1.2 LE TEORIE SULL’INTERNAZIONALIZZAZIONE D’IMPRESA 21
2.4.3 LA VICINANZA AL MERCATO E AL CLIENTE 112
Molte delle ragioni che inducono le imprese a ri-‐localizzare la produzione presso i Paesi d’origine hanno a che fare con i vantaggi inerenti la localizzazione geografica
0 15 30 45 60 75 90 1991 1994 1997 2000 2003 2006 2009 2012 2015 2018 Paesi avanzati Mondo
degli impianti: migliori tempi di consegna, minori costi di trasporto, maggiore reattività nella risposta ai clienti.
La vicinanza dell’impresa ai mercati di sbocco, e conseguentemente al consumatore finale, pertanto, risulta essere di rilevante importanza ai fini del conseguimento di un vantaggio competitivo ottimale, di risparmi nei costi, e della soddisfazione e fiducia degli acquirenti.
Escluse alcune eccezioni, il più delle volte il cliente finale di un’impresa che delocalizza è comunque situato al di fuori del Paese scelto. I problemi derivanti dai tempi di consegna e da una minore qualità (causata dalla distanza culturale e fisica), inducono sempre più le aziende ad adottare filiere più corte, con la principale finalità di riavvicinare la produzione nei territori di casamadre, e sostenere il «go to market»; sfavorendo allo stesso tempo l’utilizzo di strategie di
offshoring. Oggi più che mai, infatti, al centro delle strategie dell’impresa, col fine di
acquisire un vantaggio competitivo sostenibile e durevole, ci sono il consumatore, e i suoi bisogni. Garantire agilità, flessibilità, cogliere il più tempestivamente possibile le mutazioni dei bisogni, è di fondamentale importanza per servire al meglio il mercato, con un’offerta differenziata e concorrenziale.
Il modello del «marketing mix», originariamente teorizzato dall’economista americano Jerome McCarthy durante gli anni ’60, per indicare quali fossero gli strumenti principali che un’impresa dovesse utilizzare per raggiungere i propri obiettivi di mercato, nel tempo è stato modificato ed ampliato. Le “4P” del mercato «Prodotto, Prezzo, Promozione e Posizionamento», oggi risultano essere di numero maggiore, e ciò principalmente in virtù del cambiamento delle richieste dei consumatori, del contesto socio-‐economico-‐culturale e delle differenti modalità di approccio delle aziende al mercato stesso. Per il successo di un’impresa, quindi, diventano di importanza cruciale anche la “Persona” e la “Prossimità” al cliente ed
al mercato114.
La «customer proximity», così definita in campo scientifico, è la strategia utilizzata da quelle imprese che reputano di fondamentale importanza la vicinanza col cliente in ognuna delle fasi del processo di acquisto e la sua «customer experience»: prima della scelta del prodotto/servizio, durante l’utilizzo del bene – risultati
114 Le “P” individuate per essere le leve del successo di un’impresa sul mercato sono: Product, Price,
performanti facilitano il riacquisto – e infine nella fase ultima di assistenza post-‐ vendita. Per fare tutto questo è necessario rientrare in una filiera corta, impossibile da raggiungere se si adottano strategie di delocalizzazione, che inevitabilmente allungano la filiera.
Gli strumenti in possesso dal management per cercare ci creare «prossimità» sono
riassumibili in tre principali tipologie115:
1. «focus group» e «costumer survey»: sono strumenti di analisi e ricerca, che permettono alle imprese di indagare rispetto i bisogni dei consumatori e le problematiche da loro evidenziate. Il primo è utilizzato per analizzare particolari argomenti, sui quali le aziende intendono investigare in profondità. Per l’occasione vengono creati piccoli gruppi di persone selezionate, accompagnate da moderatori, e attraverso specifiche domande, le discussioni fra loro fanno emergere quanto di interesse per l’impresa. Il secondo strumento, invece, è di carattere statistico. In conseguenza alla individuazione di un target specifico di clienti/consumatori, questionari ed interviste mettono in risalto le informazioni necessarie per poter sviluppare e migliorare uno specifico prodotto/servizio o una intera gamma. Questi strumenti, comunque, per risultare davvero efficaci, è giusto che si adoperino non solo in occasione della creazione di nuovi prodotti o di «rebranding» societari, ma comprendere la customer experience deve far parte di un processo analitico e continuativo, tale da permettere di poter adoperare costantemente le opportune modifiche alla propria offerta. Avvantaggiarsi di strumenti investigativi di mercato come il focus group e il custumer survey, senz’altro facilita la creazione di vicinanza tra impresa e cliente, creando allo stesso tempo prossimità;
2. vicinanza e contatto del management con i clienti: dirigenti, manager, e tutti coloro con ruoli di responsabilità all’interno di un’impresa, dovrebbero creare – e poi cercare di mantenere – uno stretto contatto con i propri clienti. Relazioni del genere, infatti, che trascendono dalle gerarchie aziendali, sono essenziali per poter “toccare con mano” eventuali problematiche e produrre
115 cfr. Martone A. (2016), Reshoring. Come e Perché Far Rientrare la Produzione in Italia, IPSOA Innovative Management
fiducia e conoscenza. Allo stesso modo, i manager, dovrebbero fare ugualmente con i front office interni ed il personale aziendale;
3. «customer care», «recovery» e «continuous improvement»: sono strumenti utilizzati in maniera costante da un’impresa. La customer care, infatti, fa parte di un processo continuativo e duraturo in cui l’interesse per i bisogni del consumatore rimane perpetuo. Strategie di recovery e continuous
improvement, invece, sono adottate dall’impresa nel momento in cui un suo
prodotto/servizio non soddisfi le aspettative dei clienti: vengono attivati programmi specifici e momenti di contatto per riacquistare la fiducia totale, ed internamente per cercare di non ripetere più gli stessi errori.
Questi strumenti sono importanti per le imprese per creare vicinanza e prossimità con mercato e consumatori, e porre quindi le condizioni per sfruttare i vantaggi insiti a queste scelte. Essere un’azienda offshore sicuramente complica il raggiungimento di questi vantaggi, e rende più difficile l’ottenimento di un posizionamento più agevole nei confronti dei clienti, necessario per soddisfarli al meglio. Oggi più che mai l’attenzione e la vicinanza ai mercati di sbocco è fondamentale per riuscire a guadagnare un vantaggio competitivo che sia sostenibile, ed è per tale ragione che molte imprese attivano strategie di reshoring presso località più strategiche in questo senso. Ovviamente, la possibilità di delocalizzare la produzione mantenendo la customer proximity nei Paesi avanzati, è una eventualità da tenere presente, ma i considerevoli aumenti dei costi e la riduzione della qualità dei servizi, conseguenti alla scelta di questa opzione, inducono le imprese a preferire maggiormente, comunque, la ri-‐localizzazione.