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Tecnologie di progetto applicate ai sistemi aperti per edifici flessibili

Nel documento SCUOLe DI DOTTORATO 37 (pagine 169-175)

Le tecnologie di progetto costituiscono un insieme articolato di saperi scientifici,2derivanti da discipline diverse, che utilizzano ed applicano tecniche, modelli di processo e strumenti progettuali per di risolvere problemi inerenti la realizzazione di sistemi edilizi, ottimizzando le procedure, razionalizzando le decisioni e la scelta delle strategie. Gli edifici sono sistemi aperti3che dialogano con il proprio intorno dal punto di vista percettivo, fruitivo e termoigro-metrico, sono costituiti da diversi subsistemi autonomi,4

intercon-1Università degli Studi di Firenze.

Hanno partecipato ai lavori preparatori: Ilaria Sarri, Anna La Marca, Vanessa Giandonati, Sabrina Borgianni, Xinyan Liu, Francesca Nesi, Francesca Reale, Virginia Serrani.

2Esposito M.A., “Tecnologie di progetto e comunicazione. Note per una esplicitazione tematica” in A. Sonsini (a cura di), Interazione e Mobilità per la ricerca.

Materiali del II Seminario OsDotta, Firenze University Press, 2007.

3“Sistemi costituiti da elementi interagenti (nodi territoriali, funzioni, servi-zi, beni ambientali, paesaggistici e culturali, ecc.) con proprietà interne e quadri esigenziali–prestazionali definibili, il cui governo spesso si determina non in modo autonomo o autoreferenziale, bensì in relazione al funzionamento in rete con altri componenti del suo sistema o con altri sistemi sovraordinati o sottordi-nati (sistema aperto)” Marzi L., Pellecchia D. (a cura di), “Processi, metodi e stru-menti per la perimetrazione del tema”, in La ricerca a fronte della sfida ambientale.

Materiale del III seminario OsDotta, Firenze University Press, Firenze, 2008.

4Habraken N.J., Open Building as a condition for industrial construction.

Massimo Lauria (edited by) Produzione dell’Architettura tra tecniche e progetto. Ricerca e innovazione per il territorio = Architectural Planning between build and design techniques. Glocal oriented research and innovation, ISBN 978-88-8453-988-5 (online) ISBN 978-88-8453-990-8 (print) © 2010 Firenze University Press

PROJECT

MANAGEMENT

MODELLI

PROCEDURALI

SETTORE

OSPEDALIERO

OPEN

BUILDING

Tecnologie di progetto per edifici flessibili.

nessi reciprocamente in un complesso organico secondo proprie regole generali, che interagiscono fra loro e con l’ambiente esterno e si evolvono in funzione delle esigenze dei fruitori.

La caratteristica di modificarsi ed adattarsi a situazioni o condi-zioni diverse ne impone l’attitudine ad un’ampia possibilità di utiliz-zazione e a condizioni diverse di impiego, finalizzate a massimizzar-ne la flessibilità organizzativa in funziomassimizzar-ne del variare della domanda.

Gli organismi edilizi devono quindi essere modificabili e replicabili per poter rispondere adeguatamente alle esigenze derivanti dall’insta-bilità del mercato e dell’economia. La flessidall’insta-bilità corrisponde al filo conduttore del progetto e ne determina le scelte distributive e tipolo-giche. Il successo di un progetto dipende dalla capacità di gestire le modifiche e i cambiamenti durante il suo ciclo di vita, in relazione agli obiettivi per la qualità e nel rispetto dei tempi e dei costi. L’utilizzo ottimale dell’insieme di tecniche, procedimenti, strumenti, conoscen-ze tecnico scientifiche più avanzate e, più in generale, delle elabora-zioni teoriche e sistematiche applicabili alla progettazione di interven-ti edilizi concorrono al raggiungimento di tali obietinterven-tivi.

I dottorandi della sede di Firenze hanno sviluppato un lavoro di istruzione e sperimentazione sulle tecnologie di progetto durante il quale hanno esplorato, quali elementi di discussione, tre aspetti: il Project Management, i modelli di processo e l’approccio Open Building.5

5 Durante l’attività preparatoria al V seminario OsDotta il dottorato in Tecnologia dell’Architettura e Design dell’Università degli Studi di Firenze ha inda-gato il settore sanitario, rappresentativo di un interesse specifico del dipartimento di Tecnologie dell’Architettura e Design “Pierluigi Spadolini” che costituisce un esem-pio significativo di complessità procedurale, progettuale e tecnologica.

171 Tecnologie di progetto per edifici flessibili

Il Project Management, dal quale sono derivate le diverse metodo-logie razionalizzate di gestione del progetto, si basa sull’approccio per processi e rappresenta lo strumento guida per la pianificazione, l’organizzazione, il controllo e la verifica dei processi finalizzati all’ottimizzazione delle risorse, all’incremento dell’efficienza e del-l’efficacia del progetto e ad una maggiore flessibilità organizzativa.

Project Management.

Si configura come un sistema di regole e procedimenti dalla cui conoscenza e applicazione dipende l’esito più o meno soddisfacen-te di un progetto. Tale soddisfacen-tecnica è caratsoddisfacen-terizzata da un insieme di rela-zioni reciproche a cui corrispondono diversi livelli di competenze volte agli obiettivi che, di volta in volta, si impongono.

Presuppone un sistema di conoscenze sempre più specializzate, e soggette a continua innovazione, che necessita di un addestramen-to specifico nel quale la formazione assume un’importanza rilevante.

Gli elementi connotanti il Project Management sono:

= responsabilità ben identificate per l’integrazione degli apporti al progetto;

= pianificazione e controllo del progetto con funzione pre-dittiva e integrativa dei singoli apporti;

Modelli procedurali.

= costituzione, gestione e conduzione del team di progetto come luogo dell’integrazione dei singoli apporti.6

Nell’ambito di tale approccio, finalizzato al controllo della com-plessità progettuale, la progettazione collaborativa e gli strumenti innovativi di supporto al progetto rivestono un ruolo fondamentale.7 In termini di modelli di processo e di strumenti di natura progettuale le tecnologie di progetto gestiscono invece la com-plessità procedurale implicita nelle modalità di gestione e con-trollo del progetto e la complessità tecnologica intesa come fles-sibilità progettuale. Il processo, campo di sperimentazione multi-disciplinare, è una sequenza ordinata di attività seguita in determi-nate circostanze per raggiungere obiettivi definiti.8

6Archibald R.D., Project Management. La gestione di progetti e programmi complessi, Franco Angeli, Milano, 2009.

7Collaboration Support: Virtual communities, web–services for dynamic vir-tual teams, inter–enterprise, workflow support, model–based collaboration plat-forms and tools, virtual workspaces, dynamic, interfaces to enterprise systems, security and trust technologies, etc.

8Definito dalla Norma UNI 10838:1999 come “sequenza organizzata di fasi operative che partono dal rilevamento di esigenze al loro soddisfacimento in ter-mini di produzione edilizia”.

173 Tecnologie di progetto per edifici flessibili

I modelli di processo riguardano principalmente gli aspetti procedurali (gestione e controllo del progetto), relazionali e orga-nizzativi dei diversi gruppi di attori, le fasi (dalla programmazione alla cantierizzazione, manutenzione e dismissione del bene), gli operatori del settore dell’industria e i sistemi di certificazione.9

L’indagine si è concentrata sulle modalità innovative10di affida-mento della progettazione e realizzazione finalizzate a perseguire la qualità complessiva degli interventi.

Problematiche di tipo diverso sono state trattate in ordine agli strumenti di natura progettuale. Quale proposta metodologica è stato assunto l’approccio Open Building.

9cfr. Cucurnia A., Giofrè F., “Innovazione di processo: strumenti e metodi di progetto” in De Paoli O., Mantacchini E. (a cura di), L’innovazione nella tecnica.

La sfida nell’attività in corso, Firenze University Press, Firenze, 2009.

10Nel 1934, Schumpeter definì l’innovazione di processo come “The intro-duction of a new method of prointro-duction, that is one not yet tested by experience in the branch of manufacture concerned, which need by no means to be founded upon a discovery scientifically new, and can also exist in a new way of handling a commodity commercially”.

Approccio Open Building.

Tale approccio, che rappresenta uno strumento di supporto al processo di progettazione, propone una visione di tipo sistemico e aperto, caratterizzata da una particolare adattabilità alle condizioni operative e di contesto e consente di accogliere ed integrare nuovi scenari che, nel corso del tempo, si possono prefigurare in relazione alle mutevoli esigenze dell’utenza.11

Non essendo infatti gli edifici manufatti statici, per mantenere la propria funzionalità durante il loro ciclo di vita, necessitano di continue modifiche e aggiustamenti.

Il metodo si pone come obiettivi primari:

= di recepire i cambiamenti dei modelli di uso in relazione al modificarsi del quadro esigenziale;

= di contemplare nel processo progettuale l’apporto decisio-nale dell’utenza;

= di introdurre la flessibilità nelle soluzioni progettuali.

In linea con tali obiettivi l’approccio Open Building si unifor-ma al principio dell’organizzazione del processo per livelli12 spazia-li ambientaspazia-li. I spazia-livelspazia-li13(land use level, tissue level, support, base building, infill) descrivono le configurazioni correlate degli elementi fisici nella più ampia subordinazione gerarchica; ogni livello è correlato ad uno superiore e ad uno inferiore in relazione a precise regole.

Ciascun operatore, secondo specifiche competenze, ruoli e responsabilità, interviene ad un determinato livello di intervento nel rispetto della multidisciplinarietà e della partecipazione.

Lo strumento persegue una duplice strategia.

Da una parte, secondo una prospettiva socio economica, tenta di soddisfare le esigenze degli utenti attraverso il requisito di flessibilità, condizione necessaria per adattare gli edifici nel corso del tempo.

Dall’altra, in una prospettiva tecnica, indaga le modalità operati-ve per modificare o rimuooperati-vere i subsistemi minimizzando i proble-mi di interfaccia.

11Kendall S., Open Building: A Systematic Approach to Designing Change–Ready Hospitals.

12La formulazione del principio dei livelli è stata introdotta da Habraken N.J.

in The Structure of The Ordinary: Form and Control in the Built Environment, Habraken, MIT Press, 1998.

13Kendall S., Open Building Concepts.

ALESSANDRACUCURNIA1

Planning technologies applied to open systems for

Nel documento SCUOLe DI DOTTORATO 37 (pagine 169-175)

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