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Nelle figure a supporto, viene riportata la planimetria del progetto “Presto a casa”, interessante in questo contesto, malgrado si tratti di appartamenti temporanei, per le soluzioni domotiche adottate e per lo sviluppo del progetto grazie ad un partenariato tra Comune di Trieste, Area Science Park e Ater Trieste, con il sostegno della Provincia di Trieste.

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Figura 18 Planimetria del progetto sperimentale Presto a casa: “appartamento-palestra” per l’educazione post-traumatica all’autonomia

Ad oggi le soluzioni che contribuiscono in maniera importante e significativa nella gestione della salute degli anziani, disabili e malati cronici, all’interno delle loro case, vanno ricercate nel campo della telemedicina. Infatti, queste soluzioni permettono ai pazienti di essere costantemente monitorati e, nello stesso tempo, di poter vivere la loro vita all’interno della propria abitazione, in piena tranquillità e sicurezza. I dispositivi medici per il controllo costante dei parametri vitali, ad esempio inseriti all’interno di magliette, braccialetti, orologi, sono sempre più sofisticati e permettono un accurato controllo al fine di identificare e segnalare opportunamente le situazioni di pericolo nelle quali è necessario intervenire. Spesso, però, tra il tempo della chiamata, anche se automatica, e l’effettivo intervento, l’emergenza è già in corso e purtroppo può avere effetti drammatici. Un sistema in grado di anticipare il pericolo prima che questo si verifichi, potrebbe permettere un intervento più tempestivo ed efficiente che permetterebbe di fare la differenza e spesso di salvare vite.

La soluzione è un sistema software in grado di superare i limiti attuali della telemedicina introducendo tecnologie software assistive ed innovative in grado di contestualizzare l’ambiente e gli utenti al fine di individuare un dispositivo usando la sua descrizione o le caratteristiche in modo estremamente semplice, nominando le cose, di trovare autonomamente la migliore soluzione da parte del sistema per massimizzare il risparmio energetico, o apprendere le abitudini degli utenti, differenziandole secondo i periodi dell’anno, in modo da anticiparne le azioni in base alle loro attività precedenti. Questa funzione permette di monitorare i comportamenti anomali dell’utente, che potrebbero essere un segnale di malessere da segnalare in tempo reale agli operatori.

Queste evoluzioni tecnologiche permetteranno tra breve di rivoluzionare i lavori domestici, aumentando la libertà del fruitore; significa ripensare l’organizzazione dei servizi ed i costi per la domiciliarità, rendendola ancor maggiormente praticabile per rispondere al problema dell’invecchiamento: sono proprio le tecnologie che riguardano le tecniche assistive, la sicurezza, la prevenzione e il comfort, che offrono soluzioni sempre più efficaci.

Progetti sperimentali promossi e finanziati dalla Regione Friuli Venezia Giulia

Sul piano dei progetti sperimentali, la Regione Friuli Venezia Giulia ha avviato collaborazioni e partnership internazionali: è parte attiva dell’iniziativa EIPAHA (European Innovation Partnership on Active and Healthy Ageing), nel gruppo di lavoro europeo sul tema “Age Friendly Cities”, nella rete internazionale CORAL (Community of Regions for Assisted Living), sostiene il progetto CASA (Consortium for Assistive Solutions Adoptions) in materia di trasferimento di conoscenze nel campo dell’Ambient Assisted Living tra diverse regioni europee. Fino al 2014, anno di chiusura del progetto sperimentale, la Regione Friuli

Il progetto è interessante anche perché costituisce un caso esemplare di adattamento di abitazioni di edilizia residenziale pubblica a favore di persone con disabilità, che ha interessato la tipologia per rendere accessibili tutti gli ambienti dello spazio interno e i dispositivi che interessano questa sezione. Si tratta di “appartamenti palestra” destinati a persone traumatizzate che devono essere educate all’autonomia in una nuova condizione di disabilità, che possono in questo modo sperimentare strumenti, dispositivi e strutture in grado di aiutare la gestione e il controllo le proprie attività, le funzionalità domestiche e le interazioni con il mondo esterno, in condizione di sicurezza e di comfort abitativo.

Alcune delle tecnologie e degli ausili introdotti sono sistemi per il telesoccorso, allarmi tecnici (gas, anti incendio, acqua), controllo carichi e sistema anti-blackout energia elettrica, motorizzazione di finestre, tapparelle, tende, controllo luci intelligente con sensori di presenza, programmazione e controllo temperatura per zone, impianto telefonico e citofonico distribuito, ausili alla comunicazione (comunicatori elettronici, pulsanti a pressione, a sfioramento, riconoscimento vocale), ausili alla movimentazione in cucina e in bagno.

Queste incoraggianti sperimentazioni trovano piena efficacia con il supporto delle attività di tele-soccorso e tele-medicina gestite da Tesan-Televita per conto della Regione Friuli Venezia Giulia, con un servizio continuativo e garantito, i cui servizi sono dettagliati nell’intervista al responsabile Marcheting di Televita a Trieste, dottor Aljosa Tercon.

Venezia Giulia è stata lead partner del progetto strategico “Helps” nell’ambito del programma Central Europe in tema di “Innovative social housing and care”, con l’obiettivo di sviluppare e consolidare soluzioni abitative e di cura innovative supportando modelli integrati di governance locale in grado di orientare politiche, prodotti e servizi a favore della popolazione anziana e con disabilità.

La Regione – attraverso l’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste – coordina il progetto “Smartcare” nell’ambito del programma per l’innovazione e la competitività “Wide Deployment of Integrated Care Services” della Commissione Europea. Smartcare nasce anche dall’esperienza del progetto “Dreaming” (elDeRly-friEndly Alarm handling and MonitorING), che ha visto la sperimentazione di un sistema integrato di monitoraggio a distanza di parametri vitali ed ambientali assieme ad un servizio di videoconferenza. Obiettivo generale del progetto è quello di mettere a sistema e sperimentare una piattaforma di servizi e tecnologie in grado di supportare i processi di integrazione delle cure a casa a favore del persone anziane con problemi di cronicità, al fine di favorire l’invecchiamento il più possibile in condizioni di benessere, di sicurezza e di autonomia, a casa propria, puntando sulla valorizzazione delle cure informali. “SmartCare” si propone di sperimentare sistemi di supporto all‘indipendenza dell’anziano che combinino grande facilità d’uso dei dispositivi, affidabilità dei sistemi, basso costo di acquisto e di utilizzo. Il progetto viene gestito in modo che tutte le Regioni partecipanti si impegnano ad adottare sistemi funzionalmente equivalenti e dialoganti che coprano un’ampia gamma di necessità per garantire l’autonomia dell’anziano a casa. Questa omogeneità funzionale dei sistemi e dei campioni di anziani tra i vari “siti pilota” permette l’aggregazione di dati e il raggiungimento di un campione di circa 8.000 casi, con indicatori significativi per la programmazione sociosanitaria.

Il legame tra imprese, pubblica amministrazione ed enti di ricerca rappresenta un’opportunità feconda, al punto che si è ritenuto necessario formalizzare la costituzione di un’aggregazione pubblico–privato di soggetti attivi nel campo della ricerca e dell’innovazione focalizzata su questo specifico ambito tecnologico, anche ai fini del riconoscimento di una “specializzazione intelligente” a livello territoriale, requisito fondamentale della programmazione comunitaria 2014-2020.

“FVG as a l@b” è lo slogan che la contraddistingue e che vuole esprimere in sintesi la sua essenza: il suo campo applicativo è quello delle Smart Communities, ovvero lo sviluppo di modelli innovativi finalizzati a dare soluzione a problemi territoriali, tramite un insieme di tecnologie, applicazioni, modelli di integrazione e inclusione; gli obiettivi del Cluster rispondono pienamente agli obiettivi generali del Joint Programme “Ambient Assisted Living” tra la Comunità Europea e gli Stati Membri per migliorare la qualità della vita della popolazione anziana e con forme diverse di fragilità e disabilità ed al contempo rafforzare la base industriale in Europa attraverso le Information Communication Technology.

Ad essi si aggiungono progetti che hanno visto l’allestimento di “appartamenti palestra” a Trieste – Progetto “Presto a Casa” – nei quali testare l’introduzione di soluzioni domotiche in grado di favorire l’autonomia abitativa di persone con disabilità fisica e/o sensoriale; il progetto “Help Key TV”, che studia lo sviluppo di soluzioni per la comunicazione delle persone anziane attraverso l’utilizzo di una piattaforma tecnologica di nuova generazione.

La Regione si è impegnata anche in tema di ricerca nel settore, finanziando attività di “sostegno ai progetti di ricerca industriale ad elevato impatto sistemico per il rafforzamento delle reti della ricerca e dell’innovazione e dei distretti tecnologici dell’innovazione”, destinando risorse a sostegno di progetti di ricerca industriale e sviluppo nel settore della domotica.

Nell’ambito delle risposte innovative in materia di invecchiamento della popolazione, è attivo il servizio pubblico di Telesoccorso–Telecontrollo integrato dal servizio di Custodia Chiavi e Pronto Intervento svolto da Tesan-Televita sul territorio regionale a favore dell’utenza anziana e con disabilità: sono più di 4.300 le persone complessivamente assistite all’anno, che grazie a queste tecnologie possono restare a casa propria anche in assenza di una rete famigliare e in condizioni di cronicità.