Definiti gli spazi riconosciuti al conflitto durante la vigenza del contratto collettivo, si ritiene opportuno illustrare il dibattito che si è sviluppato nel contesto dell’ordinamento spagnolo sulla titolarità del diritto di sciopero con l’obiettivo di comprendere in che termini quest’ultima si correli al modello statico di contrattazione collettiva proprio di quell’ordinamento.
La teoria c.d. individualista della titolarità del diritto di sciopero, secondo cui lo quest’ultimo si configurerebbe come un diritto riconosciuto ai lavoratori uti singoli, appare solidamente radicata nella dottrina nonché nella giurisprudenza spagnola fin dall’entrata in vigore della Costituzione.
A tal riguardo è opportuno precisare come le motivazione del mancato successo della speculare teoria organica debbano essere senza dubbio ricercate nel contesto storico-politico in cui la Costituzione viene approvata.
Dinanzi all’obiettivo di ricostruire un sistema democratico di relazioni sindacali, infatti, il “peso” del precedente regime sindacale non poteva che
118
provocare una certa diffidenza nei confronti di ogni restrizione alla libera gestione del conflitto da parte dei lavoratori. In altre parole, il riconoscimento della titolarità individuale del diritto di sciopero si configurava come una soluzione contro il protagonismo del sindacato che aveva caratterizzato gli anni del regime franchista289.
La ratio politica della titolarità individuale del diritto di sciopero trova fondamento giuridico proprio nel testo Costituzionale. La formulazione dell’articolo 28.2, infatti, secondo cui «se reconoce el derecho de huelga a los trabajadores» è stato interpretata da una parte della dottrina290 come costituzionalizzazione della titolarità individuale di quel diritto. A tal riguardo,
289 DÚRAN LÓPEZ F., Titularidad y contenido del derecho de huelga, Relaciones Lavborales, 1993, I, pag. 339 precisa che meritano, a tal riguardo, di essere considerati i condizionamenti della dottrina comparata «más critica en relación con la experiencias preocupadas por la preservación de la paz social y fundadas en mecanismos de cogestión o de partecipación que relegaban a un palel secundario o subordinado el derecho de huelga»
290 MATIA PRIM J.-SALA FRANCO T.-VALDES DAL-RE F.- VIDA SORIA J., Huelga, cierre
patronal y conflictos colectivos, S.L. Civitas Ediciones, Madrid, 1992, pag. 51 e ss.; DURÁN
LÓPEZ F., El principio de condición mas beneficiosa. El régimen legal de la huelga tras sentencia
del Tribunal Constitucional de 8 de abril 1981. Cronicas. Jurisprudencia Social,in Revista de
politica social, 1982, 134, Rustica, Madrid, pag. 14 e seg.; LILLO PÉREZ E., Titularidad del
derecho de huelga. Contenido individual. Contenido y disposicion colectiva del derecho de
huelga, en Cuadernos y estudios de derecho judicial, 2004, pag. 11 e seg; SERRANO
MARTÍNEZ, J. E., Titularidad y ejercicio del derecho de huelga: el papel del sindicato, en VV. AA., Jurisprudencia Constitucional y Relaciones Laborales, CEC, Madrid, 1983, pag. 173 e
seg.;RAMOS QUINTANA M.I., El deber de paz laboral. Su regulación en la ley y en el convenio
colectivo, S.L. Civitas Ediciones, Madrid, 1992, pag. 79; MONEREO PEREZ J.L., La huelga
como derecho constitucional: la técnica específica de organización juridico-constitucinal de la
huelga, en Temas Laborales,1993, 27, pag. 31 e seg.; CASAS BAAMONDE M.E., Derecho de
hulega y Constitución: Nuevas prospectivas, en Relaciones Laborales, 1994, I, pag. 7 che precisa come «La titularidad individual del derecho de huelga resulta de su delimitación propiamente constitucional. El tenor literal del artículo 28.2 CE y su interpretación integrada en el contexto del artículo 28 CE no permite esquivar este resultado».
119
infatti, si precisa come il riferimento a «los trabajadores» non possa essere letto come volontà dei padri costituenti di circoscrivere l’ambito soggettivo di quel diritto, cioè di escludere specifiche categorie di lavoratori non subordinati291, dall’ambito di applicazione della norma, quanto piuttosto di consacrare il modello della titolarità individuale, rifiutando di riconoscere il monopolio del conflitto non solo in capo ad un soggetto sindacale, ma più in generale in capo ad un qualunque soggetto collettivo. Ed è sulla scorta di simili considerazioni, dunque, che l’attribuzione alle organizzazioni sindacali della titolarità del diritto di sciopero risulterebbe in contrasto non solo con il disposto dell’art. 28.2, ma anche il contenuto dell’art. 28.1 che riconosce ai singoli lavoratori la libertà di non affiliarsi a nessun sindacato292.
La teoria della titolarità individuale del diritto di sciopero sostenuta dalla dottrina maggioritaria ha trovata accoglimento anche nella giurisprudenza del Tribunal Constitucional. Quest’ultimo, infatti, chiamato a pronunciarsi con la sentenza del 25 aprile del 1981 n. 11 sulla compatibilità del Real Decreto Ley de Relaciones de Trabajo293 con il riconoscimento costituzionale del diritto di sciopero riprende al le posizioni dottrinali illustrata.
A tal riguardo nel Fundamento Juridico numero 11 si legge che «define al derecho de huelga el ser un derecho atribuido a los trabajadores uti singuli, aunque tenga que ser ejercitado colectivamente mediante concierto o acuerdo entre ellos». Ecco dunque come i singoli lavoratori vengono configurati unici titolari del diritto, non incidendo in alcun modo sulla titolarità così ricostruita il
291 Il riferimento nello specifico è a los funcionarios publicos.
292 MARTÍN VALVERDE A., El derecho de huelga en la Constitución de 1978, Revista de Política
Social, 1979, num. 121, pag. 230 e segg.; RAMOS QUINTANA M.I., El deber de paz laboral.
Su regulación en la ley y en el convenio colectivo, op. cit., pag. 80.
120
necessario coinvolgimento di un soggetto collettivo nella fase attuativa del conflitto294, cioè in relazione al momento dell’esercizio del diritto.
Una simile ricostruzione sembra trovare riconoscimento in più punti della sentenza. Il riferimento è in primis al Fundamento Juridico numero 9 in cui il Tribunale precisa che l’art. 28.2 «al decir que “se reconoce el derecho de huelga de los trabajadores para la defensa de sus intereses” introduce en el ordenamento juridico español una importante novedad: la proclamación de la huelga como derecho subjectivo y como derecho de carácter individual295», nonchè al Fallo della sentenza in cui si legge che «el derecho de huelga [...] pertenece a los trabajadores».
Tuttavia, la chiarezza con cui il Tribunale prende posizione in merito alla questione della titolarità del diritto di sciopero sembra non trovare un seguito, perdendo la sua funzionalità dogmatica, laddove lo stesso precisa il contenuto proprio di quell’«esercizio collettivo» che poc’anzi sembrava aver posto in ombra. Dall’affermazione secondo cui «para aclarar lo que se entiende por ejercicio colectivo debe señalarse que son facultades del derecho de huelga la convocatoria o llamada, el establecimento de las reivendicaciones, la publicidad o proyección exterior, la negociación y, finalmente la decisión de darla por terminada» si evince che tutte le dette facoltà, dovendo attenere ad un soggetto collettivo, sono logicamente estranee al contenuto di quel diritto di cui i lavoratori erano stati riconosciuti esclusivi titolari. Ed è allora attraverso questa operazioni che sembra più chiara come la titolarità individuale del diritto di
294 LILLO PÉREZ E., Titularidad del derecho de huelga. Contenido individual. Contenido y disposicion colectiva del derecho de huelga, op. cit., pag. 5, precisa che «[...] se admite el protagonismo sindical en el ejercicio del derecho de huelga, pero no el monopolio sindical, por lo que siempre serán posibles huelgas no sindicales o espontáneas».
295 Concetto ribadito nel Fundamento Juridico numero 10 dove si legge che «la huelga
es un derecho subjetivo» ed al Fundamento Juridico numero 11 che definisce lo sciopero come un «derecho de carácter individual».
121
sciopero si atteggi nel modello ricostruito dal giudice costituzionale. A tal riguardo lo stesso fa esplicito riferimento al diritto dei singoli lavoratori di «sumarse o no al a huelga296». In altre parole, dunque, sembrerebbe che la titolarità individuale del diritto di sciopero, cioè la titolarità sottratta ai soggetti collettivi si sostanzierebbe nella titolarità del diritto dei singoli lavoratori ad aderire o non aderire allo sciopero.
Dunque, laddove il Tribunal sostiene che «las facultades en que consiste el ejercicio del derecho de huelga [...] corresponden tanto a los trabajadores como a sus representantes y a las organizazionece sindicales297», non fa altro che affermarne la titolarità certamente, ma non esclusivamente individuale. Ne consegue che, come gli stessi giudici sottolineano, «son perfectamente posible [no solo] las huelgas organizadas, dirigidads y controladas por los sindacatos de trabajadores [si no también] las llamadas huelgas espontaneas […] o huelgas sin el control sindical298».
5. L’IRRILEVANZA DEL DIBATTITO SULLA TITOLARITÀ AL FINE DI GARANTIRE LA