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RCP8.5-SSP5: lo scenario “Baseline” o “Business as Usual”

3. RISCHIO CLIMATICO: LA METODOLOGIA

3.6 PROCESSO DI COSTRUZIONE DEGLI SCENARI FORWARD LOOKING SUL CLIMA

3.6.4 RCP8.5-SSP5: lo scenario “Baseline” o “Business as Usual”

Il pathway RCP8.5 rappresenta un estremo, pari al 90° percentile delle possibili evoluzioni, non tenendo in considerazione specifiche opzioni di mitigazione: esso è compatibile con lo scenario A1F1 SRES. Lo scenario si riassume in111:

• crescita delle emissioni di CO2 del 200% rispetto alle attuali nel 2100; • rapida crescita delle emissioni da gas naturale;

• crescita dei terreni coltivati e delle praterie in risposta alla crescita demografica;

• crescita della popolazione a 12 miliardi nel 2100; • basso tasso di crescita tecnologica;

• forte ricorso ai combustibili fossili; • alta intensità di energia;

• nessuna implementazione di politiche di gestione del clima.

Tuttavia, dal punto di vista degli SSP questo è uno scenario “baseline” associato all’SSP5. Questo percorso prevede un mondo che sceglie una linea di sviluppo tradizionale, con un sistema energetico dominato dai combustibili fossili e con elevati livelli di emissioni. Grazie alla crescita economica vengono raggiunti risultati ingegneristici e tecnologici che riducono l’impatto degli eventi estremi e consentono una gestione diretta degli ecosistemi. Rispetto agli RCP, l’introduzione degli SSP nel 2017 ha portato ad una ridefinizione dello scenario, che dal punto di vista macroeconomico prevede, rispetto all’RCP8.5 inizialmente delineato, una crescita limitata della popolazione ed una crescita economica sostenuta.

La scelta di un contesto “baseline” non prevede azioni di mitigazione specifiche dal punto di vista degli SPA.

Va infine sottolineato che, sebbene il path RCP8.5 abbia incontrato diverse critiche che ne ritengono la realizzazione piuttosto remota specialmente in relazione all’utilizzo dell’energia, recenti studi indicano al 35% la probabilità che i livelli di concentrazione previsti siano addirittura superati112.

111 Christian Bjørnæs “A guide to Representative Concentration Pathways” CICERO, 2015

112 P. Christensen, K Gillingham, W. Nordhaus “Uncertainty in forecasts of long run economic growth” Proceedings of the National Academy

Position Paper n. 20 | RISCHIO CLIMATICO: LA METODOLOGIA 103

Lo scenario “Baseline” (RCP8.5-SSP5) in sintesi

Il forzante radiativo mondiale cresce da 2,71 W/m2 nel 2020 a 4,84 W/m2 nel 2050

La CO2 passa da 417,2 ppm

nel 2020 a 559,7 ppm nel 2050 Nel periodo 2020-2050 la temperatura media mondiale si innalza di 1,21°C

La significatività dei diversi fattori di vulnerabilità può essere riassunta nella seguente tabella:

Scenario RCP8.5-SSP5: i diversi fattori di vulnerabilità

Fattori di vulnerabilità

Rischio

Fisico Siccità e ondate di calore

Ci si attende una riduzione delle precipitazioni che arriva al -20% al centro-sud e al -10% nel nord Italia nel 2100, con la perdita di più di un quarto della superficie innevata. Il rischio di siccità può ritenersi elevato in tutta Italia (e probabilmente critico nel centro-sud).

Per quanto riguarda le ondate di calore, il rischio deve considerarsi comunque elevato, con un aumento del 50% dei giorni caldi.

Alluvioni, erosione e frane

In questo scenario l’innalzamento del livello del mare arriva ad essere di 50-60 cm nel 2100 e di circa 30 cm nel 2050. Si deve quindi ritenere elevato il rischio derivante da erosioni e alluvioni nelle zone costiere (con perdita di gran parte delle spiagge sabbiose attuali).

Per quanto riguarda le alluvioni, si deve tenere conto che ci si attende un aumento a livello mondiale del 30% delle precipitazioni nei giorni più piovosi.

Windstorms ed eventi estremi

In Italia ci si deve attendere un sostanziale aumento della severity degli eventi, dovuto principalmente al maggior contenuto energetico dell’atmosfera. Il rischio va considerato elevato.

Rischio di transizione

Rischio tecnologico

La produzione di energia primaria è prevista nel 2020 a 231110 EJ/yr. Essa cresce in media di 2849 EJ/yr.

La componente rinnovabile da biomasse è a 17.056 EJ/yr nel 2020, e decresce al ritmo di 134 EJ/yr, la componente da non biomassa è stimata a 7974 EJ/yr nel 2020, e resta sostanzialmente costante (decresce di 0.061 EJ/yr). È previsto un significativo sviluppo delle tecnologie rinnovabili dopo il 2060.

L’utilizzo di energia da parte dei trasporti è stimato al 2020 in 66622 EJ/yr, e cresce al ritmo di circa 1155 EJ/yr.

Position Paper n. 20 | RISCHIO CLIMATICO: LA METODOLOGIA 104

La capacità elettrica (considerata un indicatore tecnologico) è di 2384,71 GW nel 2020, e cresce nel periodo al ritmo di 48,6 GW anno113.

Il rischio tecnologico nel settore energia va considerato elevato, poiché in questo scenario progrediscono le tecnologie legate ai combustibili fossili nonché, in modo sostanziale, le tecnologie di cattura e stoccaggio della CO2.

Allo stesso modo, nell’agricoltura il rischio va considerato elevato per far fronte alle richieste di una maggiore produttività di cibo. Se infatti nel periodo la produzione di cereali per alimentazione o energia resta pressoché costante, la domanda di produzione di bestiame cresce di più del 30% con aree di sfruttamento del territorio costanti. Rischio di

mercato

I consumi crescono da 27150 bln US$2005/yr nel 2020 ad un ritmo di 2209 miliardi di dollari anno. La crescita della domanda, senza uno spostamento verso le rinnovabili, genera un basso rischio di mercato sia per la produzione che per l’utilizzo.

Un mercato del cibo completamente globalizzato impedirà all’agricoltura di assorbire con aumenti dei prezzi eventuali calamità (più frequenti con l’aumento delle concentrazioni), tuttavia si beneficerà del già citato forte aumento della domanda di allevamento, con la conseguenza che in questo scenario per l’agricoltura il rischio di mercato può considerarsi moderato.

In questo scenario, va infine citata la riduzione del ph degli oceani (-0,15) con conseguenti danni alla pesca.

Rischio politico Il rischio va considerato basso. Il carbon price resta nullo e non sono previste implementazioni di SPA. L’SSP prevede l’introduzione di sole misure per limitare l’utilizzo di colture per la bioenergia, di cui è prevista anche una bassa accettazione sociale.

La popolazione mondiale passa da 7,55 nel 2020 miliardi a 8,58 miliardi nel 2050, per i paesi OCSE da 1,30 miliardi nel 2020 a 1,57 miliardi nel 2050.

113 Il database degli SSP è accessibile all’https://tntcat.iiasa.ac.at/SspDb. I dati mostrati negli scenari sono contenuti negli articoli:

• Detlef P et al., Energy, land-use and greenhouse gas emissions trajectories under a green growth paradigm, Global Environmental Change, Volume 42, 2017, Pages 237-250

• Oliver Fricko et al., The marker quantification of the Shared Socioeconomic Pathway 2: A middle-of-the-road scenario for the 21st century, Global Environmental Change, Volume 42, 2017, Pages 251-267

• Shinichiro Fujimori et al., SSP3: AIM implementation of Shared Socioeconomic Pathways, Global Environmental Change, Volume 42, 2017, Pages 268-283

• Katherine Calvin et al., The SSP4: A world of deepening inequality, Global Environmental Change, Volume 42, 2017, Pages 284-296

• Elmar Kriegler et al., Fossil-fueled development (SSP5): An energy and resource intensive scenario for the 21st century, Global Environmental Change, Volume 42, 2017, Pages 297-315

Position Paper n. 20 | RISCHIO CLIMATICO: LA METODOLOGIA 105

3.7 ARRICCHIMENTO SCENARI CLIMATICI CON VARIABILI DI TIPO

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