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Orientamenti e sviluppi della Grounded Theory: l’approccio costruttivista

7. Il punto di partenza della Charmaz

La posizione di Strauss e Corbin si connota come post-positivista in quanto essi attribuiscono importanza ai punti di vista dei partecipanti al fine di comprendere, attraverso un processo analitico, i diversi modi di interpretare la realtà da parte di tutti coloro che partecipano alla ricerca.

Partendo da questa riflessione, Kathy Charmaz propone un approccio alla Grounded Theory riconducibile al costruttivismo, di cui si è parlato nella prima parte del presente lavoro. Il costruttivismo, in linea con i nuovi orientamenti della ricerca qualitativa, assume il relativismo delle molteplici realtà sociali, attribuisce importanza alla conoscenza co-costruita dal ricercatore e dai partecipanti alla ricerca e all’interpretazione soggettiva dei significati.

Charmaz ritiene che la metodologia della GT si basi su linee-guida sistematiche e, al tempo stesso, flessibili, che fanno riferimento a principi generali e utilizzano strumenti euristici per la raccolta e l’analisi dei dati al fine di costruire teorie fondate.

I dati fondano la teoria, e la costruzione della teoria tiene conto del senso analitico che gli attori attribuiscono alle loro azioni e ai loro punti di vista. Diversamente dall’approccio di Glaser, la posizione costruttivista della Charmaz si inserisce a pieno titolo negli apporti teoretici e metodologici dell’interazionismo simbolico, costituendo un’integrazione e un complemento con i diversi approcci di analisi qualitativa dei dati.

L’intento della GT costruttivista è quello di fornire alcune chiare idee-guida che il ricercatore potrà considerare utili e opportune per orientare la propria ricerca.

Abbiamo visto, a tal proposito, come il testo fondativo della GT, Discovery of Grounded Theory di Glaser e Strauss, fornendo alcune strategie metodologiche per l’analisi dei dati, ripropone anche una discussione sui metodi della ricerca, sulla base delle diverse tradizioni della Columbia University e della Scuola di Chicago.

Ritornando a tale dibattito, è interessante riflettere su quanto affermato da Charmaz proprio a proposito dei metodi della ricerca. A tal proposito, ella ritiene che i metodi sono strumenti, alcuni di essi si rivelano più utili di altri. Se combinati con rigore e intelligenza, i metodi della GT costituiscono strumenti molto raffinati per generare dati densi di senso. L’uso di idee- guida abbastanza flessibili consente al ricercatore di liberare la sua immaginazione. La scelta dei metodi ha una conseguenza su ciò che intendiamo studiare e sul significato che attribuiamo ai fenomeni osservati (Charmaz, 2003, p. 78).

La posizione costruttivista della Charmaz è coerente con un approccio più aperto alla GT nello studio del mondo empirico, aggiungendo rigore e sistematicità alla ricerca nella ricorsività tra raccolta e analisi dei dati: ciò si rivela estremamente utile per la ridefinizione del quadro concettuale emergente con uno sguardo particolarmente attento agli aspetti problematici che possono emergere in una specifica area di studio.

7.1 La Grounded Theory costruttivista della Charmaz

La posizione assunta dalla Charmaz72 si discosta dall’orientamento classico di Glaser per avvicinarsi a un approccio più aperto e dinamico alla ricerca. Cerchiamo di comprendere cosa accade nel contesto della ricerca, considerando le vite dei partecipanti e prendendo in considerazione le loro affermazioni e le loro azioni. Noi comunichiamo con l’essere aperti a cosa sta accadendo sulla scena della ricerca (Charmaz 2002, p. 22). Da questo

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Kathy Charmaz ha completato la sua tesi di dottorato presso l’università della California a San Francisco sotto la supervisione di Anselm Strauss. Attualmente è professore presso il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Sonoma State. Molto interessanti sono alcune osservazioni che fa sulle sue influenze personali e culturali: Ho risentito delle conversazioni con Adele Clarke che apparteneva al mio gruppo di ricerca durante gli anni 1980. Il mio co-editore Antony Bryant è stato uno dei maggiori punti di riferimento. Le mie posizioni teoriche si sono consolidate all’interno della Grounded Theory, anche se

punto di vista, l’approccio costruttivista esamina la ricchezza e la diversità dell’esperienza umana al fine di costruire teorie rilevanti e plausibili, utili per capire la realtà contestuale dei comportamenti sociali.

Aderendo al pragmatismo di Dewey e all’etno-metodologia di Garfinkel, Charmaz adotta un approccio interpretativo alla GT di tipo costruttivista, orientato all’attiva co-costruzione della realtà sociale73 da parte di tutti coloro che sono direttamente coinvolti nel processo di ricerca. Questa posizione è molto evidente nei due testi: Sage Handbook of Grounded Theory (2004) e Constructing Grounded Theory: a practical guide (2006)74, che forniscono una rivisitazione delle prime teorizzazioni della GT e ne delineano i successivi sviluppi all’interno della cornice dell’interazionismo simbolico.

Secondo la Charmaz, un approccio originale per illustrare l’impianto metodologico della GT dovrebbe far riferimento a un insieme di linee guida che, come principi generali o elementi euristici, si rivelano utili per la costruzione di teorie di tipo circostanziato e localizzato.

Dalla raccolta e dall’analisi dei dati è possibile far emergere delle categorie dalle quali ricavare concetti che permettono al ricercatore la costruzione della teoria attraverso un processo di interazione con i dati raccolti. Le ricerche, finalizzate alla costruzione della teoria, richiedono che i tre momenti di raccolta, codifica e analisi dei dati assumano un andamento ricorsivo: la contemporaneità e la simultaneità costituiscono gli elementi fondamentali del processo di scoperta della teoria fondata sui dati.

L’enfasi è sull’idea di un processo che conduce a un atteggiamento interpretativo del dato, poiché la scelta delle modalità di raccolta dei dati

73 Secondo Berger e Luckmann, il mondo della vita quotidiana è considerato come una

realtà costruita dai membri della società nel modo di condurre significativamente e soggettivamente la propria vita: è un mondo originato dai pensieri e dalle azioni e mantenuto reale da questi (Berger Luckmann 1996).

74 Il testo, che prende in considerazione gli sviluppi teorici e metodologici della GT,

costituisce una guida utile per condurre una ricerca seguendo l’approccio costruttivista della GT. Particolare importanza è attribuita al senso analitico dei significati e a questo proposito è particolarmente interessante il sesto capitolo, “Reconstructing theory in Grounded Theory Studies”, nel quale si discute sui significati di teoria nelle scienze sociali e sul come essi abbiano influito sulle teorizzazioni della GT, mettendo a confronto le posizioni oggettiviste e positiviste con un approccio interpretativo più problematico.

influenza sia il fenomeno da osservare, sia il contesto della ricerca definito dalle azioni e dalle interazioni tra i partecipanti. La propensione e l’interesse del ricercatore per i processi e i significati attribuiti dai partecipanti avvicinano la Grounded Theory costruttivista alla thick description: andare oltre i significati impliciti conduce alla concettualizzazione delle categorie che possono essere individuate nell’esperienza che dà senso e significato.

La relazione tra le categorie costituisce un tentativo di concettualizzazione dei dati raccolti e dei successivi livelli di astrazione ricavati direttamente dall’analisi dei dati stessi, alla luce delle nuove categorie analitiche emergenti.

L’interesse per le azioni allude a una molteplicità di significati, di punti di vista, di assunzioni personali tacite e di intenzioni implicite o tacite, conducendo alla considerazione di tutti quegli aspetti che danno senso e significato alle azioni individuali e alle relazioni interpersonali all’interno di

una pluralità di visioni del mondo. Nell’approccio della GT costruttivista, il ricercatore si avvicina ai

molteplici mondi sociali utilizzando anche lo strumento dell’intervista intensiva, per individuare la natura interattiva del processo di ricerca all’interno del contesto culturale e temporale: l’intervista intensiva offre un quadro dettagliato riguardante il punto di vista sul mondo e il significato che gli intervistati conferiscono alle loro azioni.

8. Lo strumento dell’intervista intensiva e l’approccio costruttivista