Di parti mento del l a Brenta
III. 2 1 Veneto ' regi one i dri ca' : i denti tà cul tural e, soci età ed economi a del l a ci ttà d' acqua
Con la de0nitiva annessione al Regno d'Italia265, nel 1805 l'Impero Francese si
trovò quindi a includere nei propri possedimenti un territorio molto vasto, incorporando tra l'altro tutta l'area delle province venete.
La regione veneto-adriatica si con0gurava come un polo idrico di notevole importanza:venata da numerosigrandi0umi– come ilPo,l'Adige,ilBrenta,il Piave,ilBacchiglione e ilSile,che sigettavano in diversipuntidell'Adriatico o direttamente nella laguna - e da canalizzazioniurbane e territorialiderivate dai corsi d'acqua maggiori, essa aveva basato sulla presenza dell'acqua
264Cfr.doc.n.60 dellAppendice documentale. 265Cfr.parr.II.1.1,III.1.1.
l'organizzazione della propria economia, dei propri commerci e dei rapporti socialitra la popolazione266.
In Veneto, infatti, l'elemento idrico rappresentava il 'collante' dell'identità regionale e geogra0ca: la traccia dell'acqua era la componente essenziale nella costruzione delpaesaggio naturale e antropico.Ancora oggi,è possibile pensare a città come Venezia, Chioggia, Bassano, Treviso e Padova non più come 'anomalie urbane',ma come “possibiliparadigmiinsediativi”267.
Usando le parole dell'antropologo Vito Teti, l'acqua può infatti essere vista come un
“Potente fattore di con0gurazione identitaria, elemento aggregante, materiale simbolico di intere civilt4, marcatore decisivo di realt4 e della rappresentazione dei diversi mondi in cui gli uominisitrovano a vivere”268.
Come speci0ca inoltre Daniela Zumianii0umivenetierano da sempre
“Elementinaturalisacralizzati,collegatialluogo in cuiscorrono,tanto da costituire,talvolta,il carattere territoriale maggiormente identi0cativo [...]”269.
Come si sa, Padova, Bassano, Treviso, Rovigo, Verona sono città nate e cresciute vicino,intorno o 'a cavallo'diuno più 0umie grazie allegame con essi hanno sviluppato una serie di speci0cità tipiche e facilmente riconoscibili: il paesaggio Huviale arcadico e pittoresco270 (largamente rappresentato tra la
seconda metà delSettecento e la seconda metà dell’Ottocento da artistiitaliani,
266Per una rapida panoramica del ruolo dei 0umi e dei canali nella de0nizione della struttura economica, commerciale e sociale delle città venete si vedano tra gli altri: AA.VV. 1989, Perusini1998,Vallerani2000.
267Cfr.Zucconi2004,p.88. 268Cfr.Teti2003,p.XVII. 269Cfr.Zumiani2016,p.325.
270Sul tema dell'identità e dell'iconogra0a urbana delle città d'acqua tra Settecento e Ottocento siveda anche ilpar.I.1.3.
come l'incisore friulano Sebastiano Lovison271, che riprendevano le matrici dei
capricci diorigine 0amminga),la presenza dipiccoliporticittadini,degliargini, delle passeggiate lungo il 0ume, dei ponti, le strette somiglianze con gli scorci veneziani. Secondo Francesco Vallerani, infatti, “la presenza dell’acqua è essenziale per conferire inequivocabile speci0cità a un luogo” 272.
I centri storici di molte delle città venete possono vantare ancora oggi un carattere speci0co, che si potrebbe de0nire “an0bio”. Fin dai tempi antichi l'acqua aveva creato dei solidi collegamenti tra le città venete: ad esempio, nel caso di Bassano, Padova e Venezia era proprio il 0ume Brenta a connettere commercialmente e culturalmente i tre centri urbani. Oltre a Huitare i legnami 0n dalla sorgente trentina, il Brenta era 'garante' delnetworkingeconomico e sociale tra le città: insieme alle materie prime, il 0ume veicolava quadri e conoscenze delmilieu culturale delnord della regione,che daipaesialle pendici delMonte Grappa passavano dalcentro patavino,0no a raggiungere Venezia,il centro delpotere dogale.
Padova costituiva anche lo snodo delle connessioni tra Venezia e Vicenza: tramite il Bacchiglione, quest'ultima riceveva dalla “Dominante” pesce e verdure e inviava in laguna i prodotti dell'entroterra destinati all'esportazione e aicommercicon l'Estero273.
Anche Rovigo, già molto prossima ai centri dell’Emilia e vicina all’orbita economica e culturale ferrarese, era riuscita a garantirsi le connessioni con il resto dell'area veneta:grazie a una diramazione dell'Adige,l'Adigetto,ilcentro rodigino si connetteva a ovest con Verona a ovest e a est con la laguna di Venezia.
271Sebastiano Lovison (1775-1845) fu un incisore molto attivo nell'area diBassano,legato alla 0orente attività della famosa famiglia di stampatori bassanesi dei Remondini. Sulla vita e l'attività di Lovison si veda Rossitti 1981; sull'attività della famiglia Remondini si veda Infelise 1990.
272Cfr.Vallerani2004,p.92. 273Cfr.Bonarrigo 1992,p.57.
Treviso in0ne, grazie ai suoi tre rami cittadini che dalla Botteniga sfogavano nel Sile, aveva la possibilità di trasportare via mare (attraversando la laguna vicino Torcello e Burano) le materie prime prodotte in città, veicolandole a Venezia 0no alla Sacca della Misericordia, sul margine nord della città, ai
fonteghidiRialto e aifornidelsestiere diCastello274.
La rete idrica era dunque uno deglielementimaggiormente identi0cativiper le città venete:una presenza cosìuniforme e di?usa delle risorse idriche ha fatto sì che gli abitanti del Veneto avessero a⌧nato nel corso dei secoli diverse attitudini tecniche legate alla gestione delle acque, come quelle riferite all’irrigazione,alla costruzione diponti,diportie diimbarcazionie,soprattutto alla difesa dalle piene.
Acqua per dissetare, per pulire, per difendere, per creare energia, acqua per trasportare materie prime e cultura: tutti questi aspetti utilitaristici dell’elemento idrico, che erano per le città e per i cittadini la componente essenziale per la sopravvivenza e per la ricchezza economica, fecero sì che ogni centro urbano simunisse non solo diun piccolo porto - chiamato quasisempre
Portello e ilcuiaccesso avveniva sotto forma diuna varco nelle mura - ma anche e soprattutto diuna rete idrica urbana e⌧ciente e capillare.Essa sarebbe infatti servita non solo a connettere le città della medesima regione, ma anche, nell'ottica francese dei primi anni dell'Ottocento, a poter creare dei collegamenticon altre zone delRegno,e dell'Impero.
III.2.2. L'antica con,gurazione del sistema idrico di Padova: Brenta,