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CAPITOLO 5 Lo sviluppo sostenibile

5.6 Gli strumenti dello Sviluppo sostenibile

Il concetto di Sviluppo Sostenibile integra aspetti ambientali, economici, sociali, istituzionali secondo un approccio interdisciplinare al quale hanno fatto riferimento, dal 1992 (anno della Conferenza di Rio), gli operatori locali e nazionali, cittadini e imprese per affrontare le principali problematiche ambientali in maniera integrata e trasversale. L’ Agenda 21 locale rappresenta senza dubbio lo strumento che, a livello territoriale, meglio mette in atto le raccomandazioni di ordine globale generate dal Vertice di Rio prima e dalla Conferenza di Johannesburg con il connesso Piano

di attuazione. L’Agenda 21 è uno strumento volontario insieme al quale esiste una serie di strumenti

㻥㻟㻌 applicazione è di grande rilevanza in sede di pianificazione e progettazione, in particolare per le grandi opere. Si tratta in particolare della

x Valutazione Ambientale Strategica (VAS), oggetto di importante applicazione nel nostro Paese;

x Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), strumento ratificato da apposita Direttiva comunitaria e da anni adottato nel nostro Paese.

La Commissione Europea ha poi da tempo individuato il ruolo fondamentale rivestito dalle imprese nell’attuazione degli obiettivi di sostenibilità, sviluppando strumenti volontari che mirano a diminuire l’impatto dei processi produttivi e ad incentivare scelte di mercato a favore dei prodotti ecologicamente compatibili. Si tratta di strumenti noti come sistemi di gestione ambientale delle imprese, tra i quali fondamentali sono:

x EMAS; x ISO 14001.

Altri strumenti che trovano collocazione nel quadro strategico dell’Integrated Product Policy (IPP) e che si concentrano dunque sul miglioramento della performance ambientale di prodotti e servizi sono:

x l’Ecolabel (marchio di qualità ecologica dei prodotti istituito a livello comunitario); x la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD);

x il Green Public Procurement (acquisto di prodotti ambientalmente preferibili). 㻌

5.6.1 Differenze tra V.A.S. e V.I.A.

Le valutazioni strategiche (V.A.S.) dei piani e programmi riguardano problemi su scala geografica molto ampia e si concentrano sugli impatti strategici mentre le valutazioni di impatto ambientale (V.I.A.) tendono a concentrarsi maggiormente su uno specifico progetto in una localizzazione specifica. Nella procedura dei Fondi Strutturali, la VAS è applicata ai piani e ai programmi mentre la VIA assume rilevanza durante la fase di attuazione dei progetti. La VAS sarà intesa a valutare le implicazioni più ampie, a livello di ambiente e di sviluppo sostenibile, di un gran numero di iniziative di vario tipo, con lo scopo di prevenire i danni che una iniziativa potrebbe procurare piuttosto che reagire dopo. Questo dovrebbe consentire una tutela dell’ambiente più completa e precisa perché si cerca di promuovere uno sviluppo sostenibile prevenendo i danni. La VIA di un progetto sarà intesa ad individuare e valutare gli impatti specifici di quel progetto “sul campo” in termini quantitativi. Attribuisce maggiore importanza a soluzioni pratiche di mitigazione e di compensazione. La VAS riguarda problemi su scala geografica ampia e si concentra sugli impatti strategici, cioè di lungo periodo ed a scala territoriale, mentre la VIA tende a concentrarsi su uno specifico progetto in una localizzazione ben definita. La VAS è applicata ai piani ed ai programmi e richiede che le questioni ambientali e legate allo sviluppo sostenibile siano attentamente vagliate fin dal primo stadio della programmazione. Ciò per garantire che i risultati e le informazioni ottenuti vadano a vantaggio dei livelli di pianificazione successivi, riducendo così i continui conflitti che spesso si sono avuti tra interessi economici e la volontà di tutelare l’ambiente. La VIA va applicata alla tipologia di progetti individuati dalle direttive comunitarie così come recepite dalla normativa statale e regionale. I suoi contenuti tecnici, scientifici ed amministrativi, dovrebbero garantirne il ruolo di strumento di informazione per i cittadini, rendendoli parte attiva delle scelte attuate; una caratteristica importante delle valutazioni di impatto è, infatti, che esse hanno lo scopo di aumentare

㻥㻠㻌 la partecipazione dei cittadini alle scelte, contribuendo così a realizzare una forma di controllo sociale sulle trasformazioni del territorio. Nella tabella che segue sono evidenziate le differenze sostanziali tra valutazione d’impatto ambientale (VIA) e la valutazione ambientale strategica (VAS)

Tabella 5.1: Valutazione d’impatto ambientale (VIA) e la valutazione ambientale strategica (VAS)

VIA VAS

CAMPO DI APPLICAZIONE

Progetti Programmi o Piani (pubblici)

SCALA DI VALUTAZIONE Locale Regionale

TIPO DI VALUTAZIONE Obbligatoria Volontaria

NORMATIVA DI RIFERIMENTO PER L’INDIVIDUAZIONE

DEGLI AMBITI DI APPLICAZIONE

Direttiva CEE 85/337 (Allegati I e II) Direttiva 97/11/CE (Tabella I) DPCM 10 agosto 1988, n. 377 (art. 1) DPCM 27 dicembre 1988 (Allegato III) Altre Leggi e Circolari Ministeriali specifiche per tipologia di impianto/intervento. L.P. 29 agosto 1988, n. 28 (Tabella) DPGP 22 novembre 1989, n. 13-11/leg. (Allegato) L.P. 5 settembre 1991, n. 22 (art. 31)DPGP 10 maggio 1995, n. 7-21/leg. (Tabella)

Procedura non obbligatoria

FINALITA’ Verifica delle interferenze dei progetti con i fattori ambientali: acqua, aria, suolo, flora, fauna, uomo, fattori climatici, paesaggio, beni culturali, archeologici e loro interrelazione

Programmazione e verifica della rispondenza dei Piani di sviluppo e dei programmi operativi con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile.

PROCEDURA Tecnica-scientifica-amministrativa volta alla individuazione, descrizione e giustificazione degli effetti che un determinato progetto, azione od opera avrà sull’ambiente (inteso come l’insieme delle attività umane e delle risorse naturali) siano essi diretti o indiretti, a breve o a lungo termine, permanenti o temporanei, singoli o cumulativi.

E’ un processo sistematico teso a valutare le conseguenze in campo ambientale di una politica di sviluppo. La Valutazione Strategica può avvenire contestualmente alla stesura del Piano oppure successivamente alla stessa.

DATI Prevalentemente quantitativi, certi. Di vario genere, descrittivi e qualitativi

RISULTATI Dettagliati e quantitativi Generali e qualitativi

LA PARTECIPAZIONE PUBBLICA

Lo Studio di Impatto Ambientale (SIA) è depositato presso l’Ente preposta ed è a disposizione di chiunque per eventuali osservazioni. La pubblicizzazione del progetto viene fatto con comunicati stampa e l’indizione di assemblee pubbliche. Il confronto con il pubblico segue la SIA e precede la VIA.

Non esistono procedure standardizzate a proposito. Occorre sottolineare però che la partecipazione pubblica è uno degli elementi fondamentali del concetto stesso di sostenibilità: non esiste futuro sostenibile senza la partecipazione dei cittadini; la VAS dovrà/potrà quindi verificare se vi sia stata partecipazione nella formulazione del "piano".

PRONUNCIA DI COMPATIBILITA’

Giunta Provinciale, acquisito il parere motivato del Comitato Provinciale per l’Ambiente ed acquisiti tutti i provvedimenti

Più che di pronuncia formale, si tratta di una procedura di dialogo che si sostanzia in un continuo scambio di

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autorizzativi previsti dalla legge (art. 6 L.P. 29 agosto 1988, n. 28)

informazioni al fine di valutare ciascuno "step" della fase di programmazione.

VALENZA DELLE VALUTAZIONI

Strumento di controllo, esterno alla progettazione

Strumento di controllo esterno al processo.

Strumento di pianificazione interno al processo. Le due valenze costituiscono un circolo Programmazione-Vas- Programmazione

5.6.2 L’EMAS

Poiché gli aspetti ambientali diventano sempre più complessi e numerosi è necessario gestirli con un approccio sistematico e pianificato.

Il Sistema di ecogestione ed audit (Eco-Management and Audit Scheme = EMAS) è un sistema ad adesione volontaria per le imprese e le organizzazioni che desiderano impegnarsi a valutare e migliorare la propria efficienza ambientale.

EMAS è stato lanciato nel 1993 ed è stato sottoposto a revisione nel 2001. La revisione ha introdotto in particolare:

x la possibilità che aderiscano allo schema le organizzazioni di tutti i settori;

x la valutazione non solo degli aspetti ambientali diretti ma anche di quelli indiretti; x l’adozione di un nuovo logo EMAS;

x l’integrazione della norma EN/ISO 14001 come riferimento per il sistema di gestione ambientale di EMAS;

x la partecipazione dei dipendenti.

L’EMAS è principalmente destinato a migliorare l'ambiente e a fornire alle organizzazioni, alle autorità di controllo ed ai cittadini (al pubblico in senso lato) uno strumento di valutazione e gestione dell'impatto ambientale di una organizzazione.

L’EMAS ha come prerequisito di accesso il rispetto della normativa ambientale applicabile.

Il soggetto che intende ottenere la registrazione, oggettivato tale prerequisito, identifica gli obiettivi di miglioramento delle prestazioni ambientali che volontariamente intende conseguire, definisce il relativo programma di attuazione e descrive il tutto nella dichiarazione ambientale. Tale documento, completati i processi di convalida e di registrazione, che attestano tra l'altro l'attendibilità dei dati e delle informazioni contenute, viene reso pubblico riportando il logo EMAS che contraddistingue in Europa gli aderenti allo schema. Il logo è quindi garanzia di una pianificata e sistematica attenzione alle problematiche ambientali e di un oggettivo, attendibile impegno verso la prevenzione ed il miglioramento continuo. Al giorno d'oggi le responsabilità di una impresa vanno oltre le semplici considerazioni finanziarie; bisogna infatti considerare anche l'impatto ambientale e sociale delle attività svolte. Prestazioni ambientali eccellenti, che una volta venivano ritenute un costo esterno, stanno diventando parte integrante delle valutazioni economiche di una impresa.

㻥㻢㻌 5.6.2.1 FASI DI ATTUAZIONE DI EMAS

Per ottenere la registrazione EMAS un’organizzazione deve:

x effettuare una analisi ambientale: esaminare tutti gli impatti ambientali delle attività svolte come processi produttivi, prodotti e servizi, metodi di valutazione, quadro normativo, prassi e procedure di gestione ambientale già in uso;

x dotarsi di un sistema di gestione ambientale: sulla base dei risultati dell'analisi ambientale, creare un efficace sistema di gestione ambientale che punti a realizzare la politica ambientale dell'organizzazione ed a conseguire gli obiettivi di miglioramento definiti dal vertice aziendale. Il sistema deve specificare responsabilità, mezzi, procedure operative, esigenze di formazione, provvedimenti di monitoraggio e controllo, sistemi di comunicazione;

x effettuare un audit ambientale valutare l'efficacia del sistema di gestione e le prestazioni ambientali a fronte della politica, degli obiettivi di miglioramento, dei programmi ambientali dell'organizzazione, e delle norme vigenti;

x predisporre una dichiarazione ambientale:la dichiarazione ambientale deve descrivere i risultati raggiunti rispetto agli obiettivi ambientali fissati ed indicare in che modo e con quali programmi l'organizzazione prevede di migliorare continuamente le proprie prestazioni in campo ambientale;

x ottenere la verifica indipendente da un verificatore EMAS: un verificatore accreditato da un organismo di accreditamento EMAS di uno Stato membro deve esaminare e verificare l'analisi ambientale, il sistema di gestione ambientale, la procedura e le attività di audit, la dichiarazione ambientale;

x registrare la dichiarazione presso l'organismo competente dello Stato membro: la dichiarazione ambientale convalidata dal verificatore deve essere inviata all'Organismo competente dello Stato membro per la registrazione. Ottenuta la registrazione, l'organizzazione riceve un numero che la identifica nel registro europeo, ha diritto ad utilizzare il logo EMAS e mette a disposizione del pubblico la dichiarazione ambientale. 5.6.2.2 I VANTAGGI DELLA PARTECIPAZIONE AD EMAS

Alcuni dei vantaggi della partecipazione ad EMAS sono di seguito riportati: x gestione ambientale di qualità;

x garanzia e conformità alla normativa ambientale;

x minori rischi di sanzioni correlate alla applicazione della normativa ambientale; x informazioni ambientali convalidate in modo indipendente;

x gestione dei rischi ambientali;

x risparmio di risorse e riduzione dei costi;

x maggiori opportunità sui mercati sensibili ad una produzione rispettosa dell'ambiente; x migliori rapporti con i clienti, le comunità locali e le autorità di controllo;

x miglior ambiente di lavoro;

x maggiore soddisfazione dei dipendenti;

x impiego del logo EMAS come strumento di marketing. 㻌

㻥㻣㻌