Il quadro generale. Nel 2011 il valore aggiunto del settore primario della P.A. di Tren- to si è attestato su 429 milioni di euro con una diminuzione di oltre l’1% rispetto all’anno precedente (tab. 4). Tale andamento deriva da una modesta diminuzione della produzione della branca agricoltura, silvicoltura e pesca e da un contestuale incremento dei consumi intermedi. L’agricoltura contribuisce alla formazione del valore aggiunto del primario pro- vinciale per il 90%, mentre la selvicoltura incide per circa il 9%.
tab. 4 - produzione e valore aggiunto ai prezzi di base del settore primario (milioni euro)
2011 2010 Var. % 2011/10 agrIcoltura
- coltivazioni agricole 295 311 -5,2
- allevamenti 154 140 10,4
- attività di supporto all'agricoltura 48 45 6,4
Produzione di beni e servizi 497 496 0,2
Produzione dell'agricoltura 564 560 0,8
Valore aggiunto 385 389 -0,9
selVIcoltura
Produzione di beni e servizi 46 52 -12,6
Produzione della selvicoltura 46 52 -12,6
Valore aggiunto 40 42 -5,2
segue
Tab. 4 segue
2011 2010 Var. % 2011/10 pesca
Produzione di beni e servizi 6 6 -1,7
Produzione della pesca 6 6 -1,7
Valore aggiunto 3 4 -6,6
totale prImarIo
Produzione della branca agricoltura, silvicoltura e pesca 616 618 -0,4
Consumi intermedi 187 184 2,0
Valore aggiunto della branca agricoltura, silvicoltura e pesca 429 435 -1,4 Fonte: ISTAT (2012c).
L’andamento dei singoli comparti dell’agricoltura4. La produzione lorda della bran-
ca agricoltura è aumentata di circa l’1% su base annua, attestandosi su 564 milioni di euro5
(tab. 4). Le coltivazioni agricole hanno un’incidenza del 52% sul totale della branca agri- coltura, mentre gli allevamenti incidono per il 27%. Significativo risulta anche il peso delle attività secondarie (12%) che comprendono, tra le altre, l’agriturismo e la trasformazione aziendale di latte, frutta e carne. La diminuzione del fatturato del com-parto delle coltiva- zioni agricole (-5%) è legata alla negativa congiuntura registrata per la frutticoltura, il cui fatturato è sceso a 128 milioni di euro (-16%). La frutticoltura trentina ha un’incidenza del 23% sul totale della produzione lorda provinciale e di circa il circa il 5% sul totale della produzione nazionale del comparto. In particolare, il calo della quantità di mele raccolte nel 2011 (-3%) è stato associato a un negativo andamento della campagna di commercia- lizzazione. Per le produzioni vitivinicole è stata regi-strata una significativa flessione in termini quantitativi (-4% del vino prodotto) e una crescita del fattu-rato (+8%). Il compar- to zootecnico mostra invece un consistente aumento su base annua della produ-zione ai prezzi di base del 10%, con incrementi maggiori per le produzioni lattiero-casearie (+11%).
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norme e accordi locali
La legge provinciale sull’immigrazione risale all’inizio degli anni novanta (LP n. 13 del 2 maggio 1990) e prevede la costituzione di una Consulta provinciale per l’immigra- zione. Essa ha il compito di formulare, attuare e verificare i programmi di intervento della Provincia a favore degli immigrati extracomunitari; effettuare studi, indagini e ricerche sul fenomeno immigratorio; proporre misure per rimuovere gli ostacoli all’uguaglianza fra cittadini immigrati e italiani; definire interventi da realizzarsi presso il Parlamento e gli organi centrali di governo per l’adozione di opportuni provvedimenti per la tutela degli immigrati; individuare strumenti idonei a favorire la conservazione dell’identità culturale dei cittadini extracomunitari immigrati. La LP n. 13/90 garantisce l’accesso degli immi- grati e dei loro familiari ai servizi sociali e alle prestazioni socio-assistenziali previste dalla normativa provinciale e tutela i diritti alla salute, allo studio, al lavoro e alla formazione e riqualificazione professionale6. In particolare viene previsto che gli immigrati regolarmen-
4 Con i termini produzione lorda e fatturato si fa riferimento alla Produzione ai prezzi di base.
5 Per la selvicoltura è stata invece registrata una consistente flessione (-13%). La P.A. di Trento ha un’incidenza del 7% sulla produzione nazionale di questo comparto.
6 Con decreto del Presidente della Giunta del 27 marzo 2008 è stato approvato il regolamento per l’inserimento e l’integrazione degli studenti stranieri nel sistema educativo provinciale.
te presenti nel territorio per motivi di lavoro possano accedere ai benefici previsti dalla normativa provinciale in materia di edilizia abitativa. La Provincia promuove, inoltre, le iniziative che aumentano la disponibilità di alloggi concedendo contributi in conto capitale per il risanamento e la ristrutturazione.
La legge provinciale in materia di lavoro risale al 1983, un periodo nel quale il feno- meno migratorio era praticamente inesistente7. Nel 2011 la Giunta Provinciale ha adottato
il nuovo “Documento degli interventi di politica del lavoro 2011–2013”8. Questo strumen-
to di programmazione prevede 31 linee di intervento raggruppabili in 6 macrocategorie: servizi per l’impiego; formazione; incentivi (per il lavoro dipendente e non); progetti per l’occupazione; sostegni al reddito; attività di sistema. Per accedere ai benefici previsti dai singoli interventi è necessario che il soggetto sia domiciliato in provincia di Trento. Nel caso dei cittadini extracomunitari è richiesto il rispetto delle norme nazionali che discipli- nano l’ingresso e il soggiorno di questi soggetti per motivi legati alla prestazione di lavoro di tipo non stagionale.
Il principale ente che realizza gli interventi in materia di lavoro è l’Agenzia del Lavoro istituita con la legge provinciale n. 19/83. Gli obiettivi dell’Agenzia sono: la diffusione del lavoro di qualità, regolare e in sicurezza; l’aumento della partecipazione al lavoro; l’aumen- to della professionalità dei lavoratori; l’agevolazione dell’inserimento qualificato dei giova- ni; l’offerta di sostegno e di reti di protezione ai lavoratori disabili o in difficoltà occupazio- nale; l’efficienza del funzionamento del mercato del lavoro, favorendo il rapido e puntuale reperimento della manodopera da parte delle imprese. I servizi sono svolti a titolo gratuito e vengono erogati dai 12 Centri per l’Impiego (CPI) diffusi a livello territoriale.
I CPI hanno l’importante compito di promuovere l’incontro tra domanda e offerta nel mercato del lavoro (“Borsa lavoro”). Allo scopo è attiva una banca dati contente le infor- mazioni riguardanti i soggetti alla ricerca di lavoro (disoccupati e/o occupati) o in cerca di altra occupazione. I dati sono messi a disposizione delle imprese alla ricerca di lavoratori che soddisfano i requisiti ricercati. Sono inoltre raccolte e diffuse informazioni sulle singo- le occasioni di lavoro offerte a livello provinciale.
I lavoratori immigrati sono per la maggior parte degli stagionali che non si avvalgo- no frequentemente dei CPI e ricorrono invece al Centro informativo per l’immigrazione (Cinformi),. associazione costituita sia da soggetti pubblici (Servizio per le politiche sociali della Provincia Autonoma di Trento) che privati, che assiste il cittadino straniero fin dal momento del suo arrivo in Trentino.