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Storytelling

Nel documento PIANO DEGLI SPOSTAMENTI CASA-LAVORO (pagine 17-21)

1 INTRODUZIONE

1.5 Storytelling

In questo contesto di continua evoluzione degli orientamenti politico-sociali e normativi a carattere internazionale e nazionale, oltreché di evoluzione tecnologica, l’Istituto ha iniziato ad avviare una serie di attività necessarie per la trasformazione degli obiettivi e delle linee strategiche in azioni concrete in termini di sostenibilità nella sua accezione complessiva.

Nel corso del 2021, anche al fine di cogliere l’opportunità di finanziamento offerta dal Mims (Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili), l’Istituto ha provveduto alla redazione del PSCL con particolare riferimento a due Sedi di Roma, in coerenza con le Linee guida emanate nello stesso mese di agosto. Per la produzione del documento, sono state svolte le attività di ricognizione tramite questionario, di analisi, di individuazione e pianificazione delle misure per la mobilità pervenendo a una stima della riduzione dei climalteranti in funzione dell’attuazione delle misure previste.

Il PSCL di agosto costituisce il punto di partenza del presente lavoro, esteso alle Sedi rientranti nel perimetro definito dalla norma, e rappresenta un passo in avanti verso una sempre maggiore attenzione dell’Ente alle tematiche della diminuzione del traffico veicolare e della sostenibilità ambientale.

Da sottolineare, comunque, come l’Istituto già da tempo [cfr lettera Direzione centrale prestazioni-Inail 7 novembre 2011, n. 8476 “Infortunio in itinere - utilizzo del mezzo privato (bicicletta)”] abbia considerato “la sempre maggiore attenzione a livello ambientale e sociale orientata a favore di una mobilità sostenibile che annovera tra le sue forme l’uso della bicicletta […]” orientando anche le politiche assicurative a favore della mobilità sostenibile, seppure limitando l’indennizzabilità dell’infortunio in itinere avvenuto in bicicletta alla sola ipotesi in cui l’evento lesivo si fosse verificato su pista ciclabile o zona interdetta al traffico.

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In seguito, il legislatore, con il collegato ambientale alla legge di stabilità 2016, ha sancito espressamente che, a prescindere dal tratto stradale in cui l’evento si verifica, l’infortunio in itinere occorso a bordo di un velocipede deve essere, al ricorrere di tutti i presupposti stabiliti dalla legge per la generalità degli infortuni in itinere, sempre ammesso all’indennizzo.

Norma immediatamente recepita dall’Istituto con la circolare 25 marzo 2016, n.14

“Linee guida per la trattazione dei casi di infortuni in itinere. Utilizzo del velocipede.”

con cui l’azione di evoluzione dell’Istituto verso l’utilizzo di mezzi di trasporto più sostenibili è evidenziata dalla equiparazione del trattamento dell’infortunio in itinere se occorso in caso di utilizzo di mezzi alternativi quali la bicicletta.

Data l’importanza che la materia ricopre in ambito strategico e operativo, l’Inail sta definendo (anche avvalendosi dell’istituito gruppo di progetto multidisciplinare) un nuovo modello gestionale sia per meglio soddisfare tutte le richieste normative, sia per affrontare più adeguatamente il tema legato alla “funzione mobilità” prevedendo di istituire una struttura stabile e interdisciplinare con un nucleo centrale di competenza specifica e di individuare mobility manager territoriali che svolgeranno le funzioni di mobility manager aziendale con riferimento alle unità locali di competenza interagendo direttamente con i mobility manager d’area dei comuni di riferimento.

La nuova struttura, denominata nello schema sottostante come “Centro di competenza-mobility management)”, di supporto al corporate mobility manager (figura prevista nella Prassi di riferimento 2018, Uni, n.35 e ai mobility manager territoriali, dovrà essere costituita da “…figure con adeguata professionalità, anche di tipo multidisciplinare, nonché rappresentanti del direttivo aziendale e dei dipendenti” come auspicato dalla normativa vigente.

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In particolare, gli obiettivi e le attività che la nuova struttura si troverà ad affrontare, coinvolgendo diversi attori, si riferiscono a vari temi, tra cui:

• miglioramento della qualità dell’aria e dell’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare;

• sensibilizzazione, formazione e coinvolgimento dei dipendenti verso una mobilità sostenibile con l’effetto di ridurre il traffico veicolare e l’inquinamento cittadino aumentando, nel contempo, il benessere individuale e sociale;

• collaborazione alla realizzazione di piani di azione mirati all’ottimizzazione degli spostamenti casa-lavoro indirizzati alla decongestione del traffico in collaborazione con i mobility manager d’area e, in generale, con gli Enti nazionali preposti;

• costante aggiornamento sulle normative riguardo i temi della mobilità e dell’inquinamento in generale, oltre che sulle azioni e iniziative intraprese da altre realtà pubbliche e private con le quali eventualmente stipulare accordi e protocolli;

• comunicazione interna ed esterna, nel rispetto della brand identity dell’Istituto;

• definizione di standard e linee di indirizzo comuni per la redazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro e per le misure da mettere in campo in ottica di mobilità sostenibile;

MODELLO ORGANIZZATIVO

FASE DI AVVIO FASE DI CONSOLIDAMENTO

GRUPPO DI PROGETTO

MULTIDISCIPLINARE CORPORATE

MOBILITY MANAGER CENTRO DI COMPETENZA

PER IL MOBILITY MANAGER RESPONSABILI TERRITORIALI DELLA MOBILITÀ CENTRO DI COMPETENZA

MOBILITY MANAGEMENT

MOBILITY MANAGER TERRITORIALI CORPORATE

MOBILITY MANAGER GRUPPO DI PROGETTO

MULTIDISCIPLINARE

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• supporto al corporate mobility manager; coordinamento, supervisione e raccordo delle figure legate alla mobilità: travel manager, fleet manager, mobility manager territoriali;

• implementazione di una base dati comune, integrata con le banche dati aziendali, a disposizione delle varie figure coinvolte che consenta, tra l’altro, di disporre di una visione d’insieme delle informazioni di interesse;

individuazione di strumenti hardware e software di supporto alle varie attività e alle misure intraprese per il miglioramento della mobilità;

• monitoraggio delle azioni e delle iniziative intraprese sui temi della mobilità sostenibile;

• gestione e l’ottimizzazione dei costi legati alla mobilità sia del singolo sia dell’Ente.

Per quanto riguarda il coinvolgimento del personale dipendente sulle tematiche di sostenibilità ambientale, Inail si è già attivato per promuovere specifici percorsi formativi. Nell’ultimo quadrimestre dell’anno si sono tenuti diversi incontri formativi dedicati alla mobilità sostenibile, tra i quali:

“Urban mobility conference” del 16/9/2021, rivolto al personale coinvolto sul tema della mobilità;

Tavola rotonda “La mobilità smart nella ripartenza del paese” del 22/09/2021 rivolto al mobility manager;

• Webinar “Il mobility manager: tra obbligo di legge e opportunità” del 11/12/2021 rivolto al mobility manager;

• Corso di formazione specialistico “mobility manager pro” dal 18/10/21 al 22/12/21 (80 ore) rivolto al mobility manager;

• Webinar “Digital Mobility Lab” del 12/11/2021 rivolto al personale coinvolto sul tema della mobilità;

Corso di formazione “Mobility Management” dal 29/11/21 al 30/11/21 organizzato dalla Consulenza per l’innovazione tecnologica, rivolto ai professionisti Cit e al gruppo di progetto per la mobilità sostenibile.

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