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Alunno/a:_______________________________ Classe:______________ Data:_______________ Liceo Scientifico “G. Galilei” - Perugia Verifica di Italiano- Classi prime

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Academic year: 2021

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Liceo Scientifico “G. Galilei” - Perugia Verifica di Italiano- Classi prime

Alunno/a:_______________________________

Classe:______________

Data:_______________

OBIETTIVI MINIMI DA RAGGIUNGERE PER IL PASSAGGIO ALLA CLASSE SECONDA

Competenze relative alla comprensione ed all'analisi del testo :

 sa analizzare le strutture essenziali di un testo narrativo

 sa comprendere il senso complessivo dei dati e stabilire semplici collegamenti

 sa identificare le strutture linguistiche; sa organizzare in modo semplice i dati conosciuti.

Competenze relative alla produzione scritta:

 sa produrre testi in forma grammaticalmente corretta e sufficientemente adeguata, seppure con qualche errore e/o imprecisione;

 sa produrre testi sufficientemente coesi e coerenti.

Leggi attentamente e svolgi gli esercizi richiesti

“ LA LEZIONE DEL CANARINO” DI RAFFAELE LA CAPRIA

Come si fa a trasformare una parola in emozione viva che restituisca a noi stessi e agli altri il senso, l'impressione profonda, lo stupore di un'esperienza?Lo racconta lo scrittore Raffaele La Capria, facendo rivivere un ricordo di quando era un ragazzo della tua età.

Fu un canarino,un canarino che imprevedibilmente si posò sulla mia spalla mentre attraversavo i giardini della Villa Comunale,a Napoli, fu un canarino a farmi intuire quanto poteva essere difficile il mestiere di scrittore.

Quando il canarino si posò sulla mia spalla io ero un ragazzino che frequentava la prima ginnasiale e l'unica mia esperienza di scrittura era il tema in classe. Nel momento in cui il canarino si posò sulla mia spalla io rimasi immobile per lo stupore, e così restai per non turbarlo col minimo movimento. Ma il mio cuore batté forte per l'emozione, e dovette sentirlo anche il canarino perché se ne volò via.

La mia storia di scrittore comincia subito dopo, quando tornato a casa, volli raccontare a mia madre quel che mi era accaduto e quel che avevo provato. E appena dissi:”Mamma, oggi un canarino si è posato sulla mia spalla” mi accorsi che con quella frase non avevo detto nulla di ciò che m'era accaduto,proprio nulla di quel che avevo provato. Come si fa a far sentire ad un altro il battito del cuore, la sorpresa e la meraviglia di quel momento?

Come si fa a trasmettere con le parole quello che m'è accaduto quando il canarino s'è posato sulla mia spalla? Non è questo un fatto insolito e straordinario? E dove le trovo le parole insolite e straordinarie per dirlo?

E più ci pensavo e più mi sembrava impossibile che una cosa così semplice come un

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canarino che si posa sulla tua spalla, una cosa così semplice e così emozionante, fosse tanto difficile da comunicare.

Cominciai da allora a rimuginarci sopra e la cosa andò avanti per anni, e dura ancora.

Capii innanzi tutto che bisognava rappresentare e non dire quello che m'era accaduto, dovevo cioè farlo accadere di nuovo con le parole. Rappresentare? Sì, ma come? Con una descrizione esatta. Già, ma se avessi soltanto descritto quel che era accaduto, per quanto minuta fosse stata la descrizione, senza l'emozione, senza un soffio che l'animava, a che sarebbe servita la descrizione? Ed ecco che così tornavo al punto di partenza. L'emozione dovevo cercarla dov'era nascosta, cioè in me stesso, nel ricordo del fatto, riandare a quella con le parole. Ma quali erano le parole? Più le cercavo più le parole che mi venivano incontro mi parevano ovvie. Come si faceva a scegliere quelle giuste? Con quale criterio? Il criterio,pensavo, era quello di avere nella mente un'immagine chiara, e dirigere le parole verso quell'immagine. Quando dico che le parole dovevano tendere tutte a ricostruire in una chiara immagine l'apparizione del canarino, io dico anche che le parole dovevano far parte tutte di un contesto, perché solo la parola che si mette in relazione con altre parole forma una frase che ha un senso ed un potere emotivo.

Quando pronuncio la parola primavera,la primavera dov'è? La primavera reale non c'è, non appare. La parola primavera indica il concetto ma non la cosa: per far nascere la cosa, per farla apparire, per far sì che la primavera sorga davanti ai nostri occhi in tutto il suo fulgore sono necessarie altre parole legate in un contesto tale da formare un'immagine, quell'immagine che la parola primavera non basta da sola a far nascere.

(R. La Capria “la lezione del canarino” “Il Sole 24 ore”,2012)

Comprensione

1) Ripercorri il testo mettendo a fuoco questi aspetti:

a) Lo scrittore racconta un episodio della sua adolescenza: dove si trovava e quanti anni aveva?

b) Qual è l'episodio che ha innescato la sua riflessione sulla potenza delle parole?

c)Perché l'episodio,in sé molto semplice, riveste così tanta importanza da diventare una specie di spartiacque nella vita dello scrittore? In che modo ha cambiato la sua vita?

2) Quale riflessione scaturisce nella mente dello scrittore a partire da tale episodio Ricercala nel testo e proponila.

3) Cosa significa per il protagonista “rappresentare”? Individua e sottolinea le parole usate nel testo e poi spiegale con parole tue.

4) Quale relazione esiste,secondo lo scrittore, tra “parola”,”contesto”, e “immagine”?

(r. 30-35).

5) In che modo, secondo lo scrittore, si può far scaturire l'emozione vissuta?

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Analisi

1) Scomponi il brani in sequenze attribuendo a ciascuna una tipologia.

2) La narrazione è spesso interrotta da riflessioni:attraverso quale tecnica l'autore le propone?

3) Che tipo di narratore è proposto nel brano?

4) “Nel momento in cui il canarino si posò sulla mia spalla io rimasi immobile per lo stupore”. Analizza i complementi sottolineati.

5) “Tornato a casa volli raccontare a mia madre quel che mi era accaduto e quel che avevo provato”. Analizza le forme verbali presenti nella frase.

Produzione

1) Riscrivi la sequenza iniziale del brano sostituendo il canarino con un animale, cosa o persona a tua scelta e ricostruendo in modo coerente l'episodio.

Per la correzione della prova verrà utilizzata la griglia di valutazione elaborata dal dipartimento di lettere e sotto allegata.

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