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Processi mnemonici

Trattare il tema dell’apprendimento, significa anche osservare e approfondire quelle strategie, credenze e teorie che gli individui elaborano circa il loro apprendimento, tali strategie e credenze sono spesso implicite, esito di mediazioni culturali, familiari, di diversi contesti sociali e possono essere raggiunte dagli individui tramite un atteggiamento introspettivo, di presa di consapevolezza, atteggiamento definito meta cognitivo, ma anche esito di processi che hanno a che fare con la memoria e con il recupero delle informazioni, conoscenze, immagini.

In effetti anche il diverso livello di consapevolezza può essere guardato e approfondito considerando come la mente gestisce e recupera le informazioni, utilizzando conoscenze nuove con altre già presenti in memoria. Le funzioni di memoria sono associate all’apprendimento o sono

97 viste come uno dei processi mentali primari associati all’acquisizione di conoscenze, ma ulteriormente assumono significato nel momento in cui chiediamo ai soggetti di ricordare le proprie esperienze passate e presenti, nel raccontare la propria biografia formativa. I soggetti che vengono sot- toposti, o invitati ad esercitare compiti mnemonici, più o meno inconsape-

volmente fanno riferimento a teorie sulla memoria84, esplicite o ingenue,

ed hanno un’influenza rilevante sulle loro emozioni, stati cognitivi, cam- biamenti personali.

Tradizionalmente le strutture mnemoniche vengono suddivise in tre categorie: memoria sensoriale, memoria a breve termine e memoria a lungo termine. La memoria sensoriale consente di mantenere delle infor- mazioni sufficientemente a lungo per una funzione cognitiva e conoscitiva di tipo preliminare, attraverso la memoria sensoriale le percezioni quali la vista, l’udito, il tocco, le immagini e i suoni entrano nei nostri sistemi

mnemonici e vengono ricordati per un certo periodo di tempo85. I processi

mnemonici vengono generalmente distinti in memoria episodica, semanti- ca e procedurale.

La memoria episodica si riferisce a specifici eventi, episodi che si riferiscono ad una specifica esperienza.

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Per un’approfondimento sulle teorie della memoria in relazione agli aspetti pedagogici, cfr. Santoianni F., Striano M., Immagini e teorie della mente, 2000, op.cit.

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98 La memoria semantica è la conoscenza verbale ed esplicita, come informazioni generali che trascendono i particolari episodi; essa può esse- re acquisita attraverso l’insegnamento formale, o attraverso riflessione su episodi, esperienze ed azioni.

La memoria procedurale guida le azioni di un soggetto in una si- tuazione determinata. Queste procedure possono essere acquisite da espe- rienze o dall’insegnamento formale, e successivamente gli individui impa- rano a seguire tali procedure senza avere bisogno di fermarsi e pensare a cosa fare e come agire in esperienze analoghe (guidati dalla memoria).

M. Eraut ritiene che le persone possono riconoscere quasi imme- diatamente situazioni e comprendere intuitivamente le azioni da compiere, o più deliberativamente attraverso processi riflessivi, in tal senso questo potrebbe essere un motivo per il quale in alcune occasioni nessuna scelta assennata viene prontamente a mente per risolvere o comprendere delle situazioni, anche se spesso questa comprensione intuitiva non è ricono- sciuta pienamente dal soggetto fino al momento di un suggerimento ester- no. Questo è un esempio di conoscenza tacita che può essere usata dal soggetto, ma non articolata, la conoscenza tacita non viene così percepita come un solo tipo di conoscenza, ma piuttosto attribuito di molti tipi di conoscenza.

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A parziale sostegno della tesi di Eraut, la ricerca di A.S. Reber86

sull’apprendimento implicito ha dimostrato che episodi che non sono ri- chiamati immediatamente dalla memoria possono assumere significato più tardi nel tempo, ad esempio nel momento in cui il soggetto è sollecitato da azioni, esperienze o eventi particolari a ricordare determinati episodi, eventi, conoscenze.

È ragionevole presumere che anche quando gli episodi sono ri- chiamati dalla memoria, le conoscenze possano essere usate senza che il soggetto ne sia sempre consapevole (un’altra importante caratteristica del processo mnemonico è quello riferito agli incidenti critici, che solitamente sono ricordati più facilmente rispetto ad altre informazioni).

Si intrecciano in questa azione mnemonica sia le memorie di lavo- ro (cioè le memorie a breve termine che ci consentono di codificare l’esperienza, facendola entrare provvisoriamente all’interno di alberi di si- gnificato e di regole più ampie), sia le memorie episodiche (memorie di fatti occasionali che lasciano una lieve traccia), sia soprattutto, le memorie semantiche (le memorie cioè a lungo termine dove vengono organizzati i contenuti, le conoscenze e i concetti, le procedure, etc.).

86 La maggior parte degli studi sull’apprendimento informale (secondo il paradigma cognitivi-

sta) trae origine o si interseca con le dimensioni tacite della conoscenza e con gli atti cognitivi inconsci ed impliciti, cfr. Reber A.S., Implicit learning and tacit knowledge: an essay on the co-

gnitive unconscious, Londra,Oxford University Press,1993, anche Stenberg R.J., Horvath J., Tacit knowledge in professional practice, Hillsdale, Erlbraum, NJ, 1999.

100 Nell’assumere una visione della conoscenza umana postmoderna, si deve prendere anche qualche distanza dalla psicologia della percezione, secondo cui studiare le funzioni mnemoniche significa approfondire i pro- cessi e la capacità riproduttiva della memoria di tipo astratto e riconducibi- le all’evento. Il processo mnemonico è esso stesso un processo sociale, una costruzione e una rappresentazione dell’evento, che muta continua- mente nel tempo.

Gli apprendimenti e le conoscenze possono essere quindi descritte come cambiamenti disposizionali delle memorie costituenti la memoria a lungo termine, essa è lo spazio entro cui, ciascuno di noi, fin dalla nascita e sul piano biologico, predispone gli schemi di organizzazione delle espe- rienze: la modalità fondamentale di tale organizzazione consiste nell’attribuire a ciascuna esperienza un significato personale, costruendo una trama che si evolve nel tempo, attraverso un’attività di interpretazione e descrizione continua.