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Utilizzo di tecniche innovative per l’individuazione ed analisi dei MCA e sviluppo di nuova strumentazione per la gestione in sicurezza di tali materiali

Nel documento Piano delle attività di Ricerca 2022-2024 (pagine 110-113)

Le attività della Ricerca scientifica sono sintetizzate di seguito in schede di ricerca che riportano, nella prima parte, la classificazione e la matrice di fattore definite sulla base

Obiettivo 3: Utilizzo di tecniche innovative per l’individuazione ed analisi dei MCA e sviluppo di nuova strumentazione per la gestione in sicurezza di tali materiali

L’obiettivo 3 propone due ambiti di attività. Il primo sotto-obiettivo riguarda lo sviluppo di strumentazione innovativa volta a ridurre il rischio di esposizione dei lavoratori addetti alle attività di messa in sicurezza e bonifica di reti e strutture con presenza di MCA. La ricerca è volta allo sviluppo ed implementazione di nuova strumentazione ad avanzata innovazione tecnologica volta a minimizzare il rischio di esposizione ad amianto per operatori del settore.

Si prevede il perfezionamento, l’ottimizzazione ed il potenziamento di un prototipo per il taglio di tubazioni in cemento amianto, comandato a distanza per garantire un più elevato standard di sicurezza. Tale strumento opererà a basso numero di giri e ad umido per evitare l’aerodispersione di fibre di amianto. In particolare, si prevede, come nuovi risultati attesi, la minimizzazione dei processi e dei costi di produzione per arrivare ad un prototipo riproducibile in futuro a scala industriale. Inoltre si procederà alla elaborazione della documentazione tecnica necessaria alla presentazione di un nuovo brevetto per tale dispositivo e ad avviare le attività di certificazione ed omologazione dello stesso necessarie per la sua commercializzazione.

Durante la rimozione di coperture in cemento amianto gli operatori sono chiamati ad operare in quota ed a sollevare le singole lastre dai montanti a cui esse sono fissate. All’atto della rimozione spesso, per diminuire gli sforzi fisici e ridurre i tempi, le lastre vengono fatte scorrere parzialmente le une sulle altre o sui montanti provocando una elevata dispersione di fibre in

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atmosfera. Si prevede dunque lo sviluppo e la realizzazione di un prototipo innovativo che consenta di ridurre il numero di lavoratori presenti in cantiere ed i relativi rischi espositivi per gli addetti e per gli ambienti di vita limitrofi. Ciò, in virtù di una semplificazione della specifica attività, consentirebbe di ridurre sensibilmente il numero delle coperture in cemento amianto, anche a supporto delle P.A., per arrivare a territori regionali e locali “asbestos free”.

È inoltre previsto lo sviluppo di una pedana innovativa e tecnologicamente avanzata per il lavaggio di calzature altamente contaminate che garantisca elevati standard di sicurezza in contesti lavorativi ad elevato rischio per i lavoratori, quali gallerie, scavi, etc.. Attualmente sono già disponibili sul mercato diverse tipologie di attrezzature atte ad evitare la trasmissione della contaminazione tra ambienti limitrofi; tuttavia approfondimenti specifici hanno portato a rilevare in cantiere una loro efficacia molto parziale. Si propone dunque la realizzazione di un prototipo, per il quale si è già pervenuti alla progettazione definitiva, che impiegherà materiali di ultima generazione e sistemi avanzati di Intelligenza artificiale per rilevare anche il corretto utilizzo dei DPI e transito da parte dei lavoratori. Tale decontaminazione e la generazione automatica ed istantanea di opportuni allarmi in caso di incongruità, permetterà di intervenire con tempestività. Tale sistema ad elevata innovazione tecnologica potrebbe essere applicato a diversi ambienti di lavoro quali cantieri edili, aree da bonificare, aree emergenziali (post terremoto, alluvione, incendio, etc.)

Il secondo sotto-obiettivo riguarda lo sviluppo di strumentazione innovativa volta a ridurre il rischio di esposizione da amianto o fibre asbesto-simili in ambienti di lavoro con contaminazione antropica e naturale, tramite tecniche di rilevamento ottico e spettrale, sia a scala di laboratorio che da rilevamento diretto on-site e da telerilevamento. In particolare, si impiegheranno tecniche di telerilevamento per la rilevazione sia di materiali contenenti amianto che di superfici naturali con presenza di amianto. A tal fine si prevede l’esecuzione di specifiche campagne di sorvolo su alcune aree, per le quali già si dispone di alcuni dati tecnici di riferimento. Ciò anche con la finalità di fornire supporto tecnico-scientifico alle P.A. regionali o locali che intendono incentivare i loro territori ad essere “asbestos free”.

Inoltre, verrà condotta una ricerca per la rilevazione di situazioni di rischio causate dalle attività estrattive che potrebbero provocare una esposizione dei lavoratori a fibre asbesto-simili. Durante le attività di bonifica amianto gli operatori devono adottare specifici DPI scelti in base alla concentrazione di fibre presente nell’aria. È dunque indispensabile monitorare l’esposizione a cui i lavoratori sono soggetti per individuare gli idonei DPI e per verificare che non si superino i TLV. Si prevede l’ottimizzazione di un nuovo prototipo avanzato capace di acquisire dati in tempo reale. In particolare si prevede, come nuovi risultati attesi, la miniaturizzazione del medesimo e l’ottimizzazione dei costi di produzione per arrivare ad un formato riproducibile in futuro a scala industriale. Inoltre si procederà alla elaborazione della documentazione tecnica necessaria alla presentazione di un nuovo brevetto per tale dispositivo e ad avviare le attività di certificazione ed omologazione dello stesso necessarie per la sua commercializzazione.

Si prevede l’ottimizzazione ed integrazione di un nuovo prototipo per la caratterizzazione analitica degli specifici minerali presenti negli MCA, sfruttando sistemi di μ-Raman che consentono l’identificazione mineralogica delle varie fibre di asbesto. Si intende sfruttare e ulteriormente accrescere le note potenzialità di questa tecnica, combinandola con il campionamento laser ed appositi apparati robotici per l’analisi in situ dei MCA. In particolare si prevede, come nuovi risultati attesi, la minimizzazione dei processi e dei costi di produzione del primo prototipo per arrivare ad un formato riproducibile in futuro a scala industriale. Inoltre si procederà alla elaborazione della documentazione tecnica necessaria alla presentazione di un nuovo brevetto per tale dispositivo e ad avviare le attività di certificazione ed omologazione dello stesso necessarie per la sua commercializzazione.

Infine, è prevista la progettazione e realizzazione di un prototipo di dimensioni ridotte per il campionamento e l’analisi superficiale in tempo reale di materiali contenenti amianto di origine antropica o naturale con tecniche innovative quali la micro Fluorescenza a Raggi X (microXRF)

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ed analisi di immagine ipespettrale (HSI). Si prevede anche una fase di sperimentazione di tale prototipo in cantieri complessi, quali ad esempio scavi di gallerie.

Impatti previsti e ricadute applicative

I risultati delle ricerche porteranno alla realizzazione o implementazione di nuovi prototipi e progetti volti a ridurre il rischio di esposizione dei lavoratori ad amianto.

In particolare si prevede di eliminare il contatto diretto tra i lavoratori e l’agente inquinante amianto adottando attrezzature automatizzate e gestite da remoto tramite specifici Joystick o Joypad. Tali attrezzature prevedono inoltre l’impiego di sistemi ad umido che contribuiscono all’abbattimento delle fibre aerodisperse, consentendo in tal modo di limitare anche la contaminazione ambientale delle aree di intervento. Infine, i risultati dei progetti di monitoraggio diretto (on-site) o da remoto (telerilevamento) di aree estrattive consentiranno di identificare situazioni di rischio ed adottare, conseguentemente, idonee misure di prevenzione e protezione a tutela degli operatori e degli ambienti di vita.

Strutture di Ricerca Inail coinvolte

Dit: Laboratorio VII Tutela ambientale del contesto lavorativo e antropico.

Durata 3 anni

Collaborazioni

esterne Si

Limite di spesa

annuo * € 1.596.000

* Limite di spesa tenuto conto dell’appostamento per la ricerca scientifica sull’amianto come da delibera Civ n.12/2021.

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4. I LABORATORI E LE SEZIONI DEI DIPARTIMENTI SCIENTIFICI

I Dipartimenti di Ricerca, secondo il Regolamento di organizzazione vigente, sono

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