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“Belle, e giovani donne”, diceva ad esse l’Amore, “d’onde avviene, che adesso fidate sì poco nel celebre dono della Bellezza, che cercate appassionatamente dallo studio faticoso ornamenti stranieri? Perché la ridente serenità de’ vostri volti è ella annerita dalla mesta riflessione? Perché il leggiadro scintillar de’ vostri occhi è arrestato dalla lenta attenzione? Perché da vostri labbri vezzosi in vece di soavi, e

232 Marino Berengo, Giornali veneziani…, cit., p. LIII. 233 Cfr. supra, pp.10 ss.

234 “Nuova raccolta di Composizioni Teatrali. Tradotte da Elisabetta Caminer Turra. Tomo III (Venezia 1775)”, «Giornale enciclopedico», agosto 1775, pp. 22-27, p. 22. Cito da Mariagabriella di Giacomo, L’illuminismo e le

donne…, cit., p. 172. A ricondurre esplicitamente l’articolo allo Scola – in merito ad altro argomento specifico –

è, in tempi recenti, Rita Unfer Lukoschik, già citata per il proprio interesse nei confronti di Elisabetta Caminer Turra: cfr. Rita Unfer Lukoschik, “La ricezione di Goldoni nel Settecento europeo: il ‘caso’ tedesco”, «Rivista di letteratura italiana», 25, 1, 2007, pp. 143-166, p. 147.

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“Thraex erit aut holitoris aget mercede caballum. / Arcanum neque tu scrutaberis illius umquam, / commissumque teges et uino tortus et ira; / nec tua laudabis studia aut aliena reprendes, / nec, cum uenari uolet ille, poemata panges.”: Quintus Horatius Flaccus, Q. Horati Flacci epistvlarvm. Liber primus, epistola XVIII, vv. 36-40.

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lusinghiere parole escono detti sentenziosi, ed austeri? Perché le delicate vostre mani […] maneggiano freddi libri, e insensibili, e s’impiegano a delineare le strane figure della geometria? Vi parlo per parere ancor di mia madre: ella adirata niegherà ch’io mi vi accosti; […] i dolci sentimenti, gl’improvvisi capriccj, la leggerezza allettatrice vi fuggiranno; allora la vostra bellezza diverrà pesante, ed inspida, voi cangerete uno stuolo di spasimanti adoratori in qualche amico severo […] e una languida noia sederà nel vostro cuore destinato ad essere il divino mio trono.

[…] Ma queste Divinità lusinghiere terranno sempre con voi lo stesso linguaggio? Vi proteggeranno contro al vecchio tempo veloce? In vece all’apparire di esso fuggiranno disgustate dal vostro fianco lasciandovi nelle di lui crude mani per trar lenti, e miseri giorni tra i tormenti d’insanabili irritate passioni […]?

Eppure belle, e giovani donne ecco quale sarà il vostro destino, se tutte ai capricci, e alle leggerezze dell’amore dedicandovi trascurerete di mettere in riserva nel vostro spirito delle utili, e dilettevoli cognizioni, che riempir possano il vuoto cui lasciar ci denno necessariamente i passeggieri diletti di gioventù. Non vi consiglieremo di darvi tutte allo studio, né di fuggir que’ beni, che la più naturale delle passioni presenta.

[…] Egli è necessario di tener vivi tutti i nostri sentimenti, che tutti traggano a sé una porzione della nostra sensibilità, che nessuno ci signoreggi. […] Gli strumenti di una sola corda sono sempre difettosi. […] Belle donne, e gentili, vi par questa un’aspra filosofia? […] Amate dolcemente, procurate di piacere, accomodatevi propriamente, siate sensibili all’amicizia, occupatevi della vostra famiglia, ma studiate qualche poco: leggete dei buoni libri, non vi sieno affatto ignoti i fatti della Religione, degli uomini della vostra Città; le Leggi del vostro Paese e non sieno per voi un gergo, un mistero […] ecco un riparo al disgusto e alla noja; eccovi più attente ad adempiere a’ vostri doveri. […] Voi diverrete in questo modo una porzione interessante della civil società […] e non dovrete tollerare di continuo gli amati rimproveri di imbecille incapacità, acremente scagliati da questi medesimi uomini dominatori, quando riscuotonsi dall’amoroso breve inebriamento, che li aveva fatti creder soggetti”.

A voi altre vaghe Donne, perciò vogliamo offrire come utile, e piacevole trattenimento il terzo Tomo delle Teatrali Traduzioni della Sig. Elisabetta Caminer Turra, ch’è appunto una di quelle Donne, che senza punto alienarsi dalle leggiadre occupazioni, ha voluto attendere allo studio.

Leggetele attentamente. […] Questo presente, che vi facciamo, sarà da voi accolto benignamente? Oppure punte d’invidia di un merito, che voi non avete, giungereste a malignarlo sotto il mentito zelo di domestica attenzione, che voi pur trascurate per sole […]?

I colti uomini che poi leggeranno questo libro, dipoi di averne osservate le bellezze, e scoperti i difetti […] s’ergeranno più in alto con le loro viste. […]

Quattro sono le nazioni, che figurano in questo Tomo. La Spagnuola nel Saggio nel suo ritiro; la Danese nel Stagnajo politico, la Francese con le leggi di Minosse, e la inglese col Chincagliere.

[…] perché […] dotti italiani, la nostra Italia è divenuta inspida, e neghittosa? Italiam Italiam.» 236

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Ivi, pp. 172-173. Grassetti miei. È evidente che Mariagabriella di Giacomo, in linea con una lettura della figura di Elisabetta Caminer Turra in relazione allo specifico interesse degli studi di genere, riporta dell’articolo – che non è stato possibile consultare personalmente – soltanto quei passi dove si dà maggiore rilievo al tema dell’educazione femminile. Tuttavia, come si osserverà a breve, all’interno della recensione al terzo tomo delle

Nuova raccolta di composizioni teatrali pubblicata su «L’Ésprit des Jornaux» nello stesso agosto del 1775 si

offre una traduzione del passo conclusivo si tale articolo del «Giornale Enciclopedico»: Le Journaliste [Giovanni Scola], après une espece de sortie contre les envieuses que notre respect pour les clames ne nous permet pas de raporter, finit par ces réflexions: «Pourquoi l’Espagne, à qui le génie des Arabe & l’influence de l’esprit de chevalerie avoient fourni un Théatre si riche & si magnifique malgré ses défauts, l-at-elle vu tomber depuis en décadence sans espoir de se relever? Et pourquoi d’autres nations dont le théatre étoit encore barbare dans le tems de fa splendeur l’ont elles porté si rapidement à la perfection? Pourquoi voyons nous sortir du froid climat du Dannemarck des comédies pleines de sel & de finesse? Pourquoi l’Angleterre conserve t’elle encore sur son théatre des extravagances qui le déshonorent au lieu de s attacher à la belle nature? Pourquoi, enfin, le génie Italien si fertile autrefois en chef d’oeuvres s’est il engourdi & abâtardi? Italiam, Italiam.» (Journal. Encycl. de Venise)”: “Nuova Raccolta di composizioni Teatrali &c. Nouveau Recueil de pieces de Théatre traduites par Elizabeth Camineo Turra. Tome IIIe. A Venise, 1775”, «L’Esprit des jornaux», Paris, Jean- Jacques Toutot, agosto 1775, vol. III, pp. 366-368, p. 368. Grassetti miei.

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Si osservi come l’esortazione alla lettura della raccolta drammaturgica rivolta alle “giovani

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