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Segnali di una fenomenologia della quotidianità 2

Dalla casa intelligente alla casa connessa

3.6 Segnali di una fenomenologia della quotidianità 2

Tra i vari scenari individuati all’interno del volume “Living Trend”, pubblicato da Future Concept Lab nel 2006, ne viene proposto uno, definito “hyperrelational”, direttamente collegato all’avanzamento tecnologico e caratterizzato dalle tendenze della convivialità e della connessione al mondo, al quale si rifà anche il modello di casa intelligente che si è cercato di esprimere nelle pagine precedenti. In “Living Trend” si parla di incremento del bisogno di interattività tra le persone, sia nella sfera privata che in quella pubblica; lo spazio domestico così come quello pubblico vengono esplorati nella prospettiva dei “connected worlds” e quindi è possibile leggere una maggiore fluidità del confine tra l’individuo e la collettività. Nello spazio domestico si riscontrano riti legati sia alla convivialità che alla connettività, i quali vengono supportati anche da soluzioni progettuali quali spazi flessibili, arredi polifunzionali e oggetti sempre più smart. In effetti, possiamo affermare che queste previsioni sociologiche hanno realmente anticipato il cambio di paradigma, portato dalle tecnologie, che si è verificato negli ultimi anni.

Come abbiamo visto nella parte iniziale di questo capitolo, la trasformazione digitale della società contemporanea pare, ormai, essere un dato di fatto e così anche la penetrazione nella nostra quotidianità di artefatti e sistemi sempre più evoluti.

Lab, che focalizza l’attenzione sui temi della tecnologia collegata al benessere e alla qualità della vita, sembra che il concetto di ‘smart’ in riferimento ad artefatti e sistemi, acquisisca realmente un significato più ampio grazie alla connettività. La ricerca, dal titolo “Il futuro connesso, ovvero l’Internet delle Cose”, si propone l’obiettivo di rilevare atteggiamenti, comportamenti, propensione degli italiani verso la tecnologia e il suo impatto nella quotidianità. L’indagine, condotta attraverso interviste dirette a un campione di 600 cittadini, di età compresa tra i 19 e i 64 anni, prende in considerazione tre ambiti di applicazione principali: quello delle Smart Cities, quindi la dimensione urbana, con particolare attenzione alla mobilità (auto, trasporti, ecc.), l’ambito domestico e quello della salute e del benessere. Nel complesso la ricerca dimostra quanto i nostri connazionali (non solo gli anziani ma anche i più giovani) siano diffidenti in maniera pregiudiziale, a livello culturale e psicologico, nei confronti di un mondo tecnologico del quale hanno consapevolezza e che, in realtà, è utilizzato ormai da tutti; è singolare, ad esempio, che gli italiani siano tra i maggiori utilizzatori, al mondo, di smartphone e social network. A differenza dei paesi anglosassoni, dove tecnologia è sinonimo di ‘progresso e futuro’, l’Italia è tuttora legata allo spirito tipico della cultura umanistica e tende a considerare meno rilevante quella tecnica.

I risultati dell’indagine mettono in luce che la tecnologia, e nello specifico le applicazioni legate alla connettività, avrà una puntuale affermazione se sarà indirizzata verso soluzioni in grado di trasmettere un senso di utilità concreta e se facilmente comprensibile. Tra quelle indagate, emerge che l’area della salute e del benessere, intesa anche nell’accezione di cura del corpo, è quella alla quale gli intervistati dimostrano una maggiore apertura. Riguardo all’ambito domestico si riscontra, soprattutto da parte delle donne, una propensione verso una maggiore intelligenza di certi artefatti che potrebbero fungere da aiutanti nella gestione delle risorse, mentre gli uomini si dimostrano più aperti verso l’aspetto ludico e legato all’entertainment, che la tecnologia può offrire.

Nella sintesi della ricerca, Future Concept Lab sottolinea che la tecnologia sarà smart, se avrà l’intelligenza di valorizzare il valore umano. L’idea che le tecnologie della connettività e la rete siano concepite come un mezzo per diventare più informati e consapevoli, quindi un po' più smart, si fa sempre più concreta17.

17   Il testo fa riferimento ai risultati della più recente ricerca condotta in Italia sul tema dell’Internet delle  Cose, condotta da Future Concept Lab per P&G, in occasione della terza edizione dell’Osservatorio  Oral Care – AZ Oral-B, messi gentilmente a nostra disposizione dalla Dott.ssa Linda Gobbi. Alcuni dati  sono disponibili nella registrazione della rubrica “Essere e Avere: Focus sui trend” che Future Concept  Lab tiene per Radio 24. Disponibile a http://www.futureconceptlab.com/essere-avere-focus-sui-trend/.  Consultato 05/15.

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FASE

TEORICO/

Capitolo 4