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I servizi d’aggregazione sociale

immigrazione nel territorio: l’integrazione sociale con la realtà cittadina ed una riflessione sulla

6.2.4 I servizi d’aggregazione sociale

Il panorama di offerte di servizi statali rivolti verso i giovani immigrati delle seconde generazioni da qualche anno ha cessato di essere prettamente un servizio rivolto alla rieducazione del ragazzo dopo un reato perseguibile dalla legge: ora , anche grazie a cambi significativi della giurisprudenza nazionale e locale, la possibilità di scambio a livello culturale e di dialogo nella società è

divenuta più frequente e maggiormente accettata in società, sostenendo l’importanza inoltre del supporto scolastico e della fine dello status di emergenza dopo il periodo di inserimento iniziale.

Per quanto riguarda Genova, si creano nuove strutture, dedicate alle diverse fasce d’età del minore, adatte alle esigenze diverse che il giovane riscontra: in ambito formativo sono state create ad esempio le agenzie educative, alle quali a nel capoluogo ligure si affidano molti ragazzi extra-comunitari170, le ludoteche per i ragazzi più piccoli, ovvero spazi di gioco e laboratori creativi ed artistici in cui i ragazzi, seguiti da educatori qualificati, nei quali possono esprimere le loro abilità manuali e intellettive.

Esistono inoltre le biblioteche, come quella di Porto Antico, dove c’è una forte presenza di letteratura infantile mondiale, compresa quella di autori africani e latino-americani, per andare incontro alle esigenze delle diverse popolazioni, le quali devono avere l’opportunità di formare i propri figli anche mantenendo un legame culturale con la terra d’origine; le attività parascolastiche, i cosiddetti

“dopo-scuola”, importante punto di riunione di giovani di tutte le nazionalità, dove, con l’esigenza di aspettare che il genitore esca dal lavoro, si crea un ambiente ludico ma allo stesso tempo formativo per svolgere i compiti e continuare a formare lo spirito di aggregazione e di cooperazione degli studenti.

E’ importante anche tenere in considerazione la disposizione geografica di queste strutture e dei servizi per i minori, in particolare per bambini e ragazzi extra-comunitari: le zone maggiormente interessate sono Sampierdarena (il centro Gallino ne è promotore, ospita centri estivi e attività invernali), Cornigliano, il centro storico di Genova. In questi ambiti urbani sono attive le associazioni e le cooperative che sviluppano progetti di recupero e sviluppo di attività giovanili e infantili, cercando un miglioramento del livello di integrazione tra autoctoni e ragazzi immigrati, appoggiati questi ultimi da una vasta rete di operatori ed assistenti sociali171.

Un esempio di riferimento per Genova è il consorzio sociale “Agorà”.

170 Circa un terzo del totale dei giovani stranieri presenti a Genova.

171

“Agorà è un consorzio di imprese sociali di comunità che promuove progetti di crescita e valorizzazione, solidarietà ed accoglienza per un territorio integrato e ricco di opportunità.

Impegno prioritario è l’essere soggetto attivo di governance locale promuovendo l’integrazione sul territorio di soggetti pubblici e privati, collettivi e individuali in ambito: socio-educativo, assistenziale, socio-sanitario, formativo, animativo, ludico-ricreativo, didattico-ambientali, d’inclusione sociale e lavorativa.

Agisce direttamente ed in rete sul territorio di Genova e della sua provincia, in partnership con altre imprese sociali sul territorio regionale, nazionale ed europeo, con un’offerta professionale, continuativa e qualitativa elevata, allo scopo di facilitare all’interno delle comunità locali percorsi di solidarietà accoglienza ed integrazione facendo emergere le risorse del territorio.

Gli obiettivi del Consorzio sono : centrare l’attenzione sulla “qualità” dei servizi resi, laddove per “qualità” si intende la rispondenza del servizio al bisogno al quale esso si riferisce e al soddisfacimento del “destinatario”, cioè di coloro che esprimono bisogno richiedono l’intervento; promuovere la forma di lavoro sociale come valore di impegno e come opportunità e occasione di vita”.172

Le esigenze per gli adolescenti sono differenti: essi hanno bisogno di luoghi d’aggregazione che siano un punto di incontro tra le classiche situazioni di ritrovo per adulti, e spazi su misura per giovani, al fine di favorire una crescita equilibrata: questi ragazzi infatti iniziano a frequentare ad esempio i centri commerciali173, dove passano molto del loro tempo, oppure parchi e piazze dove il contatto con altre persone, anche di età diversa, è maggiormente favorito (e a volte provoca episodi di devianza o criminalità).

Un limite italiano in questo senso, è costituito dalla gestione dello spazio pubblico, dalla cattiva comprensione del fatto che l’aggregazione informale tra coetanei è uno degli elementi decisivi per stabilire se esiste o no un livello accettabile di integrazione: la fruizione del tempo libero non ha una gestione organizzata a livello nazionale e locale, le abitudini dei giovani italiani spesso non combaciano con l’interpretazione che hanno i ragazzi stranieri del tempo

172 www.crea.liguriainrete.it/Progetti/MarLigure/AttivitaIanno/presAgora.pdf

173 Fiumara di Sampierdarena, Ipercoop di Bolzaneto, Terminal traghetti di P.Principe.

libero, con la coordinazione degli spazi e dei locali in cui divertirsi, o di punti di aggregazione da gestire e da frequentare. Questo, a volte, crea conflitti nelle città, porta un senso di discriminazione latente tra i giovani, ed una sorta d’emarginazione gli uni con gli altri, ovvero tra stranieri ed autoctoni.

Un esempio reale di queste argomentazioni è che molti ragazzi italiani non passano tutte le ore disponibili di una giornata di svago al centro commerciale, girando tra i negozi, andando in sala giochi o mangiando nel fast-food: per i ragazzi italiani sono attività limitate nel tempo, che trovano spazio nell’arco di una giornata, e non diventano i momenti di svago principali, come invece accade per molti ragazzi d’origine sudamericana, i quali nel Paese di nascita hanno, in particolare nelle grandi città, questo tipo d’abitudine.

La percezione dello spazio pubblico è diversa tra ragazzi stranieri e ragazzi italiani: alcuni ragazzi immigrati, ad esempio il sabato pomeriggio, trovano normale ed usuale sostare in zone pubbliche o nei parchi per molte ore.

Il ragazzo italiano non è particolarmente abituato a questo tipo di passatempo, preferisce organizzarsi per svolgere altre attività, anche sportive, come ad esempio una partita di calcio o frequentare associazioni 174 .

Altra differenza nel modo di concepire il tempo libero e le zone d’aggregazione cittadina è la concezione della “spiaggia” o del viaggio in autobus: la musica in queste due situazioni urbane, è la protagonista di episodi che portano gli Italiani ad “infastidirsi” per il volume troppo alto in spiaggia o per uno stereo acceso in autobus, abitudine non in uso per la maggior parte dei ragazzi italiani in particolare genovesi, e quindi non vista dai cittadini come un’azione pienamente accettabile in quel determinato contesto.

6.3 I giovani immigrati ed il loro rapporto con la scuola

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