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e ricorso al credito

2.3. Ricorso al credito agevolato

Le aziende che ricorrono al credito agevolato rappresentano il 20,3% del totale contro il 26,1% di quelle che ricorrono al credito ordinario. C'è quindi una minor diffusione dell'agevolato dovuta anche al fatto che alcuni artigiani (circa 1*1196 del totale) dichiarano di non conoscerne l'esistenza.

Anche se alcuni settori ricorrono al credito ordinario o agevolato più di altri, non si notano tuttavia, a livello settoriale, differenze molto significative tra le per-centuali di aziende che ricorrono all'uno o all'altro tipo di credito. Le eccezioni sono rappresentate dal tessile di Biella e dalle costruzioni dove il ricorso al credito ordinario è nettamente più elevato rispetto al ricorso all'agevolato. Nel complesso però, per quanto riguarda la distribuzione settoriale del credito, non sembra esser-ci sostanziale differenza tra il c o m p o r t a m e n t o degli erogatori (o dei richiedenti) di credito ordinario e quello degli erogatori (o richiedenti) di credito agevolato. Stati-sticamente si può infatti rilevare che esiste una stretta correlazione (r = 0,85) tra le percentuali di aziende che ricorrono all'uno o all'altro tipo di credito. Presumi-bilmente non sono molto diversi i criteri di "affidabilità" utilizzati nei due casi.

Si può inoltre notare che, ovviamente, non si ha l'assoluta certezza che siano sempre le stesse aziende a ricorrere ai due tipi di credito. Sembra tuttavia molto probabile che questo sia proprio il fenomeno più diffuso. Si avrebbe allora confer-ma di quanto già afferconfer-mato secondo cui è il ricorso al credito che viene vissuto

come un vero e proprio salto di qualità. La decisione importante, che viene presa con molta ponderazione, è quella di superare la soglia di attività consentita dai mezzi propri. Una volta risolta in positivo questa questione diventa più facile la decisione di ricorrere al credito, ordinario o agevolato, come fatto normale.

A livello settoriale, le aziende che ricorrono all'agevolato con maggior frequen-za rispetto alla media regionale sono quelle dei settori in cui sono presenti feno-meni di organizzazione produttiva più vicina a quella delle piccole imprese indu-striali: tessile di Biella, cartotecnica, lavorazioni minerali, mobili di Saluzzo. Per quanto riguarda il settore metalmeccanico, è necessario effettuare la solita distin-zione tra le aziende di piccola dimensione che producono servizi e che ricorrono limitatamente ad ogni forma di credito, e le aziende di dimensione maggiore che hanno una produzione di prodotti finiti e semilavorati per le quali il ricorso al cre-dito, e quindi anche a quello agevolato, è molto più frequente. Notevole è anche il ricopso al credito agevolato da parte delle imprese di trasporto per le notevoli ne-cessità finanziarie connesse all'acquisto di autoveicoli.

Esaminando il ricorso all'agevolato per dimensioni aziendali, si può rilevare quanto già visto con riferimento a quello ordinario e cioè che sono le aziende di maggior dimensione a ricorrere con maggior frequenza. Ricorre infatti all'agevo-lato il 50% circa delle aziende con più di 10 addetti, il 37,4% di quelle con 6-10 addetti, il 30% di quelle con 3-5 addetti e il 13,7% di quelle con dimensione mino-re.

Considerando soltanto le aziende che si servono del credito, si può notare che la maggior differenza percentuale tra il ricorso all'ordinario e quello all'agevolato si riscontra tra le aziende molto piccole e tra quelle con più di 10 addetti. Nel pri-mo caso la spiegazione può forse derivare dal fatto che si tratta di aziende che, nel passato, non hanno intrapreso particolari progetti di investimento, limitandosi a svolgere una attività di routine per la quale era sufficiente un ricorso al credito ordinario di dimensione abbastanza limitata. Per le aziende con oltre 10 addetti, che si trovano per lo più nei settori dinamici, le ragioni sembrano le più diverse: alcune non hanno potuto fornire le garanzie richieste, altre affermano che l'am-montare che potevano ottenere era troppo basso rispetto a quanto necessario per l'esecuzione dei progetti di investimento, altre ancora sostengono di aver avuto bi-sogno di credito più per la gestione che per gli investimenti. È probabile che que-ste aziende e specialmente quelle menzionate per ultime, abbiano rinunciato ad eseguire progetti di ampliamenti e ristrutturazione anche perchè temevano di non poter contare sulla contemporanea concessione di un maggiore flusso di credito ordinario da utilizzare per la gestione. Anche in questo contesto sembra quindi si possa ribadire la preoccupazione, già più volte espressa, per l'esistenza di diffi-coltà non indifferenti nei confronti dell'appoggio del sistema creditizio alle azien-de artigiane di maggiore dimensione che hanno programmi di espansione e di ri-strutturazione che potrebbero portarle al passaggio alla piccola impresa indu-striale.

I motivi che hanno indotto circa l'80% delle aziende artigiane a non ricorrere al credito agevolato sono molteplici. Il più importante, dichiarato da circa il 66% di queste aziende, è quello di non averne avuto bisogno. Le aziende con uno o due addetti sono quelle che, per il loro maggior numero, determinano il valore della

percentuale appena indicata: circa il 71% di esse dichiara di non aver avuto biso-gno di ricorrere al credito agevolato. È chiaro però che, a questo proposito, val-gono le osservazioni riportate con riferimento al credito ordinario. Il peso di que-sta motivazione per le altre classi di ampiezza è notevolmente inferiore a quello ri-levato per le aziende minori: si va infatti da una percentuale del 56% per le azien-de con 3-5 adazien-detti, al 46% per quelle azien-della classe 6-10 adazien-detti e addirittura al 37% circa per quelle con più di 10 addetti. Si ha quindi una nuova conferma della in-soddisfazione nei confronti del sistema creditizio da parte di più della metà delle aziende di dimensione maggiore.

A livello settoriale, le aziende che non hanno fatto ricorso al credito agevolato e hanno dichiarato con maggior frequenza di non averne avuto bisogno sono, co-me nel caso dell'ordinario, quelle appartenenti ai settori più tradizionali dove sono anche più diffuse le dimensioni minori: tessile non di Biella, vestiario, calzature, mobili, oreficeria.

Nel considerare le altre motivazioni, è necessario tener conto che talvolta le aziende hanno fornito risposte multiple. Tra queste, quella singolarmente più im-portante è costituita dalla non conoscenza dell'esistenza del credito agevolato, che è stata dichiarata dall'I 1,4% delle aziende. Non trascurabile è poi la motiva-zione, indicata da quasi l'8% degli artigiani, secondo cui esistono troppe compli-cazioni di carattere burocratico. La stessa percentuale si ritrova anche per coloro che dichiarano di non aver potuto fornire le garanzie richieste.

Lamentele sulla lunghezza del tempo necessario a ottenere il credito sono state indicate da poco meno del 4 % delle aziende, e la stessa percentuale si lamenta del costo eccessivo dell'operazione.

Il 64% delle aziende che ha fatto ricorso al credito agevolato ha dichiarato di non aver incontrato alcuna difficoltà. La grande maggioranza delle rimanenti de-nuncia invece lungaggini e difficoltà burocratiche; circa il 12% di esse dichiara di ritenere eccessiva la richiesta di garanzie; nettamente inferiori le dichiarazioni di un eccessivo costo dell'operazione.

L'elevata percentuale di aziende che non ha incontrato difficoltà è, presumibil-mente, da spiegare con il fatto che c'è stata una auto-selezione a monte quando le aziende si sono poste il problema di fare o meno domanda per la concessione del credito agevolato. Quelle che sapevano di non poter fornire le garanzie necessa-rie, hanno probabilmente rinunciato al progetto. A confermare questa affermazio-ne si può osservare che le aziende con oltre 10 addetti che, come si è già visto, in-contrano dal lato creditizio rilevanti limiti all'attuazione di progetti espansivi, so-no proprio quelle che, una volta ottenuto il credito agevolato, dichiaraso-no in lar-ghissima maggioranza (74,4%) di non aver incontrato alcuna difficoltà.

Le aziende artigiane che hanno fatto ricorso al credito agevolato si sono rivolte in larghissima maggioranza (75%) all'Artigiancasse. Segue, con una percentuale del 12,4%, il ricorso alla Regione. Tra le altre modalità utilizzate si può ricordare il 4,7% di ricorsi alla C C I A A e il 2,9% di ricorsi attraverso cooperative di garan-zia.

Posto uguale a 100 il numero di aziende di ciascuna classe d'ampiezza che hanno ottenuto il credito agevolato, si può oservare che l'Artigiancasse soddisfa per 3 / 4 circa le richeste delle aziende di tutte le classi d'ampiezza. Invece, la

Re-gione ha una presenza maggiore tra le aziende con più di 5 addetti, dove soddisfa il 1 7,3% del totale, e una molto inferiore tra le aziende minori, dove soddisfa sol-tato il 10% circa. Per le C C I A A succede invece il contrario. Probabilmente, la possibilità di ricorso alla Regione non é molto conosciuta tra le aziende piccole, le quali conoscono spesso solo l'Artigiancasse e, talvolta, le C C I A A . A livello setto-riale, si nota anche una maggior presenza relativa della Regione in alcuni settori con aziende più vicine all'organizzazione delle piccole imprese industriali. Ciò può però essere conseguenza del fatto che in tali settori sono relativamente più diffuse le aziende di dimensioni maggiori.

Per quanto riguarda l'utilizzo del credito agevolato ci sono risposte multiple in quanto talvolta un'azienda si rivolge a tale forma di credito in vista di programmi che riguardano più di un aspetto dell'organizzazione produttiva. L'utilizzazione per l'acquisizione di macchinari si riferisce al 43,2% delle risposte, pari a poco meno della metà delle aziende, circa un quarto delle risposte indica che il credito è stato utilizzato per l'acquisto di immobili e una pertentuale un po' inferiore (22,4%) riguarda l'acquisto di mezzi di trasporto. L'utilizzazione per l'aumento delle scorte è invece risultata molto più bassa e pari a circa il 7% delle risposte e delle aziende. A livello dimensionale, si può osservare che circa il 40% delle azien-de fino a due adazien-detti hanno risposto di aver utilizzato il credito agevolato per ac-quistare mezzi di trasporto. Questa percentuale è invece molto più bassa quando si passa alle dimensioni superiori, fino ad arrivare a valori di solo il 10% nel caso delle aziende con più di 10 addetti. Parte della spiegazione deriva dal fatto che al-le dimensioni minori sono più diffuse al-le aziende produttrici di servizi in cui il capi-tale investito è costituito in larga parte proprio da mezzi di trasporto. Apparten-gono inoltre a questa categoria dimensionale quasi tutte le aziende di trasporto. Al contrario, con l'aumentare delle dimensioni aumenta il peso delle risposte per acquisti di macchinari, riguardanti principalmente l'artigianato di produzione, e di immobili. Nel primo caso, le risposte arrivano a circa la metà del totale per le aziende con più di 5 addetti mentre sono pari a solo un terzo in quelle fino a due addetti. Nel caso degli immobili si passa dal 21% per quest'ultime aziende al 31% per quelle con più di 10 addetti. Piuttosto interessante è anche il fatto che l'utiliz-zazione del credito agevolato per incrementare il livello delle scorte tende ad esse-re più rilevante per le dimensioni maggiori. Ciò può indicaesse-re, ancora una volta, che le aziende artigiane in fase di espansione o di ristrutturazione possono trovare limiti non indifferenti dai lato delle facilitazioni creditizie necessarie già per la nor-male gestione.