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Risorse umane

Nel documento Documento di programmazione (pagine 48-64)

Contributo paesi ass

4.2.2 Risorse umane

2017 2018 2019 2020

COM(2015) 671 COM(2015) 671 COM(2015) 671 COM(2015) 671

Sovvenzione CE Impegni 281 267 298 286 310 289 322 227

Pagamenti 281 267 298 286 310 289 322 227

Contributo paesi ass.

Schengen (importo indicativo)

Impegni 20 662 21 912 22 794 23 672

Pagamenti 20 662 21 912 22 794 23 672

TOTALE (importo indicativo)

Impegni 301 929 320 198 333 083 345 899

Pagamenti 301 929 320 198 333 083 345 899

4.2.2 Risorse umane

A) Nuovi compiti

Per quanto riguarda il regolamento relativo alla guardia di frontiera e costiera europea, l’Agenzia ha ricevuto nuovi compiti. Il mandato è stato modificato e di conseguenza sarà assegnato all’Agenzia nuovo personale al fine di attuare il nuovo mandato.

B) Incremento dei compiti esistenti

Secondo la descrizione di cui al punto A, l’Agenzia dovrà notevolmente intensificare lo svolgimento dei propri compiti operativi già compresi nel mandato attuale. Per raggiungere prestazioni efficienti, sarà necessaria l’assegnazione di più personale. Anche il supporto amministrativo dovrà essere rafforzato in modo proporzionato.

C) Miglioramenti dell’efficienza

Frontex ha modificato la propria struttura organizzativa a partire da gennaio 2016. Lo scopo del cambiamento era quello di migliorare la gestione dei compiti e il conseguimento degli obiettivi assegnati.

Sono state create due nuove unità al fine di coordinare meglio gli impegni necessari.

D) Priorità negative/diminuzione dei compiti esistenti

La diminuzione dei compiti esistenti non rappresenta un vero problema al momento, si prevede che a Frontex siano assegnati nuovi compiti. Il precedente "Sostegno esecutivo" è stato suddiviso in entità di minore dimensione assegnate alle divisioni sviluppo della capacità, corporate governance, operazioni e al consiglio di nuova creazione.

supporto ai rimpatri), alcuni dipendenti sono stati riassegnati allo svolgimento di incarichi diversi nelle diverse entità. Il cambiamento era mirato ad aumentare l’efficacia dei processi organizzativi.

Risorse umane

2017 COM(2015)

671

2018 COM(2015)

671

2019 COM(2015)

671

COM(2013) 519 base 146 145 145

modifiche attraverso procedura di bilancio 2016

(lettera rettificativa 2/2016) 60 60 60

posizioni aggiuntive per la crisi migratoria

(Triton, Poseidon) nel progetto di bilancio 2016 16 16 16

base modificata 222 221 221

richieste posizioni aggiuntive 130 197 263

Posizioni nella tabella dell’organico

(n. persone) 352 418 484

- di cui AD 262 311 377

- di cui AST 90 107 107

Personale esterno (FTE) 288 342 396

- di cui agenti contrattuali 147 174 202

- di cui esperti nazionali distaccati (END) 141 168 194

Totale personale 640 760 880

1. Sintesi

Il Programma di lavoro 2017 è stato modificato per riflettere il regolamento relativo alla guardia di frontiera e costiera europea. Come indicato nella valutazione di impatto presentata dalla Commissione, il processo verso la piena attuazione del nuovo quadro normativo deve essere visto in modo iterativo. Pertanto, e come indicato nella Sezione II, sono state stabilite le priorità per l’attuazione, senza mettere a repentaglio le attività correnti.

Il regolamento relativo alla guardia di frontiera e costiera europea si basa sulle capacità e sulle responsabilità degli Stati membri unite alle capacità e alle responsabilità, sensibilmente aumentate, di Frontex.

Alla luce di tale premessa, il programma di lavoro 2017 prevede maggiori attività in aree prioritarie come l’analisi dei rischi, la "valutazione della vulnerabilità", le attività di guardia costiera e di ricerca e soccorso, la gestione integrata delle frontiere, le operazioni di rimpatrio o le attività relative ai paesi terzi.

La grande maggior parte delle spese, circa 120 milioni di EUR, sarà stanziata per le operazioni congiunte e i progetti pilota. Si prevede che le tipologie di attività operative, nonché le aree operative rimarranno invariate rispetto al 2016, con l’accento sugli elementi polifunzionali nonché sull’attuazione dell’"approccio basato sui punti di crisi".

Come nel 2016, sarà stanziata una somma pari a 20,7 milioni di EUR per assicurare la flessibilità operativa;

l’assegnazione di tale somma sarà decisa durante l’attuazione in base allo sviluppo delle minacce alla sicurezza lungo le frontiere esterne, del flusso migratorio e dell’analisi delle tendenze.

Per il 2017, le maggiori e più ampie attività della nuova unità di supporto ai rimpatri saranno svolte utilizzando un importo di circa 67 milioni di EUR Il monitoraggio, comprendente anche le spese indicate come spesa Eurosur, ammonterà a 15 milioni di EUR. È previsto un aumento di 4,8 milioni di EUR per l’acquisizione dell’apparecchiatura tecnica e per i servizi di Frontex.

Gli investimenti diretti nelle misure specifiche di sviluppo delle capacità, come la formazione, la ricerca e l’innovazione e la gestione delle risorse congiunte, seguiranno la medesima tendenza ascendente fino a raggiungere 20,2 milioni di EUR a sostegno delle maggiori sfide operative.

Dato l’aumento del personale nel corso del 2017, anche le spese per il personale aumenteranno a 43,3 milioni di EUR.

Il 15 dicembre 2015 la Commissione ha adottato una proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla guardia di frontiera e costiera europea.

Il 14 settembre 2016, il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea hanno approvato il regolamento (UE) 2016/1624 relativo alla guardia di frontiera e costiera europea che modifica il regolamento (UE) 2016/399 del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga il regolamento (CE) n. 863/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio, il regolamento (CE) n. 2007/2004 del Consiglio e la decisione 2005/267/CE del Consiglio (regolamento relativo alla guardia di frontiera e costiera europea).

Questo nuovo regolamento prevede una sostanziale revisione dell’attuale quadro normativo e un sensibile ampliamento del mandato dell’Agenzia. Ciò è accompagnato da un sensibile aumento delle risorse umane e finanziare a disposizione per l’attuazione dei compiti assegnati.

La pianificazione per il 2017 prevede sviluppi nei compiti esistenti e nuovi che possono essere realisticamente attuati e dotati di personale fino alla fine del 2017. Il seguente capitolo presenta un’elaborazione dei principali cambiamenti e delle loro conseguenze dal punto di vista finanziario e delle risorse umane.

Al fine di cofinanziare le sue operazioni congiunte e i progetti pilota, l’Agenzia sta utilizzando finanziamenti dal proprio bilancio in conformità con il regolamento finanziario vigente per l’Agenzia. Ciononostante, l’Agenzia sta valutando la possibilità di utilizzare altri strumenti di finanziamento conformi con una sana gestione finanziaria.

Mandato e compiti modificati

Il ruolo principale dell’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera sarà quello di stabilire una strategia operativa e tecnica per l’attuazione di una gestione integrata delle frontiere a livello di Unione, al fine di supervisionare il funzionamento effettivo del controllo delle frontiere lungo le frontiere esterne degli Stati membri, svolgere valutazioni della vulnerabilità, fornire maggiore assistenza operativa e tecnica agli Stati membri attraverso operazioni congiunte e interventi rapidi lungo le frontiere, e garantire l’esecuzione pratica delle misure qualora una situazione richieda un’azione urgente alle frontiere esterne, nonché organizzare, coordinare e condurre le operazioni di rimpatrio e gli interventi di rimpatrio.

A tale scopo, il nuovo regolamento stabilisce i seguenti elementi a sostegno del ruolo dell’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, rispetto a quelli dell’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea.

1. Monitoraggio della situazione e analisi dei rischi con la capacità di monitorare i flussi migratori verso e all’interno dell’Unione europea e di svolgere un’analisi dei rischi che dovrà essere applicata dagli Stati membri e che riguarda tutti gli aspetti relativi alla gestione integrata delle frontiere;

2. Sviluppo e presentazione di una valutazione della vulnerabilità da parte dell’Agenzia volta a valutare la capacità degli Stati membri di affrontare le sfide alle loro frontiere esterne, anche mediante una valutazione dell’apparecchiatura e delle risorse degli Stati membri, oltre che della loro pianificazione di contingenza, e quindi contribuire affinché nell’ambito della gestione delle frontiere esterne da parte delle autorità nazionali vengano riconosciute le sfide imminenti e vengano intraprese azioni preventive.

3. Maggiori compiti dell’Agenzia consistenti nella creazione e nel dispiegamento di squadre di guardia di frontiera e costiera europea per le operazioni congiunte e gli interventi rapidi lungo le frontiere, la realizzazione di un pool responsabile delle attrezzature tecniche che assista la Commissione nel coordinamento delle attività delle squadre di sostegno alla gestione dei flussi migratori nei punti di crisi e un ruolo rafforzato nel rimpatrio, nell’analisi dei rischi, nella formazione e nella ricerca.

4. Formazione come compito intersettoriale, sviluppando e fornendo un’adeguata formazione al personale da dispiegare, promuovendo l’attuazione della gestione integrata europea delle frontiere, sviluppando e attuando standard educativi comuni e un sistema di garanzia della qualità, nonché fornendo un sostegno formativo tematico basato sulla valutazione delle necessità, anche nel campo della guardia costiera.

sviluppo di operazioni congiunte polifunzionali e sulla cooperazione intersettoriale tra l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera europea, l’EFCA e l’EMSA.

6. Concentrazione obbligatoria delle risorse umane e tecniche stabilendo un pool di riserva rapida che sarà un corpo permanente composto da una piccola percentuale del numero totale di guardie di frontiera degli Stati membri su base annuale; o realizzando un pool responsabile delle attrezzature di risposta rapida nell’ambito del pool responsabile delle attrezzature tecniche;

7. Ruolo rafforzato dell’Agenzia in materia di rimpatrio con la realizzazione dell’unità di supporto ai rimpatri all’interno dell’Agenzia che dovrebbe fornire agli Stati membri tutti i rafforzamenti operativi necessari per rimpatriare in modo efficace i cittadini dei paesi terzi; e la costituzione delle squadre europee di intervento per i rimpatri che utilizzano pool specializzati per le operazioni di rimpatrio (pool di monitoraggio dei rimpatri forzati, pool di scorta dei rimpatri forzati e pool di specialisti in materia di rimpatrio);

8. Impiego di un proprio pool responsabile delle attrezzature tecniche tramite acquisizione o in comproprietà con uno Stato membro e con la gestione di un pool di attrezzature tecniche fornite dagli Stati membri sulla base delle necessità individuate dall’Agenzia.

9. Nuove procedure per gestire situazioni che richiedono un’azione urgente se uno Stato membro non effettua la necessaria azione correttiva in linea con la valutazione della vulnerabilità o in caso di pressione migratoria sproporzionata alle frontiere esterne, rendendo così inefficace il controllo delle frontiere esterne a tal punto che i rischi mettono a repentaglio il funzionamento dell’area Schengen.

10. Partecipazione da parte dell’Agenzia alla gestione delle attività di ricerca e innovazione relative al controllo delle frontiere esterne, ivi compresi l’uso di una tecnologia di sorveglianza avanzata come i sistemi di velivoli pilotati a distanza e lo sviluppo di progetti pilota relativi alle questioni oggetto del nuovo regolamento.

11. Funzionari di collegamento dell’Agenzia da dispiegare negli Stati membri in modo tale che l’Agenzia possa garantire un monitoraggio adeguato ed effettivo non solo attraverso l’analisi dei rischi, lo scambio di informazioni ed Eurosur, ma anche attraverso la propria presenza sul campo.

12. Maggiore cooperazione con i paesi terzi mediante il coordinamento della cooperazione operativa tra gli Stati membri e i paesi terzi nella gestione delle frontiere, anche con il coordinamento delle azioni congiunte, e impiegando funzionari di collegamento nei paesi terzi, oltre che cooperando con le autorità dei paesi terzi sin materia di rimpatrio, anche per quanto riguarda l’acquisizione dei documenti di viaggio.

13. Potenziare il mandato dell’Agenzia affinché possa elaborare i dati personali consentendo anche l’elaborazione dei dati personali nell’organizzazione e nel coordinamento delle operazioni congiunte, dei progetti pilota, degli interventi rapidi lungo le frontiere e nel quadro delle squadre di sostegno alla gestione dei flussi migratori.

14. Rafforzare la promozione dei diritti fondamentali stabilendo un meccanismo di reclamo per la gestione dei reclami riguardanti possibili violazioni dei diritti fondamentali nel corso delle attività svolte dall’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera.

Maggiori risorse finanziarie

Affinché l’Agenzia svolga adeguatamente i propri compiti, nel 2017 alla sovvenzione UE dell’Agenzia dovrà essere aggiunto un importo aggiuntivo di 44 milioni di EUR oltre all’importo previsto per il 2016. In particolare, tali risorse finanziarie aggiuntive dovranno consentire all’Agenzia di:

• realizzare la riserva operativa che consenta di finanziare il dispiegamento degli interventi rapidi lungo le frontiere. La riserva finanziaria operativa dovrà ammontare a circa il 4% dello stanziamento previsto per le attività operative.

• acquisire le proprie attrezzature. A questo proposito, dovranno essere aggiunte ulteriori risorse alla sovvenzione UE al fine di consentire all’Agenzia di finanziare innanzitutto l’acquisto di attrezzature operative di dimensioni medio-piccole.

supporto delle "funzioni di guardia costiera". I dettagli di questa cooperazione saranno chiariti in un apposito progetto pilota nel 2016.

• rafforzare la cooperazione dell’Agenzia con i paesi terzi (ivi compresa l’assunzione dei funzionari di collegamento) e il coinvolgimento delle attività operative dell’Agenzia con i paesi confinanti, i progetti di assistenza tecnica, la cooperazione in materia di rimpatrio, ivi compresa l’acquisizione dei documenti di viaggio.

• sostenere l’istituzione del meccanismo di reclamo e l’ottimizzazione di altre attività relative ai diritti fondamentali.

Risorse umane potenziate

Nel corso del 2015, la tabella dell’organico dell’Agenzia è stata potenziata con altre 76 posizioni per consentirle di affrontare la crisi migratoria nel modo più efficace possibile.

Lo stanziamento delle risorse contenuto nel programma di lavoro 2017 deve essere inteso come provvisorio e può essere adattato in caso di mutamento delle necessità ma anche in base alle esperienze maturate nell’attuazione dei nuovi e maggiori compiti nel corso del 2017. In questa fase, il personale aggiuntivo servirà a rafforzare le seguenti funzioni e attività correlate:

Sostegno ai rimpatri; gestire il maggior numero di attività in materia di rimpatrio svolte dall’Agenzia;

Operazioni congiunte; coordinare i funzionari per le operazioni congiunte, gli interventi rapidi e i punti di crisi lungo le frontiere esterne;

Funzione di guardia costiera; coordinare le operazioni polifunzionali e fornire servizi di informazione e formazione;

Analisi dei rischi; rafforzare la capacità dell’Agenzia di eseguire le "analisi dei rischi";

• Impiego e avviamento di Funzionari di collegamento nei paesi terzi e negli Stati membri;

Risorse congiunte; acquisizione di attrezzature proprie oltre alla manutenzione e gestione dei pool esistenti (EBCGT, pool responsabile delle attrezzature tecniche) nonché la creazione di nuovi pool (ad es. in materia di rimpatri);

Centro di situazione Frontex; consentire la copertura 24 ore su 24;

Ricerca e innovazione; condurre le attività relative al controllo delle frontiere esterne, ivi compreso l’uso di una tecnologia di sorveglianza avanzata e l’attuazione di progetti pilota;

Formazione; sviluppare e aggiornare prodotti formativi di alta qualità e fornire una formazione pre-dispiegamento per i membri delle squadre di guardia di frontiera e costiera europea e al personale coinvolto nelle attività in materia di rimpatrio.

Relazioni internazionali; rafforzare ulteriormente la cooperazione con i paesi terzi di maggior rilievo, inclusa l’attuazione di progetti di assistenza tecnica;

Governo; rafforzare la capacità amministrativa (ad es. gestione finanziaria);

Responsabile dei diritti fondamentali; gestire il carico di lavoro relativo al monitoraggio dei rimpatri forzati e al meccanismo di reclamo;

Un’adeguata attenzione sarà prestata alle funzioni di supporto orizzontale come le risorse umane e la gestione finanziaria, le TIC e l’assistenza legale.

Il bilancio totale stimato per le attività operative (esclusa la "flessibilità operativa") è pari a 186 355 000 EUR. La ripartizione dell’importo totale è indicata nella tabella che segue. La tabella sotto mostra un aumento considerevole delle risorse finanziarie destinate alle attività operative. Rispetto alle risorse disponibili all’inizio del 2015, l’importo delle risorse finanziarie è triplicato per sostenere l’incremento delle attività operative, soprattutto nelle OC Triton e Poseidon. Tali risorse saranno utilizzate per incrementare il numero di beni e ampliare la portata territoriale di tali operazioni, consentendo in questo modo di aumentare il sostegno fornito agli Stati membri nelle possibilità di ricerca e soccorso nell’ambito del mandato di Frontex e delle disposizioni della legge internazionali in materia di ricerca e soccorso.

Tipi di attività operative Bilancio 2015 N3 Bilancio 2016

Bozza provvisoria Stima delle spese

2017

Attività operative marittime 67 350 000 101 743 000 102 800 000

Attività operative terrestri 9 200 000 14 800 000 13 845 000

Attività operative aeree 2 500 000 3 252 000 3 150 000

Attività di sostegno ai rimpatri 13 000 000 66 560 000 66 560 000 Flessibilità operativa

Varie attività operative e di sviluppo delle capacità

20 695 000

Totale 92 050 000 186 355 000 207 050 000

Proseguimento dell’attuazione dell’Agenda UE per la migrazione 2015

Frontex ha sviluppato le attività operative marittime, contrastando i principali itinerari migratori nel Mar Mediterraneo, potenziando il numero di risorse e ampliando la durata e l’ambito territoriale (ove giustificato dall’analisi dei rischi) di tali operazioni, consentendo l’aumento delle possibilità di ricerca e soccorso all’interno del mandato di Frontex.

Quale elemento di rilievo delle operazioni congiunte marittime, il maggiore impiego delle squadre di vaglio EBGCT e anche delle squadre di supporto alla raccolta delle impronte digitali mira a fornire assistenza nella registrazione e nell’identificazione sistematiche dei migranti, ivi compresi i controlli dei documenti e di sicurezza nelle banche dati, nonché la raccolta di informazioni e le altre attività di lotta alla criminalità transfrontaliera; l’attuazione avviene principalmente, ma non solo, nei "punti di crisi" stabiliti in base al relativo concetto della CE.

Al fine di sostenere efficacemente l’Italia e la Grecia, che hanno stabilito i punti di crisi, in tali aree vengono svolte attività aggiuntive utilizzando l’EURTF, che partecipa all’attuazione delle OC, allo scopo di rafforzare la cooperazione tra agenzie a livello di UE. La cooperazione con Europol ed Eurojust nella lotta al favoreggiamento della migrazione clandestina e alla criminalità transfrontaliera si prevede diventerà ancora più efficace da quando Frontex ha iniziato a elaborare le informazioni contenenti dati personali nel 2016; la cooperazione con eu-LISA, nei limiti delle competenze, sul migliore utilizzo di EURODAC e la cooperazione con l’EASO sulla partecipazione al sostegno al processo di asilo e al ricollocamento, sviluppate nel contesto delle attività di ricerca e innovazione, completano l’attuazione dell’approccio basato sui "punti di crisi".

Frontex ha stanziato ulteriori risorse per gestire la piattaforma di coordinamento EURTF, come fornitore di servizi e per attuare in modo efficace i moduli assegnati all’Agenzia nel quadro del proprio mandato.

Per quanto attiene alle maggiori attività nei "punti di crisi", ma anche al di là di esse, Frontex utilizzerà appieno il mandato attuale nell’area dei rimpatri aumentando gli sforzi nell’assistere gli Stati membri nelle attività relative ai rimpatri a livello operativo e tecnico; in questo ambito saranno stanziate significative risorse finanziarie e all’interno di Frontex è stata creata una nuova unità per attuare i compiti e le rispettive parti dell’agenda UE sulla migrazione, nonché il piano d’azione UE 2015 sui rimpatri. Una componente importante sarà l’assistenza pre-rimpatrio e l’avvio della cooperazione operativa dei programmi di rimpatrio finanziati dall’UE: EURINT, EURLO ed ERIN.

all’introduzione clandestina di migranti in generale, nonché il contributo di Frontex all’attuazione del piano d’azione dell’UE sul contrabbando; l’Agenzia continua con rinnovate attività di raccolta informazioni e con la condivisione dei risultati anche con Europol, utilizzando tutte le disposizioni legali e gli strumenti appropriati; infine, il supporto delle autorità degli Stati membri nel campo delle misure di sicurezza, identificazione dei migranti, controllo dei documenti di viaggio e delle banche dati, oltre a un’adeguata cooperazione con le agenzie UE e l’Interpol in questo ambito, si collega con le attività previste dalle priorità strategiche pluriennali del ciclo programmatico attraverso il meccanismo EMPACT e completerà l’approccio olistico nella lotta contro le attività illegali e le reti criminali.

Approccio basato sui concetti operativi

Coerentemente con la prassi degli ultimi anni, il programma di lavoro 2017 riporta l’assegnazione delle risorse (umane e finanziarie) alle attività nell’ambito di azione strategico "operazioni congiunte" non in base alla struttura funzionale dell’Agenzia ma in base ai concetti operativi. Tali concetti prevedono attività operative miste che comprendono non solo uno ma più tipi di frontiere. Oltre alla semplificazione, questo approccio assicura anche una maggiore flessibilità, consentendo di affrontare meglio le variazioni delle necessità operative dovute agli sviluppi nelle aree geografiche di interesse.

Nel 2017, sarà stanziato un importo pari a 20,7 milioni di EUR (riportato nel documento alla voce "flessibilità operativa") alle attività operative in base alla pressione migratoria. La colonna "Assegnazione possibile"

mostra l’assegnazione indicativa ai diversi tipi di frontiere.

In base agli accordi raggiunti durante il processo di pianificazione ulteriore ("negoziati bilaterali annuali"), l’assegnazione delle risorse potrà essere ulteriormente specificata. Durante e dopo i negoziati bilaterali annuali, saranno ultimati anche l’"assegnazione del dispiegamento operativo" e il "piano delle attività operative 2017", contenente una nota informativa sulla portata operativa, sull’ambito, sugli Stati membri interessati e sulle risorse assegnate. I documenti sono allegati al documento di programmazione per l’adozione del programma di lavoro 2017.

Operazioni polifunzionali

Tutte le operazioni marittime congiunte per il 2017 sono state definite comprendendo anche gli obiettivi delle operazioni polifunzionali che saranno raggiunti in cooperazione con le rispettive agenzie (EFCA, EMSA, EUROPOL, EUROJUST, EASO, MAOC(N). Gli obiettivi e le attività previste nelle specifiche OC marittime in varie aree geografiche (Atlantico settentrionale, Mar mediterraneo occidentale, centrale e orientale) sono realizzate specificatamente per rispondere al fenomeno migratorio e relativo ad altri reati transfrontalieri, in linea con la gestione integrata delle frontiere europee e con gli Stati membri europei. L’impostazione dettagliata delle attività operative, ivi comprese le disposizioni sul concetto operativo, il comando e il

Tutte le operazioni marittime congiunte per il 2017 sono state definite comprendendo anche gli obiettivi delle operazioni polifunzionali che saranno raggiunti in cooperazione con le rispettive agenzie (EFCA, EMSA, EUROPOL, EUROJUST, EASO, MAOC(N). Gli obiettivi e le attività previste nelle specifiche OC marittime in varie aree geografiche (Atlantico settentrionale, Mar mediterraneo occidentale, centrale e orientale) sono realizzate specificatamente per rispondere al fenomeno migratorio e relativo ad altri reati transfrontalieri, in linea con la gestione integrata delle frontiere europee e con gli Stati membri europei. L’impostazione dettagliata delle attività operative, ivi comprese le disposizioni sul concetto operativo, il comando e il

Nel documento Documento di programmazione (pagine 48-64)