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PRINCIPI
D
IGEOGRAFIA
ASTRONOMICO
-GEOMETRICA
D I
ANTON-MARIO LORGNA
CAVALIEREDE’sS.MAURIZIO E LAZARO«PRESIDENTE DELLASOCIETÀ*ITALIANA MEMBRO DELLE ACCADEMIE REALI DELLE SCIENZEDILONDRAiriETROSUEGO, BERLINO TORINOECC.,DELL’IN5TITUTODIBOLOGNA,ECORR.DELL' Accademiarealedellescienzediparisi.
IN VERONA
PER DIONIGI RAMANZINI
MDCCUUIX.
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f f N.
f
ALL
3ACCADEMIA IDEALE
DELLE SCIENZE DI TORINO
A
NTON-MARIO LOR.GNA
Ochilfimi oggimaì
fonogli oggetti delleScienze
edell’Arti
,iquali,dietro a’pro- greiTì latti dall’intellettou-mano
,non
fienofiatiridotti,qual piuqual meno,
amigliorcondizione
diprima. E
piu
che
d’altropare,che
intornoallaper- fezione dellaGeografia
fifieno a garaoccu-
pate,direiquali,lenazioni,non che
gliuomini
fiudiofi,non
efiendomai
nataper alcun
altroargomento
'ftfientifico, eri- natatante voltefermentazione
, fecosipuò
dirfi,di fpiriti,come
per determi, narelafigura dellaTerra
.Dalle
indaginiA
tcori-1
teorichefi fecepafsaggioagliefperimenti e
a
penofilfimeoperazionifu laSuperficie terrefire ,aggìugnendo mifure
amifure
sì,
che non
èal certocofache
abbia va- luto,come
quella, tante Spedizioni let- terarieinremotiiiìme regioni, tantecure,
e tanti difagidiGeometri
, edi Afiro-nomi
reputatillimi.E
perverità,feben
fieltimino,grandilfimi eAngolari fonoi pregi della
Geografia
,perchè
allafua per- fezionedebba
confacrarfi tutto loAudio
degliuomini
.Deità
èquellache
fegna edifiingue i confini degl’Imperj
,de’Re-
gni,delleProvincie, l’eftenfionede’Ma-
ri,il corfo de’
Fiumi
per laFerra
5 def- fache
regola tuttele guerrefche Spedi- zionie operazionijdeffa finalmenteche
dirige laNavigazione
pertutti iMari
,
e
da
cuidipendono
i noìlri ftabilimenti per ogniparte delmondo, e con
quella de’ navigantila vita,per cosìdire, ei progredìdelcommercio
univerfale.Con-
siderandoperò
lofiatoin cui tuttora fitrovano
leMappe Geografiche
famera-
viglia,che
tantefollicitudininon
abbia-no
fruttato migliori principiP
er l°ro coftruzione-Sulfiftetuttavial’improprie-
tà
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i
tàdi rapprefentare la
Terra
elefue par- tiin profpettiva , cioè dipintecome
levedrebbe un occhio
fu d*un piano
trafpa- rente,che
traeffe e 1’occhio
folfe col- locato, ecome
infegnò a delinearle l’E- gizioTolomeo
piu diTedici Tecoliaddie-
tro. h’egli forfè,che non
fiadata giam- mai creduta da
tantolaGeometria
,onde
poter efibite,efclufaognimanieradi
pro- iezione edi riduzione,belle eappiana-
tele partifupertìcialidellaTerra
, co-munque
irregolari,mantenuta Tempre
lagiuda
fituazionede’luoghi relativamente a’cerchjprincipalidell’Adronomia
?Se
così(offe peravventura
, e fenon
è te-merità
ilpor piedeinun cammino non
}
>rima
fegnatodall’orme
altrui, eh’ io àppia, eccoviun
faggio,IllustriCon-
socj ,che può convincere
del contrario col fattoallamano
, cuimi da conce-
duto
di offerirvi edi TottoporrealVa-
4
gione
pieno
dipericoloilmio
tentativo.Ma
el’autorità Vollra, féavvenga che
loapproviate,
e quellade’Geometri
,feavrà
lafortuna
di meritare la loroat- tenzione,gli farà
feudo
eftrada;tantopiu che
alvantaggio
dellafimplicità de’fuoi principi,e dell’efattezza a cui ri-
chiama
laGeografìa
eleCarte
geografi-che
,accoppia
egli 1’applicabilitàde’me-
defimi principi, eh’è colaimportantidN ma
,non meno
alla sferica esreroidica figura dellaTerra, che
aqualunque
altrafi-gura
dirivoluzione cui potettero appropria- reun
dì allaTerra
leoflèrvazioniavvenire
.
Che
femai venga una
voltaperopera
di valenteGeografo
coftruttaqualche Mappa
geografica
o
idrografica colmetodo
no- vello,e fia porta alcimento con
altra fimile de’ noftri miglioriAtlanti, facile faràdalfattopiùche
da’miei
detti lo feorgerecome
figuadagni
a quellomo- do
nel foJJisfarea’primari obbietti dellaGeografia
. Intanto finchégiunga
1’epoca avventurofa
diquelloconlronto,
fia1’o-pera
coll’autore all’umanità
ebenevo-
lenzaVortra raccomandata.
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INTRODUZIONE.
Ulte leScienteutilitraggono comunementeoriginee promo- vimentodalla loro medefima utilità.
La
necejfità di deferì- vereiconfini de' poffedimenti,ilittoralidelma-
re,landamentode'fiumi,edaltre fimiliparti- zioni della fuperficie terreflreabitatadagli uo- mini,non può percertoejfernata checoprincip)
delledominazioni fu laterra.e delle di viitoni familiariepolitiche,con leuìÌTrrGtmde'con»
cjuifiatori,e co'progrejfidel commercio e della navigazione.
Ma
comeenaturale,che nonab- bianotardatogliuominia conofceref
inuti- lità6
JffrxODVZlOKl
ìita per
un
verfo delledeficri%fiionipuramente ftoricbe, ea
fientireperf
altrof
impresone vivae dijiinta,chefacevanoledeJ
erezionifi- guratefiottogliocchi,cosi nonè fien\afon- damento ilcredere,chefifienobentofto avvi- fiatidi difegnaree configurarelevarieeften- fioni,egliftabilimenticheavevano inani-mo
di deficrivere,e di rapprefientare.Sembra
però,chesi fatterapprefientanioninonfojfie- ro inorigine,
prima
chela Geometria na-ficejfie , che puree mere
d
efign azioni diavvi-fio .
E
fonoeziandioperfiuafio,cheanchedo-ponatalaGeometriacontinuafifiero perlungo tempo
ad
ejfierepiù cCavvij'oche di fattole geografichedelineazioni,toftochelepartida
dejcriverfi dellaTerra erano ampietroppoed
efiefie,perejfierefienaienormeoperofttàrilevate geometìicamente
,
ed
uficivaperconfeguenzji di troppo laGeografia da'confini diuna jemplice Geometria pratica fuiterreno.Tali per appunto giudicoejfiere fiatiidifiegnidiSefioftri,al- lorchéefipoje alfiuopopolo /’eftenfìonefigura- ta dellefiue conquifte:tali idifiegnidiMo-
se,e diGioJ'ttè,allorché
fu
fatta la divi- jionedellaTerra
promefifiaalle dodiciTribù cfJfiraele. TSLediverfiamentedebbono aver di-
fegnatoiFenizj,che fonofiatiipiùarditi nt-
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iifTx.ODUz.iONa
7 navigatoridelfantichità,iHttoralì,ìpor- ti,iloroflabilimenti,nel fondare chefece -
rocolonie nell'
Europa
, f»<*//’Affrica per alimentare epromuoverelaloro mercatura.
/Greci furonoiprimi cheprefero
a
pro- fittaredei Joccorfidelf AJlronomia, riunendo e combinandojlumielecognizioni degliA-
JìronomiCaldei, ede'Geometri EgizJ;eal- loraveramentefu
, che cominciòa
prendere tutt' altrafaccialaGeografia. In fattocon quefliajuti,con lerelazionimen
dubbiede* viaggiatori,e con le più ragionevolieflima-
zjoni dellediflanzefpinfe ella
ed
efie/eifuoi confinianchedove con leattuali m'tjurenon potevaattignerelaGeometria.Quindi
ipro- gredì diT
alete Milefio, di Anajfimandro, diEcateo, di Democrito, diEudojfo,di Ariftagora,diSci/ace,edialtriGrecimol- tijfimij quindi1'amoredella Geografiadijfu- fotra’Romani
,etra lealtrepopolazioni oc- cidentali cfEuropa. A mi
fura cheandava
aumentandola fuppellettile delle mtfureat- tuali,delleoffervaz/oni ~*fi*o*ornicbe,e delle relazionide'viaggi marittimieterrefiri, an-dava
pure arricchendolaGeografiadi giorno ingiorno y ericevendo dagliuominiftudiofi miglioramentie pulitura.Nel
che fingolar- mentc$
lNTM.ODU7.lONt
mentefidifiinfe fiopera dì
Marino
Tirio, ilqualecorrere ed accrebbe tutte leopera- zioni geografichede' fuoi antecefiori,equella primad'Ipparco, indi di Poffidomo ,e dì altrinon pochijucceffivamente.Ma
vennefi- nalmente Claudio Tolomeo nativo di Telu-
fioin Egitto, il quale vivevaverfio fian- no 150.dell'eravolgare.Quefl'uomo Jagace e intelligentififimo profittò delle miglioriojjer-
va%ionide'fiuoitempi, correre
Marmo
Ti-no
,riduffele diflangede’luoghi dellaTer- ra ingradi e minuti fecondo la maniera dì Poffidonio,fece ufo de'gradi di longitudine e dilatitudine,eperfezionoilmetododifiu- bordinarela pofixjone de'luoghi all' Afirono-mia
,in cuiera peritififimo. Conquefieope- razioni contribuì eglinon poco all'avanza- mentodella Geografia,dandounadejcrizione delgloboterreflrc molto piùampia ed efiatta di tutteleprecedenti. Meritò quindiilno-me
direjlauratore,e di
Padre
dellaGeogra- fia.Ma
dopo di luì fino alla decadenzadell' Impero Promano non fu fattoalcun altropuf- fodi conSiderazionein quefia primaetàdel- laGeografia,ancorchéavefjeellabifognodi nuovecorrezioni,sì perchè nonerano abha- flanza nènttmerofe,nèe/atteperdifettodi firu-DigitizedbyGoogle
IN TKODVZlONB
9 ftrumenti leofferva%ioniaftronomicbe,e sìan- cora perf
incertezzadi moltemifureitine- rarie,allequaliera fiatocoflretto di darluo- goT
olomeo. Molto meno poi fi trovo ella ingrado diavanzare dalla decadenzadell' Imperofino al rinovamentodellelettere,aven- doifeco/idibarbarie,che trafcorfero inque- fiointervallo,immerfo quafituttiipopoliinuna
profondaignoranza; dimodo
cbenonfi nomina quaficbe un Cofimo Egizio , eun
Gerocle, cbe fecero pubbliche ilprimouna
Cofmografiacriftiana, ilfecondounadeferi-tone
dell'Impero diCofiantinopoli nel fefio Secolo.Trovò peraltro inqueftadifgra%iata età dimezxp
un qualchericettonell’Afia la Geografia sbanditadall'Europa, avendola ac- coltagliArabi
,ecoltivatanon fen^a frut- to,conqualche altraafiaticapopolazione,fin- checominciaronodibel nuovo arideftarne il diletto tra noi nelXIII.Secolo i viaggidiMarco
Volo, di T^ubruquis, edi qualcun altro.In confeguenxanelXIV.
eXV.
Secolo torno quafi ariprender iuta laGeografiadi Tolomeoj e particolarmente nelXVI.
pigliò ellafelicementevigore tuttonuovo dietroall' invenzione dell'inciderein legno, einrame
, ejfendoconcorfigiifiudiofi dituttele'N.azjo-B
niIO
IlfTRODUZlOKM
ni
a
promuoverla,arricchirla,e diffondernef
ufoperf Europa
.E'
inutile ilrimembra- retuttigliAutori Ingleft,A
lemani, Italia- ni,Spagnuoli,E
raneefi,Sveste
fi,Truffi,Olandefiec. , chefifonoutilmente occupati in quefto fiudio cosìin quello, comenelSe- colofuffeguente,leloropre%ìofefaticheemen- dooggimai perle
mani
ditutti.Ma
final- menteE
epoca deimaggioriprogrefftin quefia utì/ifftmaparte delleumane
cognizionicade per appuntointornoalprincipiodelnoflro Secolo. Iviaggi fattida
valentijfimi Aftronomi per diverfe regioni delnoftro Globo, lemigra-
zioniifiituiteverfoilpolo, everfo
/
equato- re, conlealtre intermedie, leoffervazioni aflronomicbefattee rifattein tanteparti del- la fuperficie terreftre,t
accertamentodellepo- fizjonifuiglobodi tantipunti, cb'eranoototalmenteignote
,o dubbie perlomeno,tutto
ba
contribuito in quefto Secoloalf avanzamento dellaGeografia,ed ba
portatolaformazione delleMappe
al gradoincui fitrovanoprefe*- tementeridotte.Cosìlepofiz,ont efattede’luo- ghi determinatedall'Afironomiafoffero inmag- giornumero,chenonfono, relativamentealt efienfione dellaTerra.Se
fuquellepoche che abbiamoèjondata lacollocazione,qualunquetilt
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/# r *
ov
vz
tora
ié ellafiafi,dì tutti glialtri punti, fecolla [corta diquefieegli è,chenonandiamo
enor- mementeerrati e lontanidalvero nelle delinea- zioni geografichedellenoftreMappe
,a qual fegnodi perfezione non farebbemai
condotta laGeografia,feilvoleree fiajuto de'"Prin- cipiconducete fuorde' loroojfervatorjgliA-
Jlronomi amoltiplicare cosìper iconfinidegli Stati,comenell'interno,sìfatte determina- zionidi latitudinielongitudini de' luoghi ?Quanto
èmai
piccoloilnumerode'punti de- terminatilungole cofle de'mari, non dirò lontani,ma
de'noflrimedefìmi continuamente navigati! e inconfeguen%aquanto fonomai
inefatte,eaffolutamentepocopiùche efavvi- fo, leconfigurazionide'Utforali, lepofizioni de'porti,ede'paefi marittiminelleMappe
piùaccreditate! Il comodo degli ojfervatorjfijfieftabiliti invarie parti conofciute della
Terra,
offrirebbeall Aftronomoin giro,o al Geografoquel foccorfoequellefacilita, che negli andatitempi nonavrebbepotuto ottene- regiammai
per gliojfervatorj del momento.Ma
quanto diciò abbifogni Ja~Geografia il moftrera lucidamenteilprefente Trattato,in cui epropofito diriformare la coftruz>onede*
Planisferi, e delle
Mappe
,foggettandolaal-«»
B
* lt(S
JltrXODvTlONM
lefoleleggidelf Aftrottomi
a
,e dellaGeome- tria,efclufa dalf immetterfinelrapprefentare appianatala fuperjicie dellaTerra qualunque fortadiproiezione.CAPI-
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CAPITOLO PKIMO
fondamentalidella Geografìa
V
ÈShw^fapidamentedellaGeografiada’ fuoi pri- mordjnell’Introduzione,lacuiStoriaègiàdidura- mente,econ molta fapienzaefpoftanelLibro che ha pertitoloEJJaisfur/’Hifloirt delaGeograpbic,e nelIII.Tomo
dell’origine,progredì,eflatoattuale d’ogniLetteraturadelCh.Sig.Ab.D. Giovanni An- drei,veggiamoqualCorpodiScienza per tantema- ni,ein tanti fecoli nefìarifultato a’di noflri.Da
principiofinchéofi fono contentati gliuomini difemplici delineazionidi avvifo,onon altrofu propofitodideferiveregeometricamente,fuorchépic- coleeflenfionidellaTerra, non fiaffacciò alcuna difficoltàperlacurvitàdellafuperficienonattendi- bilenelprimo cafo,edatrafeurarfinelfecondo fen- za errore.Ma
fatto piue piuferio ilbifogno di elettezzacoll’andar det~refnpo,~enWfim.|©ente do- vètrattavafi diabbracciare maggiori eflenfioni di Paefenelledefinizionifigurate,litrovòfuhitocon ladifficoltàeoperofitàdell’affiintodifarneattuale geometrico mifuramento congiuntalaneceffità dia- ver riguardosfilacurvitàfuperficiale. Quindi non fen«!Prikcivt
diGeografia
«4
lènzafondamento, inqualunquetempo ciòfiaac- caduto,l’originedelrapprefentarelaTerra elefue partiinprofpettiva. Infatto1’efpedicntechepotò aflfacciarfiataluopo piùcomodo
,piùpraticabiledi tuttideveelfereflatoquellodel raffigurarla,come dipinta,ocomelavedrebbeunocchio delineatafo- praunpiano trafparente,che traerta e 1'occhio fortecofiituito,cioèinprofpettiva.Cosiappuntodi- chiara TolomeoapertamentenellaluaGeografia do- verliintendereladeferizionedellaTerra,chiaman- dolainunteftoimitarlo pifluratotiut partirterra co- gnite,einunaltropuramente imitatiototiutcogniti orbis&cc.
Non
loperaltro,nè ho potuto trovarea chiattribuirnelaprima invenzione.Tolomeo per ve- ritàparlaetrattadeldifegnarelaterrainprofpet- tivainmodo,che fembraeflerneeglil’inventore- Ciò nonoftantenondicendolo apertamentenonfa- preifarnelo autorfotoefclufivamente-
ff. II.
Ma
comeerafida grantempo,cioèfin da’pri-mi
Greci(IntroJ.),cominciato ad applicarel’Aftro- nomiaallaGeografia,trafportandofalaterratutti iprincipalicircoliimmaginatipelCielo,Meridiani- ,Equatore,Tropici,Cerchjpolari,Cerchiparalleli , longitudini,latitudini &c.,cosibifognavachenel piano trafparente,ches’èdetto,odiproiezione, nonvenirtèroconfufe lefituazioni relativamentea quellicercbj,erifpondertero quelledel piano a quel- ledellaTerra.Quindièfiato, cheaquelleproie- zioniper preferenzalifonoappigliati iGeografidi tuttiitempi,collequaliriufcilfel’imitazione della Terrainpiano più conformealvero. Eperciòpiù dituttecomodeemenodifibrmantil'oggettolìfo- notrovatele proiezioni ofull’equatore collocando l’oc-
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A
1T *OJ«O.M!CO-G
BOM ETK
IC A. tj rocchioinunde’ poli,ondeleproiezionipolari,o fopraun meridiano collocando l’occhionell*equato- re,ondeleproiezioniequatoriali,rigettateperfin leproiezioniortografiche,incuièfuppofto1’occhio fintatoadunadiftanza infinita dalpianodiproie- zione, lequalipurnon mancano divantaggi perprincipifonoflati dai GeografiTempre fedelmente feguiti,continuano ad ederetuttavialabafcdel- lamodernageografia. Ancorché peròlecosìdette
Mappe
geografichepianenon entrinoinquellocon- to,nèalleleggidellaGeografia, che quicontem- pliamo,fienofubordinate,nonfarà infruttuofoche fenefacciapreliminaremenzione siperriconofce- re chiaramente1’imperfezioneloro ,esiancora per- chè pregevoli Autori cosiantichicomemoderni ne hanno trattato,c finalmente perchè nelle picco- le navigazioni, beneomale,fenefa ufotutta-
Ma
ficcometutteleScienzehannoiloropeculia- riobbietti,unfine inmira cui tendonoAngolar- menteafoddisfare;e quelloè per appuntointefo perveroavanzamento od anche perfezionedi una fcienza,che più vicino, od anche pienamentela conduceafoddisfarealfuofine,cosidelverouffi- ziodellaGeografiaè meftieriche facciamoefpofi- zionediftinta,dietroacuicifarerribpafciaarico- nofcerefeiprincipi,onde abbiamoparlato( II.), conducano afoddisfarvipienamente.Semail’attua- leGeografia fondata futaliprincipinonfoddisfaccf- fealfuofine o fidimoftraffe qualcuno diqucfti principiincompatibilecolfinedellaScienza ,nèl'au- via.
f. III.
to-
16
Prjncipt
diGiodlitriji
torità,nèlafanzionede' fecolinon- potrebbe giam- maiefimereilprincipiomedefimodall'edereéfeiu- fo,elaGeografìadall'efiereriformata
.
9. IV.
DefinendolaGeografiaco’migliori:Scientificater- raqueamolisdefignatio,quaterna quantaejì, ircumin fe,tum quoadajje&ioncs,quasexpofitionead calumre~
latenancij'citur,menfurabilis,eccoiprincipaliobbiet- ti,cuièellatenutadifoddislàre.
I.
ChelapofizionedituttiipuntidellaTerrarap- prefentatafuleMappeperrifpettoa’cerchjagrono- mici equatore,meridiani,cercnjparalleli&c.dife- gnatifuleMappe medefime,corrifpondacon legge allapofizione attualede’medefimi punti perrifpet- to a’medefimicercbjaftronomicifuiGlobo.
II.
Chelacorruzionegraficadel Difegno,odella Mappanonfiadifficile apraticarli,nèriefeanpin unpianodimoderata etrattabilegrandezaa cònfu- felepartidifegnate,emoltomenoimpercettibilie incapacidimeccanica mifura,ch’è l’oggetto prima- rio dellaGeografìa{Defin.). -
III.
—
' rChelediflanzede’ differenti puntigliuni dagli altri,mifuratefulaMappa,portanofenzanotabile erroreartumerfiufualmente perleeffettivefulafu- perfìcicterreftre
;ed abbiano fempre determinata e affe-
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A
STRONOM
ICO-G BO M
ETR1C A. 17 aflfegnabilerelazione conlediftanzeeffettivede’punti refpcttivamentecorrifpondcnti,cioèpodinelle ileffe Umazioni fulafuperficiedellaterrasi,che,occor- rendo1’ultima precisone,dallacognizionediquel- lefipolfavenireincognizionediquelle efattamente.1
V
*Che dalle linee deftlnate a rapprefentare fu le Mappeigradidilongitudine edilatitudinefipof- favenireincognizionedellagrandezzarelativa, eh’
elfihannofuiglobo.
V.
Chelevereeftenfioninaturalide’Continenti,de’
Mari&c. epolitichedegl’Imperj,de'Regni&c.fu lafuperficiecurvadellaTerra,polfanoefattamente mifurarfifu laMappachelerapprefenra
,edetermi- narliinmiglia quadrate,pertiche quadrate&c. co-
me
occorrclle.V L
E
che finalmenteleMappefienofornitediScala geometrica talmente appropriataalDifegno,checol fuomezzofipolfanomifurare efattamenteerileva- relepartifuperficiali(Art.V.),ledifianzede’luo- ghi(Àrt.III.) ,etuttelealtre lineecheoccorrcfle diconolccrefulaTerra
.
S.V.
Quello indubitatamenteè il fondamentaleuffizio dellaScienzageografica,e quellifonoiprimariob- biettich’elladeve avereinmirainqualità di difei-
C
piinai8
Principi
diGeografia
piinafondatafuprincipi,cremota dal primo(lato dirozzezza,cuiabbiamoadombratonell'Introduzio- ne.Or dunque,fecondol’allumonoflro nel$.IL,dob- biamofarciaconofcere,fe1’attualeGeografiavifod- disfaccia,prendendo permanolepiùulitatecognizioni delleMappegeografiche. Vedremodimoftrativamen- te,ehellefono lontane, piùch’altrinonc(tima,dal foddisfare a tutte lecondizioni precedenti.
Non
è già chePAgronomianonfiaoggidìoltreogni credere avanzataverfolafuaperfezione.Il difetto(lane’principifu qualièappoggiatala defignazionedella Terrae dellefueparti,laqualenon dà luogoatuttii vantaggireali,cne potrebberecarviilfoccorfodell’
Aflronomia.
E
quinonvannoconfufeleMappepar- ziali appoggiatea mi(urcgeometriche prefeattual- mentefuiterreno,conquelleingrande,dicuiè propofito,lequaliasifattimifuramentinon(iat- tengono,edovenonpuò fenza gravitimierrori,nè vuole edere conliderata pianalafuperfìcieterreflre,comenell’altreordinariamentefuolfard.
CAPt-
\
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CAPÌTOLO SECONDO
Delle
Mappe
piane orettilineep.
5VI
JL>/Iamopertantoprincipio,nell’efameeh’ènoftro propolito difare,dalleMappepianeperleragioni addottealf.IL, e perquellaeziandiodell’eiTerel- le(late, perquanto apparifce,le prime inventate da- gliuomini.Tantoèvero,cheTolomeocondannale delineazionigeografiche di quella natura fatte da Marino Tirio luo antecedine,etoccalecorrezionida farvifi,eperfinoi primirudimentidellariduzione chefen’è fattoaffaivicinoa’tempinoftri.Ven'ha di treforti.Nellaprima e più anticaiMeridiani e iparallelifonoefpoftidalineerettetradi sè paral- lele.Nella fecondaiMeridiani fonoefpollidarette lineeconvergenti verfoilpolo,eiparallelidaret- telineetradisèparalleleedineguali. Nellaterza manieraimeridianiediparallelifonoefpoftibensì darettelineeparallele,comenellaprima,maigra- dide’Meridianicrefcono dall’equatorealpolonella lleffaproporzione cheigradide’parallelidccrefcono fuiglobo; equellefidenominanoCartediriduzione.
$. VÌI.
20
Principi
diGeocrafia
indicalenon corrifpondono certamente con legge al- leUmazioniattualidc’medelimi puntiperrifpetto a' cerchjagronomicifuiglobo,nonelfendoalcuna de- terminata relazionetra leparti dellaTerra rappre- fentatein limiliMappe,eleparofuperficiali cor- rifpondentifuiglobo,
E
quantoalII.requifitodel- laGeografia,lacoltruzionediquelleMappeèper veritànondifficile,nonaltrooccorrendo anche nel- laterzamaniera,eli’èdettadiriduzione,chepur è più compolladell’altredue,luorchèdiellendere imeridianicoll’addizione continuadelle fecantid*latitudine;metododovutoalSig.'Wrigbtmatemati- coinglcfe;ilcheconletavole,od anche geometri- camente nonècofa malagevole daeffettuarli.
Ma
que- llafacilitàè piccolooggetto apetto dell'imperfe- zionediquelleMappe perrifpettoaglialtrirequi-
fitidellaGeografia.
E
apoco montapure ilvan- taggio chehannodellachiarezza, edeldarluogoa nufure difcermbili,non ellèndo realmente lecofemi- furate ciòchedebbono rapprefentarelùla fuperficie della terra,attefo,come *’è detto,ilnonedere proporzione alTegnabiletra leparti difegnate ele effettivefuiglobo.E
quantopoialIII.obbiertodel- laGeografia,quelleMappe non vi fupplifconoper alcunmodo.Ledillanzedifegnate de'punti1’uir dall'altronon poffonogiammaiallìimerfiperleeffet- tivefulaTerra,enonhannopergiunta neppure proporzionedeterminata conelTe,ondene’ calidi necelfaria efattezzarilevaredaldatodelleMappe il giufloerealefulafuperficieterrellre;anziunme- defimointervallo tradue puntifu lafuperficiedella Terrarielcefemprevario,nelle Cartediriduzione fingolarmenre, e tanto piùgrande quanto piùipun-titra'quali cinterpelloloflelfoarcodicerchiomaf- fimofulaTerrafiprendonovicinialpolo. Ilfolo obbietto cuifoddisfacciano particolarmente le
Map-
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Astronomioo-Geombtkica.
lt pcpianediriduzioneeilIV.,eh’èperappunto ciò che detta riduzionecoftituifcc.Ma
Tenereinciafcun parallelodi quelle Mappeilgradodi latitudinea quellodilongitudinenellafleifaproporzione che ha luogofu lafuperficie terreflrenoninlluifccpuntonel renderemigliorileMappe,contribuendopiuttofloa difformarclerapprefentazioni,e alteraretutte lepo- lizionide’luoghi,comeun pòdi tifleflionepuòcon- vincernechiccheflia. In fattoal V.cforfèpiùef- fcnzialeobbiectodella Geografia,eh’ è quello del confervarel'eftenfionefuperhcialedellepartirappre- fentatenelleMappe,nonèluogoaflolutamentedi fupplirecolmezzodiqueflariduzione, rifultandone anziilcontrarioda queleh’èdi fatto;mentregli fpazj tradue gradidilatitudinec duedilongitudi- nevannonelleCartediriduzioneTempre crefcendo verfoipoli,che purinfattodovrebberodiminuire.Podiiqualidifettiinerenti allacoflruzione(lef- fadiquefteMappe,èviiìbile
,che,comerichiedefi nel VI.requifito,non è neppur luogoafcalageome- tricainsifatterapprefentazionidella fupcrficieterrc- flre,edellefueparti,ovenonèrelazioneafTegna- biletraleattualifuiglobo,elepartirapprefenta- tenelDifegno nè percontodellediitanze,come
s’èveduto,nè per quellodelleellenGonifuperficiali .
$. VII.
Chiaramentepertanto apparifee da queflaefpofi- zione,cheafronte ditantaimperfezionedelleCarte pianeancheridotte,-è-dtttifSfibtutv^ltrovantaggio e comodochevoleffeattribuirliallorout©nellapra- tica
% Non
è perciò fenzafondamentoilrigettarledal farparte inunafcientificaGeografia.
Vfc*»’ liÌ- -
1
Tv
“CAPI
-?2
CAPITOLO TEIiZO
Della'Proje%ioneEquatoriale
V
Enghiamopertanto§. alleIX.Proiezioni.Lungoci-nutilefarebbe ilprendereper manotuttelefpecic diproiezioniche fifon fatte,cfipotrebberofare dellafuperficie terreftrefopra un piano.
Una
delle piùufitatetra’Geografiballeràchefiamedaalci- mento,cioè quellain cuiilpianodiproiezioneèun cerchio meridiano,alcuipolofituatonell’equatore è fuppoflocollocato1’occhio.Ne
faremounpo’ dia- nalifi,ericonofccremocome,c finoa qualfegnofi foddisfacciapereiraagliobbietticontemplatial§.IV.Non
farà difficileauomo
verfatoinquellematerie ilfareuna prova analogadi tutte lealtrefenzache cidiffondiamoincofea cui fafiradaclumechiaria-mo
ciòchedell’equatorialediremoinquefloCapitolo.
E
quantoalI.requilito dellaGeografia,comenell’altre,cosiinquellaproiezione,eglièfempre pun- tualmenteadempiuto,flantechelapofizione di tut- tiipuntivifibilie raggianti all’occhiodall’ emisfe- rooppoflo ò fempre geometricamente determinatafui pianodiprotezioneinterpoflo tra l’emisferocl’occhio;
eperconfegtienzageometricamentepoffonodilegnarfi fuipiano ofu laMappalefituazioni de’ differentipunti della terra per rifpetto a’ circoli,aftronomici,comefo- nofuiglobo.Cosìpure èdelIL Imperciocché tutti icircolidellasferafonorapprefentatiinquellapro- iezione daaltrettanticircoli,eperò perladeferizio- pegrafica delleMappetuttofiriducealdeterminare
ife-
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V
Astronomic
O-GEÓMRTR1CA.
1Jifemidiamerride’meridiani,cquellide’ paralleli ,
ondecollocare laproiezionediciafcunpunto conve- nevolmente. Effondo pertantodimoflrato (Cag.ioli Trigonom. Gap. XXII.),che la proiezionediqua- lunque meridianoèun arcodicerchioche haper corda1’alle dellaTerra, eperraggiolafccancedel- lalongitudine;echelaprojezonediqualunque pa- rallelo èun arcodicerchioavente percordaildia- metro delparallelo,eper raggiolacotangentedella latitudine delparallelo,nonèperveritàfommamcntc difficileladelineazionediquelleMappe.
Nè
infatto riefcono confutòlepartidiiegnatecomeperavven- turanell’altreproiezioni.Ma
feaquelle4.i}?prime condizionifupplifconobaflcvolmenteleMappedi proie- zione equatoriale,non atuttelealtre,che fonole piùefTcnziali,anzivitalidellaGeografia,lipuò con effepienamentefoddisfarc.Come
dunquedalpiùal menopeccanoinquellocomunementetutte leproie- zioni,edè fuquelloprincipalmente che deefondarli lanccdfìtàdirilòrmarelaGeografia,feriefea dipo- terricorrereamiglioriprincipe,moflrereinoincheilorodifetticonfidano lucidamente.Veggiamodun- quedellediflanzede'luoghi,eh’ èilIII.importan- tiflimoob&iettodellaGeografia.
E
primamentecon- fìderiamoquello eh’ èinsè1’intervallotradue pun- tifoprauna Mjqppadiproiezione;indiilconfidera- remo comedato,onde venirincognizionecolfuo mezzodell’intervallo effettivo fu laTerra.
SiaCilcentrodellaTerra(Fig.J.),efienoP
ipolidel meridianodi proiezione
DLE
fituatinell’equatore;fioche farS~tTdiametrodelljgquatore;e
•fin
C
ilpuntoov ècoflituito1’occhio. Sieno poi F,G
due punti fu laMappadilongitudinec di latitudineconofciutc.Ancorchélaveradiflanzade’puntiF,
G
fial’ar- codicerchiomaffimo che congiungedetti puntifu laA
STRONO M
iCO-G
EOM
ETRIC A. 2J JiB=
j/(AQ
-f-BQ — zAQ BQ
cos./’^C)edèpureGo‘_L.fo’
—
fg'cos.
FQG=
„_ „ .Dunquefatte ledebitefoftituzionifitroverà
AB=
—
—
t- a
^5,-'F
~—
—
\/{CG
+ £C
)(CF+
.QC) Effondopertanto notoilraggioQC
dell’equatore rollerannodarinvenirliledueCF
,CG
,snde ave- relarelazionetraladiltanzaFG
data dallaMap- pa, el’effettivaAB.Perlaqualcofas’intenda perA
condottouncerchiomalfimo fegantel’equatoread angoliretti,ilqualefaràperconfeguenzailmeri- diano delpunto.rf.Neltriangolosfericorettangolo, che nerifulterà,faranno conolciutineceflàriamentei duelaticomprendentil’angolo retto dallalatitudine elongitudinedatedallaMappa,eli troverà perciò l’arcoPA
,ipotenufadelmedelimotriangolo.Simil- menteoperando perl’altroverfolitroveràl’arcoPB.Ma
leCF
,CG
fonoevidentemente le tangenti dellemetàdegliarchiPA
,PB. Saràdunquefacile iltrovarein partidel raggio tavolareilvalore di detteCF, CG,einconfeguenzainpartianche del raggio dell’equatorefuppoftonoto.Con
chefiavràilvalorediAB.Siconchiuda pertanto,chedalleMappedipro- iezione equatorialenon è lecito fenzanotabileer- rorediafliimerepereffettivefulaterralediftanze tradue punti datedalleMappe;
ma
che quelle pe- ròhannoTempre con quelle•>tfagnab.derelazionesi,
checolmetodoindicatodalleappareSt» 4nleMap- pepedonodedurlilevere,occorrendo
,efattamen- tc.
Non
fupplifconoperciò quelle Mappealterzo oggettocompiutamente,avvegna chelipuò fara menodelleMappe,femanchino nellaprima parte ufiiale,potendo direttamentetrovarfiladiltanzadiD
duei<5
Principi
diGeografia
due puntifulaterra,fc fia nota lalatitudinee longitudineloro,indipendentemente dalleCarcc geo- graficheconlarifoluzionediunfolotriangolosfe- rico,com'ènoto.
QuantopoialIV.requifitodellaGeografia,tor- na meglio allòlutamentc1’andareintracciadiretta- mentedellagrandezza relativache hanno igradi dilatitudineedilongitudine fuiglobo,diquello clicproporlidiricavarladallelineedeftinate arap- prelentarcdettigradifuleMappediproiezionee- quatoriale.Imperciocchélapolizionede’meridiani
,
ede’ parallelifuquelleMappeè tantovaria,etan- to diformelalorograndezzarelativa,comedicem-
mo
quiinnanzi,etantodifòrmc eziandioriefeeil variarecosìdiciafcungradodilatitudine,nonfo- lamente da un meridianoall’altro,ma
inunoftef- fomeridiano,comedicialcungradodi longitudi- ne ancheinunoHelloparallelo,cheilcercarele grandezzerelativechehannoigradiproliimidi la- titudineedilongitudinefuiglobo dallegrandezze relativeapparentinelpianodiproiezioneèproblema fattopiù perla fpeculazione che perl’ufogeografico.Veggiamo dunquedelV.requilito,cioèdelrap- prefentarefuleMappelaveraefienlione fupcrficia- ledellaterraedellefueparti,ecomevifiSod- disfaccia con quelledi proiezione. E’certo,che quello, eilterzo,che abbiamo confiderato fonoi principaliepiùutiliobbietti dellaScienza geogra- fica.
Ma
disgraziatamente nè quelle, nèaltreMap- pediquallìvogliaproiezione non(onodialcunufo odaj’utoperuntaleimportantillìmorcquilito.Qua- lunquetrattodellaTerra rapprefentatofuquelleMap- penonfidamenteètutt’altrodall’efìètrivocreale,ma
non ha nèmenoalcuna determinata enecella- riarelazione coll’ effettivoerealelulafuperficie ter- rellrc.Nè
puòellère altrimenti, raggiandodalla me-A
ST!tO N OM
ICO-GBO MBTRIC
A. 27 medefimafuperficieall’occhio punticollimiti inal- triedaltripiani,actcfalaluacurvità,enonim- primendogià nelpianointerpofto tra l'occhioe detta fuperficielearee de’medcfimipiani,ma
bensìlevcfti- giade’folipuntiraggianti.Mancanopertantoinque- llo requifito dellaGeografiatutte leMappediproiezione.E
quanto finalmentealVI.ed ultimo,dico, che lefeaiecheliappongonocomunementea detteMap- pe fonoinsèlidieerronee;cche quand’ anchefot- feroappoggiatealDifegno,colloromezzononver- rebbero arilevarliinifureconvenevoliper lafupcr- tìcie terreftre. In fatto per la coftruzione del- le fcalefiallumecomunemente dalleMappel'in- tervallo diuno,due&c.gradidi latitudine, col comparto, e com’èconvenuto diattribuire a!gradodell’equatore,odiunmeridiano, 00 miglia geografiche,cosifidividel’intervalloall'untoin60,
-tio&c.parti;equellaèla fcala.NelleMappe maggiorilefcale ricavatefempre da’gradi,come l'opra,fidividonoinleghedivariadenominazione, fecondoilnumeroeh’èfuppoltocomprenderlinell’
intervalloalfiintodalla Mappa.
Ma
primamenteil gradodilatitudine èinpura profpettiva,cioènel- leproiezioniortografichefull'equatoreegli è rap- prefentatodalladifferenzade’ colenidellelatitudini prolfimamaggiore,eprolfimaminore, enellepo- laridalladifferenza delletangentidellelemilatitu- dinipolariprolfimamaggiore e prolfima minore;le qualidifferenzehannolaloroparticolareproporzio- necolraggiodellaTerra,...chìaèbenlontanadall’elferequelladell’àrcodiun gradoeflc
w
ivoalrag- gio.E
nellaproiezioneequatoriale,cuiquiabbia-mo
prefoinconfiderazione,gl’intervallide’gradi inunmeridiano fono cordediarchiaventiper rag- giolefecantidella longitudinedel meridianome- defimo,eper terminileinterfezionidegliarchicheD
2 rap-DigitizedbyGoogle
28
Principi
diGeografia
rapprefentanolelatitudiniprodi
ma
maggiore eprof-uma
minore.E’dunquefenza fondamento ilpren- deredettiintervallipergliarchide’,gradi nelme- ridianotcrrcftreeffettivo,ecomefeaverterò la flef- faproporzionea!raggiodellaMappa,chehaunar- coeffettivoalraggioeffettivofulaterra.E
come intuttele'ptojezionivaria neceflariamente dipa- ralleloinparallelolagrandezzadellalinea,che rap- prefcntaungradodilatitudine ,cosìanche per que- llocontoèvagoedarbitrariol’intervalloairuntoa piacerediuno,odipiùgradifuccertiviperifcala dellaMappa.
Aiqualierrorichedall’affunzionedipendonodell’
intervallo artoluto,che vienecoflituitoperifcala,fi aggiugncl’altrogravirtimodelfupporlitacitamente, chetuttelepartidellaMappafienodigradatenella proiezionecollafteffaproporzione,eh’ èdigradatoil grado artùntoperifcala,eh’ è falfiffimo.
Ma
fupponghia-mo
,cheforte la fcala prefageometricamente appropria- ta aldifegno,comcne’difegnigeodetici,che non è.Mifurandoleparti deldifegnoconla fcalafiverrebbea capodi milurarefpazj piani limili alla figura eh’ è nel difegno,come,mifurandolepartidiun dilegno geodetico,fimifurano effettivamentefpazjrealifui terrenolimiliallefigure mifurate fuidilegno;
ma
nonfiotterrebbegiammaidimifurarenelcalòno- ffrofpazjreali ùmili fu la fuperficiccurvadella terra,noneflendoluogoalimilitudinetrailcurvo eilpiano,enèmenogliIpazjcoftituitifulaterra traiterminiaftronomicamente omologhia’termini deldifegno,nonefTendononche limilitudine,ma
nèmen
proporzioneneceffaria, comedicemmo, traleparti rapprelentanti nel difegno,elerap- prefentate fulaterra. Così le diftanzeche ver- rebbero amifurarfitradue luoghi,farebbero bensì quelledidetto difegno pianolimile,ma
nonmai aP-A
STItONO MICO-Gho METRICA.
If appartenentiallafuperficiedellaterra,ni efprimen- tilediftanzede’luoghifuigloboagronomicamente omologhi a queidellaMappa,elfendoquiinnanzi dimoftratononpoterli afl'umerefenza grave errore lediftanzede’luoghiinfimiliMappe
perleelìèt- tiveerealifuinoftroglobo.E
quelloballiintornoalriconofcerecomeefino aqualfegnofoddisfaccianoleMappediproiezione aircquilitilòndamentalidellaGeografia»rerquan- topollano inchinareiGeografiamantenerliattac- catiagliantichimetodi, egliftudiolidiGeografia a conlervare1’ufodellecarteattuali,nonpotran*no certamente nègliuni,ncglialtridifconvenire dell’imperfezionedellafcienza geografica, edelIn- fognodiriformarelacoftruzionedelle noftreMappe
.
C.iPl-
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3°
CAPITOLO QUARTO
'Ricercadinuoviprincipiper ìaGeografìa
§. X.
Sinché
laGeografia ha perifcopo dirapprefenta- re (òpraun pianopiccole efteniioni della Terra, e(lafubordinataalla Geometria pratica fui ter- reno,nonpuò nèdierrore,nèd'imperfezioneef- fereaccagionata,menall’arte,cheall’efcrcizio dell’arte,ealgeometra operatore imputandoli el’errore ,
el’imperfezione,fe vene averte.
Ma
tortoche nelleefteniionimaggiorififottrac ella all’impero dellaGeometria, echiama1’aftronomia,elapro- fpettivainajuto,nonèpiùnelle fuerapprcfenta- zioniquell’efattezza,che nell’altrocaloladiftin- gue elarende cotantofruttuofaagliufidellavita, ancorché persè1’unae 1’altradi quelleScienze abbiala Geometria per bafe eguidadelle pro- prie operazioni. Certo èperò, che all’applica- zione dellaprima,cioèdell’Aftronomia,alla Geo- grafianon può attribuirli alcuno,de’difetti,che abbiamonotatonelleMappegeograficheprecedente- mente, nonpotendofiper contrario abbastanzacfal- tareilmerito primodisifatta utiliflimaapplicazio- ne, percuipoftbnotanto felicementediltinguerfile diverfepartidellaterra, e conrrartegnarfilepeti- zionide’luoghifulafuperficie terrefte,che per altromodononpotria larfi per avventura nèpiù agevolmente, nè più ficuramente.Non
puòdunque cheeflerneimputata1’applicazionedellaprofpetti- va,
Astkonomjc
o-GEO METRICA.
Jl va,da che inrealtà1’imperfezione delle Mappe è inerentealpianodeliodiproiezione,ficcome ab- biamoveduto.
Infattonon è chipollidubitare,che,eifendo laprofpettiva1’artedelrapprefentarefopraunafu- perfìciepianaglioggetti vilibili tali qualiappari- feonoall'occhiofituatoin certadiflanzaattraverfo unpiano trafparente collocatotra1’occhio el’og- getto,leproiezionifuquellopiano non fienoche mereapparenze odipinture.
Non
è pertantonè proposto,nè condizionediquell’ arte,chedalle di- menfioni,edalleforme apparenti debbanoepolla- nodedurlileeffettivecreali;mentre farebbe d’uo- po, che unamedelìmaformanelpianodiproiezio- neavelieauntemporelazioneneceffariacon infi- niteformeeffettiveereali,che dentroimedefimi terminiellapuòrapprefentare:ilche èimpedibile.
Non
èdunquealla profpettivache fa d’uopori- correreperrapprefentarefopraun pianolafuperfi- ciecurvadellaTerra,edeliefueparti,nè che va- da fondatafu’principidelleproiezionilacoftruzio- ncdelleMappegeografiche,nellequalinondiappa- renzadeve edere propolito,ma
bensìdioggettirea- liche vogliamo conolcere emifurare( $.IV.). Se nellaGeografia nonaltrofirichiedede,chedicono- feerelalìtuazioneaftronomicadituttiipuntidella Terra,cioèlaUmazioneloroperrifpettoall'equato- re, aiparalleli&c.non farebbeneceffariaalcuna co- ffruzione diCarte geografiche.Un
regiftrointavo- ledellelatitudini,edellelqjggjjudinide’ differenti punti,farebbe baflevòlidimo,onderichiamarealla fantafiailglobo,ela pofizione delleparti.Ma
quella nonècheunadellecondizionicuilaGeografiari- chiede,volendoelladclcrizioni figurate,comecele dà parzialmentelaplanimetriaolageometriafuiter- reno,cioèconlefigurepropriedelleregioni,ede’mari
,
ji
Principi
diGeografia
mari,nellagiudaeftenllonclorofuperficiale,econ ledillanzepiùprollimede’luoghil'unodall'altro;
requifitituttidellultimaimportanza eproprj dique- llaScienza.
Ma
abbiamoveduto qui innanzi,chequelli per appunto fonogli obbietticuinon foddisfanno peral- cunmodoleproiezioni.Laperfezionedunquedell’Aftronomia non può ederutileche perunode’requiiiti dell’attualeGeografia;
ma
non può ellarenderemen
confufe,feilfollerò,leparti difegnateche dallanaturadellaproiezionedipendono; non può ellafaregiammai, chelediflanzede’luoghirappre- fentate dalleMappedivengano lepiùprolfimedi- ftanzerealiluiglobo. Cosìnonfaràgiammai,che unafupertìciepiana apparentefulaMappa acquifti relazionenecellariaconla fuperficiecurvarappre- fentata,onde daquella portaquefta determinarli e- (attamente.
E’ pertanto dimoftrato,chelamaniera adottata pertantifecolidirapprefentarein profpettivafopra unpianola fuperficie della terraèquellaper ap- punto che mantiene, e manterrà fempre imperfetta laGeografia
;eche1’Aftronomia hane’fondamen-
tidellafteflaGeografiaunoftacoloinvincibile,on- de nonpotercontribuiregiammaiallafuaperfezio- ne(J.V.).
Non
èdunquefenza ragioneilpropor- cidisbandiretuttelefortidiproiezionicangiando principio,edicercaraltravia, onde foddistarca’veriobbiettidiquellaScienza,emetterliiniftato di ricavareconfruttotuttiifoccorfi, eh’ècapace difomminiftrarleladivina Aftronomia
.
$. XI.
Eccopertantoilmiotentativo,cuimibaftaqui diadombrare,ondepollaintantotrawederfilofeo- po
A
*T RONO
M!CO-G
EOMET RI€ A. J3 po acuitendonoimieipcnfieri.Ne’ feguenti Capi- tolifenefaràappofitatrattazione. Cominciofubi- tamentedall’immaginareappianatalafuperficie ter- reftrc,ouna porzionediclfaqualunque,cioè ridot- tainunafuperficiepiana,cuidiremolafigura della Terra appianata,ilveroPlanisferiogeometrico, inten- dendoTempre,che1’areadiqueftafiguraodique- lloplanisferio fiaquellaprecifamentedella fuperfi- ciccurvaterreflre.
E
tra leinfinitefigurepiane nel- lequalipuò intenderfi trasformatalafuperficieter- reflrequellaconccpifco prefacomepropria ecarat- teriflicaperlaGeografia,incuiperprimacondi- zionevengano geometricamentedefinitituttiipun- ti,cdifpoflinellaloro giuflaUmazioneperrifpetto a'principali cerchjdellaTerraequatore,parallelf, meridiani&c.s\,ellealtra figurapianadi eguale fuperficienonfiache piùdiquella raffiguriiafù- perficienaturaledellaTerra.Ciòfuppoflo,intendo,
cheunaMappao Carta geograficadiuna parte qua- lunquedellaTerra debba Tempre edereuna fuperfi- cie,unafigurapianalimileeùmilmenteportaalla figuradidettapartedellaTerra appianata,condi- zionatacomefopra.Siccome perònon foddisfàreb- beroleMappecosiintefeche aduerequifitidella Geografia($.IV.) ,cioèalI.e alV.,cosidetta figurapiana,aflùntacomepropria ecaratteriftica per quefta Scienza, dovràpure dar luogoaquefta feconda condizione,chenelleMappe geografiche, chefene debbonoricavare,fienoauntempofòd- distattituttigli altrirequifitideilaGeografiacfpofti nelmedefimoparagrafo.
$. XII.
Lo
feopo pertantodi quelliprincipi è quello di farrientrarelaGeografianelfenodellaGeometria,
E
rin-34
Pkinciv)
niGbocrafia
rinvenendoper figurapiana quadratrice delia fu«
perhcieterraftrequella, incuitutte fiverifichino ciaccamente lecondizioni volutedallaGeografia.
QuelloCaral'argomentode’ feguentiCapitoli ne'qua-
livedremopuredelpartitoda prenderli inquella Scienzaintorno ailafigura fuperficiale delnollro globo. m
C Atl-
35
CAPITOLO QUINTO
Dellafuperficiede'fohdinati dalla rota- zionedelle
Curve
intornoall'ale,§. XIII.
S E
fiaABD
(Fig.II.)unacurvaqualunquedicui fiaAE
1’alfe,AC
1’affiliax,CB1'ordinatay,Bb l’elementodellacurva\/(dx' -}- dy') ,epongalir:c laragionedelraggioallacirconferenzadelcerchio, ènoto perglielementidell’Anali!!,che,elle.ido cy.rlacircon'erenza delcerchio deferittocol rag- gioCBz=y,
1’elementodellafuperiicie nata dalla rotazionedellacurva intornoallalleAE
è generalmenteefprelìodallafòrmula Eb.cy:r
=
~- y/(dx'-j- dy') .§.
XIV.
Siapertanto
dx=Mdy
,e (TendoM
funzionedella folay dipendentedall’equazionedella curva;larà
dx'
= \V
dy',eperò l’elementodellafupcrticiepren- cydvderàlafeguenteforma
— —
y'(1~\~M
')>c1’inte-8raIe
f- V
(•1-4-^),
faràla fuperficieindefini- tadelfolidocuidefignaremocollalettera7%ficchè faràrfunzionediyl’integralecompleto elprimente dettafuperficieindefinitamente.E
a §.XV.
DigitizedbyGoogle
Principi
diGeografia
f.
XV.
16
Sedunquefia
?
,T“ecc. ciòche fuccelfivamente divienr,porteperyfuccelfivamentelequantità de- terminatea,becc.,faràT‘lafuperficiedella por- zionecheha perverticeopoloil puntoA
,eper baie ilcircolo Bff, di cuifia raggio 1’ordinata CB=
a,T"la fuperficiedellaporzioneche ha per bafeilcircoloDD',dicui fia raggio1’ordinataED =
b,eco9lall'infinito.Detticircolipertantofa- rannotra disèparalleli,efaràverticedellapor- zionefuperficiale,acuielfilervono di bafe,ilpua- toA.§.
XVI.
E
poichéilcircolo Ilaalquadratoinlcritto,cioè al doppio quadratodel raggio,comelametàdella cir- conferenzaal diametro,fe fifaccia—\r=zT:—
,a e
qualunquedidetteporzioni(uperficiali,aventeper bafeunparallelo delraggio y,faràugualeall’area
tltTT delcerchioavente per raggioPefprelfione
\[(
—
) .f.
XVII.
Sedunque,elTendo1"lafuperficiedellaporzione
ADFD'D
mfirtentefuiparalleloOD’, colcentro&
2rlT"
cdintervallo Jfideferivanel fotto-
poftopianoilcircolo
GHL
,
faràquellocircolougua- leadetta porzionefuperficiale
ADFD'D
.
Similmen- ari*, te colmedefimo centroedintervallo
EI=\/[
-j- )de-
Astronomico Geometrica.
57defcrittonellofteiTopianoilcircolo
IKM
,farà1'a- readiquellocircolougualeallaporzionefuperficia- leinfittente fui parallelo BB',ecosiall’infinito .
§.
XVIII.
Mentrepertanto detticircoliconcentriciefibifco- nolefuperficiepianedidetteporzioni,leloro cir- conferenze efprimonoiparallelicorrifpondentia’pa- rallelilucuiinliltonoleporzionifupcrticialirefpet- tivedellafuperficiedelfolido. Cosi lezonepiane comprcle da dueparalleli pianiqualunqueeiibilco- nolefuperficieappianatedellezone curve comprc- fetra’parallelicorrilpondenti fu la fuperficie del folido.
5.
XIX.
Come
poila fuperficie del folidoinfittente fui paralleloOD'alla fuperficie deltrilineoAOFA
ha laproporzionedellacirconferenzaDD‘ delparallelo all’arcoDF
,cioèquelladellacirconferenzadel cer- chio appianatoreGHL
all’arcoGH,ch'èquantodi- redell'areadelnu-dcfiinocircoloGHL
all'areadel fettoreEGH
,èmanifefto,checomel’areadelcir- coloGHL
cugualeallafuperficie intera del folido infittentefuiparalleloDD‘,cosifaràl’areadel fet- toreEGH
ugualeallafuperficie deltrilineoAOFA.
SimilmentelidimoftreràeffereilfettoreEIKugua- le altrilineo ABpA, ecosi diqualunquealtro
.
Dunquel’unghiapiana
IGHK
faràugualeall'unghia fuperficialedelfolidoBDFpB,e cosidiqualunque altra.
$.
XX.
\
Qualunquepuntodella fuperficiedelfolidoha per in-
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Principi
diGiocrafia
indoledellacoftruzioneilfuoficodeterminatonel cìrcoloGIIL.Imperciocché perqualunque puntodel- lafuperficiepadano duelineedideterminata poli- rionetradi sè, allequalicorrifpondono duelinee nelcircolo
GHL
parimentedipolizionedeterminata tradisè,lequalipadanopelpuntonelpianoche a quel puntodellafuperficiecorrtfponde.
InfattoIla
N
un puntoqualunquedellafuperfi- ciedelfolidodicuificerchililìtonelcerchioGHL
determinatodallanaturadellacodruzione.Sifaccia padar perN
lacurvageneratriceAD
delfolido,e perD
nelcerchioGIILil raggioEG,e dalpuntoAf ficonduca l’ordinataall’alleA'Q,laqualefia=/.
Softituito quedo valore pery nella funzione T
($.XIV.),ondediventiTm,farà manifcdamente raggio
ER
delcerchioR5T
appianato- redellaporzionefuperficialeinfidentelui paralleloKq
,
ed
R
ilpunto corrifpondentcalpuntoN
.
§.
XXL
Sedunquefula fuperficiedel folidos’intenda didefacomunque unalineaBa
(Fig.III.) ,epergli
edremi B,alifacciapadare lacurva generatrice
ABD
,AaF,nonfaràdifficileildeterminarefula fuperficiedelcerchioGHL
appianatoredella fuper- fieieintera del folidochehaperbafe ilcerchio DFD',unafuperficie pianauguale allafuperficie curvadeltrilineoABa.Imperciocché fattapadare fuccedivamenteper tuttiipuntiinfinitamente prodimib,decc.della lineaBalamedefima curva generatrice Abf,Adgecc.
fegantelacirconferenza
DF
in/
,gecc.eperD, f,gecc.condottiiraggiEDG
,Eff,Egg‘ ecc.EFH,ficonducanoall'afte
AE
leperpendicolariBB',bb', dd'ecc.tu',lequalilianodenominate/
,f
,/"ecc./
rdpettivamente;lafuperticiedellolido farà dì- vifaintrilincielementariAOf,Afaecc.eilcerchioECH
infettori pianielementariEGf ,£fg'ecc. Sia pertanto2%
T,,,T„ecc.T„ciòciicdivienefuccef- fivamentelafunzioneT($.XIV.},foftituendo per y fucceliivamente/',/*,/"ecc.J" .cioèi valori delleordinateBB',bb,<2/ecc. .Applicandoai raggiEG,Ef'tEg ecc.EH
ivalorircfpettivamentc($.XVI.),fideterminerannoipuntiff",b^pecc.a'1 nelpianofottopoftocorrifpondentia’puntiB,b, dece,afulafuperficiedelfolido.Defcrittiquindi fulafuperficiecurvacb’ centriB'.b‘,d' ecc. a', eco*
raggi
bB
.bbecc. gliarchettidicerchioBc,beecc., efulafuperficiepianafottopofta col centroE ed intervalli EB'1,Ebecc. gli archetti circolariB n, kmecc.,riufcirannoicrilineifupcrficialiABc,Alìt ecc.oppureitrilineiABb,Ahiecc.refpetcìvanenteu- gualia’trilineipianiEBn,Ebnecc.oppurea’tri—
lineiEB"b,Ebp($.XIX.).
E
peròlafomma
di tutti gliABb,Abdecc.,cioèl’intero trilmeofu- perficialeABa,faràugualeallafonalidituttigli EBb Ebpecc.cioèaltrilineopiano EB'a'
.
§. xxir.
Come
pertanto èdimodrato,che1’ìndoledì quella Teoriaimporta, che cialcunpuntodellafu- perficiedellolidoabbia un(ito determinato fula fuperficiepianifottopofti($.XX.),edie1>ab- biapureunalineacomunquediflefafulamed(ina fupeificie,e qualunquetnlineo,come ABa($.XXI.),4<j
Principi
diGiografia
cosìpuò eziandio agevolmentedimoltrarfi,cheuna fuperficiecurva Baqr(Fig.111.),comprefadalleli- nee Ba,aq,qr, tBcomunquediltefelulafuperficie delfolido,haunfitodeterminatoB"a'q"r‘nelpia- nofottopoflo
GHL
sì,chel’areadellafigurapiana B’aq'r"riefee ugualeallafuperficie curvaBaqr.Infatto$’intendacolmetododelparagrafo prece- dentecortruttoiltrilineopianoEti'r"ugualealtri- lineocorrifpondenteABrnellafuperficiedelfolido, iltrilineopianoEr"q"ugualea! trilineocorrifpon- denteArq,eiltrilineopianoEq"a"ugualealtrili- neo corrifpondenteAqa;cpoichéillettore
EGH
è ugualealtrilineoADF
fu la fuperficie curva.il lettoreEGz' ugualealtrilineoADz
,ilfettoreÈz'y' ugualealtrilineoAzy,eilfettoreEy'Huguale al rrilineoAtF,toltedalfettoneEGH
lefigurepiane B"r'q"a“HGB",EB'a",edaltrilineoADF
dellafuper- liciedelfolidolefigure fuperficialicurveBrqaFDB,ABa,ugualirefpettivamente a dette figurepiane, reiterilafigurapianaB"r'q"a"B"ugualeallafuperfi- ciecurva BrqaBmanifdtamente.
§. XXIII.
Altreimportanticonfeguenzepotrebberodiqua ricavarlifelolfed’uopo;
ma
all’oggetto chemilo- no propofìoalcunenon fononecelfarieedialtre faràfattamenzionenelle diverfeapplicazioni che faremodi quelli principineldecorfo dell’opera.4
CAPJ-