L'ECONOMISTA
GAZZETTA SETTIMANALE
SCIENZA. ECONOMICA, F IN A N Z A , COM M ERCIO,B ANCHI, F E R R O V I E , I N T E R E S S I P R I V A T I
Direttore. M. J . de Johann?« .Il - Voi. IVI Firenze-Roma
8-15 2Z Giugno 1924
Roma (6) - Via Gregoriana, 56
li. 2 6 1 3 14-15
S O M M A R I O
P A R T E ECONOMICA. Pulizia.
Il risp a rm io na zio n a le riv o lto alla produzione. Il m ercato fin a n zia rio in Ita lia n e ll’ap rile 192b. La disoccupazione in Ita lia al 31 m a rzo 192U. R IV IST A B IEL IO G R A FIC A .
FIN A N Z E DI ST A TO .
R iduzione del tasso di Sconto in India. La circolazione fid u cia ria in Ungheria Il dollaro base m o n eta ria greca. I nuovi buoni di Cassa bulgari. R IV IST A D E L COMMERCIO.
II notevole m ig lio ra m e n to della nostra bilancia com m erciale La pro d u zio n e del petrolio a B akou.
La pro d u zio n e m o ndiale di zinco. La situazione econom ica del Brasile. Il com m ercio estero del Perù ne' 1923. Il bilancio delle fe rro v ie fed era li svizzere La p ro d u zio n e della seta nel 1923. Il costo della v ita in Egitto.
L’esportazione del legno della Lettonia nel 1923. Le esportazioni di carbone polacco nel 1923. L’in d u stria cotoniera m ondiale.
Il com m ercio estero del B rasile nel 1923. I p ro d o tti chim ici al Canada.
Le m in iere dell’A ustria.
II raccolto del tabacco e delle fr u tta in Czecoslovacchia. La p ro d u zio n e di m in era le di fe rro al Lussemburgo. Il com m ercio di S m irn e nel 1923.
L’im p o rta zio n e delle pelli in Czecoslovacchia.
Il com m ercio della L ettonia con gli S ta ti Uniti e V Inghilterra. R IV IST A D E L M E R C A T O D EI V A LO R I.
Rassegna S ettim a n a le. Gu s t a v o De s l e x.
P A R T E ECONOMICA
Pul iz ia.
Il caso Matteotti h a assestato u n Aero colpo
alla com pagine del Ministero Mussolini.
Non si può oggi prevedere la estensione della
ripercussione che se ne avrà, non ta n to nei p a r
titi di opposizione, quan to nelle stesse sfere che
ap p ro v a n o o affìiancano l’azione del Ministero.
L ’on. Mussolini ha affermato che ogni riv o
luzione porta a galla nei detriti sociali e non è
contradicibile u n a tale affermazione, se si esamina
la storia di tu tte le rivoluzioni.
A bbiam o an c h e c o nstata to che l’On. Musso
lini alla pari degli On.li Rocca e F arinacci ha di
sovente ripetuto la necessità di un revisionismo
del m ateriale fascista, sul quale il Duce aveva
im p ern iato la sua m arc ia su Roma.
Non ci n asc o n d ia m o le in n u m e ri e molteplici
difficoltà d ’ogni genere da superarsi q u ando si
voglia allo n ta n a re dalla p ro p r ia cerchia elementi
che al m o m ento o p p o rtu n o dettero m an forte.
Ma non possiamo riconoscere che una tale opera
di pulizia avrebbe dovuto compiersi nei diciotto
mesi di governo fascista urgentem ente, preventiva
m ente ed in esorabilm ente alm eno negli ambienti
di governo, p r im a che in quelli di partito.
P u rtro p p o p er il nostro paese, già così tenace
mente ed ingiustamente, tacciato di b rig a n ta g
gio d a ll’estero, il delitto Matteotti viene a rive
lare che in to rn o al più delicato Ministero della
Nazione, quello dellTnterno, si era fo rm a ta e
fortem ente a tta c c a ta u n a incrostazione di delin
quenza che, sotto u n a p re su n ta approvazione del
Capo dello Stato, tro v av a im p u n ità nell’esercizio
di violenze il p iù delle volte originate dai risen
tim e n ti personali in coloro che le incitavano.
In diciotto mesi di governo l ’On. Mussolini
non seppe o non volle sapere n ulla di ciò che
accadeva n e ll’a m bito di un dicastero posto sotto
la sua diretta responsabilità e ciò in d u b b ia m e n te
dim inuisce oltre ogni aspettativa le q u a lità di
condottiero abile ed accorto che gli venivano a t
tribuite.
Adesso egli sem bra deciso di addivenire a
quella pulizia che il paese u n a n im e re clam a ed
alla quale egli h a m ostrato di voler provvedere
soltanto in conseguenza di un delitto che, e per
la persona colpita e per le circostanze in cui av
venne, n o n poteva ulterio rm en te rim a n e re im
punito.
Ma noi ch iediam o che la revisione dei p re
cedenti m orali delle persone c h iam a te d iretta-
m ente a c ollaborare col governo n o n si limiti al Mi
nistero degli Interni, m a si debba estendere ineso
ra b ilm en te ed efficacemente presso tutti i d ica
steri dove, in form a di regolari [o di irregolari,
h a n n o potuto fin qui facilm ente an n id arsi ele
m enti attivi della rivoluzione, che possono o non
possono a p p a rten ere alla categoria definita dal-
l’On. Mussolini « dei detriti galleggianti ».
Vi sono dei Ministeri come quello delle Fi
nanze e quello dei Lavori Pubblici, le cui azioni
sono state tenacem ente, insistentem ente discusse
dal pubblico.
Nei soli riguardi del Ministero delle F inanze
rico rd ere m o il decreto sulla limitazione del di
videndo della Banca d ’Italia, l’in can to sulla as
segnazione dell’assicurazione tra sp o rti dei ta b a c
chi dello Stato, l’asta per la fo r n itu ra d e ll’acqua
ai ca rab in ieri di u n paese della Calabria, la c o n
cessione Sinclair, l’asta per il m inerale di ferro
dell’Isola d ’Elba, ecc. ecc.
Possiam o essere d ’accordo che un Ministro
nelle sue m olteplici funzioni n o n abbia la pos
sibilità di tutto vedere, di tu tto controllare.
Da ciò a p p u n to la necessità che egli sia c ir
condato da uom ini di im peccabile onestà i quali
non solo non facciano cose di per sè in c r i m i n a
bili, m a stiano a ll’erta ed im fo rm in o a te m p o e
luogo il Ministro di ciò che altri fanno o stanno
per fare in suo n o m e e che non ap p a ia compie-
tem ente limpido.
Dopo la pulizia del Ministero degli Interni
invo ch iam o quindi quella del Ministero delle F i
nanze, del Ministero dei Lavori Pubblici ed altri
ogni q ualvolta l’On. Mussolini v o rrà tro v a re che
si presenti la necessità di epurazioni, a n c h e so
lamente dirette a tranquillizzare l’opinione p u b
blica, talvolta a llarm a ta , non da specifici eventi
tem uti, m a dalla possibilità che essi si avverino.
E ’ con ciò s o p ra tu tto che 1’ attu ale governo
potrà rafforzarsi e superare attra v erso il tem po
il discredito nel quale lo h a su b ita m e n te e re
p e n tin a m e n te gettato il delitto Matteotti.
Forse questo colpo m a n c in o p o trà avere il suo
lato benefico e segnare il te rm in e di un sistema
troppo spilderato di sopraffazioni m orali e m a te
riali, non< ’
èra vvedere gli u o m in i responsabili
114
V
ECONOMISTA 8-15-22 G iugno 1924 - N 2613-14-15Il risparmio nazionale rivolto alla produzione
Cessalo 1’ indebitam ento da parte dello Stato,
tu tta la massa del risparm io nazionale che viene
oggi approssim ativam ente calcolata a non m eno
di otto miliardi all’anno, deve rivolgersi alla p r o
duzione. Cosicché s’inizia da ora un periodo im
p o rtan tissim o p er l’economia ita lia n a verso la
quale v e rra n n o a convergere senza distrazione
tu tti i capitali costituiti a p p u n to dai risp arm i in
cerca d ’impiego. La differenza tra il periodo che
sta ora principiando e quella del dopo guerra, si
risco n tra facilmente dal rilievo delle som m e as
sorbite dallo Stato in questi ultimi anni dal p r i n
cipio dell’esercizio 1919-1920 in poi: trattasi di
ben 36 miliardi, massa im ponente che devoluta
alla produzione avrebbe innegabim ente dato ri
sultati grandiosi, Vero è che non può a rigore
considerarsi questa intera cifra del tu tto avulsa
da intenti produttivi in q u a n to un a parte che
to rn a v a al pubblico sotto forma di pagam enti e
di interessi può essere stata poi volta verso opere
o im prese creatrici di ricchezza ma è probabile
che lo sm inuzzamento in rivoli infiniti abbia reso
il risp arm io così frazionato meno atto a co n c en
trarsi in nuclei tali da poter essere im piegato e
rivolto a im prese com m erciali e industriali: co
m u n q u e oggi l’intiera massa del risp arm io per
necessità deve dirigersi direttam en te verso la p ro
duzione giacché chi acquista ora titoli di Stato
nulla dà al Governo, m a solo com pera da un p ri
vato o da una Banca, che p e rta nto viene a in
cassare una so m m a la quale a sua volta cerca un
impiego più rim unerativo.
I vantaggi per lo Stato da siffatto indirizzo,
p u n to fermo, cioè, alla creazione di nuovi debiti,
oltreché quelli di carattere generale come accre
scim ento del credito all’interno ed all’estero e non
ulteriori gravam i per gl’interessi consistono a n
che nella d im in u ita necessità in un progresso di
tempo di provvedere a lavori pubblici molte volte
non urgenti e assai dispendiosi, deliberati a l 'p r i n
cipale intento di fronteggiare il guaio della di
soccupazione, come anc he nel lasciar sorgere dei
cespiti a suo tem po tassabili e quindi nel p re p a
ra re nuove fonti di entrate. Questo per lo Stato ;
per l’economia nazionale poi i vantaggi sono a n
cora maggiori, sem prechè nel volgersi aU’incrè-
m en to della produzione si proceda col dovuto
discernim ento.
P oiché le imprese di q u alche rilievo rich ie
dono oggi col deprezzamento della m oneta in
genti capitali e questi possono essere raccolti solo
dalle Banche, sono queste precisam ente le p ro
m otrici e q u a n to meno le sostenitrici delle im
prese tu tte di u n a certa im portanza. Ad esse p er
tanto viene affidato u n com pito estrem am ente
delicato nello studio degli scopi che si rip ro m e t
tono u n a q u a n tità di costituende Società per a
zioni, saran n o quindi le Banche ad essere diret
tam en te e in più larga m isura che per il passato
le regolatrici di nuove entità produttive. P e rta n to
di fronte aU’économia italiana assumono un po
sto della m assim a im portanza in quan to da esse
d ipenderà l’indirizzo che guiderà tanta parte del
risp arm io che debbono saper tutelare nel m entre
che lo ric h ia m a n o verso determ inate forme di
rivestimento. Lo studio da farsi per l’increm ento
della produzione italia n a nelle sue molteplici
forme viene cosi passato principalm ente agli Isti
tuti di credito, che oltre ad accentratori del r i
sp arm io vengono a trovarsi giudici delle imprese
utili ad un tem po e ai loro clienti e al Paese.
Date queste premesse, quale deve essere l’a t
teggiam ento del p u b b lic o ? Interessarsi dell’Isti
tu to cui si fa capo come depositanti in dagando
non solo, come quasi sem pre avviene, se esso sia
un forte ac cen tra to le di capitali, ma se nella sua
organizzazione abbiano largo posto gli uffici te
cnici, quelli inform ativi, e se esista sop ra tu tto un
indirizzo generale di p ru d e n za e di meticolosità,
elementi tu tti che acquistano vieppiù im portanza
q u a n d o si entra in un periodo febbrile di affari,
q u a n d o più abbonda il danaro, e q u an d o di c o n
seguenza si è più indotti colla facilità dei mezzi
a ll’ottim ismo. E ’ p er questo che le Banche grandi
e medie bisogna si assicurino — e non è dubbio
che lo fa ranno — l’opera di tecnici valenti di
controllo p er uno studio ac cura to dei progetti
d ’indole differentissima che vengono loro sotto
posti in attesa di finanziamento, giacché è sulla
sicurezza di u n ’esatta valutazione di coefficienti
tecnici ed economici delle varie im prese sussi
diate che si basa la solidità dell’Istituto m u tu a n te
sino al m o m en to in cui le azioni passano al p u b
blico che neH’ac q u ista rle dalla Banca è attra tto
dalla fiducia che essa gli ispira.
Si è lam entato in questi ultim i anni che era
lo Stato con le sue molteplici emissioni a sot
tr a r re parte rilevantissim a del risp arm io che al
trim enti si sarebbe rivolta ai com m erci e alle in
dustrie. E r a necessità, m a era vero soltanto che
si rifletta che nell’esercizio 1919-20 furono da esso
assorbiti oltre 14 m iliardi, e n e ll’esercizio succes
sivo poco m eno di 12, assorbim ento pro tra tto si
in p iù ten u e m isu ra sino al 1923 O ra che ciò è
cessato, affinchè l’economia nazionale profitti al
m assim o delle grandi disponibilità esistenti, oc
corrono da parte degli organi d istrib u to ri grande
intelligenza e p ru d e n z a ; solo che i prossimi anni
si a v v a nta ggera nno di un lavoro fecondo e ricco
di resultati per la Nazione oggi più che in pas
sato spinta verso u n deciso progresso. E ’ p er q ue-
sto che, per il periodo ora iniziato, va a d d i t a ^
la crescente im p o rta n z a e re sponsabilità d e / a
Banche verso il Paese, responsabilità che va sene
tita inten sam en te come merita.
Gi l b e r t o Te r n i.
Il m e r c a t o f i n a n z i a r i o in Italia nell’ a p r i l e 1924.
Numeri indici delle quotazioni di borsa per i titoli di Stato e per le azioni.
Dopo il m ovim ento rialzista svoltosi così u n i
forme e deciso attraverso u n a serie di mesi, l’a
prite h a segnato un a fase di arresto. L ’a n d a m e n to
del m ercato finanziario è stato in com plesso p iu t
tosto oscillante, tu r b a to da oscillazioni b r u sc h e
in v ario senso, e d o m in ato dalla tendenza a r e a
lizzi : le posizioni speculative al rialzo e ran o o r a
m ai tro p p o ca riche e si p re sentava evidente la
convenienza di alleggerimenti. Gli assorbim enti
di titoli si sono p re sentati però in com plesso fa
cili, e la sistemazione dei rip o rti è s ta ta più agé
vole di quanto si presumesse proseguendosi a l
l’uopo larghezze da parte degli istituti di credito.
A questa situazione del m ercato h a fatto n a t u
ra lm e n te riscontro u n a certa scarsità di d a n a ro ,
co n tra riam en te alla condizione che a b itu a lm e n te
si presenta in questo mese; perta n to per i rip o rt
sono segnalati saggi di interesse re la tiv a m e n te
alti : del 7 1|2 per cento, e del 6 - 6 1]2 p er cento
per i titoli di Stato; dopo la liquidazione m e n
sile il prezzo del d a n a ro è a lq u a n to declinato.
L ’ ECONOMISTA 115 8-15-22 G iugno 1924 - N. 2613 14-15
provocato l'in te rv e n to del Governo e la sospen I
sione dell’ap p licabilità del d iritto di sconto, volta]
a difficoltare al g ra p p o suddetto la disponibilità
effettiva dei titoli acquisiti, in tempo utile per
l’intervento alla assemblea stra o r d in a ria ra p id a
m ente indetta d a ll’a m m in istra zio n e della banca
onde a u m e n ta re il capitale sociale. In seguito al
provvedim ento tu to rio governativo, le quotazioni
delle azioni del Credito h a n n o subito un ribasso
precipitoso, e successivam ente sono proseguite
oscillazioni anc ora m a rc a te : gii spostamenti av
venuti nei prezzi di questo titolo si sono tradotti
an c h e sul m erc ato di q u alch e altro valore del
gruppo ban c ario .
Episodio notevole nello svolgimento dei m er
cato lungo l’aprile è stato an c h e il b rilla n te ri
sultato delia sottoscrizione del prestito polacco:
la sottoscrizione è stata enorm e m ente superiore
all’im porto dèi prestito così che l’assegnazione av
viene in base alla m eschina a liquota dell’8 per
cento; essendo prevista u n a a b b o n d a n te coper
tu r a le sottoscrizioni singole sono state eviden
tem ente per cifre m olto superiori alla entità ef
fettivam ente prospettata.
Riguardo ai titoli di Stato prosegue il graduale
m o vim e nto ascendente su larghe com pre per
reali investim enti : a ll’ ascesa h a c o n trib u ito la
disponibilità di fondi d erivata dalla m an ca ta r in
novazione dei Buoni del Tesoro p lu rie n n a li sca
duti al prim o aprile. Il gra d u ale rialzo ha via
via portato il consolidato 5 per cento a poca di
stanza dalla pari nella quotazione lo r d a : la q u o
tazione n etta della parte di cedola m a tu r a ta è
passata da 95.33 alla fine di marzo a 96.19 alla
line di aprile.- L ’ascesa su questo titolo è stata
negli u ltim i tem pi assai più m arc a ta di quella
che si svolge rispetto alla vecchia rendita 31)2
per cento : il distacco tra le quotazioni dei due
titoli — p er q u a n to non per anco proporzionale
alla differenza di reddito — è assai più p r o n u n
ziato di q u a n to fosse negli anni scorsi, p o iché è
giunto a poco m eno di 15 punti.
Per i titoli di Stato, il n u m e ro indice gen e
rale (il quale segna il prezzo medio di un a lira
di reddito netto, c o m p u ta to secondo il metodo
della m edia aritm etica ponderata), da 18.50 per
il dicem bre 1923, è salito a 19.23 in gennaio 1924;
a 19.45 in febbraio; a 19.76 in m a rz o e a 19.94
alla (ine di aprile. T ra il m arzo e l’aprile questo
indice segna un rialzo del 0,91 per cento. Il sag
gio di capitalizzazione prosegue nella via discen
den te: era dal 5.20 in gennaio ed è solo più del
5.02 per cento in aprile. Con la stabilità m o n e
ta ria pressoché ra g g iu n ta e con la larga f o r m a
zione di n u ovo capitale il saggio corrente di in
teresse deve g ra d u a lm e n te declinare. L ’ indice
speciale per i debiti perpetui tra il m arzo e l’a
prile è passato da 19.68 a 19.86 (+ 0.91 per cento) e
quello per i debiti redim ibili da 21,22 a 21.42
( + 0.94 per cento).
La tabella seguente trad u c e gli indici gen e
rali per i titoli dello Stato in valori p ro p o rzio
nali al livello del dicem bre 1918, e forma così
dei te rm in i c om parabili a quelli presentati per
i titoli a reddito v a ria b ile :
INDICE COMPLESSIVO DELLE QUOTAZIONI DEI T IT O L I DI STATO.
base (100) la quotazione del dicembre 1918
g e n n . fe b b . m a r . a p r. m a g . giug-. lugl. ag- s e lt. o tt. n o v . d ie .
1919 98,7 98,0 102,1 103,2’ 104,5 104,1 105,2 106,3 106,1 105,0 101,7 100,1 1920 93,2 94,6 94,1 92,3 91,0 84,3 81,9 80,8 78,0 73,8 82,7 81,4 1921 82,2 82,5 81,8 84,7 85,2 83,6 82,1 82,5 81,6 86,0 82,1 82,0 1922 83.2 84,8 82.8 83.7 86,2 85,6 85,6 88,1 87,8 85,7 92,7 92,4 1923 91,5 93,3 95,4 9 6 ,7 94,1 94,6 94,3 94,8 95,2 95,4 95,5 96,4 1924 100,2 101,3 103.9 L a t a b e l l a s e g u e n t e t r a d u c e gli i n d i c i g e n e r a l i a n n o a n t e r i o r e a l l a g u e r r a i n v a l o r i p r o p o r z i o n a l i a l l a m e d i a d e l l ’u l t i m o 1
INDICE COMPLESSIVO DELLE QUOTAZIONI DEI T IT O L I DI STATO base (100) la m edia d ell’anno 1913
-g e n n . f e b r m a r. a p r. m a g . g iu g . ¡ug. ag. s e tt. o tt. n o v d ie .
¡922 57.4 58.4 57.1 57 7 59.4 59.0 59.0 60.7 60.5 59.0 63.9 63,7 1923 63.1 64.3 65.7 66.7 64.8 65.2 65.2 65.4 65 6 65.7 65.8 66.4 1924 69.1 69.9 71.0 71.6
Passando ai titoli a reddito variabile, presen-
metodo della m edia ponderata) secondo i prezzi
tiam o qui appresso i n u m e ri indici calcolati ri-
di com penso per i successivi mesi, p re n d e n d o per
spetto a 141 società che alla fine del
dicem bre
base (100) sia il livello delle q u otazioni nel
di-1923 avevano co m p lessivam ente un capitale di
cembre 1923 che il livello delle
quotazioni nel
7375 milioni. T a li indici sono co m putati (col
dicem bre 1918.
118 L’ ECONOMISTA 8-15-22 Giugno 1924 - N. 2613*14-15
L ’indice generale per questi titoli segna un
rialzo di circa 2|3 per cento tra la line di marzo
c la fine di aprile, quota m in im a in confronto
con quello del 5, del 7 e del 7|2 per cento che si
co nstata rono nei tre mesi precedenti. Attraverso
il prim o q uadrim e stre dell’anno per l’aggregato
di queste azioni si è raggiunta u n a plusvalenza
del 17 1]3 per cento e, tenuto conto delle cedole
staccate (4 1 [3 per cento), l’aliquota di accresci
m ento giunge al 21 2[3 per cento.
Nell’aprile come appare dalla tabella, sono p a
recchi i gruppi di società per i quali si è verifi
cato un decrem ento nel valore dei titoli : depres
sioni p articolarm ente sensibili sono avvenute per
le società di trasporti e per le siderurgiche e
m eccaniche. Plusvalenze considerevoli si notano
per alcuni gruppi di società tessili, per le m in e
ra rie (Montecatini), autom obilistiche, saccarifere,
e im m obiliari. In q u alche caso, i rialzi di q u o ta
zioni si connettono con nuove emissioni di a -
zioni.
Raccogliamo qui appresso gli indici generali
per tutti i mesi dell’ultimo quadriennio, tutti
quanti riferiti alla base (100) del dicem bre 1912.
g e n ti. fe b b . m a r. a p r. m a g . g'Ug- lu g . ag- s e tt. o tt n o v . d ie. 1 9 1 9 9 9 .1 0 1 0 5 .5 3 1 0 6 .9 6 101.91 108.1 1 1 1 0 .0 2 1 0 5 .1 9 1 0 0 .9 7 1 0 0 .3 4 9 6 .0 2 9 6 .4 3 9 9 .4 9 19 2 0 1 0 2 .2 3 1 0 6 .2 7 1 0 6 .4 2 105 95 1 0 5 .0 4 9 4 3 9 8 7 .1 2 8 6 .4 2 7 9 .9 2 7 3 .2 4 7 9 .7 9 7 9 .6 7 1921 7 5 .0 8 7 8 .4 2 7 3 .1 5 72 11 6 8 .3 9 6 4 .3 4 6 2 .7 ! 6 6 .0 2 6 9 .3 4 7 2 .5 6 6 6 91 6 3 8 4 1922 6 1 .8 8 6 0 .0 9 5 6 .7 0 5 6 .4 5 5 9 .4 5 6 0 .5 4 6 0 .7 7 6 5 .7 6 6 7 .4 7 7 0 .1 6 7 1 .4 6 7 2 .0 8 1923 19 2 4 7 2 .8 2 8 9 .7 9 7 2 .7 6 9 6 18 7 3 .6 4 1 0 1 .7 0 7 4 .0 5 100.51 7 2 ,7 3 7 2 .9 3 7 2 .6 2 8 0 .5 3 8 1 .4 5 8 0 .1 1 8 1 .6 3 8 5 .6 7 Ri c c a r d o Ba c h i.
La disoccupazione in Italia al 31 marzo 1924.
Nel corso del mese di marzo il n u m e ro dei
disoccupati ha subito in Italia un a ulteriore, s e n
sibile diminuzione.
Secondo le statistiche pubblicate dalla Cassa
Nazionale per le Assicurazioni sociali che ha re
centem ente rilevato dal Ministero dell’E co n o m ia
Nazionale il servizio della assicurazione contro
la disoccupazione, il nu m ero dei totalm e n te di
soccupati che era di 259.360 al 29 febbraio è di
sceso a 218.740 il 31 marzo u. s. P arim en ti il n u
m ero degli operai che lavoravano ad orario r i
dotto, da 1146 è d im in u ito nello stesso periodo a
soli 833. Viceversa, è leggermente a u m e n ta to il
n u m e ro degli operai che effettuavano turni di
lavoro, da ‘l8.812 a 20.821.
Complessivamente, il n u m e ro dei to talm e nte
0 parzialm ente disoccupati che alla line di feb
braio a m m o n ta v a a 278.688 è sceso alla fine di
marzo a 240.394 individui.
Rispetto alla stessa data dell’anno precedente
tu tte le tre categorie di disoccupati presentano
una sensibile diminuzione. I totalm e nte disoccu
pati erano infatti al 31 marzo 1923 in n u m e ro
di 280.701, i lavoranti ad orario ridotto 5724 ed
1 lavoranti a tu rn o 37.875. Complessivamente, il
marzo 1923 si avevano d u n q u e 324.300 individui
totalm e n te e parzialm ente disoccupati, m entre,
come si è visto, al 31 marzo 1924, detto n u m e ro
era di soli 278.688 individui.
Le dim inuzioni più notevoli si risco n tra n o
fra gli addetti all’agricoltura, caccia e pesca, delle
in d u strie m etallurgiche e m eccaniche, delle in
dustrie chim iche, delle industrie e servizi c o r ri
spondenti ai bisogni collettivi (acqua, luce, forza
motrice, trasporti, eòe.) e del personale non spe
cificato. Quasi stazionario presentasi invece il
n u m e ro dei to talm e nte disoccupati nelle i n d u
strie tessili e negli esercizii pubblici (ristoranti,
alberghi, caffè, bar, ecc.).
C onfrontando le cifre dei disoccupati di ogni
categoria di in d u stria al 31 marzo 1924 con le
ana lo g h e cifre al 31 marzo del 1923, tro v ia
m o p a rim e n ti che tu tti i gruppi risultano in
diminuzione, tra n n e uno che è qui però il gruppo
degli addetti a ll’agricoltura, caccia e pesca. An
che nel mese precedente ci è occorso di n o tare
questo fenomeno, certo di non tra sc u ra b ile im
portanza. E ’ probabile che la m in o r dim inuzione
d ip e n d a dalle avverse condizioni clim atologiche
che h a n n o rita rd a to quest’anno più del consueto
la ripresa dei lavori agricoli. Ma, se così non
fosse — e l’ulteriore an d a m e n to del fenom eno ci
d a r à al riguardo lum e sufficiente — dovrem m o
arg o m e n tare che le condizioni dell’ag ric o ltu ra in
Italia siano piuttosto peggiorate da u n anno a
questa parte, o quan to m eno che il m igliora
m ento è stato m olto scarso da non p erm ettere
l’assorbim ento in via n o rm ale di tu tti i lav o ra
tori che nei passati anni vennero occupati in più
del necessario costituendo quel fenomeno che fu
detto della disoccupazione latente.
C on traria m e n te a quanto è stato so p ra rile
vato per i totalm e n te disoccupati, i lavoranti a
tu rn o presentansi in aum ento rispetto al mese di
febbraio ultimo, nella maggior parte delle cate
gorie di industrie fanno eccezione soltanto le in
dustrie estrattive, quelle che lavorano i prodotti
dell’agricoltura, caccia e pesca, ciò che parrebbe
in q u alch e modo a vva lorare l’ipotesi da noi for
m u la ta di non m eno favorevole a n d a m e n to dei
lavori agricoli.
Rispetto al m arzo del 1923, ad ogni modo,
tu tte le categorie — compresa quella degli ad
detti a ll’agricoltura, caccia a pesca, presentansi
in diminuzione. Solo il personale non operaio
che non figurava affatto nella disoccupazione
parziale del 31 marzo 1923 presenta ora un n u
mero, del resto irrilevante, di lavoranti a turno.
Q uest’ultim a specie di disoccupati, già note
volm ente ridotta negli ultim i due mesi, appare
ormai pra tic am en te quasi scomparsa. Sei gruppi
su u ndici non presentano alcun lavorante ad
orario ridotto, e degli altri cinque gruppi, due
rim an g o n o da mesi stazionarii, due presentano
u n a dim inuzione ed uno soltanto, quello degli
addetti alle in dustrie m etallu rg ich e segna un leg
gero au m e n to di 50 individui.
RIVISTA BIBLIOGRAFICA
Gi u s e p p e Pr a t o — Corollari p a retiani d e ll’ ora p re sente. — C ittà di Castello. 1924.
L ’ill u s tr e a u t o r e n ell’a c c e n n a r e alle c o n c lu sio n i logiche e c o n s e g u e n ti del P a r e t o s u ll’o n d eg g ian te de c o r s o della c o lle ttiv ità u m a n a ap p lica e ra ffro n ta i p rin cip i del g r a n d e m a e s t ro agli u ltim i a v v e n im e n ti politici ch e h a n n o fatto r e t r o c e d e r e i p rin c i p i m a s sim alisti p e r in n a lz a re u n ’a ltra volta il d o m in io della p l u to c r a z i a dem agogica.
Fi l i p p o Vi r g i l i — Cooperazione nella d o ttrin a e nella legislazione Ulrico Iloepli. — Milano 1924 - pag. 230
L ire 9.
Bene h a fatto il prof. Virgili a c u r a r e u n a s e co n d a edizione del su o m an u ale sulla C o o p e ra zio n e p re o c c u p a n d o s i di p r e c i s a r n e il c o n c e t to te o ri c o , di s e g u irn e lo sv ilu p p o s t o r i c o - s t a t i s t i c o e di fissarne i c r i t e r i g iu rid ici.
N ell’u ltim o v e n t e n n io an c h e la c o o p e r a z i o n e ha su b ito u n n o te v o le s v ilu p p o a c c o m p a g n a to , special- m e n te p e r effetto della g u e r r a ; d a n otevoli sc onvol gim enti. Il m a n u ale del prof. V irgili a g g io rn a to se co n d o gli ev e n ti p iù r e c e n t i a c q u is t a u n o specifico v alore di attualità.
D ott. Fl o r e n t Ma r t i n — Les m utilations et les ap- p a re ils de prothése — Bureau In tern a tio n a l du Tra- vail — Genève 1924.
docu-L’ ECONOMISTA 117 8-15-22 G iugno 1924 - N. 2613-14-15
m e n ta z io n e i n te r n a z i o n a le sulla o rg an iz za zio n e a m m i n i s t ra tiv a della p r o t e s i e di s t u d i a r e in collab o raz io n e coll’organizzazione in te r n a z i o n a le d ’igiene delle Socie tà delle Nazioni, le organizzazioni della C roce Rossa, il C o m ita to P e r m a n e n t e I n te r a l l e a t o e le Organiz za zioni i n te r n a z i o n a li c o m p e te n ti, n o n ch é un la b o ra t o r i o di r ic e rc h e cui far c o n o s c e re i m ig lio ri tipi di a p p a r e c c h i e s p e c ia lm e n te di a p p a r e c c h i di lavoro p e r i m u ti la t i di g u erra.
Il v o lu m e co p io so di illu s tra z io n i d à u n ’idea c o m pleta di q u a n t o fin’oggi sia s ta to fatto in m a t e r i a di p rotesi.
F IN A N Z E DI STA TO
Riduzione del tasso di Sconto in india.
L’Im p e r ia i B ank of India ha r id o tto il taspo uffi ciale di s c o n to da 11 ’8 al 7 p e r cento.
La circolazione fiduciaria in Ungheria.
Il bilancio d ell’I s titu t o di em issione dello Stato u n g h e re s e , c h iu so al 15 maggio, segna u n au m en to di 57,200 m ilioni di c o r o n e d ella circo lazio n e fiducia ria, il cui a m m o n t a r e to ta le si tro v a p o r t a t o quindi a c irc a 2.250 m i l i a r d i di c o r o n e .
il dollaro base monetaria greca.
Il m in i s tr o delle finanze ha a d o t ta t o il d ollaro, in vece della lira s te rl in a , co m e b ase p e r la valutazione della d r a c m a alla B orsa di Atene. Il m i n i s t r o ha d e t to che c o n s id e r a v a il d o lla ro co m e b ase più sta b ile ch e la ste rlin a.
I nuovi buoni di Cassa bulgari.
La Banca Nazionale B ulgara m e tte rà in c i rc o la zione in q u es ti g io r n i i suoi an tich i b u o n i di cassa p e r un v a l o re di 1.000 leva ciascuno, c h e d ebbono p o r t a r e una s ta m p i g l i a t u r a a t te s ta n te che sono vale voli p er la circo lazio n e.
E’ o p p o r t u n o far n o t a r e ch e i buoni di cassa che non sono stam p ig liati d e b b o n o e s s e re rifiutati com e priv i di valore.
RIVISTA D E L COMMERCIO
II notevole miglioramento
deila nostra bilancia commerciale.
Il m ig l io r a m e n to della n o s t r a bilancia c o m m e r ciale v erificato si nel p r i m o t r i m e s t r e d e l l’anno in c o r s o si è m a g g io rm e n te a c c e n tu a to nel mese di aprile. Infatti nei p rim i q u a t t r o m esi le im p o rta z io n i a s c e s e r o a m ilio n i di lire 5.815.7 e le e s p o rta z i o n i a m ilio n i 4.357.8 co n uno sb ilancio di soli m ilioni di lir e 1.458.4 di f r o n t e allo sb ilancio di m ilioni 2.382, a v u t o s i nello s te s s o p e r io d o di tem p o d ell’a n n o p re c e d e n t e Si è a v u t o q u in d i un beneficio di milioni di lire 923 6 in c o n f r o n to col c o r r i s p o n d e n t e q u a d r i m e s t r e del 1923. T ale beneficio nel m ese di ap rile a m m o n ta a m ilio ni 331.2.
La produzione dei petrolio a Bakcu.
La p r o d u z i o n e p e t ro l ife ra nel p r im o s e m e s t re (ot t o b r e 1923-marzo 1924) si è elevata a Bakon a ponds 124.016000, s u p e r a n d o le p r e v is i o n i del p r o g ra m m a e c o n o m ic o r u s s o (123.287.000 ponds).
Il co n s u m o di nafta p e r i bisogni della p ro d u zio n e si è elev ato al 12.8 p e r c e n t o della p r o d u z io n e totale.
Circa il 70.3 p e r ce n to dei pozzi in esercizio ha fu n zio n ato e l e t t r i c a m e n t e ed ha p r o d o t t o l’81.6 p e r ce n to d ella p r o d u z io n e glo bale di n afta. I pozzi azio n ati a v ap o re n o n h a n n o dato che il 10.5 p e r cento e q u elli f u n zio n a n ti a m o t o r e a c o m b u s tio n e i n t e r n a i 7.9 p e r cento. Si sono c o n d o t t i a te r m i n e in q uesto p e r i o d o 88 pozzi nuovi, ch e s o n o sta ti m e ssi su b ito in eserciz io .
La produzione mondiale di zinco.
La p r o d u z i o n e m ed ia a n n u a le di zinco in t u t t o il m o n d o raggiungeva nel 1913 981.000 tonn.
Nel 1923, la p r o d u z i o n e m o n d ia le si avvicinò s e n sib i lm e n te al livello di a n t e g u e rr a , colla cifra di 864.000 to n n c o n t r o 722.000 tonn. nel 1922 e 445.000 to n n . nel 1921.
Diam o la su d d iv isio n e della p r o d u z io n e di zinco nei p r in c i p a li paesi p r o d u t t o r i (in migliaia di tonn. inglesi da 1.016 kg.): Stati Uniti 1913, 315; 1923, 470; A u stralia 1913, 4; 1923,37; G iappone 1917, 54; 1223,13; Belgio 1913, 194; 1923, 136; G ran B r e t ta g n a 1913, 58; 1923. 24; G erm an ia e Polonia 1913, 279; 1923, 96; C a nada 1917, 9; 1923, 88.
Dal 1921 al 1923 la p r o d u z io n e è q u as i r ad d o p p ia ta. La p r o d u z i o n e a m e r ic a n a r a p p r e s e n t a oggi il 46 p e r ce n to della p r o d u z io n e m ondiale, m e n t r e nel 1913 n o n era che del 31 p e r cento.
E sse n d o si p erò il co n s u m o a c c r e s c iu t o più rapi d am en te della p r o d u z io n e , il prezzo m edio d ella to n nellu ta di zinco no n h a cessato di a u m e n t a r e .
La situazione economica del Brasile.
Il r a p p o r t o del C onsig lio d ’a m m in is tra z i o n e della Banca F ra n c e s e ed Italian a p e r l’A m erica del Sud m e tte in rilevo il fatto che il d e p r e z z a m e n t o della divisa b rasilian a c o s titu i s c e un v e r o p r e m i o p e r la esp o rta zio n e. Non ita p r o d o t t o un a u m e n to se n sib ile del costo della vita, p e r il fatto ch e il B rasile p r o d uce quasi t u tt o ciò che
è
n e c e s s a r io alla vita d el l’operaio. Ha v ic ev e rsa a u m e n ta to il r i s t r e t t o m a rg i n e di utile d elie so c ie t à i n d u s t ria li ed agricole, ed ha p e r m e s s o di a u m e n t a r e c o n s id e r e v o l m e n t e gli s b o c ch i di c e r t i m a n u fa tti b rasiliani, q u ali i te ssu ti. La e s p o rta z i o n e della c a r n e e dei p r o d o t t i d e r iv a ti dal m acello si è sv ilu p p ata in m is u ra notevole. Il caffè che figura p e r il 64 p e r ce n to d ell’a m m o n t a r e tota le d e l l’e s p o rta z i o n e ha raggiunto, nel 1923. dei p rezzi di r e c o r d s nel m e r c a t o in tern o . L’e s p o rta z i o n e del caffè ha rag g iu n to , nel 1922-23,12 300.000 sacelli, cifra già s u p e r a t a nei p r i m i nove m esi della ca m p a g n a in c o r s o : 12 500 000 sacelli.Il caffè, io zu c ch e ro , il ca o u tc h o u c. il ta b ac co e le p ian te o le o se h a n n o m a n t e n u t o p r e s s o a poco la loro m e d ia co m e q u a n t i t à e s p o rta ta , ma il loro v a l o re si è a c c r e s c i u t o in n o te v o li p ro p o rz io n i.
La b ilancia c o m m e r c i a le , che era passiva nel 1921 1.881.000 ste rlin e, e fav o rev o le nel 1922 p e r s t e r l i n e 19 927 000, si è sald ata nel 1923 co n un a t tiv o di s t e r line 22.571.000.
il commercio estero del Perù nel 1923.
D u r a n t e il 1923 le im p o rta z io n i del P e r ù h a n n o r ag g iu n to 14.132.307 lir e p eru v ia n e, e le e s p o rta z i o n i 23 950.987 li r e p e r u v i a n e . L ’ecce d en z a delle e s p o r t a zioni sulle i m p o r ta z io n i è stata d u n q u e di 9.818.680 lire p e r u v ia n e nel 1923.
Nel 1922 le im p o r ta z io n i si e r a n o elevate a 10 592 554 lire p e r u v ia n e le e s p o rta z i o n i a 18.692 870 lire p e r u viane.
Le cifre del 1923 s eg n an o d u n q u e un a u m e n to di 3.539.753 lir e alle im p o r ta z io n i e di 5.258.117 lir e alle es p o rta z i o n i in c o n f r o n t o ai r i s u l t a t i del 1922.
D u ra n te lo s c o rs o a n n o le p rin c i p a li r u b r i c h e al-, l’im p o r ta z io n e sono s ta te le se g u en ti (in m ig liaia di lire p eru v ia n e ): t e s s u ti di lana 538; m a c c h in e e v e i coli 1.600; acciaio, f e r r o e zinco 962: p ie tre, t e r r e , c e ra m ic h e , cris t a ll i 550; legnam e grezzo e la v o ra to 680; oli e v ern ic i 400; c a r t e e c a r t o n i 370.
Gli S ta ti Uniti r e s t a n o i p r in c i p a li f o r n i t o r i del P erù , con u n a p e r c e n t u a l e del 41 p e r cento. Vengono in seguito la Gran B retag n a e la G erm an ia, col 20 p e r ce n to ed il 10,7 p e r c e n t o ; il Belgio col 2,3 p e r cento q u in d i la F ra n c ia .
I p r in c i p a li p r o d o t t i e s p o rta ti nel 1923 dal P e r ù sono i s e g u e n ti (in m igliaia di lire p e r u v ia n e ) :
Z u cc h ero 6.206; c o t o n e 6,138; p e t ro l io e d e r i v a t i 4.416; o r o ed a r g e n t o 4.273.
Gli Stati U n iti e l’I n g h i l t e r r a h a n n o a s s o r b i t o r i s p e ttiv a m e n t e il 40 p e r cento ed il 33 p e r cento delle e s p o rta z i o n i p e r u v i a n e la G erm a n ia s o la m e n te il 3 p er c e n to .
Il bilancio delle ferrovie federali svizzere.
P e r la p r i m a v o l t a dal 1914 il bilancio d elle f e r ro v ie f ed e ra li s v i z z e r e si è c h iu so p e r il 1923 con un utiie n e t to di f r s . 3.690.988, c o n t ro una p e r d i t a di 45 e mezzo m il io n i nel 1922 e 72 e mezzo m i l . n e l 1921.
118 L’ECONOMISTA 8-15-22 G iugno 1914 - N. 2613-14-15 Le spese p e r il p e rs o n a le, in frs. 204 milioni, r a p
p r e s e n t a v a n o nel 1923 il 78 57 p e r ce n to delle sp e se totali, c o n t ro il 70.43 nel 1923 e il 71.29 nel 1913.
Alla fine del 1923 le ferro v ie federali es erc it a v a n o 3.038 Km. di linee, di cui 2 968 Km. di p r o p r i e t à e 110 Km. di p r o p r i e t à di te rz i.
Nel 1923 si è avuto un p e r c o rs o c h i lo m e tri c o di 32.249,714 c h i l o m e t r i locom otivi.
La produzione delia seta nel 1923.
Una stim a p ro v v is o ria della p r o d u z io n e della seta nel 1923 è p ubblicata dalla « U n io n des M arc h an d s de Soie » di Lio ne: q u e s ta stim a è in f e r io r e di 1.360.000 c h i lo g r a m m i a q u ella del 1922: Seta g re z z a (in kg.) 1922 1923 E u ro p a O ccidentale: » F ra n c ia 108.000 255,000 Italia 3,736,000 4.900,000 Spagna 77,000 40 000 4,010000 5,225,000 E u r o p a O r i e n ta le : L ev a n te ed Asia C en trale 700,000 800,000 E s t r e m o O ri e n te : C i n a : E s p o r ta z . da Shanghai 4.830,000 4,650,000 E s p o r ta z . da C anton 3,175,000 2,735,000 G iappone : E s p o r t . da Y okoham a 18,845.000 16.800,000 Indie 75,000 50.000 In d o c in a 25,000 40.000 26,950,000 24,275.000 T o ta li g en erali 31,660,000 30,300 000 La stim a definitiva della p r o d u z io n e di seta p e r il 1922 è s u p e r i o r e di 575,000 kg. alla stim a p ro v v is o ria fatta lo sc o rs o anno.
Il costo della vita In Egitto.
L ’Ufficio di s ta tistica del G o v ern o egiziano calcola t r e s e rie di n u m e r i indici, la p r im a dei prezzi all’in- gro sso , la s e co n d a dei prezzi al d ettag lio e la te rz a del c o s to della vita. Sono t u t t i calcolati sulla b ase 100 = 1913.
I n u m e r i indici della p r im a serie (prezzi al l’in- gro sso ) h an n o a v u to il se g u e n te a n d a m e n t o :
C airo A le s s a n d r ia
A p rile M arzo A p rile M arzo
1924 134 136 133 135
1923 133 136 129 132
1922 148 153 146 145
Quelli della s e co n d a s e rie (prezzi al dettaglio) p r e s e n ta n o le se g u en ti ci fre :
A p rile M a rz o
1924 154 154
1923 164 166
1922 194 194
I n u m e r i indici del costo d elia vita, c o m p r e n d o n o g eneri al im e n ta r i, abitazione, v es tim e n ta, ecc., che si d is c o s ta n o m o lto da quelli s o p r a segnati.
A p rile M arzo
1 9 2 4 1 5 7 150
1 9 2 3 163 1 6 4
1 9 2 2 1 8 0 181
L’esportazione del legno della Lettonia nel 1923.
S econdo i dati definitivi o ra p u b b lic ati d all’Ufficio s ta ta le le tto n e di statistica, la e s p o rta z i o n e di legno dalla L e tto n ia rag g iu n se nel 1923 il v a l o re c o m p l e s siv o di 61.661.000 lats (franchi o r o jo s s ia q u as i 300 m i lioni di lire italiane. L ’e s p o rta zio n e fu s p e c ia lm e n te f o r t e nei t r e u ltim i m esi d e l l’anno, ciò ch e si spiega col m ig l io r a m e n to del m e r c a t o m o n d ia le del legno nei m esi di n o v e m b re e d i c e m b r e e c o ll’a c c r e s c i u t o in t e r e s s e dell’I n g h i l t e rr a p e r il le gnam e lettone.
I leg n am i e s p o r t a t i nel 1923 si div id o n o co m e s e g u e :
V a lo re i n 1000 f r s .- o r o
Tavole ed affini 42.165
S lee p er 1.749
Legno p e r m in i e r e 7.009 Legno da c a r t a 4.570
Filo di legno 577 ecc. S ono sta ti e s p o rta ti in t u t t o 155.264 s t a n d a r d s d i legnam e segato (50.6 p e r c e n to d ell’e s p o rta z i o n e t o tale di legno). Il legno e s p o rt a t o r a p p r e s e n t a il 38.3 p e r c e n to del v alo re totale d ell’e s p o rta z i o n e le tto n e . (Nel 1922 il 35:9 p e r cento).
si divideva com e segue:
E s p o rta z io n e tota le 756 878 Tonnellate 1922 : 442 071 fra a l t r i : Tavole 383,213 249.072 S leep ers 12,434 16940 Legno p e r m in iere 176,229 110.595 Legno da c a r ia 112,552 39 506 Filo di legno 2.327 2,910
La p e r c e n tu a le del legno seg ato e dei s le e p e r s si è ribassata, ciò ch e è causata del g ran d e fabbisogno delle f e r ro v i e le ttoni. L ’e s p o rta z i o n e di legno da c a r ta p e r ò è c o n s id e r e v o l m e n t e a u m e n ta to nel 1923.
Le esportazioni di carbone polacco nel 1923.
La p r o d u z io n e c a r b o n i fe ra polacca si è elevata, nel 1923, a 36.097.997.
Più di un t e rz o di q u e s to tota le è s ta to e s p o rt a t o . La P o lo n ia è d iv e n ta t a infatti, do p o l’an n e s s io n e d e l l’Alta Slesia, uno dei p rin cip ali f o rn i t o ri di c o m b u stibili m in e ra li d ell’E u r o p a C en trale .
Ecco il d ettag lio delle e s p o rta z i o n i p o la cc h e in to n n e lla te :
G erm a n ia 8 042.903 — A u stria 2.789.607 — Czeco- Slovacchia 742 226 — U n g h eria 274.571 — Danzica 240.221 - Svizzera 154.065 R u m en ia 121.302 — Svezia 24.965 — Jugoslavia 24.187 — D an im arca 17 770 — Metnel 16.247 — Italia 6.150 — N orvegia 585 — Bui g aria 85.
La maggior p a r te di q u e s to co m b u s tib i le è s ta to e s t r a t t o d a l l’Alta Slesia.
L'Industria cotoniera mondiale.
Sono s ta te p u b b lic ate le s t a tis t ic h e r e la tiv e alla situ azio n e d ell’ in d u s t r i a c o t a n ie ra m o n d ia le d u r a n t e il s e m e s t r e c h iu s o al 31 gennaio 1921. Ne r i s u l t a che d u r a n t e q u e s to p e r io d o si sono c o n s u m a t e 10.434.000 balle dì cotone, di cui 5.732.000 di co to n e a m e r ic a n o , D u ra n t e il s e m e s t re p re c e d e n t e si e r a n o c o n s u m a t e 10 759.000 balle, di cui 6.004.000 di cotone a m e r ic a n o e d u r a n t e il s e m e s t r e c o r r i s p o n d e n t e della stag io n e 1922-23, 11.384.000 balle di cui 6.662.000 di c o to n e am e ricano. Si nota q u in d i una rid u z i o n e di q u a s i un mi b o n e di balle nel co n s u m o m o n d ia le del c o to n e a m e ricano, r id u z i o n e ch e si tro v a p u r e p e rò nel co n s u m o totale.
In c o n f r o n t o al s e m e s t r e c o r r i s p o n d e n t e della sta gione p r e c e d e n t e , la r id u zio n e del c o n s u m o , ta n to di c o t o n e a m e r ic a n o che di a l tr a q ualità, è p re s s o a poco g en erale. Al c o n t r a r i o , in c o n f r o n t o al s e m e s tr e t e r m i n a t o col 31 luglio 1924, è a u m e n t a t o in un c e r t o n u m e r o di Paesi E u r o p e i : è d im i n u ito in F ra n cia , agli S tati Uniti ed in q u alch e a l tr a Nazione.
11 commercio estero del Brasile nel 1923.
La s e g u en te tabella dà le c ifre delle es p o rt3 z io n i b r a s il ia n e nei 1923 e negli u lti m i t r e anni, in migliaia di to n n e lla te ed in m ilio n i di m ilreis.
Le im p o r t a z i o n i si s ta b ilis co n o co m e se g u e : E sportazioni. m ?g lia ia d i t o n n , m il. d i m i l r e i s 1913 1382 981.767 1921 1.919 1,709.723 1922 2121 2 332 084 1923 2.230 Im p o rta zio n i. 3.297,033 m ig lia ia d i to n n . m il. d i m i l r e i s 1913 5 922 1.007.095 1921 2.578 1.680.859 1932 3.263 1.652.630 1923 3.576 2.270,437
1 prodotti chimici al Canadà.
La p r o d u z io n e di p r o d o t t i ch im ic i al C a n a d à d u r a n t e il 1923 è valu tata a più di 106.300.000 d o lla ri.
Le es p o rta z i o n i di d e t ti p r o d o tti d ’ ogni q u a l ità v e n n e r o v alutate d o lla r i 15.700.000 e le i m p o r t a z i o n i a m m o n t a r o n o a d o lla r i 26.100.000 n ello s te s s o p e r io d o .
L ’82 p e r ce n to c irc a delle e s p o rta z i o n i di p r o d o t t i ch im ici del 1023 v e n n e in v iato agli Stati Uniti, nel Regno U nito ed al Messico e c i r c a il 13 p e r c e n to p e r la N e w fo u n d lan d , G iappone. In d ie O c c id en tali i n glesi, A u stralia e N u o v a Zelanda.
L’ ECONOMISTA 110 8-15-22 G iugno 1924 - N. 2613-14-15
Le miniere dell’Austria.
Alla fine del 1923 e s is te v an o in Austria circa ettari 34.969.9 di m in i e r e e circa 257.6 e t t a r i di dep o s iti m e ta lliferi. Lo Stato e ra in p o sse sso di soli 576.2 e t ta r i di m i n i e r e e di 0.5 e t t a r i di d ep o s iti m etalliferi. Il res to e r a in p o s s e s s o di c o n c e s s io n a ri privati.
N ell’ A u stria v e n n e r o r ic a v a li t o ta lm e n te q u in ta li 26.854 670 di c a r b o n e ; 1 576.000 q u in ta li di coke ; q u i n tali di f e r r o ; 1.029 651 q u in ta li di pio m b o e di zinco; 679.857 q u in ta li di ram e g r e g g io ; 23.723 qu in ta li di s p a t t o ; 15136) q u in ta li di zo lfo ; 38.590 q u in ta li di a r s e n i c o ; 7,757 q u i n t a l i d ’a n t i m o n i o ; 27.3J0 q u in tali di b au x ite. Nells m in i e r e del sale v en n e ro scavati 2.587.416 q u in tali di sale.
Gli Siti forni p r o d u s s e r o 122.820 qu in ta li di ferro fuso e 3.295.930 qu in ta li di acciaio g r e g g io ; qu in ta li 42.550 di piombo e 48 327 q u in ta li di ram e.
11 raccolto del tabacco e delle frutta .
in Czecoslovacchia.
In Czecoslovacchia nei 1923 si p i a n t a r o n o ettari 2.660.000 di ta bacco e la p r o d u z io n e globale s’ è ele vata a 2 700.000 k g , cioè a 1.052 kg. p e r e ttaro .
I co l tiv a to ri di tab acco h an n o r ic e v u to p e r il loro rac co lto 19.500.000 m ila c o ro n e , cioè in m e d ia 4,376 c o r o n e p e r ettaro .
P e r q u a n t o r i g u a r d a la fru tta, il r a c c o l t o è stato : pomi 1 8 0 000 q u i n t a l i m e t r i c i c o n t r o 3.203.000 nel 1922, p e r e 1.000 000 c o n t r o 1. 00.000 nel 1922; ciliege 700000 quintali m e tr ic i c o n t r o 1.000000 nel 1922: ci liege acquaiole 100 000 co m e nel 1932; p r u g n e 200.060 c o n t r o 500 000 nel 1922.
La produzione di minerale di ferro
al Lussemburgo.
S eco n d o la s ta tistica ufficiale ora pubblicata, il m o v im e n to dei m in e r a li di f e r r o nel G ra n d u c a to del L u s s e m b u r g o d u r a n t e il 1923 si p r e s e n ta co m e segue: P r o d u z i o n e : 4 097 540 tomi, c o n t r o 4.488 974 nel 1922 e 7.313,372 nel 1913. C o n s u m o i n t e r n o : 2.534.706 tnnn, c o n t r o 3 187.296 nel 1922 e 4 424.850 nel 1913. E s p o r t a z i o n e : 1.144423 tonti, c o n t ro 1.919.000 nel 1922 e 2.906 209 nel 1913 I m p o rt a z io n e dalla F r a n c i a : 2.310 930 tomi, c o n t ro 2.632.857 nel 1922 e tonti. 1.218 100 nel 1913.
Il commarcio di Smirne nel 1923.
II C onsole b r it a n n i c o a S m irn e, s c riv e in un suo r e c e n te r a p p o r t o ch e il c o m m e r c i o d ’ im p o rta zio n e di S m ir n e si è elev a to nel 1923 a 187091 tonn. e le es p o rta z i o n i a 141.846 tonn.
I p rin cip ali a r ti c o li im p o r t a t i c o n s isto n o in viveri (cereali, p r o d o t t i agricoli d iversi, c a r n i e pesci, ecc.), legnam e, m a t e r i a l e da c o s tru z io n e , m inèrale, ca rb o n e, te ssu ti, c o to n e e c o to n ate , lane, latterie, ecc., metalli ed a r ti c o li in m e talli, vallonea e suoi p r o d o t t i di v e r s i fresch i e secchi.
I p rin cip ali a r t i c o l i d ’es p o rta zio n e, c o m p re n d o n o le f ru tta , le vallonee e m in e rali, n o n ch é carboni.
L’importazione delle pelli in Czeco-Slovacchia
L ’ i m p o r ta z io n e delle pelli in C zeco-Slo vacchia, che aveva s u b ito una c r is i all'in izio del 1923 ed una c a d u t a a d u e vagoni al m ese, si è r i p r e s a elio scorso a n n o ; nel d ic e m b r e 1923 aveva rag g iu n t o un livello senza p r e c e d e n t i.
Le cifre d a n n o la b ilancia delle im p o rta z io n i e d elle e s p o rta z i o n i di pelli dal 1920 al 1923. (in vagoni da 10 000 kg.; la s e co n d a cifra è quella delle e s p o r t a zioni: 1920, 87 — 1921, 91,5 — 1922: p r im o t r i m e s t r e 64,5 — s e c o n d o t r i m e s t r e 29, 20 — te rz o tr i m e s t r e 17, 13 q u a r t o t r i m e s t r e 9. 59, — 1923: p r i m o t r i m e s t r e 5, 18 — s e c o n d o t r i m e s t r e i7, 5 te rz o t r i m e s t r e 65, 11 — q u a r t o t r i m e s t r e 150, 5.
Q u esta s ta tis t ic a d à u n ’idea dello sviluppo della i n d u s i r i a c z ec o -s lo v ac ca del cuoio, negli u lti m i q u a t t r o anni. La d o m a n d a czeco-slovacca di cuoio s t r a n i e r o è d im i n u i t a le n t a m e n t e dal 1920: a p a r t i r e della p r i m a v e r a del 1922, è d im i n u ita ra p id a m e n t e .
In s e g u ito alla cris i d e l l’ i n d u s t r i a del cuoio, si so n o f o r m a t i in C zec o -S lo v a cc h ia fo rti s to c k s di m a t e r i e p r im e , p r o v e n i e n t i dal m e r c a t o i n te r n o , che so n o s t a ti in s e g u ito esp o rta ti.
Q u esta s iiu a z io n e ha d u r a t o sin o al m a rz o 1923. Dopo ap rile, le im p o r t a z i o n i s o rp a s s a n o le e s p o r t a zioni. Il m o v im e n to , d a p p r i m a le nto, si è ac c e le ra to do p o o tto b r e .
Il commercio della Lettonia con gli Stati Uniti
e l’Inghilterra.
Le s ta t i s t i c h e ufficiali a m e r ic a n e r i g u a r d o al co m m e rc io con la L e t to n ia e la Russia nel 1823 d im o s t r a n o il g r a n d e s v ilu p p o dei traffici fra L e tto n ia e Stati Uniti. D u ra n te il 1023 fu ro n o i m p o r ta te negli Stati Uniti di p r o v e n ie n z a della L e tto n ia m e rc i d i v e r s e p e r un v a l o re d i 3.714.297 d o llari, ed e s p o r t a t e a d e s tin a z io n e di L e t to n ia p e r un v alo re di 5.285.131 dollari, a l lo r c h é nello s te s s o p e r io d o gli Stati Uniti h a n n o i m p o r t a t o dalla Russia p e r 3.574.055 d o llari. Il m o v im e n to c o m m e r c i a le della L etto n ia c o ll’Am e r ic a è d u n q u e s ta to n e l l’a n n o s c o rs o più i m p o r t a n t e del do p p o di q u ello della Russia colla stessa A m e ric a Anche le e s p o rta z i o n i a d es tin a z io n e d e l l’In g h il t e r r a so no in c o n t in u o a u m e n to . Nei p r im i t r e m esi del 1924 s o n o stati fra a l t r e sp e d ite le s e g u e n ti q u a n tità di m e rc i le tto n i a d es tin a zio n e d e l l’I n g h i l t e r r a : L eg n an o 63.86 Load p e r un v alo re di L st. 325.555 (nel 1923 l’e s p o rta z i o n e to ta le di 81 220 Load ossia 375.535 Lst,, nel 1922, 40.599 Load ossia 173 571 Lst.). Lino 1.941 to n n e lla te del v a l o re di 152 851 Lst. (Nei 1923 p r i m i t r e m esi 575 to n n e lla te del v alo re di 44 192 Lst.: 1922: 1.141 t o n n e lla te del v alo re 98.640 Lst.).
RIVISTA D E L MERCATO DEI VALORI
Rassegna settimanale.
I n o s t r i m e r c a t i finanziari non h a n n o a n c o r a t r o | vato il loro a s s e s t a m e n t o ed i tit o li r e g i s t r a n o vio le n ti e r e p e n t i n i s p o s t a m e n s i nei lo ro c o r s i. D o lo rosi fatti es tra n ei alle condizioni te c n ic h e delle no s t r e B o i s e so n o v en u ti ad a c c r e s c e r e il n e r v o s is m o dei n o s t r i o p e r a t o r i . L ’e s e c ra n d o d e l itto di R om a ha i m p r e s s i o n a t o gli a m b ie n t i di B orsa, p ro v o c a n d o un m a g g io r sc o m p ig lio nelle file della s p e c u la z io n e ria l zista . Alle sa lite v e r ti g in o s e seguì u n a c o r s a p r e c i pita ta alle vendite. I n o s tr i s p e c u la to r i p e r d e t t e r o le staffe in q u e s to fuggi fuggi e co s ì si s p ie g an o t a lu n i t r a c o lli di titoli p r im a fav o riti dalla s p e c u la zione. Se le co n dizioni p r e s e n ti delle n o s t r e b o rs e no n sono a n c o r a sc e v re di p ericoli, la situ azio n e a t tuale nulla ha p e rò di a l la r m a n te e p e r c a r i t à non es a g e ria m o nella f re t t a di v en d e re, N on è ih caso di b u t l a r e tu t t o a m a re senza riflessione. L ’i n o p p o r t u n a p ro p o s ta di un d e p u t a t o di r i m a n d a r e la l i q u i d a zione di Giugno, p r o v o c ò vive p r o t e s t e negli a m b ie n t i di bo rsa. In fa tti se un p ro p o s ta sim ile ven isse p re s a in c o n s id e r a z io n e , an z ic h é p o r t a r e un v antaggio alle b o rse, essa g e t t e r e b b e l’a l la r m e ed il d i s c r e d i t o nei n o s t r i m e r c a t i finanziari lascian d o s u p p o r r e an c h e al l’E s te ro c h e ci t r o v i a m o in una g rav e situazione, ciò che e n e r g ic a m e n t e d o b b ia m o c o n fu ta re . Se poi talu n i s p e c u l a t o r i im p r u d e n t i ed in c o s c i e n ti h an n o a s s u n to im p eg n i s p r o p o rz io n a li alle p r o p r i e forze n o n è il caso di p r o c u r a r s e n e o l t r e m is u ra . L a c a m pagna al rialzo era e s sen z ialm en te b as ata 1° sulla fi d ucia i s p i r a t a dal G o v ern o d ell’On M u s s o lin i; 2° sui- i’ab b o n d a n za del d a n a r o ; 3° sulla n o s tr a r i p r e s a | eco n o m ica. Questi coeffic ie nti del rialzo s a r e b b e r o j fo rse v e n u t i a m a n c a r e ? Non in te n d ia m o e n t r a r e nelle q u e s tio n i p o litich e e sul p r i m o quesito lasciam o la ris p o s ta ai n o s tr i c o r te s i l e t to r i, ed al S en ato del Regno che si ad u n e r à m a rted ì. P e r q u a n t o r i g u a r d a l’ab b o n d a n za del d e n a r o -p o s s i a m o solo r i f e r i r e il pa r e r e dei d ir ig e n ti dei n o s tr i I s titu t i di c r e d i t o : e cioè che c e n tin a ia di m ilioni do p o r i t i r o dei Buoni del T e s o r o sono in c e r c a di im piego e ch e il m ovi m e n to econom ico ed in d u s t ria le fece p r o g r e s s i l u sin g h ieri. Il p u n to v u ln e ra b ile delle n o s t r e b o r s e lo ab b iam o seg n alato nelle p r e c e d e n t i r a s s e g n e : l’ e c cesso sp e cu la tiv o e la s o p rav a lu ta zio n e di ta lu n i t i toli.
Questo lato deb o le dalle n o s t r e b o r s e oggi se non è s c o m p a rs o , è s e n s ib ilm e n te m ig lio rato . Agli s p e cu l a to ri r a c c o m a n d i a m o a n c o r a la p r u d e n z a m a n o n es ag e ria m o e non p as siam o da un eccesso al l’altro: Con l’a v v e n u to rib a s s o p a r e c c h i tito li d iv e n ta n o i n t e r e s s a n t i p e r i c a p i t a l i s t i , ed a c q u is t i s c a la ri s e m b r a n o indicati. Nella scelta di q u e s t i i n v e s tim e n ti no n deve p r e s c i n d e r e lo s p ir ito s p e cu la tiv o m a a l t r i c r i t e r i più sani. Nella m a re a trav o lg en te, ieri al rialzo, oggi al rib ass o , t u t t i i titoli, chi più chi m eno, so n o tr a s c i n a t i dalie onde. La b u r r a s c a i m p e r v e r s ò l u n e ì e s p e c ia lm e n te a G enova ed a Milano si c o n s t a t ò 1
cotn-120 L’ ECONOMISTA 8-15-22 G iugno 1924 - N. 2613-14-15 volti nel m o v im en to di discesa ed a Rom a lu nedì si
r e g i s t r ò il c o r s o di 88,35 p e r la R en d ita 3.50 p e r cento e 98.40 p e r il C o nsolidato 5 p e r cento m e n t r e a T o r i n o il rib ass o ebbe p r o p o rz io n i anche più r is tr e t te : A Milano lu n ed ì la Comit scese a 1350, la Viscosa a 370, la Chàtillon a 700 circa, le M ontecatini a 237 : a G enova la F ia t p rec ip itò a 560, la T e r n i a 570, le Me d i t e r r a n e e a 309, i Beni Stabili a 1070, l’Aedes a 21 e via dicendo. A T o ri n o vi f u ro n o p u re v en d ite p r e ci p ita te ma non si cadde ad un livello così basso e la n o s t r a piazza do v ette a s s o rb i re v en d ite di a r b i traggio. M artedì e m e rc o led ì su voci di q u a lc h e in i n te r v e n to d ell’alta Banca, al pes sim is m o es ag erato , s u b e n t r ò subito una c o r r e n t e di rialzo e t u t t a la sp ecu lazio n e si p rec ip itò a r i c o m p r a r e q u an to aveva v e n d u t o il g io rn o prima. Ma il m o v im e n to as ce n sio nale fu di b re v e d u r a t a e ie ri q u an d o gli o p e r a t o r i vollero alleggerirsi alla vigilia dei r i p o r t i non t r o v a r o n o la c o n t r o p a r t i t a ed il m e rc a to rip ie gò vio len tem en te. Su quasi tu tta la q uota si r i t o r n ò ai p rezzi di panico di lu nedì e q u e s ta volta le ven d ite p a r ti v a n o an c h e da Torino. Questi m o v im en ti disor d in a ti danneggiano p u r t r o p p o l’a n d a m e n to delle n o s t r e b o rs e , p r o c u r a n d o n u o v e p e rd it e agli s p e c u la to ri. Non si t r o v a la spiegazione del p es s im is m o di i e ri n è in difficoltà di r i p o rt i nè in notizie politiche. Q uesto m a lu m o re deriva e s sen z ialm en te dall’ i n c e r tezza del d om ani, dalle fo rti p e r d i t e su b ite dalla s p e culazione, dal d e s id e rio dei p r o fe s s io n is ti di v e d e r e le posizioni della clientela r i d o t t e in vista delle va canze estive e degli s c a r ti r ic h i e s t i p e r i r i p o r t i . Molti im pegni al rialzo v en n e ro p r o ro g a t i p er luglio m e d ia n t e c o n t e m p o r a n e a v en d ita in liquidazione ed a c q u is to p e r p r o s s im o m a g ari a co n d izio n i onerose: si v o ciferav a di differenze di prezzo ch e c o r r i s p o n d ev a n o a ta s s i e s o rb it a n ti del 20 p e r c e n t o : talu n i s p e c u la to r i p re fe ris c o n o a s s o g e tt a r s i ad una n o t e vole p erd ita sul r i p o r t o p u r c h é n o n p ag a re lo s c a r to r ic h i e s t o dai r i p o r t i s l i .
In seguito alla d ep re s s io n e g en e rale i d i r i t t i di opzione so no offerti m olto al d iso tto del loro valore effettiv o :
I d i r i t t i di opzione C osulich c a d d e r o a 220 oggi 270 » » L loyd S abaudo a 51(2 » 7 » » D olm ino a 5 » 8 Q ueste n u o v e em issioni o sp itan o in un m o m e n to poco p ropizio. Altri a u m e n t i di capitale sono a n n u n ziati :
Il Credito M arittim o c o n v o c h e r à i s u o i a z io nisti in as sem b lea s tr a o r d i n a r i a il 22 luglio p e r p r o p o r r e l’a u m e n to di cap itale da 100 a 150 m i lioni p e r c o r r i s p o n d e r e al ln si n g h ie ro in c r e m e n t o dei suoi affari ed al rap id o suo sviluppo. Le n u o v e azio ni da 500 lire di v alo re n o m inale v e r r a n n o of f e r te in opzione a 510 in r a g io n e di u n a nuova p e r d u e vecchie (ra g g ru p p a te). Dal 1° luglio q u e s to I s t i t u to p r o c e d e r à al cam bio dei suoi titoli : 5 azioni a t tu ali r i c e v e r a n n o l’azione d a 500 lire. A nche q u e s t o tito lo subì la r ip e r c u s s io n e del r i b a s s o dei v alo ri di speculazione, Oggi 119 d an a ro .
Indeboliti an c h e i titoli fo n d iari B eni Stabili ieri 1010, oggi 1055; A edes ieri 19, oggi 2 1 3 (4 ; B onifiche
F erraresi ie r i 535, oggi 550; Im prese Fondiarie 170
circ a. P e r in v e s tim e n to di cap itale il Consolidato 5
p er cento s e m b r a oggi in te r e s s a n te . Col r i s c h i a r a r s i
d ella situ azio n e politica e b o rs is ti c a d o v r e b b e r i g u a d a g n a re p r e s t o la ced o la s e m e s t ra le . C hiude la s e ttim a n a a 99,50 p e r c o n t a n ti e 99,90 p e r fine luglio; m e n t r e la R endita 3,50 per cento finisce l’o tta v a a 88.35 p e r c o n t a n ti e 88.75 p e r fine Luglio.
Le azioni Banca Nazionale di Credito che e r a n o salite r a p i d a m e n t e a L. 640 r e t r o c e d o n o senza n o te rag io n i a 520 circa, oggi 550 c i rc a e q u e s ti b r u s c h i m o v im en ti so n o es sen z ialm en te d o v u ti alla r i s t r e t tezza del suo m ercato .
Il P arigi c o n t in u a nella sua a l talen a m e n t r e p u r tr o p p o le div is e preg ia te se g n an o un lieve r i n c r u d im e n to e si t e r m i n a la s e ttim an a: P a rig i 125,16; B r u
xelles 108,70; Svizzera 410 ; Londra 100,625 ; N ew Y ork
23,20; Praga 67,90. Le p r o r o g h e degli im p e g n i s p e c u lativi nei Cambi si e f fettu aro n o sulle b asi s e g u e n t i :
Consolidato e Rendita 1 di s c a r t o d o n t 0,75 di p r e
m i o ; Banca d ’Italia 50 d o n t 40; Comit 50 d o n t 40;
Credito 40 d o n t 25; M editerranee 20 d o n t 12; R abat tino 40 d o n t 25; Fiat 35 d o n t 20; Chàtillon 90 d o n t 30; B onifiche 25 d o n t 20; M ontecatini 20 d o n t 12; t u t t o
circa.
Torino 21 Giugno 1924.
Gu s t a v o De s l e x.
Società Italiana par le Sitale lettale Meridionali
Società anonim a sedente in F IR EN Z E
Capitale sociale L. 240 milioni interamente versato — Ammortizzato per L. 20.415 000
Si r e n d e n o to ai Signori Azionisti che, a p a r t i r e dal 1° luglio 1924, s a rà d is t r i b u i t o il saldo di inte res s i p e r l’eserciz io 1923 a tota le es tin z io n e della Cedola 1 0 7 - 2 ° s e m e s t r e 1923, com e a p p re s s o :
A zio n i n o m i n a t i v e ... L. 8 —
Azioni al portatore . . L. 8 —
m e n o r i t e n u t a del 15 0/o . » 1.20
---— » 6,80 I p ag a m e n ti s a r a n n o eflettu ati: a F iren ze, p r e s s o la Cassa S ociale; a M ilano, p r e s s o la Banca Zaccaria P is a ; a Genova, p r e s s o la Cassa G enerale, e p re s s o le Filiali della Banca d ’Italia d i: A lessandria, A ncona,
B ergam o, Bologna, Brescia, Como, Cremona, Cuneo, Ferrara, Im peria, Ivrea, L ivorno, Lucca, M antova, Mo dena, N apoli, Novara, Padova, P alerm o, Pavia, Pinerolo, Pisa, Roma, San Rem o. Savona, Sondrio, T orino, Trieste, Trento, Venezia, Vercelli, Verona.
P e r i titoli al p o r t a t o r e , i p r e s e n t a t o r i d o v r a n n o co n s eg n a re , all’a t to del p ag a m e n to , la p r e d e t t a Ce dola 107 - 2 ° s e m e s t r e 1923, avendo attenta cura di
non consegnare invece la Cedola 108 - 1° sem estre 1924-,
P e r i titoli nom in ativ i, i pagam enti s a ra n n o ese guiti c o n t r o p r e s e n ta z io n e dei c o r r i s p o n d e n t i C e rt i ficati e v erso q u ie tan z a da rila s c ia rs i dai p r e s e n t a t o r i su ap p e siti m andati.
Alle C artelle di g o d im e n to non s p e tta alcun d iv i d en d o e q u in d i la Cedola 108 non ha più valore.
I p ag a m e n ti all’E s t e r o v e r r a n n o eflettuati al Cam bio s u ll’Italia.
Firenze, 16 giugno 1924.
La Di r e z i o n e Ge n e r a l e.
Sede Centrale :
Ü
LONDRA, E.C. 3.
— PIÙ di 1,600 Uffici in I n g h i l t e r r a e nel = Galles e p a r e c c h i a f e I n d i e , i n Birmania r_ | e d in E g i r io . = (31 Décembre, 1 9 2 3 .) (Lire 25=£ St. 1.) = D E P O S IT I, ecc. Lire 8 ,5 4 0 ,0 1 8 ,2 0 0 g = A N T IC IP A Z IO N I,ecc. L ire 3 ,5 3 5 ,1 4 4 ,3 5 0 S E La Lloyds B a n k h a A g e n t i e Corrispondenti = = nell* Impero B r i t a n n i c o ed in tu tte le altre === EEEE parti del mondo ed è azionista im portante ==== EE delle Banche seguenti con cui è stretta- m d
===r m ente associata: =
ztE The National Bank of Scotland Limited. :r— Rfnlr <jf London and South America Limited. Trr::; — Lloyds & National Provincial Foreign Bank Limited. ^
EEz; The National Bank of New Zealand, Limited. jjg
E 3 Bank of British W est Africa, Limited.
The British Italian Banking Corporation, Limited, r r r