que-sta voce
siadditano arenarie di età molto diverse e ciò
espone
ilgeologo a frequenti incertezze. A quell’arenaria
sono subordinati
idepositi del calcareo compatto, ma
non vi
sirinvennero vene metalliche. Quel calcareo
pre-sentasi in qualche sito con impasto molto diverso, ed
9 °
allorailBrocchiloriposetralerocce di
transizione-Ma
seperadditareunaqualchelocalitàchelocontenga siciterannoiMontiApuani,eiPisanidiS.Giuliano,
e quei del bassoSenese,sicaderà involontariamente in gravissimo errore:stantechètuttaquellacatenamontuosa chedalGolfo della Speziafino alPromontoriodi Orbe-telloconcurva lineasidistende, èdiunacostituzione geologicaaltuttodiversa da quella degliAppennini,
sicco-me
venne luminosamentedimostrato dal dotto Cav. Prof.P. Savi edal eh. Repetti.
É
anzi quello per noiunfatto im-portantissimo,ilqualeciconfermasempredipiù nella già concepita seguente idea: che cioèlaformazione al-pina troverebbesi continuata nei Montidell’Elruria in-termedjtrailmareegliAppennini,inmoltedelle isole del Mediterraneo ed inquei della Calabria,seleacque marine nonsifosseroaperteunpassaggiotradiesse,forse peròdopoillorodisgregamento.Ma
silascinoleipotesi,per riprendereilfilodelle osservazioni.Tralerocce-dellaLiguriachenon sono disposte astrati,ilserpentino èilpiù importante. Sem-brache incominci pressoSavona;estendesipoiverso Genovasino a Voltaggio:continuandonelaricerca sulla gran catena,ilBrocchilotrovòagruppi distaccati sino ad Orbetello,ovesecondoquel geologo sarebbeilsuo limite meridionale: avvertasiperò che quella roccia tro-vasianchesullapendice opposta, aBobbiocioè, a For-novo,traSassuoloeModenae altrove.Inqualche lo-calitàvienchiamato granitone,edai geologigabbroo diallaggio peressercompostodiquestaseconda sostanza c di feldspato: c questo perlasua consistenza ò suscetti-bile dipulimentooserveassaibeneailavori di ornato.***
9« Sottoqualunqueaspettoperòilserpentino è manifesta-mente unarocciaignea, quindi è probabilissimo chegli sconvolgimentidimolte roccestratificatedegliAppennini sianostatiprodotti dalle ignizioni violente di quella roc-cia inliquefazione.
Avvertimmoasuo luogochel’AppenninoToscanoe
Romano
continuacomeilLigureadesserquasiuniforme nellasuaformazione e nella qualità delle rocce, perti-nentiperlamassimaparte a terreni disedimento,il cal-careocompattocioè, scistimarnosiemacigno:se non-chélediramazioni della catena spintaverso l’Adriatico consistonoapreferenza in argillafissile,ingres calca-reomicaceoastratiinclinatissimi diradointerrottidal calcareo appenninico,mentrenellediramazioni opposte volte versoilMediterraneopredominailcalcareo grigio venato dallo spato alternante colmacignoedallo scisto cheitoscanichiamanogalestro.AnchenegliAbruzzied in Calabriapredominailcalcareo appenninico,ma
tal-volta intersecatodaformazioni granitiche ocristalline chesielevano a notabile altezza:ciònerichiamerebbe alle osservazionicon cuiaccompagnammo
l'opinione nostra specialesulledueformazioniAlpina ed Appen-ninica.Pressolefalde della descritta catenasorgonoalcune prominenzeo collinerotonde e ondulate,chenella se-zioneLigureatramontana,e nellealtredue Toscanae
Romana,
cosidaunlatocomedall'altrocuopronola piùgran parte del paese aggiacente.Queicollivennero dettidai geologisub-appennini,comegiàavvertimmo:compongonsidimarnericuoperteda sabbia giallognola, abondantiambeduediavanziorganici.Leriguardòil
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Brocchicomeappartenentiad unsoloperiododi forma-zione;modernamenteperòsiriconobbe inessela me-diaeia superioremanifestamentedistintedaparticolari specie di sostanze parificate. Glistratilerziarjdeicolli
vicinoaTorinoediquei della Valle dellaBormida fu-ronoriconosciutiditerrenoterziariomedio,detto dal Lyellmioceno;mentrelamaggiorparte deicolli sub-appenninidell’Italiasettentrionale dellaToscanaedello StatoPontificioappartengonoal terziariosuperiore oplio-cenoaulico:leformazionipoitufaceedelRegnodi Na-polieideposititerziarjdella Pugliae di Calabria, cor-rispondonoalterrenodetto quaternarioda alcuni geo-logifrancesi. Siè dettochelemarneesabbie subappeu-ninecontengono reliquie organiche,
ma
talvoltanesono prive:leconchiglievisisono conservatemirabilmente;senetrovanodiraoltiplicispecie,alcune indigene dei mariviciu
i,altreoraviventi neimaridei tropici.
E
non sono rarelereliquie deicoralli e lespoglie dei pesci,co-me
purele ossaeglischeletridicetacei: gioviil ricor-dare atalpropositocheilCortesirinvennea Castellar-quatounoscheletrodibalenaconaderenti conchiglie, indizionon dubbioche esso giacque perqualchetempo infondoalmare.Ma
quei deposititerziarjsub-appennini non provengonosolamente dalmare:ènotoche in Val-d’Arnoedinmoltealtrepartipredominanoidepositi lacustri contenenti notabilissima quantità di scheletri di quadrupedi, indigeni dei luoghi paludosi di caldo clima edirazzeora estinte; mastodonti cioè, elefanti, rinoce-ceronti c ippopotami,allequali speciepossono aggiun-gersiossami diorsi,di jene, di pantere, di lupi,di cin-ghiali,ditapiri,dibufali, ditori,di cervi.Oltrei
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