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Una volta definita la matrice di compatibilità ambientale, in cui gli elementi del quadro ambientale vengono inseriti nelle colonne, si provvede ad inserire in essa gli elementi del quadro strategico e si avvia la fase di confronto. E’ su questa base che vengono espressi giudizi di compatibilità, di natura

Sistema Componente e fattore

Sub componente e fattore

Indicatore

Aree ecosistemiche di pregio Area della vegetazione ripariale Percentuale aree protette

Fauna Fauna Consistenza specie rilevanti

Superficie agricola Superficie forestale

Superficie urbanizzata o artificializzata Intensità d'uso

Densità di verde urbano Dotazione di verde urbano Piste ciclabili

Aree a rischio idrogeologico

Superfice urbanizzata ricadente in aree a rischio frana PM10

NO2 SO2 CO

Aree a rischio idraulico

Densità di popolazione residente in aree a rischio esondazione Consumo pro-capite

Efficienza impianto di distribuzione Classe IBE

Presenza di coli-fecali. Escherichia coli (UFC/100 mL) COD Domanda Chimica di Ossigeno (mg/l di O2) BOD Domanda Biochimica di Ossigeno (mg/l di O2) depurazione Qualità servizio di depurazione

Densità popolazione

Stima della popolazione senza tetto Età media di morte

Offerta medica Offerta di farmacie Reddito pro capite Tasso di occupazione Edifici di interesse storico arch. Centri storici

Zone archeologiche Aree archeologiche

Paesaggio Perdita di continuità Indice di frammentazione da infrastruttura Popolazione esposta

Livello sonoro equivalente

Ionizzanti

Inquinamento elettromagnetico da campi a basse frequenze Inquinamento elettromagnetico da campi ad alte frequenze

Stato meteo

vibraioni Livello sonoro equivalente

Caratteriz zazioni- fisiche Rumore rumore Vibrazioni Radiazioni Non ionizzanti

Clima Fattori climatici

Socio- economic o e paesaggi o

Contesto sociale Popolazione

Salute pubblica

Contesto economico Ricchezza del territorio

Patrimonio culturale Beni di interesse storico architettonico Livello di inquinamento

Ambiente idrico rischio idraulico quantità

Qualità microbiologica acque superficiali Qualità biochimica delle acque

superficiali

Biotico

Flora e vegetazione Ecosistemi

Abiotico

Suolo e sottosuolo

uso del suolo agro-forestale

uso del suolo urbano

qualità del suolo urbano

rischio-idrogeologico

generalmente qualitativa. Questo tipo di matrice viene adottata, seppure con varianti ed approcci lievemente diversi, nella gran parte delle esperienze di applicazione della VAS.

Va precisato che il quadro ambientale, pur essendo inizialmente definito fino al livello degli indicatori, viene utilizzato nel confronto con gli elementi strategici ad un livello più generalizzato, che è quello che porta a definire, per ogni fattore, criteri di compatibilità (o sostenibilità) ambientale. Ciò non significa che per arrivare ad esprimere questo giudizio non si faccia riferimento anche al dettaglio dei singoli indicatori. Ad ogni intersezione tra linee di azioni e fattori ambientali corrisponde un effetto, ossia la valutazione di come l’azione modifica lo stato ambientale iniziale dello stesso fattore. Per ogni cella della matrice viene specificato, con apposita colorazione, se l’effetto è di natura negativa o positiva.

Nella individuazione degli effetti si fa riferimento anzitutto a quanto emerso

in fase di

scoping

. Vengono così individuate alcune criticità ambientali e per

ognuna viene espressa una valutazione sullo stato o qualità ambientale iniziale. Per farlo i valutatori esprimono dei giudizi tenendo conto di una scala di valori cha va da buono a pessimo. Per rappresentarli in modo

semplice viene proposta la simbologia

smiles,

esemplificata di seguito,

spesso utilizzata nel

reporting

ambientale:

LEGENDA STATO AMBIENTALE: Pessimo

//

Cattivo

/

Medio

.

Buono

-

Non noto

Gli elementi che entrano nella matrice di compatibilità, inizialmente molto articolati sia in termini di quadro strategico che di quadro ambientale, vengono semplificati in modo da poter esprimere dei giudizi di natura sintetica, di più facile lettura. La valutazione viene quindi condotta in modo aggregato confrontando fattori ambientali (eventualmente a loro volta aggregati in componenti) ed obiettivi strategici, pur tenendo conto della specificità delle singole azioni previste.

Per ogni obiettivo si valutano gli effetti rispetto ai diversi fattori ambientali: viene indicato se il tipo di effetto è prevalentemente di carattere peggiorativo (negativo) o migliorativo (positivo) rispetto allo stato ambientale di partenza e l’entità attesa di tale cambiamento.

Come rappresentato di seguito gli effetti negativi sono evidenziati in colore rosso (se molto rilevanti) o arancio (se abbastanza rilevanti). Gli effetti positivi sono evidenziati in colore verde scuro (se molto rilevanti) o chiaro (se abbastanza rilevanti). In caso di effetti non rilevanti, la cella non viene evidenziata. Vi sono infine alcuni casi di azioni in cui effetti positivi e negativi coesistono e non è possibile stabilire quale sia prevalente. In queste circostanze si ipotizza che gli effetti, siano essi abbastanza o molto rilevanti, si compensino:

La sintesi della valutazione consiste in un giudizio sullo stato ambientale finale relativo ai diversi fattori, ed è espresso nella stessa scala dello stato ambientale iniziale. Questo giudizio tiene conto del fatto che, alle criticità

LEGENDA EFFETTI AMBIENTALI:

L'effetto modifica lo stato ambientale…

molto abbastanza

positivamente

iniziali, abbiano corrisposto o meno specifiche ipotesi di Piano e con quali effetti. Peggioramenti rispetto allo stato iniziale sono evidenziati in rosso, mentre i miglioramenti sono colorati in verde.

Nello schema che segue (tratto dalla sperimentazione sul Piano Strategico di Strongoli) viene fornito un esempio di come si arriva al giudizio conclusivo. Viene considerato il fattore ambientale “Quantità ed efficienza dei prelievi

idrici”. In questo caso il giudizio espresso in fase di

scoping

indica un

cattivo stato di partenza della risorsa in questione. A fronte di questo stato iniziale il Piano prevede alcune azioni mirate al miglioramento della condizione iniziale ma prevede al contempo azioni (sviluppo turistico nelle zone collinari e sulla costa) che in prospettiva determinano accresciuti

fabbisogni idrici. Il giudizio conclusivo, sempre tratto dall’analisi di

scoping,

tiene conto del fatto che nel territorio sono previste opere infrastrutturali importanti (realizzazione d’invasi) tali da migliorare lo stato complessivo della risorsa. Ma segnala anche quando le azioni in questione non sono state sufficientemente “prese in carico” dal Piano:

1.3.5 Quantità ed efficienza dei prelievi idrici

//

Elementi strategici descrizione dell'effetto

Obiettivo 1.6 Recupero e valorizzazione del Centro Storico

il Piano di Recupero del centro storico prevede azioni volte al risparmio idrico Obiettivo 1.7 Il territorio collinare e costiero Sviluppo dell'offerta turistica (agriturismi,

etc.) con conseguente aumento dei fabbisogni idrici

Obiettivo 4.4

Garantire la qualità, la continuità e l'innovazione dell’offerta turistica

Incentivazione offerta turistica con conseguente aumento dei fabbisogni idrici Obiettivo 4.5

Proteggere l’ambiente per migliorare la qualità della vita

Azioni volte a prevenire i rischi di siccità, migliorare i servizi idrici e gestione integrata del sistema idrico

Realizzazione e completamento di invasi

. LEGENDA STATO

AMBIENTALE: LEGENDA EFFETTI AMBIENTALI: L'effetto modifica lo stato ambientale…

Pessimo // molto abbastanza Cattivo / positivamente

Medio . negativamente Buono -

Non noto Azioni non contemplate dal Piano

STATO AMBIENTALE ATTUALE (crf. Scoping)

GIUDIZIO FINALE (STATO AMBIENTALE MODIFICATO) Fattore ambientale

Sono previste altre azioni pertinenti non contemplate nel Piano ?

Sono pertanto possibili due letture della matrice di compatibilità.

Una prima valutazione può essere effettuata con riferimento agli elementi strategici del piano analizzando l’insieme degli effetti attesi per ogni linea strategica ed obiettivo.

Una seconda lettura parte dal quadro ambientale iniziale, mettendo in luce le criticità ambientali emerse in fase di scoping analizzandole (per ogni fattore o componente ambientale) rispetto agli effetti determinati dal piano, giungendo a formulare un giudizio sulla qualità ambientale che si determina per effetto della realizzazione del piano stesso.