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3 1 Uno snodo tra i l Nord e i l Sud Progetti al servi zi o del l ' economi a

Lo studio del nuovo sistema parigino legato al canale dell'Ourcq215, i lavori

pensati dai tecnici dell'Ecole Nationale des Ponts et Chausséesper il

214 Cfr.Werner,Zimmermann 2003,pp.7-12. 215 Cfr.parr.II.1.2,II.1.3.

potenziamento delle reti idriche internazionali216,l'imponente progetto della

Navigation Bonaparteideato da Marcel Prault de Saint Germain217: sebbene in

parte non realizzate, tutte queste proposte erano accomunate dalla medesima visione progettuale, una visione che teneva conto di un territorio ampio, dai caratteri di volta in volta di?erenti, per i quali il potenziamento delle risorse e dei collegamenti idrici rappresentava ancora un nodo fondamentale nella gestione diun moderno sistema deicommercie deitrasporti.

Il nuovo e centralizzato ordine statale e amministrativo, le volontà strategiche dettate dalla localizzazione geogra0ca deicasidistudio,la dinamica ditransfert culturelinnescata daiviaggiin Italia deitecnicipongono igrandipianideiprimi annidell'Ottocento in un'ottica prettamente (e per la prima volta) europea,che si pre0ggeva di collegare territori molto lontani tra loro , ma che, allo stesso tempo, si distacca inevitabilmente dall'approccio progettuale dei decenni e dei secoliprecedenti218.

In questo quadro,però,nell'arco diquella manciata dianniche intercorsero tra gli sconvolgimenti della Rivoluzione e l'avvento del nuovo ordine consolare, si distinse l'attività progettuale diuno deigià citatiingegneridell'Ecole Nationale des Ponts et Chaussées ,Jean-Pierre Brullée219.

Vale senza dubbio la pena di so?ermarsi rapidamente su alcuni dei progetti messi a punto da Brullée, che sembrano costituire un importante precedente progettuale e un modello operativo per la messa a punto deipianisuccessivi. Come si è già avuto modo di accennare, l'attività di Brullée si inserisce all'interno di quell'ambio dibattito, avviato già nel tardo Seicento, per la costruzione diun nuovo canale che permettesse dicollegare Parigia Dieppe,in

216 Cfr.par.II.2.1. 217 Cfr.par.II.2.2.

218 Cfr.parr.I.1.1,I.1.2,I.2.1,I.2.3,I.2.4,II.1.1 e II.1.2.

219 Jean Pierre Brullée (1733-1814) ricoprì diverse cariche all'interno dell'amministrazione di Ancien régime prima e napoleonica poi:Ingénieur des Ponts et Chaussées, Constructeur de ponts et de canaux, Chargé de l'entreprise générale de la charpente des prisons et hôpitaux de Paris. Si è già avuto modo di accennare a una parte dell'attività di Brullée nell'introduzione alCapitolo II e nelparagrafo II.1.2.

Normandia,accorciando didiversigiornila di⌧cile navigazione lungo la Senna e garantendo alla città sede deiRe diFrancia lo sbocco sulMare delNord220.

Tra tuttiiprogettimessia punto e visionatinelcorso deidecenni,ilpiù ampio e ambizioso fu senz'altro quello presentato proprio da Brullée. Anche se, come si sa, non venne mai costruito, nel 1791 il progetto arrivò sul tavolo di discussione dell'Assemblea Nazionale.

Ritenendo di particolare importanza il miglioramento dellanavigation intérieure della Francia in relazione soprattutto all'operato deigovernideglialtri paesi europei221, l'Assembléegiudicò il progetto di Brullée come utile ed

e⌧ciente. Il tragitto, che prevedeva anche la costruzione di numerosi punti portualiall'interno della città e che era molto simile a quello delfuturo sistema dei canali parigini (e al quale molto probabilmente si ispirò lo stesso Girard), prevedeva di creare una derivazione dalla Marna (invece che dall'Ourcq); passando dall'allora comune della Villette, la derivazione avrebbe seguito due direzioni: una che, attraversando i quartieri di Saint-Martin e du Temple, sarebbe arrivata 0no all'area della Bastille, e da lì all'Arsenale e alla Senna; e l'altra, tagliando per Saint-Denis e Montmorency, sarebbe arrivata a raggiungere Pontoise; da lì, con un altro canale progettato dallo stesso Brullée, avrebbe proseguito ilsuo percorso 0no a Dieppe (Fig.28).

Tecnico competente e 0ne conoscitore della morfologia dell'area urbana e territoriale di Parigi, Brullée aveva quindi già ben chiari i vantaggi di una canalizzazione derivata da nord, e sviluppata su due bracci, uno in direzione nord-sud e l'altro in direzione est-ovest: oltre a garantire il dovuto approvvigionamento idrico alla città e il raggiungimento via acqua del porto urbano dell'Arsenale, la nuova struttura idrica avrebbe permesso il raggiungimento dell'area diConHans Sainte-Honorine e di Pontoise, 0no a giungere alMare delNord.

220 Cfr.par.II.1.2.

221 Cfr. doc. n. 16 dell'Appendice documentale:“Il su⌧t, pour se convaincre de l'importance et de l'utilité de la navigation intérieure, de considérer les avantages qui ont résulté de l'établissement des canaux en Europe” ; Backouche 2010, pp. 280-281.

Proprio quest'ultimo aspetto risulta essere uno deipiù importantidell'attività di Brullée che, ancora prima dell'epoca napoleonica, delle grandi conquiste e dell'uni0cazione dell'Impero, ragiona e progetta ad una scala prettamente “europea”.

Secondo Brullée, e secondo la stessa Assemblée Nationale, la realizzazione di un nuovo canale con queste caratteristiche avrebbe permesso a Parigi, e quindi a tutta la Francia, di concorrere con Londra e con il 0orente commercio dell'Inghilterra: raccogliendo lungo il suo corso i mercanti di mezza Europa, la nuova derivazione avrebbe garantito gli agganci commerciali con il Belgio e le ricche Fiandre, con gran parte delle altre regionidel Paese e con l'Oceano,che avrebbe permesso l'arrivo delle merci dell'Oltremare veicolate a partire dallo stesso porto diDieppe.

Questa visione risulta peraltro chiaramente esplicitata in un passaggio dello stesso documento:

“Le Canalde M.Brullée exécuté,Paris deviendra l'émule de Londres commerçante;ilexistera des relations toujours actives entre les habitants de la Capitale et des di?érents départements avec les nations étrangères.Dans un vaste bassin,sous les murs de Paris,seront rassemblées les marchandises nationales et étrangères, celles de la Normandie arriveront par la Basse-Seine; celles de la Flandre et de la Picardie par l'Oise;celles de la Lorraine et de la Champagne par la Marne; celles de la Bretagne, de l'Anjou, de la Touraine, de l'orléanais, et même de la Bourgogne, par la haute-Seine, dans laquelle se jettent l'Yonne, les canaux d'Orléans et de Briare,quipar leur communication avec la Loire,formeront pour la ville de Paris une jonction avec l'Océan:les productions d'outre-mer y aJueront aussipar le port de Dieppe”222.

222 Cfr. doc. n. 16 dell'Appendice documentale, trad. “Costruito il canale progettato da M. Brullée, Parigi diverrà come la Londra commerciante; si registreranno delle relazioni sempre attive tra gli abitanti della Capitale e dei di?erenti dipartimenti con le nazioni straniere. In un vasto bacino, posto sotto le mura di Parigi, saranno depositate le merci nazionali e straniere, quelle provenienti dalla Normandia arriveranno per la Bassa Senna; quelle delle Fiandre e della Piccardia attraverso ilcorso dell'Oise;quelle della Lorena e dello Champagne attraverso la Marna; quelle della Bretagna, dell'Anjou, della Touraine, della regione diOrléanse e della Borgogna attraverso l'Alta Senna,nella quale sigettano l'Yonne, icanalidiOrléans e diBriare che,grazie alla loro comunicazione con la Loira,formeranno una giunzione tra la città di Parigi e l'Oceano: i prodotti dell'Oltremare vi arriveranno così tramite ilporto diDieppe”.

Qualche anno dopo questa discussione, e già sotto il Consolato, Brullée risulta l'autore di un altro progetto a grande scala: nel 1802, presenta all'allora Primo Console Bonaparte la proposta di una nuovaNavigation générale della Francia. Come si evince dallo studio della mappa, Brullée suddivide il Paese e i suoi con0ni in sette sezioni e per ogni sezione individua la principale città (Valenciennes, Metz, Parigi, Orléans, Tolosa, Lione e Torino) e immagina la creazione dinuovicanalidicollegamento,segnatiin rosso sulla carta (Fig.29). Oltre alcomplesso tracciato individuato per la costruzione del“Canalde Paris”, l'ingegnere concepisce la messa a punto di una serie di canali di collegamento tra i 0umi principali del Paese e tra gli aJuenti dei singoli 0umi. Così costituita,la rete immaginata da Brullée avrebbe garantito un ampio margine di movimento nei collegamenti idrici, che avrebbe permesso di muoversi agilmente all'interno delPaese,0no a raggiungere imarie,soprattutto,gliStati che la circondavano.

Risulta quindichiaro come l'operato diBrullée non costituisce solo un modello per il progetto del sistema dei canali parigini, ma si con0gura anche come un importante precedente. Per la sua visione a grande scala, per la previsione di collegamentiidrici Huidi all'interno della Francia e per l'ipotesi di raggiungere, sempre via acqua, tutti i mari e i paesi vicini - come il Belgio, la Germania, la Svizzera, l'Italia e la Spagna - l'operato di Brullée dà conto di una tendenza molto chiara: formulando idee di collegamento già alla scala europea, Brullée anticipa le strategie progettuali dei tecnici napoleonici, avvicina idealmente i paesicon0nantigrazie ainuovicollegamentie getta le basiper la nascita diuna possibile “Europa delle acque”.