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Pratiche e risultati di Perlage

Numero di B Corp certificate dal 2009 al 2017 N° B Corp certificate

4.5 Il cammino di Perlage: 2015-

4.5.1 Pratiche e risultati di Perlage

Se Perlage ha cominciato, almeno in parte, a elaborare e condividere alcune informazioni di carattere non finanziario, ancora una volta lo deve ad un evento casuale, ma decisivo. Il suo amministratore Ivo Nardi, invitato a raccontare l’esperienza della sua azienda alla quarta edizione del convegno “Capitani Coraggiosi” sull’etica d’azienda presso l’Università Ca’ Foscari178, conobbe

Eric Ezechieli di Nativalab, prima Società Benefit italiana ad ottenere la certificazione e ad aver modificato il proprio statuto. Egli si incuriosì dei temi affrontati a tal punto da domandarsi: perché non provare?

Come già accennato, il presidente dell’azienda biologica non si è mai trovato a proprio agio con le autovalutazioni della CSR, ritenute troppo oggettive e senza garanzia di controllo da ente terzo. Si è invece marcata la politica aziendale rivolta alle diverse certificazioni utili soprattutto per gli esportatori, per la tracciabilità dei prodotti e la sicurezza dei consumatori.

Il nuovo concetto di valore, espresso oltre la soglia 80, non si ispira più ad un solo valore economico, ma è collegato ad una ricerca del benessere di tutti i

portatori di interessi delle aziende. Anche per questo si abbandonano i canoni della CSR, si abbraccia il concetto di valore condiviso, evitando la confusione con la mera filantropia, ferma alla sfera dei singoli imprenditori.

177 http://bcorporation.eu/the-founding-b-corps-italia

178 Seminario Capitani Coraggiosi: da aziende egocentriche a ecocentriche; Relatori: Luigi Bonotto (Fond. Bonotto), Stefano Dal

Tin (Metalli Lindberg), Katia Da Ros (IRINOX), Eric Ezechieli (Nativalab), Ivo Nardi (Perlage); Chiara Mio (Ca’ Foscari), Venezia, 28/05/2016.

2015-2017

•Sperimentazioni per riduzione CU •RafCycle •Certificazione B Corp (2016)

Figura 32: I Fondatori B Corp Italia, Base Milano, 1/12/2016 (foto: Google Search,

https://www.youtube.com/watch?v=dLWmybe8zEg)

Figura 33: I relatori di "Capitani Coraggiosi", al centro Ivo Nardi (foto propria).

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Al fine del reddito si uniscono obiettivi reali e concreti di un impatto positivo sulle persone e sull’ambiente basando il propriomodello di business e lo stesso orientamento strategico aziendale, con varo dell’ente no-profit B Lab in caso di certificazione, alla responsabilità e trasparenza verso tutti gli stakeholder179 (Rossi F., 2017).

Condividendo l’interesse con Ezechieli nei giorni successivi, Nardi si è informato e interrogato sulla fattibilità della certificazione e con il supporto dello staff, già la prima prova della B.I.A. fu positiva, ma non sufficiente a raggiungere la quota minima. D’altronde se si vuole trovare una pecca nell’impresa era proprio il fatto di non rendicontare all’esterno le performance ambientali e sociali, salvo qualche dato sulle emissioni reso disponibile online.

Tuttavia le azioni intraprese dall’azienda nel corso degli anni per l’ambiente avevano sicuramente un valore. «Così il modello benefit diviene una fonte di ispirazione per capire i settori che richiedono iniziative utili anche urgenti per l’ambiente e la comunità, ti consente di vedere con un altro occhio tematiche con ricadute sulla popolazione, i lavoratori e gli altri soggetti su cui prima magari non ci si focalizzava, lavorando più che altro sulle risorse naturali, - spiega Nardi - il sistema è più omogeneo rispetto alle audit autonome del modello previsto dalla RSI, e ci ritroviamo di più anche tra le imprese per le nostre correnti di pensiero e per la volontà comune di apportare valore alla nostra società». Un valore pari a 36 sulle politiche ambientali attuate da Perlage, rispetto al punteggio mediano delle altre B Corp di 7, secondo gli standard previsti da B Lab eseguendo la B.I.A. testimonia l’impegno assunto da sempre per la tutela delle risorse ambientali. L’alto punteggio si riferisce alle pratiche adottate dall’azienda con buoni valori relativi al risparmio idrico ed energetico e alle innovazioni attivate per ridurre solfiti e rame. Il tema rifiuti e recupero/reimpiego degli scarti, al netto delle descrizioni precedenti, matura maggiormente nel 2016 con un interessante progetto, nato proprio per ispirazione da quanto richiesto dalla valutazione d’impatto B Lab. Il piano consiste nel trattamento che riguarda il recupero e reimpiego dei supporti siliconati delle etichette (fig.34), spesso destinate all’inceneritore.

L’impresa si è guardata attorno scovando una collaborazione potenzialmente profittevole. Si è pensata una soluzione eco-efficiente ed efficace per ridurre non solo i costi, ma anche le emissioni di CO2,

aderendo al programma di un’azienda leader internazionale nel settore del riciclo. Perlage ha aderito al progetto RafCycle180 realizzato dalla multinazionale finlandese “Upm Raflatac” e collaborerà con Lci srl (Lavorazione Carta Riciclata Italiana) che poi spedirà i supporti desiliconizzati e trasformati in cellulosa all’impianto di Plattling a sud della Germania, per poi ritrasformarsi nella perfetta concezione di un approccio rivolto all’intero ciclo di vita.

179 F. Rossi: Oltre la corporate social responsibility: dalla filantropia al benessere diffuso - p.87; in M. Fasan, S. Bianchi (a cura di):

L’azienda sostenibile Trend, strumenti e case study.

180 Rafcycle è un programma dell’azienda finlandese UPM Raflatac che consiste nel riutlizzo degli scarti di lavorazione per dare vita

a nuovi materiali, evitando il trattamento in discarica o dell’inceneritore con un risparmio del 40% di emissioni con relativo risparmio di costo (http://www.upmraflatac.com/emea/it/solutions-and-services/services/rafcycle/paper-release-liner-recycling).

Figura 34: Bobine ed etichette con Rafcycle destinate ad essere recuperate e ritrasformate in carta (foto: Perlage).

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«Perlage potrà destinare la carta siliconata alla produzione di nuova cellulosa e nuova carta181» (Sole 24 ORE Nordest, 2017), apportando un’innovazione di processo dal notevole ritorno anche economico oltre che ambientale.

Con l’obiettivo di mostrare i risultati dell’impegno profuso da Perlage nella sua interezza, si riporta ora la tabella (3) con i punteggi ottenuti via B.I.A. in tutte le sezioni, che hanno consentito il riconoscimento da B Lab come Benefit Corporation certificata.

Categorie e sottocategorie Punteggio Az. Punt. Mediano

AMBIENTE 36 7

Prodotti e servizi ambientali 15* N/A

Pratiche ambientali: 21* 6

Terreni, uffici 2 3

Energie, acqua, materiali 9 1

Emissioni, gestione rifiuti 5 1

Fornitori, trasporti 4 N/A

LAVORATORI 17 18

Compensi, benefits, formazione 13 12

autonomia lavoratori 1 1

condizioni di lavoro 3 3

CLIENTI N/A N/A

Prodotti e servizi N/A N/A

COMUNITA' 20 17

Pratiche per la comunità: 20 15

Fornitori, distributori 8 2

Comunità locale 7 5

Diversità 1 2

Creazione posti di lavoro 2 2

Coinvolgimento e sostegno civile 2 3

GOVERNANCE 8 6

Rendicontazione 3 3

Trasparenza 2 3

PUNTEGGIO TOTALE 81 55

Tabella 3: Relazione d'Impatto Perlage B Corp certificata dopo Benefit Impact Assestment, elaborazione propria, fonte:

https://www.bcorporation.net/community/perlage-winery)

I punteggi positivi dedicati all’ambiente trovano fondamento dalle buone pratiche condotte negli anni: conversione alle rinnovabili in cantina, concimazione organica con i preparati della biodinamica, recupero dell’acqua e filtrazione tangenziale, packaging riciclabile, ma anche le innovazioni più recenti tra cui l’acquisto di un atomizzatore a recupero per l’irrogazione, se pur a basso dosaggio, dei trattamenti fitosanitari: «il sistema di recupero sfrutta la coesione assicurata da lamelle di materiale plastico, il prodotto intercettato viene filtrato e inviato nuovamente alla cisterna principale. Un contalitri consente di conoscere in tempo reale le quantità recuperate182».

181 Case history “La Cantina del Prosecco al passo con la sostenibilità ambientale e sociale”; Perlage, sostenibilità dalle uve alla

bottiglia, con l’adesione a RafCycle per il riciclo dei supporti siliconati delle etichette; autore n.d., Il Sole 24 ORE Nordest 27/3/2017 disponibile online all’URL: http://www.perlagewines.com/download/press/Il_Sole_24_ORE_Nordest_ITA_13_20170327000000.pdf

182 http://perlagewines.blogspt.com/2011/06/csr-in-azienda-16-giugno-2011-open-day.html et

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La sperimentazione sul campo delle viti resistenti alla peronospora (pag.111) porterà ulteriori benefici ambientali. Incrementerà con ogni probabilità anche il punteggio relativo nella valutazione d’impatto a testimonianza del fatto che lo stesso modello contribuisca a perseguire un miglioramento continuo per ambire ad avere un impatto sempre più positivo.

Come si può notare dalla relazione d’impatto, Perlage non spicca rispetto alla mediana delle aziende che si affacciano alla valutazione, per le pratiche relative ai propri dipendenti o nella trasparenza e rendicontazione. La relazione annuale obbliga e spinge l’impresa nell’affrontare sempre di più la misurazione delle performance ambientali e sociali. Inoltre consente di osservare con più riguardo temi anche delicati come le diversità o il sostegno alla comunità locale. Su questa linea si sposano alcune iniziative concrete attuate dall’impresa ai fini dell’ottenimento del punteggio richiesto: la rassegna “Cinema in Cantina”, mini rassegna cinematografica avente come filo conduttore la salvaguardia dell'ambiente, i cambiamenti climatici, l'uso dei pesticidi e i danni alla salute; l’inserimento di un ragazzo con disabilità attraverso un’esperienza di tirocinio in cantina (oltre alla collaborazione già atto con il C.E.O.D.); l’erogazione di un bonus carburante ai dipendenti e l’adesione alla sfida “Inclusion Challenge” per migliorare l’inclusione in azienda183. Nel novembre 2016, Perlage, con un punteggio di 81/200 nella relazione d’impatto, ha ottenuto la certificazione Benefit Corporation, impegnandosi nella conversione a “Società Benefit” entro due anni. Nell’anno corrente è in corso il cambiamento dello statuto, resta da convincere qualche socio, passaggio chiave e non così scontato.