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Il sistema elettorale italiano, anche se gestito da una legge elettorale39 che non presta

importanza ai singoli candidati, continua ad attrarre numerosi esponenti politici nella Rete.

1.5.1 La constituency communication

Il web permette di connettere tra di loro il sistema dei media con i cittadini, creando un flusso informativo bidirezionale teso all'ascolto e alla trasparenza. Come evidenzia Norton: il web «è innovativo dal punto di vista della tecnologia, ma lo è anche dal punto di vista delle modalità di uso, ridefinendo la forma della politica tramite nuove forme organizzative e consentendo ai cittadini di esprimere direttamente ai legislatori i loro punti di vista senza la necessità di intermediari come i giornalisti, e i partiti politici40».

La rete permette di instaurare scambi diretti tra il sistema politico e i cittadini, senza l'intervento di terzi, ridefinendo così la constituency communication, cioè l'insieme dei rapporti, degli scambi comunicativi e dei collegamenti che si instaurano tra l'elettorato e coloro che vengono eletti. Le nuove tecnologie permettono, infatti, la possibilità di

38 L. Mosca, La webpolitica, op. cit., p. 16.

39 La legge elettorale n.270 del 21 dicembre 2005 è stata formulata dal Ministro per le Riforme Roberto Calderoli, che fu definita da egli stesso “una porcata” e per questo soprannominata “Porcellum”. Si caratterizza per un sistema proporzionale con liste bloccate, una soglia di sbarramento e un premio di maggioranza. Il 4 dicembre 2013 la Corte Costituzionale ha dichiarato l'incostituzionalità di alcune parti della legge: l'assegnazione dei premi di maggioranza e l'impossibilità per l'elettore di fornire una preferenza.

40 P. Norton, Four models of Political Representation: British Mps and the use of ICT, Journal of

instaurare flussi comunicativi moderni e innovativi, mantenendo anche dei costi economici contenuti.

La constituency communication si inserisce all'interno di una strategia politica e comunicativa che mira a creare le condizioni per ottenere un successo elettorale41.

Interessante, a livello comunicativo, è la buona riuscita di una constituency communication individualizzata, che focalizza l'attenzione sul singolo candidato e sulla sua attività finalizzata ad instaurare un vero e proprio rapporto con il cittadino-elettore, in un rapporto bidirezionale. Le condizioni per l'affermazione di una constituency communication individualizzata prevede tre diversi livelli: il livello sistemico-strutturale (macro), organizzativo (meso) e individuale (micro) fra i quali:

• diffusione e adozione di internet tra i cittadini (dimensione macro): difficilmente si potrà costruire un flusso comunicativo in un ambiente nel quale internet risulta essere poco accessibile a tutti i cittadini;

• tipo di sistema elettorale (dimensione macro): la tradizione europea tende a privilegiare un sistema elettorale centrato sui partiti. Infatti il sistema elettorale attualmente in vigore in Italia non favorisce una constituency communication individualizzata;

• accessibilità dei media mainstream (dimensione macro): in Italia si assiste sia alla diffusione da parte del principale media informativo, la televisione, a concentrare la politica intorno alla figura di spicco del partito, il leader di partito, non considerando gli altri politici, sia al controllo politico sulle emittenti televisive da parte della maggioranza politica;

• sensibilità e investimento tecnologico dell'organizzazione partitica (dimensione meso): Ward, Lusoli e Gibson hanno studiato l'influenza attuata dalla party culture,

party resources e party incentives, dove per party culture si intende la predisposizione ai

nuovi media da parte di partiti con militanti giovani e attivi; per party resources si intende l'offerta di risorse per i parlamentari, tramite l'assistenza tecnica e con

party incentives si intende che i partiti minori hanno maggiori incentivi ad usare le 41S. Bentivegna, Parlamento 2.0. Strategie di comunicazione politica in internet, Milano, Franco Angeli, 2012, p. 15.

nuove tecnologie per ottenere visibilità42.

• sensibilità tecnologica dell'organizzazione parlamentare (dimensione meso): il parlamento italiano ha intrapreso una strada di sviluppo tecnologico verso l'e-

parliament per migliorare la trasparenza dell'operato del sistema politico;

• caratterizzazione socio demografica dei parlamentari (dimensione micro): i politici interessati all'utilizzo delle nuove tecnologie sono stati identificati nelle categorie di: -maschi; - giovani; -con un elevato capitale formativo; -inseriti all'interno del mondo lavorativo.

• seniority dei parlamentari (dimensione micro): si riferisce alla durata dell'esperienza parlamentare.

La constituency communication individualizzata è costituita da tre dimensioni43:

1. la voce del parlamentare: intervento autonomamente gestito, organizzato e diffuso dal soggetto in relazione all'attività svolta in parlamento;

2. l'ascolto dei cittadini: un tempo garantito dalla presenza del partito sul territorio e oggi assicurato dal web;

3. l'interazione tra parlamentari e cittadini: rappresenta ancora un'illusione che tutti i soggetti del sistema politico affermano di voler raggiungere.

«La disamina della presenza dei parlamentari italiani nel web, nelle tre aree della presa di parola, dell'ascolto e dell'interazione restituisce un quadro nel quale la constituency

communication si declina, esclusivamente, nei termini di un'operazione di self promotion da

parte del soggetto politico44».

1.5.2 I siti web

L'enorme diffusione della rete e lo sviluppo delle nuove tecnologie ha comportato dei cambiamenti anche nei siti web. Se fino alla fine degli anni Novanta possedere un sito internet era indice di modernizzazione, oggi non è più così.

Il sito internet consentiva ai politici di offrire informazioni e permetteva un contatto

42 S. Ward, W. Lusoli, R. Gibson, Australian MPs and the Internet: Avoiding the Digital Age?, in The

Australian Journal of Public Administration, 2007, v. 66, n. 2, p. 213.

43S. Bentivegna, Parlamento 2.0. op. cit., p. 35. 44Ivi, p. 39.

diretto con i cittadini, anche se il livello di interattività era molto scarso, in quanto la comunicazione era unidirezionale e si basava su un sistema top-down. Questo genere di siti vengono definiti come “siti vetrina” ed hanno l'unico scopo di instaurare un livello minimo di presenza in rete, soprattutto volta alla promozione del soggetto politico. L'avvento del web 2.0 ha modificato tutte le regole precedenti e ha introdotto nuovi strumenti da utilizzare nel contesto politico.

I siti sono oggi lo spazio ideale della rete che permette di pubblicare e diffondere materiale informativo, comunicati stampa, interviste, articoli, etc.; vengono gestiti in autonomia dai politici, evitando in questo modo il controllo da parte del sistema dei media. Il rischio rilevato è, però, la creazione di una «“brochureware”, una collezione di informazioni che non differisce significativamente da quelle che si potrebbero trovare in un catalogo di una compagnia o nei cataloghi pubblicitari distribuiti in aereo45».

Il sito web presenta alcuni elementi che appartengono alla sfera della self presentation del personaggio politico, come la pubblicazione della fotografia personale nella homepage del sito o la scelta di inserire un pay-off nella homepage, una scritta, cioè, che solitamente viene inserita accanto alla fotografia o al simbolo del partito e che è in grado di veicolare il messaggio con cui il soggetto politico si identifica. Questi elementi permettono di instaurare un rapporto con i cittadini, esprimono le attività svolte e trasmettono un impegno dei politici diretto ai cittadini.

Gli approcci che evidenziano il rapporto che gli esponenti del sistema della politica hanno instaurato con le nuove tecnologie sono essenzialmente due:

1. conservatore; 2. innovativo.

Il primo tipo evidenzia un rapporto ancora vecchio stampo, che vuole dimostrare una presenza sulla rete, ma ancora poco aperto all'utilizzo sui social network; mentre il secondo approccio mostra una figura al passo con i tempi, che sceglie di affiancare al sito l'utilizzo dei social network.

1.5.3

I blog

I blog sono stati definiti «siti web i cui contenuti sono organizzati cronologicamente, […] aggiornati frequentemente, accessibile a chiunque sia interessato a leggerli ed, eventualmente, a commentarli46».

Con l'introduzione dei blog nel mondo politico, è stato modificato notevolmente il modo di fornire le informazioni, che viene ad essere:

• alternativo; • bidirezionale;

• disintermediatizzato47.

I blog hanno numerose funzioni, e tra queste la più importante risulta essere la riduzione della percezione della distanza presente tra i politici e i cittadini; i blog consentono di instaurare un vero e proprio rapporto con i destinatari della politica, esercitando la funzione di accountability, che permette all'esponente politico di rendere trasparente il suo operato, offrendo informazioni circa la sua attività.

Inizialmente i blog hanno avuto ampia diffusione come diari di rete, creati per condividere i propri pensieri; successivamente hanno subito una trasformazione che ha condotto sempre più ad argomenti di carattere pubblico e «hanno dimostrato di poter sviluppare la discussione, portare alla ribalta temi che in alcuni casi i media online non avrebbero raccolto e dare vita a veri e propri gruppi di pressione in grado di mobilitare gli individui48».

L'avvento del web 2.0 ha reso i blog degli strumenti in grado di instaurare una sorta di dialogo con i propri seguaci, ma i politici italiani non hanno saputo cogliere tale occasione, infatti numerosi blog di politici italiani non consentono l'inserimento dei commenti ed inoltre la stesura dei post viene spesso delegata a figure terze.

I blog hanno assunto un ruolo rilevante nella società, tanto da determinare l'agenda setting quotidiana affiancando gli altri media. Essi possono essere una vera alternativa ai media tradizionali, trattando temi che normalmente l'agenda tiene volutamente a debita

46Ivi, p. 66.

47F. Pira, La net comunicazione politica, op. cit., p. 50. 48Ivi, p. 51.

distanza. I blog partecipano alla creazione di una democrazia più all'avanguardia, che presuppone una partecipazione dei cittadini più attiva. Infatti il blog «è un'opportunità che internet offre a tutti coloro che vogliono prendere la parola, condividere esperienze, confrontare punti di vista: in altre parole, contribuire a creare quel mormorio che segna le democrazie avanzate del mondo di oggi49».

I blog possono essere suddivisi in tre modelli principali:

1. pseudo blog;