CRONACHE
CURA DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA E AGRICOLTURA
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AffiB8 N. 76 • 28 FEBBRAIO 1950 • L. 125
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QUINDICINALE A CURA DELLA CAMERA DI C O M -M E R C I O INDUSTRIA E AGRICOLTURA DI T O R I N O
COMITATO DI R E D A Z I O N E
P r o f . D o t t . A R R I G O B O R D I N Prof. Avv. A N T O N I O C A L A N D R A D o t t . C L E M E N T E C E L I D O N I O P r o f . D o t t . S I L V I O G O L Z I O P r o f . D o t t . F R A N C E S C O P A L A Z Z I - T R I V E L L I D o t t . G I A C O M O F R I S E T T I S e g r e t a r i o * D o t t . A U G U S T O B A R G O N I D i r e t t o r e r e s p o n s a b i l e *S O M M A R I O
Panorama dei mercati . . . pag. 4
L' Econometrica : misura con
teoria (S. Ricossa) . . . . » 5
A quando la C u n e o N i z z a
-Ventimiglia? (F. Fasolo) . . » 7
Catalogoteca : Moderne
trat-trici agricole (G. Odeida) » 11
Fiere agricole negli Stati Uniti » 19
Trattati e accordi commerciali » 21
Le svalutazioni monetarie . . » 26
L'ambiente zootecnico di un
comprensorio della pianura
pinerolese (A. Ubertalle) . » 28
Il mondo offre e chiede . . » 38
Produttori italiani » 40
Movimento anagrafico . . . » 49
ITALIA. — Due soli settori presentano una tendenza
sostenuta: quello cerealicolo e quello laniero. Nel
primo fanno eccezione, tuttavia, i risi, soggetti ad
una crisi di sottoconsumo interno, appena temperata
dalla esportazione. Inoltre, gli stessi rincari dei
prezzi del frumento, del mais e dei cereali minori
paiono destinati ad esaurirsi in breve tempo.
Nel secondo settore, gli aumenti delle lane gregge,
dei tops e dei filati di lana sono, com'è noto,
con-seguenza di durature situazioni dei mercati
d'ori-gine della materia prima. Cosi pure per i cotoni di
provenienza americana, piuttosto sostenuti.
I prezzi dei metalli ferrosi e non ferrosi hanno
perso ulteriori punti. A parte lo scarso ritmo di
attività dell'industria meccanica, un fattore di tale
situazione è rappresentato dalle importazioni
mas-sicce e forse eccessive.
L'intero settore dei combustibili ha registrato
ri-bassi delle quotazioni tra l'altro perchè la stagione
è al termine. Tono depresso per i prodotti chimici
industriali e situazione di attesa per i fertilizzanti.
Nulla di rilevante nei restanti settori mercantili, a
parte l'irrigidimento delle quotazioni dei carburanti.
ESTERO. — Lo sciopero del carbone negli Stati
Uniti ha ancora intralciato l'attività produttiva
nell'industria siderurgica, e si prevede che il
mer-cato ne avvertirà le conseguenze fino al terzo
tri-mestre dell'anno in corso.
La domanda di metalli non ferrosi è poco intensa
— sempre come effetto dello sciopero del carbone —
ma i produttori e i venditori difendono le
quota-zioni. Per lo stagno il prezzo è stato anzi ritoccato
in aumento.
Meritevole di segnalazione è infine la ripresa, a
ritmo crescente, dell'industria siderurgica tedesca.
Sostenuti i mercati cotonieri degli Stati Uniti, in
contrasto con quelli egiziani, più riflessivi. Invariati
i principali mercati lanieri internazionali. La
pro-duzione di raion declina lievemente negli Stati
Uniti, mentre è in aumento altrove, continuando
la tendenza manifestatasi durante l'intero 1949.
Meno intense le esportazioni di frumento dagli Stati
Uniti. Per consegne future i prezzi sembrano
inde-bolirsi. Al 31 luglio 1950 si calcola una rimanenza
mondiale da esportare di oltre 123 milioni di q.li.
In ulteriore aumento i prezzi della gomma naturale,
per modo che si va assottigliando il suo margine
di vantaggio nella gomma sintetica.
MISURA CON TEORIA
La parola « econometrica » ha ormai perso la
nuance esoterica dei primi tempi, non è più
mono-polio del gergo scientifico, ma pare anzi destinata a
designare attività pratiche ed argomenti comuni
— anche in Italia, dove da più di un anno è
co-stituito presso l'Istituto Centrale di Statistica un
Centro ricerche ed applicazioni econometriche —.
Cos'è dunque l'econometrica?
yuan ti te'
scambiata '
Pig. 1
prezzi possibiliprezzo di
mercato
Non è una nuova scienza, è la nuova fusione, più
intima ed integrale, di due vecchie discipline,
l'eco-nomia matematica e la statistica, che sempre
eb-bero dei punti di tangenza. Il prof. Frisch, nel
pri-mo fascicolo della rivista americana Econometrica,
scriveva (gennaio 1933) : « L'econometrica non
coin-cide affatto con la statistica economica. Nè è
iden-tica con ciò ohe si chiama teoria economica
ge-nerale, sebbene una considerevole parte della teoria
abbia un netto carattere quantitativo. E neppure
l'econometrica è sinonimo di applicazione delle
ma-tematiche all'economia. L'esperienza ha mostrato
che ciascuno dei suddetti tre punti di vista, quelli
della statistica, della teoria economica e delle
mate-matiche, è condizione necessaria m a non sufficiente
per l'esatta comprensione delle relazioni
quantita-tive nella vita economica moderna. E' la loro
unifi-cazione che rende potenti i tre punti di vista. E
questa unificazione costituisce l'econometrica ».
In qual modo si colmi la lacuna già esistente tra
la teoria matematica e la statistica, per mezzo
dell'econometrica, non è facile dire, senza
ricor-rere al linguaggio simbolico delle matematiche. Ma
ciò tenteremo, con una discussione elementarissima
sulla più nota delle « leggi » teoriche dell'economia :
la legge della domanda e dell'offerta (1).
Per tale legge, si postula che la condotta di
com-pratori potenziali sul mercato di una certa merce
(1) Per v n a trattazione più rigorosamente eclenitóflca dell'econometrica si veda: W. Leontief, Econometrics, in Survey cf Contempomry Eccmomics, a c u r a dell'Ame-rica« Econcm:c Associati*», Filadelfia 1949; e G. Cooper, The Role of Econometrie Modets, in Economie Research, Journal of Farm Eccmomics 1948.
Le brsi scientifiche del metodo probabilistico sono state gestite da T. HaaveCmo, nel Supplemento alia rivista Econometrica, annata 1944 (The Probabilità/ Approach to Econometrics).
sia rappresentabile con una « curva di domanda »
mostrante le quantità che i compratori
intendereb-bero acquistare ad ogni possibile prezzo. Di solito,
con l'aumentare del prezzo diminuisce la quantità e
viceversa. Si postula analogamente che una « curva
d'offerta » rappresenti la quantità che i venditori
sarebbero disposti a cedere — sullo stesso
mer-cato — ad ogni possibile prezzo. Se aumenta il
prezzo aumenta pure la quantità e viceversa.
Considerando non più la condotta potenziale
bensì quella effettiva, poiché la quantità acquistata
dai compratori deve essere eguale alla quantità
ce-duta dai venditori, sul mercato tenderà a formarsi
il prezzo corrispondente al punto di incrocio delle
curve di domanda e di offerta, come unico prezzo
compatibile con le condizioni dette in precedenza
(fig. D.
L'economista non sa dirci altro, non azzarda
ipo-tesi sulla forma precisa delle curve di domanda e
di offerta (forma lineare, parabolica,
esponen-ziale, ecc.), sebbene per semplicità e in prima
ap-prossimazione possa assumersi la forma lineare;
soprattutto lascia indeterminato il grado di
incli-nazione delle curve, loro carattere importantissimo
e che costituisce la cosiddetta elasticità della
do-manda e dell'offerta. L'economista, nel formulare
la legge della domanda e dell'offerta, non ha in
m e n t e alcun particolare mercato reale: egli
disqui-sisce su simboli validi per qualsiasi mercato,
siasi merce, qualsiasi compratore e venditore,
qual-siasi tempo.
quanttta'
rilevata
-dalla
sta-tistica
prezzi
Lo statistico, invece, ci presenta non dei
sim-boli m a delle cifre, relative ai prezzi quotati ed
alle quantità scambiate in corrispondenza su un
mercato reale ben specificato ed in un certo tempo.
Egli concede che ogni combinazione statistica
prez-zo-quantità scambiata rappresenti il punto
d'in-crocio di ipotetiche curve di domanda e di offerta,
ma nessun lume può recare circa la loro
inclina-zione, la loro elasticità: ogni punto, evidentemente,
può sortire dall'incrocio di infinite curve, tutte
di-versamente inclinate (fig. 2).
Lo statistico osserva, tuttavia, che sullo stesso
mercato non si scambia sempre la stessa quantità
allo stesso prezzo, segno indubbio che le curve di
domanda e di offerta subiscono degli spostamenti
'shifts) col trascorrere del tempo e per effetto di
« forze » economiche finora trascurate : reddito
pre-sente e passato degli operatori, considerazione e
Fig. 3
o ? | P
nezziprimo e secondo
prezzo
rilevato
stati-sticamente
previsione dei prezzi passati e futuri, relativi alla
merce e al mercato oggetto di indagine o ad altre
merci ed altri mercati, ecc. (fig. 3). L'economista,
a sua volta, avverte la ncessità di generalizzare la
sua legge di domanda e di offerta includendovi
anche gli effetti di queste forze di spostamento,
per quanto possibile. L'economista non deve
limi-tarsi a teorizzare i rapporti intercorrenti fra due
fenomeni (prezzi e quantità scam/biate) come se si
svolgessero in vitro, isolati nel vuoto pneumatico,
ma deve costruire un « modello » della realtà nel
quale si esaurisca tutta la sua conoscenza a priori
su tutti i rapporti simultaneamente validi.
Ciò che l'econometrica richiede i n primo luogo è
dunque un raffinamento della teoria economica e
la sua elaborazione di modelli della realtà non
monchi, ma staremmo per dire panoramici.
Pur-troppo la capacità di teorizzare ha dei limiti molto
prossimi in economia : il modello teorico delle forze
di spostamento delle curve di domanda ed offerta
potrà tener conto dell'influenza del diverso reddito
degli operatori ed anche magari delle considerazioni
e previsioni sui prezzi, ma rimarrebbe inspiegata
una moltitudine di forze minori che non sapremmo
nemmeno nominare, una varietà di circostanze
con-tingenti che turbano la condotta dei compratori e
dei venditori, i quali poi non reagiscono sempre
come automi ai medesimi stimoli.
L'econometrica supera ingegnosamente l'ostacolo
separando le forze di spostamento delle curve di
domanda e d'offerta in due classi: la prima
com-prendente le forze sistematiche, osservabili,
teoriz-zabili, come appunto il reddito degli operatori o
la previsione dei prezzi; la seconda includente tutte
le altre forze in blocco, lasciate indistinte e
sup-poste agenti come forze casìiali, i cui effetti non si
conoscono con certezza ma solo con minore o
mag-giore probabilità.
Sono note infatti le caratteristiche degli effetti
del caso, definito appunto come l'azione di cause
« piccole » rispetto agli effetti, in numero
indefi-nito, singolarmente insignificanti o quasi:
l'estra-zione a caso di una pallina colorata da un'urna
con-tenente — supponiamo — 3 palline bianche ed 1
nera, non consente di prevedere con certezza il
colore della pallina in estrazione, ma ci autorizza
ad affermare che la probabilità relativa al colore
bianco è 3/4 e quella relativa al colore nero solo 1/4.
In conclusione: la statistica ci fornisce la
di-versa intensità delle forze sistematiche di
sposta-mento delle curve di domanda e di offerta in tempi
diversi; l'economia teorica ci fornisce un modello
rappresentante come si propagano quelle forze, il
meccanismo di propagazione delle forze
sistemati-che; la trasformazione in senso probabilistico del
modello teorico gli consente di tener conto anche
dell'influenza delle forze casuali, gli fornisce quella
souplesse necessaria per discendere dalle nuvola
della teoria pura ed accostarsi alla realtà descritta
dalla statistica; ancora la statistica ci rende noti
i risultati Anali del funzionamento del meccanismo,
sotto forma di rilevazioni di quantità scambiate a
certi prezzi in tempi diversi sullo stesso mercato.
Una sola caratteristica del meccanismo rimane
incognita: l'inclinazione delle curve di domanda ed
offerta, inclinazione che si suppone plausibilmente
invariata durante l'intero periodo delle
osserva-zioni. Ma dal confronto fra l'intensità delle forze
di spostamento e i risultati finali di tali forze si
può conoscere il dato mancante, com'è intuibile.
Non in modo certo, chè le forze casuali non lo
con-sentono, m a in modo probabile, che è quanto basta.
Riassumendo, le caratteristiche dell'econometrica
sono tre:
1) considera tutti i rapporti simultaneamente
validi fra i fenomeni economici che si vogliono
mi-surare;
2) subordina la misura ad un certo modello
teorico dei fenomeni stessi;
3) d à un aspetto probabilistico al modello.
Il punto 1) non si presta ad alcuna critica
al-l'econometrica, della quale è anzi il vantaggio
mag-giore. Il punto 3) involve questioni tecniche la cui
critica non può essere tentata in questa sede. Il
punto 2) segna invece l'argomento più controverso
nelle dispute metodologiche degli economisti
con-temporanei.
Secondo l'indirizzo empirico dell'economia
quan-titativa, la misura non va subordinata alla teoria,
perchè quella deve fornire a questa la materia prima
del lavoro scientifico. La meccanica celeste, ad
esem-pio, h a proceduto dalla sistematica accumulazione
di misure — e diciamo pure di statistiche — alla
scoperta delle semplici leggi empiriche di Keplero ed
infine, in un secondo tempo, alla formulazione della
legge gravitazionale di Newton. Ma gli econometrici
ribattono che una più stretta coordinazione fra la
ricerca empirica e l'analisi teorica, un
accosta-mento della « fase kepleriana » alla « fase
newto-n i a newto-n a » , sarebbe feconewto-ndo di risultati scienewto-ntifici ed
accorcerebbe le grandi tappe del sapere umano.
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A quando la Cuneo-Nizza-Ventimiglia?
Giù negli anni decorsi tt O ro n ac h e Eco no m ic he » ebbero ad occuparsi
del pristino dette comunicazioni ferroviarie tra it Piemonte, it Nizzardo
e t'estremo lembo detta Liguria occidentale, che la guerra ha Inter•
rotte con la distruzione o it danneggiamento di alcuni degli arditi
ponti ricongiungenti, tra galleria e galleria, attraverso la stretta valle
del Roja, i tronconi di una linea ferroviaria, che aveva formato per
decenni l'intento concorde delle popolazioni di confine al di qua e al
di là. delle Alpi.
Ora la questione viene riposta sul tappeto, dopo che, definite te
que-stioni di frontiera, nel quadro dell'auspicata ripresa delle relazioni
italo-francesi, riaffermate nei patti di un'unione doganale, si delinea
la necessità di riaprire una via al traffico tradizionale, da cui hanno
tratto benefìci in passato e dovranno trarne anche più in avvenire, le
complementari economie montana e rivierasca.
Le constatazioni e te considerazioni che seguono rendono evidente
come non sia difficile e come sia conveniente per entrambi i Paesi
- Francia e Italia - la soluzione de! problema.
A m a r e z z a m a a m - l i e I r g U l i m a s p e r a n z a
In tutto il Piemonte e in tutta la zona delle Alpi
Marittime e della riviera italo-francese un senso
di amarezza e di pessimismo si manifesta quando si
accenna al problema della inutilmente invocata
riattivazione della ferrovia Cuneo-Nizza-Ventimiglia.
Non solo amarezza e pessimismo, ma anche
atto-nita meraviglia. E' naturale che sia così.
Al di qua e al di là della frontiera. Consigli
Co-munali, Camere di Commercio, Enti di iniziativa
turistica, tecnici ferroviari sono concordi nel
rite-nere che il ristabilire le comunicazioni tra i due
Paesi mediante questa linea ferroviaria sia
indi-spensabile e urgente, e i dati di fatto — come
pre-o s e r e m pre-o tra ppre-ocpre-o —- dimpre-ostranpre-o che la spre-oluzipre-one del
problema è tutt'altro ohe arduo.
E allora, se così stanno le cose, perchè non se
ne fa nulla?
Q u a r a n t a m i l i a r d i
<li i m p i a n t i i n u t i l i z z a t i
Perchè si insiste nel volere lasciare inutilizzato un
insieme di attrezzature e di impianti che
costitui-scono un capitale ingente: 40 miliardi di lire, di
cui 12 in territorio attualmente italiano? Di qui
l'amaro disappunto e gli accenti di veemente
pro-testa che trovano esplicita manifestazione in ordini
del giorno inviati a Roma e a Parigi.
Sono sentimenti giustificati. Basta considerare i
termini della questione per convincersene. La linea
ferroviaria che unisce Cuneo a Nizza da una parte
e a Ventimiglia dall'altra è di importanza
capi-tale. sia da un punto di vista europeo nel più vasto
Viadotto sul fiume Ro.a e imbocco Cuneo (Iella galleria Gagyeo (d slnitto)
significato del termine, sia dal punto di vista dei
collegamanti di zone ricche e importanti quali la
riviera italo-francese, il sud della Francia, il Cuneese
e, in genere, la zona occidentale del Piemonti.
I t a II " K u n i | t a « ' f i l t r a Ir
sii s u d ( l o l l a F r a n c i a
Le correnti dei traffici che dalla Svizzera e dalla
Europa centrale fluiscono verso il sud della Francia
si attivano nel modo più favorevole quando possono
Togliere
C i i i h ' o«lall'isolamento
P o n t e C o l o m b o sul f i u m e R o > e s t r a d a n a z i o n a l e per V e n t i m i g l i a ( d i s t r u t t o ) .
valersi della linea più breve, che è appunto la
Cuneo-iNizza. Le distanze chilometriche sono di per
sè un dato eloquente. F r a Domodossola e Nizza, via
Cuneo, intercedono 390 chilometri; via Savona, 475;
via Grenoble, 430. Basterebbe questo fatto per
do-cumentare l'urgenza della riattivazione; ma gli
in-teressi locali — italiani e francesi — costituiscono
una massa di tale imponenza da assumere un peso
internazionale senz'altro decisivo.
Da un lato abbiamo la Costa Azzurra da Mentone
a Cannes e più oltre l'importante regione che h a
per fulcro Marsiglia; si t r a t t a di u n a zona che
ri-sente fortemente le ripercussioni delle diffìcili
comu-nicazioni con i territori d'oltre confine. Dall'altra
parte abbiamo la riviera italiana e le regioni del
Piemonte occidentale che, essendo già scarse di
co-municazioni ferroviarie, non possono tollerare senza
un grave danno la recisione di una arteria vitale.
V i a d o t t o b o c c h e sul f i u m e R o . a ( d i s t n i t t o ) .
Una parola a sè merita il Cuneese e, in particolar
modo, la città che della più vasta provincia del
Pie-monte lè il capoluogo: Cuneo ha assolutamente
bi-sogno di tornare ad essere un Centro di
comunica-zioni intemazionali, uscendo dall'attuale incresciosa
posizione di capolinea privo di sboccili.
Per dare un'idea della gravità del danno derivante
dall'inattività della linea Cuneo-Ventimiglia basta
ricordare ohe essa nell'anteguerra era servita da due
coppie di treni diretti, 5 coppie di accelerati, e da
una coppia di treni merci. In quattro ore circa si
poteva andare da Torino a Ventimiglia, e in cinque
ore si era a Nizza. Ora la distanza Torino-Nizza
viene coperta, via Savona, in non meno di nove ore,
anche perchè mancano immediate coincidenze per
proseguire oltre la frontiera.
Quanto può costare
la riattivazione «Iella linea ?
Qual è lo sforzo che occorre sostenere per
riat-tivare la linea? Le valutazioni sono necessariamente
approssimative, ma si ha motivo di ritenere che
sia vicino alla realtà la cifra di un miliardo: 350
milioni per quanto riguarda il tratto italiano, e 550
milioni per quello francese. Sul nostro territorio
deb-bono essere ricostruite sette opere: il viadotto di
Olivetta, la galleria di Para, il viadotto e la
galle-ria Lamerta, il viadotto e la gallegalle-ria Colombo e il
ponte sul Roja t r a Bevera e Airole. Lo scorso
di-cembre, l'allora ministro Corbellini, rispondendo a
una interpellanza dell'on. Chiaramello, non ancora
sottosegretario, dichiarala che « la riattivazione del
tratto di competenza nostra, fra Ventimiglia e il
confine francese sud richiede l'esecuzione di
nu-merose ingenti opere, con spese assai rilevanti, che
per il momento, cori l'attuale deficienza di fondi,
troverebbero grani difficoltà a essere finanziate».
E' una affermazione verissima, che tuttavia non
deve scoraggiare perchè i Comuni e gli Enti
interes-sati alla ripresa del traffico sarebbero disposti a
costituirsi in Consorzio per concorrere a risolvere
il problema del finanziamento, alleggerendo l'onere
dello Stato.
B^e opere «la compiere
Undici opere d'arte dovranno essere riattivate in
territorio francese: tre ponti nel-tratto Vievola-San
Dalmazzo di Tenda; altri tre ponti nel tratto
Fon-tan Saorge-Breil. Di t u t t e queste opere, le più
im-portanti sono i ponti sul Roja rispettivamente al 64°
e al 71° chilometro, arditissime costruzioni ad una
sola arcata; il primo con una luce di 70 metri, e
il secondo di 45 metri. Entrambi furono a suo tempo
Quel clic ne pensil ¡I • • Nice-Matin "
V i a d o t t o L a m b e r í a sul f i u m e R o j a
(distntUo).
costruiti in muratura, ma ora, dati i progressi
con-seguiti dalla tecnica del cemento armato,
verreb-bero edificati assai più economicamente in tal modo.
Tecnici italiani hanno formulato una proposta assai
pratica e costruttiva: assuma l'Italia l'iniziativa di
ripristinare questi due ponti con travate provvisorie
militari tipo Roth Wagner e V.C.R.B. alleate. Si
t r a t t a di materiale che è stato reso disponibile in
seguito ai lavori di ricostruzione sulla rete
italia-na. Tali ponti provvisori sarebbero recuperati poi,
quando le autorità francesi avessero provveduto ai
lavori definitivi.
vari problemi di frontiera. La questione centrale
fu quella della Ouneo-Nizza. Il momento era forse
delicato e M. André Botton, sindaco di Breil e
pre-sidente del Consiglio generale delle Alpi Marittime,
instancabile e benemerito propugnatore della
ferro-via, ebbe il timore ohe la stampa potesse ferire
delle suscettibilità e suscitare dei guai. Così dalla
riunione, la cui principale finalità consisteva nel
richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica su
quei vitali problemi, i giornalisti furono esclusi.
La loro presenza invece sarebbe stata utile, perchè
essi avrebbero reso di dominio pubblico il seguente
fatto di capitale importanza : contrariamente a
quanto accadeva prima della guerra, esiste ora la
possibilità di f a r transitare per la ferrovia
Torino-Cuneo-Nizza, convogli a pieno carico mediante
l'impiego di locomotori sufficientemente potenti per
superare con qualsiasi peso anche le massime
pen-denze. Ne consegue che questa linea ferroviaria
non è più di interesse quasi esclusivamente
turi-stico, ma può disimpegnare un sei-vizio completo e
complesso.
Vincere l'inerzia e l'assenteismo
E' questo un dato da mettere in risalto non solo
a Roma, ma anche e soprattutto a Parigi. Si
af-ferma infatti che la Francia, seguendo un criterio
economico quanto mai comprensibile, abbia deciso
V i a d o t t o sul f i u m e R o j a e i m b o c c o V e r c t i m i g H a d e l l a g a l l e r i a di S . M i c h e l e ( d i s t r u t t o ) .
di non ricostruire le linee ferroviarie passive,
rite-nendo più conveniente sostituirle con auto-servizi.
Ora, se si tiene conto che la Cuneo-Nizza, in virtù
delle nuove possibilità tecniche, è in grado di
com-piere un lavoro ben più intenso e redditizio di
quello dell'anteguerra, si deve concludere che ogni
riluttanza alla sua riattivazione è ingiustificata.
Ma, a parte questo fatto, è bene aggiungere che
autopullman e autocarri non potranno mai
sosti-tuirsi alla ferrovia in una zona montagnosa e
im-pervia in cui il traffico stradale è soggetto a troppe
alee e a troppe limitazioni.
Tutti questi f a t t i sono noti in Francia (specie
nelle zone direttamente interessate), non meno che
in Italia. Appunto per ciò riteniamo che sarebbe
errato considerare con pessimismo esagerato le
pro-spettive future. Se è vero che lo stato di necessità
spinge fatalmente verso la propria soluzione anche
i problemi più ardui, la Cuneo-(Nizza.-Ventimiglia
non può non trovare in questa legge naturale il più
potente impulso realizzatore. Ciò non toglie che
sia necessario non solo proseguire, m a intensificare
- - con riunioni, proposte pratiche, interpellanze,
iniziative — la guerra senza quartiere contro quel
trinomio ohe sa essere più forte delle stesse leggi
naturali : vale a dire l'inerzia, l'assenteismo e la
parete di gomma delle burocrazie.
FLIHIO L'ASOI.O
Ma è interessante sapere che il problema
finan-ziario è considerato senza alcuna preoccupazione dai
francesi che si rendono conto dell'importanza del
problema. I n f a t t i il quotidiano «Nice M a t i n » , in
un articolo pubblicato il 5 gennaio scorso,
pro-pugnava calorosamente la ricostruzione della linea
e lasciava chiaramente intendere che in fondo
sa-rebbe la stessa zona del Roja a finanziarsi la
pro-pria ferrovia, dal momento che le centrali elettriche
eli San Dalmazzo di Tenda in un anno diedero
al-l'erario francese l'utile netto di 800 milioni di
franchi.
Alla somma di un miliardo circa occorrente alla
ricostruzione delle opere d'arte bisogna aggiungere
le spese richieste dalle attrezzature: in primo
pia-no figurapia-no le sottostazioni di Piena e di S.
Dal-mazzo di Tenda.
P r o p u g n a tori, riunioni e iniziative
In questi ultimi anni la questione della
Cuneo-Ventimiglia-Nizza è stata approfondita con serietà e
dibattuta con energici propositi realizzatori.
Per esempio il 30 aprile dell'anno scorso, a Breil,
come è noto si riunirono i rappresentanti dei
Co-muni e degli Enti francesi e italiani interessati ai
Il p o n t e di S c a r a s s o u i ( d i s t r u t t o ) .
r
C A T A L O G O T E C A
C A T A L O G O T E C A
" " A
MODERNE
TRATTRICI AGRICOLE
I progressi dell'industria
ameri-cana nella produzione di trattrici
agricole possono essere accennati
con un rapido sguardo sui
pro-dotti più recenti. Detti progressi
sono dovuti al grande uso che
queste macchine hanno in
Ame-rica dove la meccanizzazione
agri-cola ha raggiunto un elevatissimo
grado. I vantaggi di questa
stan-no soprattutto nella migliore
la-vorazione che permette maggiori
profondità di dissodamento del
terreno, nella rapidità e nel minor
costo.
Anche in Italia il problema
della meccanizzazione agricola si
sta sempre più imponendo, sia
perchè la nostra agricoltura
pos-sa reggere ai prezzi dei prodotti
della concorrenza estera, sia per
migliorare la qualità dei prodotti
stessi. E' quindi di interesse
at-tuale esaminare quali siano le
macchine più moderne che sono
state poste negli Stati Uniti al
servizio dell'agricoltura.
T r a i vari tipi di macchine sono
da ricordare le trattrici agricole
a cingoli con motore diesel della
International Harvester Co. di
Chicago. Questi trattori (fig. 1) di
grande potenza e di elevato
ren-dimento trovano utile impiego
nelle grandi aziende per la loro
pronta adattabilità od ogni uso,
sia per trazione che per spinta.
Accanto a questi tipi abbiamo una
serie di piccoli trattori « Farmall »
(fig. 2) di potenza dai 5 ai 13 HP.
Tra le varie caratteristiche da
mettersi in rilievo, abbiamo
l'av-viamento elettrico, la estesa
gam-ma di velocità facilmente
regola-bile, lo scartamento variabile. La
produzione di queste trattrici è
eseguita con metodi di rigorosa
precisione e vengono anche
ese-guiti t r a t t a m e n t i di indurimento
su alcune parti (alberi a gomito)
dei motori. Ricordiamo inoltre il
moto coltivatore « Tiger » (fig. 3),
costruito dalla Inexco Tractor
Corp. di New York, della potenza
di 3 HP. La particolarità di
que-sto, rispetto ai normali moto
col-tivatori, è che il conducente può
salire a bordo anziché
accompa-gnare a piedi l'apparecchio.
Que-sto è particolarmente adatto per
i piccoli poderi. La Ottawa Mfg.
Co. di Ottawa, Kansas, h a messo
in commercio due nuovi tipi di
trattori a 1 e 2 cilindri, il «Mule
Team Tractor » h a 1 cilindro
del-la potenza di 8,5 H P (fig. 4) ed
il tipo a 2 cilindri della potenza
di 11 HP. Da ultimo la General
Farm Equipment Co. Inc. h a
co-struito trattori cui possono essere
applicati oltre agli usuali
attrez-zi agricoli, seghe a disco (fig. 5)
che possono funzionare mentre il
trattore cammina per eseguire
ta-glio di alberi o siepi.
Anche in Inghilterra ci sono
stati progressi in questo settore,
imposti anohe dalla scarsità di
terreno coltivabile che è nelle
esi-gue proporzioni di circa mezzo
acro per ogni abitante.
Recente-mente sono apparsi sul mercato
britannico nuovi modelli di t r a t
-tori; tra questi due sono a ciclo
diesel (il Turner ed il David
Brown). Il primo h a un motore
a 4 cilindri a V che sviluppa da
36 a 40 H P con una velocità di
1500 giri/min. E' provvisto di
av-viamento elettrico, la carreggiata
anteriore è regolabile da m. 1,20
a m. 1,80 con scatti di 5 cm. per
volta e da 1,30 a 1,80 per quella
posteriore. Freni ad espansione
sono montati sull'asse del
diffe-renziale, le velocità variano da 4
a 30 km./h. per la marcia avanti,
mentre per la marcia indietro la
velocità è unica sui 4 km./h. Il
peso del trattore è di circa 2 tonn.
e può lavorare il terreno per una
profondità di 45 cm.: possiede
anche attacchi per attrezzi
spe-ciali. Il secondo che la ditta
Da-vid Brown Tractor Ltd. ha
co-struito utilizzando la
considere-vole esperienza del tempo di
guer-ra sui tguer-rattori a cingoli è il
« Track Master » che h a una
po-tenza di 31 HP ed una velocità di
1600 giri/m., h a 6 velocità in
avanti da 2 a 15 km./h, e 2
in-dietro. Le prove effettuate sul
ter-reno dall'Istituto Britannico di
Meccanica Agricola sono state
soddisfacenti anche con terreni
sfavorevoli. Il suo peso è di circa
3 tonn. La stessa ditta costruisce
anche un altro trattore a ruote
con motore diesel a 4 cilindri da
25 HP. Altri tipi di trattori sono
il « Nuffield Universal » che sì
adatta bene ai diversi impieghi
agricoli, il « Fordson Major » e
« Ferguson » (fig. 6).
GUIDO «DGBIM
Presso la Catalogoteca della
Ca-mera di Commercio vi sono, su
questo -argomento, diversi
catalo-ghi delle seguenti ditte:
Leader Tractor Co. - Box 111
Route 2 Chagrin Falls, Ohio
-Trattrici agricole.
John Shlime M. H. Co. Inc. - 342
Madison Ave. - New York 17,
N. Y. - Trattori agricoli.
Jumbo Steel Products Co. -
Azu-sa, California - Trattori agricoli.
A-very B. F. & Sons Co. -
Loui-sville, Kentucky - Trattrici
agri-cole.
Osco Products Corp. - 2020 E.
Or-leans St. - Philadelphia 34, Pa.
- Trattrici agricole.
Be-Ge Mfg. Co. - Gilroy,
Califor-nia j Macchine p e r ila
livellazio-ne del suolo e trattori.
Interconjdiniental Mfg. iCo. Inc.
-P. O. Box 578 - Garland, Texas
- Trattori agricoli.
Steel Fabricators Ltd. - Pengam
RoadRoarch, Cardiff (England)
-Trattori con comandi idraulici.
RASSEGNA TECNICA, dei
cata-loghi britannici recentemente
per-venuti alla Camera di Commercio.
Metallurgia e s i d e r u r g i a
(Cat. 1-15)
Hadsfields Ltd. - East Hecla
Works-Sheffield (Rappresentante :
Ac-ciai Raimondi - 92 via
Ripamon-ti - Milano) - Ruote per gru in
acciaio, acciaio per utensili,
bul-loni resistenti aila corrosione,
rulii in acciaio, acciaio resistente
a sollecitazioni termiche ed alla
corrosione, fusioni in acciaio,
valvole p e r motori, binari
ferro-viari, punte per perforazioni del
suolo., attrezzature per miniere,
frantoi, sfere in acciaio, frantoi
p e r fabbriche di vetro, psir
car-bone, rulli .per laminazione del
vetro, acciaio per locomotive,
blocchi in acciaio, parti di
ri-cambio e binari per tranxvie,
elementi di giunzione per rotaie,
parti per draghe.
Armstrong Whitworth & Co. Ltd.
- Close Works -
Gateshead-on-Tyme - Lavorazioni della ghisa,
fusioni in acciaio, lavorazioni di
ruili p e r laminatoi, utensili
pneu-matici e gruppi motocompressori.
MoCall & Co. Ltd. -
Templebo-rough - Sheffield - Tondini per
cemento armato.
McKechnie Bros. Ltd. - Rotton
Park St. - Birmingham 16 -
Ma-teriali per estrusione.
Sheffield Smelling Co. Ltd. - Royds
Mill St. - Sheffield 4 -
Lavora-zioni di metalli preziosi e loro
(applicazioni nella gioielleria e
nelle industrie.
Meccanica di precisione
(Cat. 16 25)
Hartridge Lesile Ltd. - 9 Victoria
St. - London S. W. 1 - Banchi di
prova per pompe, apparecchi per
F i o . 1 . S E Z I O N E D E I T R A T T O R E T D 9 : 1 ) d o p p i a p o m p a d e l l ' o l i o ; 2 ) r a d i a t o r e del t i p o a t e r m o s i f o n e ; 3 ) t e r m o s t a t o di c o n t r o l l o d e l l a t e m p e -r a t u -r a d e l l ' a c q u a ; 4 ) p o m p a pe-r i n i e z i o n e con il s i s t e m a di v a -r i a z i o n e di v e l o c i t à ; 5 ) m o n o b l o c c o a 4 c i l i n d -r i e valvole in t e s t a ; 6 ) c a m i c i a -r i p o -r t a t a sul c i l i n d r o ; 7 ) leva a m a n o per a v v i a m e n t o ; 8 ) a l b e r o a g o m i t o ; 9 ) f r i z i o n e ' ad u n s o l o d i s c o ; 1 0 ) f r e n o a m a n o ; 1 1 ) leve di c o m a n d o ; 1 2 ) s e d i l e del c o n d u c e n t e ; 1 3 ) s c a t o l a del c a m b i o a 5 v e l o c i t à m o n t a t a s u c u s c i n e t t i a s f e r e ; 1 4 ) c u s c i n e t t i a s f e r e ; 1 5 ) p i g n o n e e c o r o n a d e n t a t a di t r a s m i s -s i o n e del m o t o ; 1 6 ) a -s -s e -sul q u a l e v e n g o n o m o n t a t e le r u o t e d e n t a t e dei c i n g o l i ; 1 7 ) t r a v e r -s a - del l o n g h e r o n e ; 1 8 ) t r a v e r -s a -su cui v e n g o n o m o n t a t e le
r u o t e di g o m m a dei c i n g o l i ; 1 9 ) c i n g o l i ; 2 0 ) m o l l a t r a s v e r s a l e di s o s p e n s i o n e . ( I n t e r n a t i o n a l H a r v e s t e r C o . ) .
il controllo delle pompe di
ali-mentazione, banco per la prova
degli iniettori.
Shunic Ltd. - 70 Upper Richmond
Rd. - East Putney - London S.
W. 15 - Minuterie metallic-he.
Harbutts ¡Plasticine Ltd. -
Bath-ampton - Bath, Somerset -
In-chiostri e gessi.
Smith W. H. & Son Ltd. - Western
Ave. Acton London W. 3
-Schedari, perforatori, registratori
per uffici.
Ambrose Shardlow & Co. Ltd.
Ealing Works Meadowhall
-Sheffield - Palmer.
Mao Laren R. & Co. Ltd. -
Kilbir-nie St. - Glasgow G. 5 -
Termo-stati e termoregolatori elettrici.
Baty J. E. & Co. Ltd. - 39 Victoria
Street - London S. W. 1 - Esten
sim-etri, proiettori di profili, molle
t a r a t e per misura di filettature,
cronometri, tachimetri, minimetri.
Gielser C.F.R. Ltd. River Place
-Essex Rd. - London N. 1 -
Appa-recchi per la misura delle
vibra-zioni delle macchine (in due
di-rezioni contemporaneamente).
Sigma Co. Instrument Ltd. -
Letch-worth, Herts. - Li-velie, minimetri,
micrometri, calorìmetri, macchine
speciali per collaudi.
Optical Measuring Tools Ltd.
Slough, Bucks. (Rappresentante:
Alfred Herbert - 22 via A. Doria
- Milano) - Strumenti ottici di
controllo, microscopi per il
con-trollo di profili, tavole portapezzo
rotanti con sistema di controllo
ottico, macchine per il controllo
delle palette delle turbine,
mini-metri.
Universa! Woodworking Co. Ltd.
17 George St. Birmingham 12
-Compassi per uso scolastico.
M. D. S. Ltd. - 41 St. James Gdns.
- London W. 11 - Strumenti per
disegno e per topografia.
Casella C. F. & Co. Ltd. - Rege-nt
House - Fitzroy Square - London
W. 1 - Strumenti meteorologici e
scientifici ('cate-tometri,
anemo-metri-, barometri, termo-metri,
igrometri), manometri, strumenti
-per fotogrammetria.
Tintometer Ltd. - Milfor-d,
Salisbu-ry - Apparecchi per la misura
del-la intensità dei colori.
Towers J. W. Co. Ltd. - Victoria
House - Widnes - Bilance per
'la-boratori ed apparecchi per
ricer-che e misure di chimica.
Gallenkamp Co. Ltd. - 17/29 Sun
St. - Finsbury Square - London
E. C. 2 - Bilance di precisione,
di-stillatori d'acqua, forni elettrici
p e r laboratori, piro-metri,
appa-recchiature per le analisi dei gas,
viscosimetri, bagni termostatici,
calorimetri, ceintrifu-ghe,
apparec-chi per l'analisi del carbone,
re-cipienti in vetro per laboratori
-chimici ed accessori.
Brìtish Timke-n Ltd. - Duston,
North-ampton - Cairatteristic'he ed
ap-plicazioni dei cuscinetti -a rulli,
applicazioni -dei cuscinetti a sfere
alle costruzioni aeronautiche,
fer-roviarie, minerarie, tessili,
agri-cole, automobilistiche, ec-c. Dati
sulle caratteristiche e sul
com-portamento sui cuscinetti
ferro-viari per le locomotive elettriche.
Micheli Bearings Ltd. - South
Ben-well - Newcastle-on-Tyne 5 -
Cu-scinetti reggispinta.
Gnome Photographic Products Ltd.
- 354 Caerphilly Rd. - Whitchurch,
Cardiff - Accessori -per laboratori
fotografici.
De Vere Ltd. - 5 Kensington High
St. - London W. 8 - Macchine per
foto-riproduzione.
Dekko Cameras Ltd. - -East Acton
- London W. 3 - Proiettori cine
mato-grafici.
Aldis Bros. Ltd. Sarehole Rd.
-Hall Green - Birmingham
Pro-iettori e dispositivi di
ingrandi-mento fotografico.
Wray Ltd. - Bromley, Kent -
Obiet-tivi per macchine fotografi-che,
apparecchi per le lettura dei
mi-crofilm, binocoli.
Combined Optical Industries Ltd.
-Bath Rd. - Slough, Bucks
(Rap-presentante: V. Zin-giria-n - 4 via
Mu-ratti - Trieste) - Lenti in
ma-teriale plastico infrangibile.
Swi-ft James & Son Ltd. - 81
Tot-tenham Court Rd. - London W. 1
- Microscopi.
M e c c a n i c a g e n e r a l e
{Cat. 26-34)
Dorman W. H. & Co. Ltd. - Tixall
Rd. - Stafford - Motori Diesel per
impianti fissi e marini.
Daniel Adamson Co. Ltd. -
Dukin-field, Cheshire - Caldaie a tubi di
acqua, turbocompressori,
ventila-tori, serbatoi, scambiatori di
calo-re, giunti ad espansione, turbine
a vapore, applicazioni della
sal-datura, lavori di grossa
imbuti-tura.
Woodfield Hoist
Kent - Impianti
l'estrazione del
Co. - Rochester.
e (macchinario per
petroli-o.
Distington Engineering Co. Ltd.
-Workington, Cumberland -
Car-relli per trasporto, macchine per
caricamento e trasporto di
carbo-ne in miniera, convogliatori.
Lyon Arthur & Co. Ltd. - 6 Carlos
Place - Grosvenor Square -
Lon-don W. 1 - Gruppi motopompe
centrifughe portatili per
solleva-mento di acqua e gruppi per la
carica di batterie.
Varley Pumps & Engineering Ltd.
-97 Standard Rd. - N. Acton -
Lon-don N. W. 10 - Pompe ad
ingra-naggi e volumetriche.
Gwynnes Pumps Ltd. -
Hammer-smith - London W. 6 - Pompe
centrifughe per sollevamento di
acque.
Madan Ch. S. & Co. Ltd. - Altrùi
chaim - Pompe per il sollevamento
di acqua.
Gameti P. C. Ltd. Cleckheaton
-Macchinario per trattamento di
cardatura e pulitura della lana.
Gardner & Sons Ltd. Gloucester
-Macchinario per macinare,
mesco-lare, essiccare cereali.
Steiner F. - 47/48 Broad St. Avenue
Blomfìeld St. London E. C. 2
-Scarpe.
Gamble B. Co. Ltd. Western Rd.
-Leicester - Scarpe.
Atlas Equipment Ltd. - 32/34 Han
son St. - London W. 1 -
Macchi-n e per la coMacchi-nfezioMacchi-ne del paMacchi-ne
1.
Tunnel Glucose Refineries Ltd.
-329 High Holborn - London W.
C. 1 - La ditta produce glucosio
liquido.
Fry R. & Co. Ltd. - Portslade,
Brighton - La ditta cura la
pro-duzione di aranciate, limonate e
grapefruit.
Sharp E. & Son Ltd. Maidstone
-Dolciumi.
Fig. 2 . — T r a t t o r e « F a r m a l l C U B » con f a l c i a t r i c e . ( I n t e r n a t i o n a l H a r v e s t e r C o . ) .
Dewrance & Co. Ltd. - Great Do
ver St. - London S. E. 1 -
Trap-pole di vapore.
Thompson J. Ltd. Ettingshall
-Wolverhampton - Impianti per la
produzione del vapore (caldaie,
convogliatori, caricatori per il
car-bone, impianti per la depurazione
dell'acqua).
Macchili)- operatrici per
l ' a g r i c o l t u r a e le i n d u s t r i e
(¡Cait. 35-52)
Thomas Green & Son Ltd. - En
gineers - Leeds 2 - Falciatrici
meccaniche.
Hancock Mm. & Co. Ltd. - The
Brewery - Cardiff - Bottiglie di
birra.
Daws Ltd. - 135 Fulham Palaee Rd.
- ¡London W. 6 - Acque da tavola,
aranciate, ecc.
Gaskell & Chambers Ltd. -
Cole-shill St. - Birmingham 4 -
Mac-chine p e r la distribuzione della
birra.
Sheepbridge Engineering Ltd.
Chesterfield - Macchine per
mi-nerali: frantoi, setacci vibranti,
presse.
Mellor Bromley & Co. Ltd. -
Mi-notaur Works St. - Saviours Rd.
- Leicester (Rappresentante: V.
Ferri - 32 via Kramer - Milano;
V. Benedetti - 17 via Settembrini
- Mile-no) - Attrezzature per
l'in-dustria tessile.
Hattersley Geo. & Sons Ltd.
-North Brooks Works - Keighley
-i Telai.
Macpherson Geo. E. Ltd. - West
Bridgeford - Nottingham -
Mac-chinario per l'industria tessile.
Dean W. H. & Sons Ltd. - 200/202
Hornsey Rd. London N. 7
-Macchine a gas per lavare la
biancheria.
Gimson Co. Ltd. Vulcain Rd.
-Leicester - Macchine per lavare
bottiglie.
Wessex Industries Ltd. - West
Street - Poole, Dorset - Carrelli
gommati per trasporto.
Manbrè & Garton Ltd. - Winslow
Road - Hammersmith - London
W. 6 - Zucchero.
F i g . 3 . — Il m o t o c o l t i v a t o r e T i g e r d a 3 H P . ( I n e x c o T r a c t o r " C o r p . ) .French Thomas & Sons Ltd. - Che-ster Rd. - MancheChe-ster 15 - Nastri
p a r tende, p e r munizioni, rotaie con ruote scorrevoli per tende.
J. Meek & Co. - Derby St. - Cheetham Manchester 8 I m p e r m e a
-bili.
Harnden S. A. Ltd. Dowson Rd. -Hyde, nr. Manchester - Coltelli
circolari.
Suteliffe Speakman Co. Ltd. - Leigh, Lanes. - I m p i a n t i p e r industrie
Chimiche e p e r la produzione di mattoini.
Mabie Todd & Co. Ltd. - 41 Park St. Mayfair London. W. 1
-Inchiostri.
Winget Ltd. Rochester, Kent
Mescolatori per s a b b i e da f o n d e -ria, v i b r a t o r i p e r g e t t a t e in cal-cestruzzo, betoniere, d r a g h e ed escavatrici. Ì M i ' u x i o n i m e t a l l i c h e (Cat. 53-66)
C. A. & A. W. Haward Ltd. - 4 Bri-tannia St. - London W. C. 1 -
Co-struzioni in c a r p e n t e r i a metallica.
Glaholm & Robson Ltd. - 114 Vic-toria House - Vern.on Place Lon-don W. C. 1 - F u n i metalliche per
uso industriale e navale.
Glover Bros. Ltd. - Mossley, nr. Manchester - F u n i metalliche. Davidson Co. Ltd. Belfast
-Northern Ireland - Ventilatori
c e n t r i f u g h i p e r alta pressione, ventilatori p e r cubilotti., radiatori, m a c c h i n a r i o p e r la lavorazione del caffè, a p p a r e c c h i a t u r e p e r il lavaggio dell'aria, g r a p p i p e r il r i s c a l d a m e n t o e la circolazione dell'aria, ventilatori assiali, collettori cellulari p e r polveri, m a c -chinario ipeT la lavorazione del tè.
Air Impellor Co. 33 Pratt St. -London N. W. 1 - Ventilatori. Peter Brotherhood Ltd. - Peter
borough - Compressori p e r uso
industriale, a d u e e t r e stadi a doppio effetto, c o m p r e s s o r i p e r
a T i a o p e r g a s .
Broom & Wade Ltd. - High Wy-combe - I m p i a n t i p e r la
distribuzione dell'aria compressa, c o m p r e s s o r i r a f f r e d d a t i ad aria, g r u p -pi m o t o c o m p r e s s o r i portatili per lavorazioni stradali, utensili p o r -tatili p n e u m a t i c i , r i v e t t a t r i c i
Fig. 4 — S e z i o n e del t r a t t a r e « Mule T e a m » a 1 c i l i n d r o d e l l a p o t e n z a di S ^ H P . ( O t t a w a Mfg. C o . ) .
p n e u m a t i c h e p e r lavorazioni in-dustriali, p o m p e p e r vuoto.
Air Control Installation Ltd. - Ruislip, Midldx. Ventilatori ed a t
t r e z z a t u r e per impianti di v e n t i
-1 lezione i n d u s t r i a l e , m a c c h i n a r i o
p e r la purificazione di gas e a p -p a r e c c h i a t u r e .-per il controllo del-l'umidità dell'aria.
Gas Efficiencies Ltd. Roan St. Greenwich London S. E. 10
-Fornelli a gas.
Ascot Gas Water Heaters Ltd. -43 Park St. - London W. 1
(Rap-p r e s e n t a n t e : S. A. T r i (Rap-p l e x - 14 via Manzoni - Milano) - Scaldabagni.
Smart & Brown Ltd. - 25 Manchester Square London W. 1 F o r
-nelli a petrolio.
Dowson & Mason Gas Plant Co. Ltd. - Levenshulme - Manche-ster 19 - I m p i a n t i di forni,
ser-batoi p e r prodotti petroliferi.
Gibbons Bros. Ltd. - Dibdale Works - Dudley, Worcs. - Forni a tunnel
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Fig. 5. — T r a t t o r e a t t r e z z a t o con s e g a a d i s c o per e s e g u i r e t a g l i o di a l b e r i . ( G e n e r a l F a r m E q u i p m e n t Co. I n c . ) .
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2
F i o . 6 . T R A T T O R E A G R I C O L O F E R G U S O N : a ) t a p p o c a r b u r a n t e ; b ) t a p p o p e r i n t r o d u z i o n e o l i o ; c ) b a t t a n a ; d ) t a p p o di l i v e l l o ; e ) m e c c a n i s m o i d r a u l i c o a t a p p o per i n t r o d u z i o n e o l i o n e l l a s c a t o l a del c a m b i o ; f ) m e c c a n i s m o i d r a u l i c o ; a ) t a p p o p e r o l i o c u s c i n e t t i : h ) f i l t r o o l i o ; j ) t a p p o di s c a r i c o del m o t o r e : k) m e c c a n i s m o i d r a u l i c o e s c a r i c o o l i o d e l l a t r a s m i s s i o n e - I d i s c h e t t i neri i n d i c a n o le p a r t i c h e d e v o n o e s s e r e l u b r i f i c a t e ogni 1 0 o r e .British Wedge Wire Co. Ltd.
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