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RCP2.6-SSP1-SPA1: lo scenario “Rapid Transition”

3. RISCHIO CLIMATICO: LA METODOLOGIA

3.6 PROCESSO DI COSTRUZIONE DEGLI SCENARI FORWARD LOOKING SUL CLIMA

3.6.1 RCP2.6-SSP1-SPA1: lo scenario “Rapid Transition”

• il forzante radiativo raggiunge i 3,1 W/m2 per poi decrescere a 2,6 W/m2 nel 2100;

• utilizzo decrescente del petrolio;

98 Dettagli e riferimenti per descrizioni più dettagliate sono contenuti in:

• Van Vuuren, D.P., Edmonds, J., Kainuma, M. et al. Climatic Change (2011) 109: 5-31

• B.C. O’Neill et al., The roads ahead: narratives for Shared Socioeconomic Pathways describing world futures in the 21st century, Global Environ. Change (2016)

• Riahi, D.P et al., “The shared socioeconomic pathways and their energy, land use, and greenhouse gas emissions implications: an overview” Global Environ. Change, 42 (2017)

99 Il database degli RCP è accessibile all’url http://tntcat.iiasa.ac.at:8787/RcpDb. I dati mostrati negli scenari sono contenuti negli articoli:

• Van Vuuren, D. et al., Stabilizing greenhouse gas concentrations at low levels: an assessment of reduction strategies and costs. Climatic Change, 2007, doi:10.1007/s10584-006-9172-9.

• Clarke, L., J. Edmonds et al., Scenarios of Greenhouse Gas Emissions and Atmospheric Concentrations. Sub-report 2.1A of Synthesis and Assessment Product 2.1 by the U.S. Climate Change Science Program and the Subcommittee on Global Change Research. Department of Energy, Office of Biological & Environmental Research, Washington, 7 DC., USA, 2007, 154 pp.

• Smith, S.J. and T.M.L. Wigley, Multi-Gas Forcing Stabilization with the MiniCAM. Energy Journal (Special Issue #3), 2006, pp 373-391. • Wise, MA et al., Implications of Limiting CO2 Concentrations for Land Use and Energy. Science. 324:1183-1186. May 29, 2009.

• Fujino, J. et al., Multi-gas mitigation analysis on stabilization scenarios using AIM global model. Multigas Mitigation and Climate Policy. The Energy Journal Special Issue, 2006

• Hijioka, Y. et al., 2008. Global GHG emissions scenarios under GHG concentration stabilization targets. Journal of Global Environmental Engineering 13, 2008, pages 97-108

• Riahi, K. et al., Scenarios of long-term socio-economic and environmental development under climate stabilization. Technological Forecasting and Social Change 74, 7, 2007, 887-935

100 Il database degli SSP è accessibile all’https://tntcat.iiasa.ac.at/SspDb. I dati mostrati negli scenari sono contenuti negli articoli:

• Detlef P et al., Energy, land-use and greenhouse gas emissions trajectories under a green growth paradigm, Global Environmental Change, Volume 42, 2017, Pages 237-250

• Oliver Fricko et al., The marker quantification of the Shared Socioeconomic Pathway 2: A middle-of-the-road scenario for the 21st century, Global Environmental Change, Volume 42, 2017, Pages 251-267

• Shinichiro Fujimori et al., SSP3: AIM implementation of Shared Socioeconomic Pathways, Global Environmental Change, Volume 42, 2017, Pages 268-283

• Katherine Calvin et al., The SSP4: A world of deepening inequality, Global Environmental Change, Volume 42, 2017, Pages 284-296 • Elmar Kriegler et al., Fossil-fueled development (SSP5): An energy and resource intensive scenario for the 21st century, Global Environmental

Change, Volume 42, 2017, Pages 297-315

101WG1A5_TS_FINAL, T. Stocker, Q. Dahe, G.K. Plattner, “Climate Change 2013: The Physical Science Basis, Technical Summary” IPCC WGI AR5 102 Christian Bjørnæs “A guide to Representative Concentration Pathways” CICERO, 2015

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• crescita della popolazione fino a 9 mld di persone nel 2100;

• crescente utilizzo del terreno per cereali a causa del maggiore utilizzo di biocombustibili;

• allevamento intensivo di animali;

• emissioni da gas naturale ridotte del 40%;

• emissioni di CO2 al livello attuale fino al 2020, poi in declino fino a diventare negative nel 2100;

• concentrazione di CO2 in crescita fino al 2050, poi in limitato declino fino a 400 ppm (parti per milione) nel 2100.

All’RCP2.6 viene associato l’SSP1, che delinea uno scenario di cooperazione internazionale, con una transizione verso un’economia sostenibile. Migliorano gli investimenti in istruzione e sanità, ed il focus dello sviluppo passa dalla crescita economica al benessere, con la conseguente riduzione delle disuguaglianze tra e all’interno delle nazioni. I consumi si riducono e c’è minore intensità di utilizzo di risorse ed energia103.

Le tecnologie per la produzione di energia rinnovabile sia da biomassa che non-bio migliorano rapidamente, sebbene l’accettabilità sociale dell’energia da biomassa sia limitata per il suo sfruttamento del territorio. Altre tecnologie, come quelle di conversione dei combustibili fossili, nucleare e CCS progrediscono in modo modesto e rimane debole la loro accettabilità sociale (appendice A104).

Lo sfruttamento del territorio viene regolato in modo stretto, con riduzione dei tassi di deforestazione. La resa dei terreni coltivati a cereali cresce rapidamente nei paesi a reddito medio basso, fino a raggiungere il livello dei paesi più ricchi. Viene globalmente adottata una dieta più salutare, con riduzione delle calorie di origine animale e riduzione dei rifiuti. L’economia del cibo è pienamente globalizzata. Lo scenario RCP2.6-SSP1-SPA1 in sintesi

Il forzante radiativo mondiale cresce da 2,55 W/m2 nel 2020 a 3,125 W/m2 nel 2050 La CO2 passa da 414,6 ppm nel 2020 a 460,693 ppm nel 2050 Nel periodo 2020-2050 la temperatura media mondiale si innalza di 0,54°C

103 Riahi, D.P et al., “The shared socioeconomic pathways and their energy, land use, and greenhouse gas emissions implications: an overview”

Global Environ. Change, 42 (2017)

104 Energy prices and costs in Europe, Report from the Commission to the European Parliament, the Council, the European Economic and

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La significatività dei diversi fattori di vulnerabilità può essere riassunta nella seguente tabella:

Scenario RCP2.6-SSP1-SPA1: i diversi fattori di vulnerabilità

Fattori di vulnerabilità Rischio Fisico Siccità e ondate di calore

Ci si attende nel lungo periodo, un aumento delle precipitazioni che arriva al 10% nel 2100. Si ritiene pertanto che in questo scenario il rischio di subire siccità sia limitato, pur subendosi una contrazione di circa il 7,5% della copertura nevosa (con conseguente riduzione di portata dei fiumi). Il rischio di siccità può pertanto ritenersi basso nell’area della pianura padana, ma moderato nel centro-sud Italia105. Per quanto riguarda le ondate di calore, il rischio deve considerarsi comunque moderato poiché anche nell’RCP 2.6 si assiste ad un aumento di circa il 30% dei giorni caldi. Alluvioni,

erosione e frane

In questo scenario l’innalzamento del livello del mare arriva ad essere di 30-40 cm nel 2100 e di circa la metà nel 2050. Si deve quindi ritenere moderato il rischio derivante da erosioni e alluvioni nelle zone costiere.

Per quanto riguarda le alluvioni, si deve tenere conto che ci si attende un aumento a livello mondiale del 15% delle precipitazioni nei giorni più piovosi.

Windstorms ed eventi estremi

In Italia ci si deve attendere un aumento della severity degli eventi, sia in ordine all’aumento della piovosità che della concentrazione del vapore acqueo in atmosfera, con riduzione della frequenza. Il rischio va considerato moderato.

Rischio di

transizione Rischio tecnologico La produzione di energia primaria è prevista nel 2020 a 202.652 EJ/yr. Essa decresce in media di 1474 EJ/yr. La componente rinnovabile da biomasse è a 9207 EJ/yr nel 2020, e cresce al ritmo di 506 EJ/yr, la componente non biomassa è stimata a 9379 EJ/yr nel 2020, e cresce di 635 EJ/yr: è previsto un forte sviluppo tecnologico.

L’utilizzo dell’energia da parte dei trasporti è stimato al 2020 in 50.561 EJ/yr, e decresce al ritmo di circa 0,473 EJ/yr. La capacità elettrica (considerata un indicatore tecnologico) è di 2709,1 GW nel 2020, e cresce nel periodo al ritmo di 36,7 GW anno106.

L’utilizzo di energia elettrica da parte dell’industria resta sostanzialmente stabile, passando dai 32726 EJ/yr del 2020 a 31245 EJ/yr del 2050.

In relazione all’energia, il rischio tecnologico va considerato elevato, a seguito della conversione verso fonti rinnovabili con rapido sviluppo tecnologico per la produzione, e per la ricerca

105 Hanasaki et al, A global water scarcity assessment under Shared Socio-economic Pathways - Part 2: Water availability and scarcity.

Hydrology and Earth System Sciences Discussions. 9. 13933-13994. 10.5194/hessd-9-13933-2012, (2012)

106 Il database degli SSP è accessibile all’https://tntcat.iiasa.ac.at/SspDb. I dati mostrati negli scenari sono contenuti negli articoli:

• Detlef P et al., Energy, land-use and greenhouse gas emissions trajectories under a green growth paradigm, Global Environmental Change, Volume 42, 2017, Pages 237-250

• Oliver Fricko et al., The marker quantification of the Shared Socioeconomic Pathway 2: A middle-of-the-road scenario for the 21st century, Global Environmental Change, Volume 42, 2017, Pages 251-267

• Shinichiro Fujimori et al., SSP3: AIM implementation of Shared Socioeconomic Pathways, Global Environmental Change, Volume 42, 2017, Pages 268-283

• Katherine Calvin et al., The SSP4: A world of deepening inequality, Global Environmental Change, Volume 42, 2017, Pages 284-296

• Elmar Kriegler et al., Fossil-fueled development (SSP5): An energy and resource intensive scenario for the 21st century, Global Environmental Change, Volume 42, 2017, Pages 297-315

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di maggior efficienza nell’utilizzo. In relazione all’agricoltura, il rischio va considerato basso, restando pressoché costante la produzione.

Rischio di mercato

Con riferimento ai paesi OCSE, il prodotto interno lordo nello scenario SSP1 cresce al tasso del 2,22% annuo nel decennio 2020-2030, al 2,02% annuo nel decennio 2030-2040 e all’1,6% nel periodo 2040-2050.

I consumi crescono da 26809 bln US$2005/yr nel 2020 ad un ritmo di 691 miliardi di dollari anno. Certamente il calo di domanda dell’energia, e la transizione a fonti rinnovabili, pongono il rischio di mercato a livello elevato sia per la produzione che per l’utilizzo.

Un mercato del cibo completamente globalizzato impedirà all’agricoltura di assorbire con aumenti dei prezzi eventuali calamità, mentre è prevista una significativa riduzione della richiesta di bestiame per l’alimentazione umana, con un impatto moderato sul rischio di mercato per l’agricoltura. Rischio

politico Il prezzo delle emissioni carbonio è stimato, per l’OECD, a 8,815 US$2005/t CO2 nel 2020, a 35,722 nel 2030, a 71,763 nel 2040 e a 99,968 dollari/t nel 2050.

In questo pathway anche le emissioni da agricoltura sono soggette al medesimo pricing.

L’area edificata è prevista in crescita, da 38.664 milioni di ettari nel 2020 a 52.274 milioni di ettari nel 2050. Nel medesimo periodo la popolazione passa da 1,18 miliardi a 1,31 miliardi di persone (la popolazione mondiale passa da 7,6 a 8,5 miliardi di individui). L’utilizzo del terreno per la coltivazione di cereali scende da 419 miliardi di ettari a 392 miliardi, e i pascoli scendono da 713 miliardi a 628 miliardi. Sostanzialmente stabile la componente di foreste.

Il rischio va considerato elevato sia per l’energia che per l’agricoltura, a seguito del rapido enforcing della politica di pricing delle emissioni.

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