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TERZA INTERVISTA ETA’: 26 ANN

SESSO: FEMMINILE PAESE D’ORIGINE: HAITI

1. Raccontami l’inizio della tua storia: dove sei nato/a? Quanto tempo hai vissuto nel tuo paese prima dell’adozione? Possiedi dei ricordi della tua infanzia nel paese d’origine? Se si, quali? Sono di Haiti. Sono stata adottata all’età di 9 anni . Prima di allora, ho vissuto per un periodo insieme a mia nonna, e i miei fratelli. Ho un fratello più grande, avevo una sorella che è deceduta all’età di 13 anni, per colpa di una malattia . Infine, un altro fratello che è stato adottato con me. Come dicevo , ho vissuto insieme a loro, ma essendo la più piccola sono stata messa in un orfanatrofio. Ho sempre detestato vivere lì, perché come ogni bambino/a, avrei voluto stare con la mia famiglia. Detto ciò, ho vissuto un infanzia molto molto difficile. Quelli sono i ricordi più vivi che ho. Perché sono quelli che mi hanno fatto apprezzare di più il valore della famiglia, anche se, non sempre riesco a dimostrarlo.

2. Quando pensi alle tue origini, al tuo paese o alla tua famiglia biologica (conosciuta o non), quali sensazioni provi?

La sensazione più bella che ho del mio paese è il calore che la mia popolazione trasmette. Il ricordo più bello è mia nonna. Lei è una donna straordinaria. LEI CI HA SALVATI. Ha fatto di tutto per noi: mamma, papà, nonno e nonna. Tutte queste persone sono state concentrate in un'unica DONNA. Cosa dire di più, oltre ad aver amato follemente questa donna. Ho tantissimi ricordi di lei. Per esempio , una volta, ero a casa da sola e stavo aspettando che lei rincasasse ,ed ero molto agitata . avevo un brutto presentimento ,perché si era fatto tardi. Dopo tanto finalmente è tornata , e notai le che le gocciolava sotto il mento del sangue. Non mi sono fatta prendere dal panico (ed ero molto piccola), ho preso un panno bagnato e ho cercato nel mio piccolo di medicarla. Altri ricordi splendidi sono quelle di mia sorella. Era una sorella fantastica!!! Nonostante la sua malattia è stata in grado di prendersi lei cura di noi. Mi ricordo che era bravissima a cucinare. Faceva tutte le faccende domestiche . sarebbe stata una bravissima moglie e madre.

3. Quanti anni avevi quando sei stato/a adottato/a? 9 anni.

4. Ricordi la prima volta che hai incontrato i tuoi genitori adottivi? Se si, qualcuno ti aveva spiegato prima che cos’è l’adozione e cosa comporta? Mi racconti cosa hai provato ? Se invece non possiedi questo ricordo, parli con i tuoi genitori adottivi di questo momento? Che emozioni provi?

I miei genitori adottivi, li ho visti per la prima volta da Suor Anna. Quando dall’Italia , sono venuti a prenderci. Noi, sapevamo già che saremo stati adottati. Per me era un trauma. Non volevo separarmi di nuovo da mia nonna. Per quanto riguarda l’adozione stessa, noi si che sapevamo. Ci avevano detto tutto. Chi erano quelle persone , la loro provenienza ecc ecc. I nostri genitori ci scrivevano, ci mandavano le foto e poche volte si riusciva persino a parlare al telefono. Ovviamente, non capivamo nulla. La prima volta che ho sentito mio padre, gli ho detto : “ ti voglio bene” e lui si è messo a piangere come un bambino ahahahaha!!!! Quando sono arrivati a prenderci, ero emozionata. Provavo mille sensazioni, anche quelle brutte ovviamente, perché non sapevo in realtà a cosa andavo in contro. Ho un bellissimo ricordo di mia mamma. Ricordo di questa donna alta e aveva i capelli lunghissimi liscissimi e neri. Ero rimasta folgorata dai suoi capelli. Invece

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di mio papà, lui era un po’ più chiuso. Un omone grosso, sembrava un gigante. Noi invece, io e mio fratello, eravamo piccoli e magri.

5. Quanti siete in famiglia? Mi descrivi il rapporto che hai con i membri della tua famiglia?

In famiglia siamo in quattro. Dato che sono stata adottata con mio fratello, non mi sono sentita sola per affrontare questa nuova realtà. Reputo il rapporto con la mia famiglia normalissimo. Non mi sento un pesce fuor d’acqua. Da bambina un po’ si. Non abbiamo lo stesso colore della pelle, ma sono i miei genitori con tutti i pregi e difetti. Spesso si litiga ma quale famiglia non lo fa?

6. Come definiresti la tua identità?

7. Quale è il tuo rapporto con la tua storia di adozione?

Non saprei sinceramente. Non sono mai stata a pensare a questo tipo di domanda. Forse da bambina era più problematica la cosa. Odiavo tutti, di più mia mamma. Siamo sempre state in lotta. Era colpa sua se ero qui in Italia invece di stare ad Haiti con mia nonna. Ma ripeto, era una cosa che provavo da bambina. Le dicevo sempre che mi aveva strappata dalla mia terra. Era tutta colpa sua. Al giorno d’oggi invece la ringrazio perché lei, anzi loro ci hanno salvati e grazie a loro un giorno mi sarà più facile permettere ad un altro bambino di vivere le mie stesse gioie.

8. Durante il tuo percorso di vita, hai mai subito discriminazioni? Di che tipo?

Quando siamo arrivati in Italia, ho avuto si delle difficoltà come tutti . però, sono stata abbastanza fortunata, perché sono riuscita ad integrarmi. Non è stato facile, ovvio. Nella mia classe, ho avuto altri bambini di nazionalità diversa. C’era una bambina Africana, una Coreana, un bambino cinese e infine una Croata. Perciò, non subito delle vere e proprie discriminazioni. Al massimo potevo litigare per via del mie carattere. Non tanto per il colore della mia pelle. Quindi in un certo senso, non mi sono tanto sentita una “diversa”, perché, con me c’erano i miei amichetti “diversi.”

9. Sei soddisfatto/a della tua vita?

Ormai sono passati 17 anni da allora. Loro sono i miei genitori. Con tutti i nostri difetti e non li cambierei. Chi scambierebbe i propri genitori o i propri figli?

10. Che obbiettivi hai per il futuro?

Il mio futuro, in qualche modo, lo avrei voluto un po’ diverso. Ma non posso lamentarmi. Mi auguro di trovare al più presto la mia strada anche se la conosco già!

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QUARTA INTERVISTA