissato a 678 milioni entro il primo semestre dell’anno.

Anche nel corso del 2020 continuerà l’attuazione della programmazione con la previsione di approvare circa 10 bandi per un importo di circa 25 milioni di euro, oltre ad altri 20 milioni destinati all’approccio Leader, ai quali potranno aggiungersi anche provvedimenti straordinari per fronteggiare l’emergenza COVID 19.

IX.6 Settore “Qualità delle produzioni”

La normativa comunitaria in materia di indicazioni geografiche è basata sul Regolamento (UE) n. 1151/2012. Esso stabilisce le regole per la registrazione e protezione delle Dop e Igp, mentre i Regolamenti applicativi (UE) n. 664/2014 e n.

668/2014 dettano ulteriori norme necessarie alla sua concreta applicazione.

Attualmente sono in fase di discussione una serie di modifiche al citato Regolamento n. 1151/2012, inserite nel più ampio panorama della revisione della PAC. Interventi analoghi per quanto riguarda le indicazioni geografiche dei vini sono già stati adottati a integrazione e in applicazione dei pertinenti articoli del Regolamento (UE) n.

1308/2013.

Nel territorio dell’Emilia-Romagna si contano 44 Dop e Igp di prodotti alimentari e 30 riguardanti i vini.

Il Regolamento (UE) n. 1151/2012, con il conseguente applicativo Regolamento (UE) n. 665/2014, detta inoltre prescrizioni riguardanti l’uso dell’indicazione facoltativa di qualità “prodotto di montagna”, che enfatizzando la provenienza dei prodotti agricoli

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e alimentari dalle zone montane intende favorirne la visibilità e valorizzazione. Anche a livello nazionale una nuova specifica normativa regola l’uso di tale indicazione.

Il tema delle indicazioni geografiche continua a rappresentare un argomento di particolare visibilità nelle trattative per gli accordi bilaterali sul commercio fra Unione europea e Paesi terzi. La tutela delle Dop e Igp registrate non è assicurata oltre i confini dell’Unione, ma può essere favorita attraverso gli accordi di libero scambio.

In tutti i casi si prevedono elenchi di denominazioni da proteggere, fissati sulla base della propensione all’esportazione nei vari mercati. La Regione Emilia-Romagna, anche in accordo con le altre Regioni che compongono l’associazione AREPO, ha sottolineato che le IG rappresentano un interesse essenziale dell’UE e che tutte le IG registrate devono essere protette in tutti gli accordi commerciali firmati dall’UE.

Per quanto riguarda la normativa relativa all’agricoltura biologica, la Commissione UE nel corso del 2019 ha avviato il complesso processo normativo per la messa a punto dei Regolamenti emendativi, integrativi ed esecutivi del nuovo Regolamento (UE) n.

2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio adottato il 30 maggio 2018, che si applicherà dal 1° gennaio 2021. Ben 29 articoli del Reg. (UE) n. 848/2018 rimandano ad atti delegati. L’attività legislativa prevede il coinvolgimento dei Gruppi di esperti e del Comitato per la produzione biologica (COP) organi in cui ogni Stato membro è rappresentato e può partecipare all’elaborazione dei testi che dovranno essere completati e approvati attraverso diversi Regolamenti adottati dalla Commissione UE.

I primi Atti delegati sono già stati approvati dal COP a marzo 2020, hanno riguardato norme di produzione biologica di dettaglio rispetto a quanto già stabilito dal Reg. n.

848/2018 ed alcune importanti norme di transizione tra il vecchio ed il nuovo regolamento.

La Direzione ha partecipato alla definizione dei primi provvedimenti, tramite l’elaborazione di proposte emendative o innovative a supporto dei rappresentanti ministeriali in seno al RCOP, in particolare in merito alle norme eccezionali per l’avicoltura biologica per la transizione al nuovo regolamento. Inoltre, ulteriori contributi sono forniti in merito alla definizione del sistema di controllo, alla nuova modalità di certificazione delle produzioni biologiche e, vista la diretta esperienza operativa, alla gestione del sistema delle deroghe alle norme di produzione. Tali contributi sono stati messi a punto anche attraverso la consultazione ed il coinvolgimento degli stakeholder regionali.

L’attività continuerà nelle medesime modalità anche nell’anno 2020 poiché l’obiettivo della Commissione per il completamento del quadro normativo è giugno 2020, cioè 6 mesi prima dell’entrata in vigore del nuovo Regolamento (UE) n. 848/2018.

IX.7 Settore “Ortofrutta”

Le produzioni ortofrutticole dell’Emilia-Romagna nel 2019 hanno dovuto affrontare un contesto commerciale pesante in termini di valore a cui si sono aggiunti i danni causati dalla Cimice asiatica, in particolar modo sulla frutta. Per cercare di tamponare questa situazione negativa il sistema delle Organizzazioni dei Produttori (Op) e