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Rossini vi invita a casa sua Figaro torna a vivere a Luffe

Nel documento Città metropolitana di Bologna (pagine 41-44)

['luca Baccolini]

SABATO L'INAUGURAZIONE MUSEO Rossini vi invita a casa sua Figaro torna a vivere a Luso Risistemata l'abitazione in cui il compositore abitò da ragazzo prodigio Toccando mobili e utensili domestici si riascolteranno le sue arie più celebri di Luca Baccolini Cinque stanze e un cortilino con un albero di giuggiole che sfrangia una minuscola porzione di cielo. La casa modesta, su due piani separati da una scala alta e ripida, non ha l'aria di preannunciare le fortune del futuro padrone delle scene operistiche europee. Ma è proprio qui, in via Rocca, nel centro di Lugo, che Gìoachino Rossini andava a trovare il nonno e il padre, dal 1802 al 1804, gli anni decisivi in cui in Ro magna si sbozzava ìa sua prima formazione musicale, tra le lezioni alla scuola dei Malerbi e gii esercizi sull'organo della Chiesa del Cannine. Rossini è nato a Pesaro e morto a Parigi, ma in Emilia Romagna ha trascorso la maggior parte del suo tempo. Sono però rarissime le dimore visitabiìi in regione. La villa di Castenaso è andata distrutta, ii palazzo di Strada Maggiore a Bologna è un edificio privato. Così il nuovo Museo Rossini di Lugo, che inaugura questo sabato, diventerà il primo vero sacrario rossiniano aperto dentro i confini regionali, per giunta a ingresso libero. Lo ha voluto tenacemente il sindaco Davide Ranalli, assurto a fama nazionale quando, eletto primo cittadino a trent'anni, triplicò subito i fondi per ia cultura. Mossa vincente. Lugo nel 2019 io rielesse al primo turno. Questa non è un'operazione campanilistica ma universale - spiega adesso -, perché in un momento di restrizioni aprire una casa-museo rappresenta un segnale forte, che dimostra come fare cultura sia uno strumento contro ingiustizie e brutture. Il luogo, finanziato per metà dalla Regione, custodisce io spirito di un genio in erba, ma già con sapevo! e del fatto suo, come mostrano le Sonate a quattro, scritte a dodici anni. Non ci sono reliquie, ma l'atmosfera sembra miracolosamente intatta nonostante i recenti restauri. Persino la Natura sembra aver ancora voce in capitolo in questo angolo di città, come segnala, sul ciottolato nudo di via Rocca, un guscio d'uovo caduto da un nido. Intatto anche lui.

Del resto qui il tratlìco è dominio di pedoni e biciclette. Salvare il respiro antico di queste quattro finestre e metterle in dialogo con la contemporaneità è stato il compito del curatore degli allestimenti, l'artista Claudio Ballestracci, che ha a lungo studiato i dettagli dell'infanzia rossiniana. Chi entra a Casa Rossini si metterà in gioco con le sue musiche, attraverso cassetti sonori e campane di vetro che, una volta sollevate, ne faranno ascoltare in ordine cronologico i capolavori. Gesti manuali, di uso domestico - spiega Ballestracci daranno ('attacco alle note. C'è pure la Stanza della dispensa, verosimilmente l'antica cucina, dove riecheggiano le passioni gastronomiche di Rossini, tradotte nei suoi pezzi per pianoforte scritti come passatempo per la vecchiaia. Più che un museo, una scatola sonora che ha ridato senso a un luogo fin lì segnalato solo da una targa in latino. La casa, che Rossini donò in sede testamentaria al Comune di Lugo, sarà aperta il venerdì e nei fine settimana dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Sabato alle 16 l'inaugurazione. A. Dentro e fuori Sopra, una delle sale interattive dedicate all'opera di Rossini Sotto, la facciata esterna

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Il progetto metrobus di Medicina, consumo di suolo 0 mezzo efficace?

[Redazione]

i TRASPORTO SOSTENIBSLE II progetto metrobus di Medicina, consumo di suolo o mezzo efficace? Legambiente Imola Medicina Siamo alle solite,questa regione passano solo progetti legati a: più asfalto, più cemento, più trasporto su gomma e ovviamente più petrolio e più inquinamento: evviva la coerenza sulla lotta al cambio di clima. Curioso che l'am in ist razio ne comunale medicínese, da un lato coinvolga i cittadini in un percorso partecipativo sul futuro di Medicina attraverso un Piano strategico locale (Psi), dal quale emerge a grande richiesta e come opera prioritaria il ripristino della ferrovia Budrio - Massa Lombarda, per poi arrivare sempre e comunque ad una nuova struttura stradale (raddoppio della San Vitale? Nuovo percorso per il metro bus sul sedime ferroviario?). Legambiente Imola Medicina sfida chiunque a leggere nel Psi la richiesta di quest'opera (metrobus) da parte dei cittadini! Visto il decorso dei fatti, una domanda sorge spontanea: a chi giova questa soluzione? Alla Regione Emilia Romagna? Alla Città metropolitana? Al Comune di Medicina? Al Circondario imolese? O La proposta del sindaco di Medicina di croare un sevizio chiamato metrobus per i collegamenti verso Bologna ha sollevato un'accesa discussione. Pubblichiamo i commenti di Legambiente Imola Medicina e del M5S medicínese e la risposta congiunta del sindaco Montanari â del consigliere metropolitano Marco Monesi. forse a Tper che notoriamente predilige gestire il trasporto su gomma?

Legambiente Imola Medicina ci tiene a precisare che non è contraria all'istituzione di corsie preferenziali, purché ricavate su strade esistenti. Altra cosa è un ennesimo consumo di suolo a fronte di un percorso già esistente di sedime ferroviario ed un possibile ripristino di ferrovia certamente da preferire come mobilità sostenibile. Quest'opera ferroviaria consentirebbe un collegamento ferroviario Bologna-Ravenna più breve e diretto, con conseguente sgravio di traffico dalla tratta ferroviaria Bologna-Rimini, oggi utilizzata, e ormai al collasso per il trasporto passeggeri regionale, una possibile consistente riduzione del traffico su gomma sulla San Vitale e sulla A14, tratto autostradale già prossimo alla saturazione e per il quale è già prevista la realizzazione di una quarta corsia. Concludiamo chiedendo al presidente Bonaccini, alla vice presidente Schlein, agli assessori Priolo e Corsini se questa ulteriore opera stradale (bus-via) è una delle soluzioni previste per la mobilità sostenibile e la lotta al cambio di clima. Gruppo consiliare M5S Medicina II M5S medicinese è contrario al progetto di metrobus e si è sempre battuto per il ripristino della linea ferroviaria Budrio - Massa Lombarda. Oggi, invece, l'idea di trasporto sostenibile del Pd è asfaltare corsie preferenziali sulla San Vitale! A parole dicono di voler combattere l'inquinamento della camera a gas della pianura Padana e poi incentivano la mobilità su gomma. Per velocizzare il percorso della linea 99 (linea Bologna Medicina -Lugo / Castel Guelfo, ndr.) la soluzione ci sarebbe già e soprattutto a costo zero: sopprimere una buona parte delle fermate nel tratto tra Castenaso e il centro di Bologna, zone già ampiamente servite da altri bus e treni. Cosa c'è dietro a questa ostinata avversione alla ferrovia del Pd medicínese, metropolitano e regionale? In realtà questa avversione è diventata ostinata solo da quando la lista civica Medi" cinAlternativa e poi il M5S hanno preso a cuore il ripristino della ferrovia. Prima era un obiettivo anche per il Pd locale, un'opera che se fosse passata Romilia si sarebbe realizzata senza alcun problema, chissà perché. Una percentuale altissima del Recovery Fund deve essere spesa in opere finalizzate alla riduzione del cambiamento climatico, quindi non è un problema di soldi, ma poi quamo costerebbe realizzare quell'assurdo metrobus? Sono gli stessi amministratori che hanno voluto genialate come il people mover, il Civis, il passante e oggi il tram, senza mai prendere in considerazione l'implementazione del se rvizio ferroviario regionale. Quanti dei nostri soldi devono ancora buttare prima di fare una sola, sporadica, cosa giusta? Matteo Montanari, sindaco di Medicina e Marco Monesi, consigliere metropolitano II metrobus è un cambio di mentalità rispetto al passato perché da 60 anni a Medicina si discute in modo ideologico di contrapposizione tra ferrovia e amo privata. Il Comune di Medicina nel 2019 ha aggiornato gli studi sul ripristino della vecchia linea

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colle gamenti ciclopedonali di uso quotidiano e cicloturistico. Allo stesso tempo con la Città metropolitana ci si è mossi per poter dare una risposta nuova, strutturata, efficace e realizzabile in tempi compatibili con le esigenze dei nostri cittadini. Stiamo lavorando per ottenere i fondi ministeriali che potrebbero dare un'accelerata al progetto, trasformandolo in cantieri. Questa è la prova di come Comuni e Città metropolitana facciano seriamente, nell'ottica di avvicinare la provincia a Bologna nel rispetto dell'ambiente. Il Pums riconosce ai metrobus il ruolo di elemento costitutivo della rete portante del trasporto pubblico metropolitano, insieme al servizio ferroviario metropolitano e alla rete tranviaria di Bologna. Il sistema metrobus previsto dal Pums prevede 7 corridoi, lungo le direttrici principali verso il capoluogo; tra queste anche la direttrice San Vitale, che collegherà Medicina con Bologna. Il sistema metrobus risponde pienamente agli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas climalteranti e di sostenibilità ambientale poiché:

gli interventi mirano alla realizzazione di una busvia elettrica (no filovia) con mezzi full electric: la flotta cosi rinnovata contribuirà alla diminuzione dell'uso dei carburanti tradizionali e quindi alla diminuzione delle emissioni gassose.

Inoltre, nell'ottica di attuazione del Pums e di rinnovo della flotta del trasporto pubblico locale, i servizi di adduzione saranno progressivamente svolti da mezzi a zero emissioni o a basse emissioni complessive; si tratterà principalmente di interventi su corridoi già esistenti sull'attuale sede stradale: non vi sarà dunque nuovo consumo di suolo, ma solo un riequilibrio dello spazio condiviso tra le diverse modalità di trasporto a favore di quelle più sostenibili e collettive, risponde all'esigenza di un riequilibrio modale a favore del trasporto pubblico: i metrobus avranno l'effetto di attrarre una quota di domanda che attualmente utilizza il mezzo privato, fornendo all'utenza un'alternativa veloce ed efficiente di mobilità sostenibile. Inoltre si attrezzeranno i centri di mobilità, come quello previsto a Medicina, per creare dei pumi dove massimizzare le possibilità di interscambio tra le diverse modalità di trasporto, al fìne di aumentare le alternative possibili all'uso dell'auto; il metrobus, attraverso la realizzazione di connessioni ciclabili e relativi servizi e percorsi pedonali sicuri, favorirà ulteriormente la mobilità sostenibile con un ulteriore calo di utilizzo dell'auto privata anche per brevi spostamenti; aumenta l'accessibilità al territorio: i metrobus aumenteranno il livello di accessibilità rendendo più efficienti e meno impattanti gli spostamenti tra l'area urbana e quella extraurbana, diminuendo il traffico, i tempi di percorrenza e quindi l'inquinamento. Rispetto al ripristino della linea ferroviaria dismessa Budrio - Massa Lombarda, il metrobus: consentirà di offrire un servizio veloce, affidabile e frequente con caratteristiche simili a quelle di un servizio ferroviario, ma decisamente meno costoso e più flessibile in termini di orario e di eventuale rafforzamento dei servizi, renderà possibile servire il territorio in maniera più capillare rispetto a quello ferroviario dove le stazioni debbono avere un distanziamento tale da garantire il raggiungimento della massima velocità sviluppata dal mezzo, che è ben superiore ai 350 metri minimi richiesti dal progetto metrobus; prevederà i collegamenti ciclabili tra il sistema metrobus e le tratte esistenti e in via di realizzazione della ciclabile pianificata lungo l'ex sedime, massimizzando l'efficacia della realizzazione sia a favore del trasporto pubblico locale che della ciclabilità; negli anni passati sono stati realizzati diversi studi e valutazioni sull'eventuale ripristino dell'infrastruttura e del servizio ferroviario, concordi nel dichiararne l'insostenibilità nell'immediato; oltre agli obiettivi di sostenibilità ambientale e di riduzione delle emissioni, l'attivazione dei metrobus sul territorio metropolitano bolognese produrrà benefici in termini di miglioramento dell'inclusione sociale, fornendo soluzioni di trasporto pubblico compatibili con le diverse esigenze; aumento della capillarità del trasporto pubblico locale: l'attuazione dei metrobus comporterà anche la riorganizzazione dei servizi di trasporto pubblico in sovrapposizione, definendo una nuova rete di adduzione che aumenterà la capillarità e la frequenza del servizio attuale; miglioramento della sicurezza: la progettazione prevederà non solo la realizzazione di connessioni ciclabili e pedonali sicure e di qualità, ma anche di attraversamenti stradali protetti e fermate dotate di illuminazione ed adeguati sistemi di sicurezza; aumento della qualità urbana: il progetto dei metrobus si configura anche come occasione per la riqualificazione dei tracciati urbani e periurbani, curando l'inserimento urbanistico degli interventi.

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Nel documento Città metropolitana di Bologna (pagine 41-44)