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FONDO PENSIONE A PRESTAZIONE DEFINITA DEL GRUPPO INTESA SANPAOLO. Commissione Finanza. Adunanza del 21 ottobre Processo verbale ** ** **

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FONDO PENSIONE A PRESTAZIONE DEFINITA DEL GRUPPO INTESA SANPAOLO

Commissione Finanza

Adunanza del 21 ottobre 2021 Processo verbale

** ** **

In data 21 ottobre 2021 alle ore 14:30 si sono riuniti tramite conferenza telefonica, causa blocco delle attività in presenza in seguito all’epidemia Covid 19, i sottoelencati componenti della Commissione Finanza (di seguito “Commissione”) del Fondo pensione a prestazione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo (di seguito “Fondo”):

- Massimo CORSINI - Angela GALLO - Gilberto GODINO - Guido NAPOLI - Angela ROSSO

Ha scusato l’assenza il consigliere Riccardo VOLPI.

Partecipano inoltre alla riunione:

- Claudio Angelo GRAZIANO Presidente - Tullio COTINI Consigliere - Fabrizio FALSETTI Consigliere - Guido GIANNETTA Consigliere - Sergio PUGGIONI Consigliere - Giovanni SOLARO Consigliere

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- Roberto BONINSEGNI Presidente Collegio dei Sindaci - Riccardo BOTTA Direttore Generale

- Anna COZZOLINO Vice Direttore Area Operativa

- Giovanni SALETTA Vice Direttore Area Investimenti e Segreteria - Angelo GIODA Internal Auditing – Revisione Interna

- Brunella CORBI Struttura Amministrazione e Bilancio - Alessia LAMONACA Struttura Segreteria

* * *

In attesa che si colleghi il PRESIDENTE (che presenzia solo per la discussione del punto 2 dell’ordine del giorno) ed in mancanza del VICE PRESIDENTE il consigliere più anziano (Gilberto GODINO) assume la Presidenza della riunione e dichiara aperta l’adunanza e rammenta l’Ordine del Giorno che reca i seguenti argomenti:

1. Audizione del gestore del fondo Finint Smart Energy;

2. Aggiornamento asset allocation e proposte inerenti (possibile riduzione delle masse conferite in gestione ai gestori azionari);

3. Aggiornamento Pricing Policy di valorizzazione degli strumenti finanziari e dei cambi di Kirey;

4. Informative:

• Controlli effettuati dalla Funzione Finanza;

• aggiornamento dei rendimenti della gestione finanziaria e situazione dei mercati;

• Nota relativa al Fondo SI Social Impact;

• previsione flussi di cassa fino al 31 dicembre 2022;

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• Aggiornamento sullo stato avanzamento lavori: (i) passaggio al controllo limiti giornalieri (ii) definizione degli SLA con i gestori e (iii) monitoraggio del rischio di liquidità.

5. Incarichi nei FIA;

6. Definizione di un calendario degli incontri con i gestori dei FIA e dei mandati in delega;

7. Proposte di modifica del Regolamento del Fondo GAEF;

8. Varie ed eventuali

La riunione inizia con la discussione del punto 4.

* * * 1. Audizione del gestore del fondo Finint Smart Energy

Per conto del gestore del fondo Finint Smart Energy partecipano Andrea Faggiani, Sara Falliero, Filippo Jelmoni e Francesco Rossi di Finanziaria Internazionale Investments SGR.

Il Vice Direttore Saletta introduce l’incontro richiedendo al gestore una indicazione sulle prospettive del fondo in quanto viene evidenziato che fino ad oggi il fondo ha generato un utile molto ridotto, in pratica nel corso degli anni quanto incassato dagli investimenti è stato speso per far fronte a tutti i costi ed oneri.

Prende la parola il dott. Filippo Jelmoni per riassumere sinteticamente le caratteristiche del fondo (fondo alternativo nel settore dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili, operativo dal 2014 e con raccolta di 14,7 mln/€ richiamati e versati) e segnalare che il valore della quota al 31 giugno 2021 (Euro 100.086) è di poco superiore al valore nominale (Euro 100.000). Il gestore evidenzia che a giugno 2021 il fondo detiene 4,5 mln/€ in liquidità, valore superiore di quello presente a fine 2020, a seguito anche del rimborso anticipato di un titolo detenuto in portafoglio (Asja Ambiente Italia), opzione esercitata dal debitore ma non prevista dalle previsioni contrattuali e per il quale si è dato mandato ai legali per la tutela del fondo. Il dott. Jelmoni passa quindi a illustrare il

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contesto attuale di riferimento che vede da un lato una sempre presente aspettativa di sviluppo del mercato dell’efficienza energetica, in una ottica di lungo periodo, ma dall’altro anche il forte rallentamento di tale crescita iniziata a partire dal primo semestre 2020 a causa della pandemia Covid, che ha avuto pesanti impatti sull’economia reale.

Parallelamente, considerata l’attenzione a livello internazionale sui temi della transizione energetica, vi è una spinta crescente all’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili (“FER”), in particolare in Italia l’obiettivo di incremento della quota di energia prodotta da FER sul totale della produzione di energia elettrica è del 55% al 2030 con una potenza installata doppia rispetto quella attuale. In questo contesto si aprono delle opportunità di investimento nello sviluppo e nella realizzazione di impianti fotovoltaici sia con lo scopo di beneficiare delle tariffe incentivanti sia in ottica di regime di market parity (remunerazione ottenuta dalla sola vendita di energia in rete).

Il dott. Jelmoni passa quindi ad illustrare il portafoglio degli investimenti che è suddiviso in tre differenti business unit: efficientamento industriale per circa 4,5 mln/€, teleriscaldamento per circa 3,6 mln/€ e illuminazione pubblica per 8 mln/€. In relazione al portafoglio si evidenzia che:

• il gestore ha ricevuto una manifestazione di interesse da parte di un primario operatore per l’acquisizione dell’impianto di cogenerazione presso la cartiera di Lucca che è il principale asset per quanto riguarda l’efficientamento industriale;

• per quanto riguarda il teleriscaldamento il progetto sta evidenziando maggiori costi per il funzionamento dell’impianto e minori ricavi rispetto alle stime iniziali;

• il fondo, tenuto conto di quanto detto ai punti precedenti, intende affidare un incarico ad un advisor esterno per l’apertura di un beauty contest per la vendita degli investimenti nell’efficientamento industriale e nel teleriscaldamento;

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• per quanto riguarda l’illuminazione pubblica il fondo ha deliberato l’accettazione di una offerta vincolante da parte di un primario operatore del settore per l’acquisizione di nove società delle undici in portafoglio.

Il dott. Jelmoni illustra gli obiettivi e le strategie del fondo per poter portare le remunerazioni attese agli investitori, che in sintesi si riassumono nel:

• mantenere un portafoglio di investimento di tipo cash flow based caratterizzato da una bassa correlazione con i mercati finanziari ed un rischio controparte medio- basso;

• valutare l’uscita dagli investimenti meno redditizi a valori interessanti;

• orientarsi maggiormente verso il settore delle energie rinnovabili tramite acquisto o realizzazione di impianti fotovoltaici, per i quali recentemente è stata approvata un’operazione di investimento in cinque impianti.

Interviene il consigliere Angela GALLO per chiedere se le possibili operazioni di dismissione potranno avvenire entro la fine del corrente anno. Il dott. Jelmoni risponde che difficilmente potranno essere finalizzate entro l’anno e che più ragionevolmente potranno essere perfezionate nel primo semestre 2022.

Interviene il consigliere Angela ROSSO per evidenziare che tra le strategie illustrate non ci sono previsioni di investimento nell’idrogeno verde. Risponde il dott. Andrea Faggiani dicendo che questo è un tema sicuramente nell’agenda del regolatore ma con un orizzonte temporale non di medio termine. Nei prossimi anni si vuole puntare molto sulle fonti rinnovabili come generatori di energia per sopperire alla diminuzione delle centrali a carbone ed all’utilizzo del gas come fonte di produzione di energia elettrica. Nel medio termine si avrà uno sviluppo tecnologico riguardo alle batterie e ai sistemi di conservazione dell’energia elettrica perché le rinnovabili sono fonti non programmabili, cioè non possono produrre energia a chiamata (il fotovoltaico lavora di giorno, l’eolico

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e idroelettrico nelle 24 ore però non sono programmabili). L’Idrogeno verde in questa potenziale agenda di sviluppo è messo ancora in secondo piano, in quanto ha bisogno di impianti rinnovabili che lo producono e di tecnologia per la trasformazione e la distribuzione. L’idrogeno verde sarà una fonte di energia che gli operatori prevedono conveniente non prima del 2030, nonostante gli sforzi da parte di grandi società come Snam ed Eni. In generale come approccio del fondo si sta cercando di avere più rinnovabili in portafoglio per diversificare e ribilanciare gli investimenti, al fine di prendere posizione in questo settore che nel medio termine, grazie alla miglior tecnologia della conservazione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, potrà consentire di avere dei valori di uscita dagli investimenti più alti di quelli attuali.

Interviene il consigliere Guido NAPOLI per chiedere se il fondo ha già fatto uno screening dei potenziali investimenti che potranno essere effettuati con la liquidità riveniente dai disinvestimenti di cui si è detto in precedenza e che impatto sta avendo sul portafoglio l’incremento dei prezzi di petrolio, gas e carbone. Risponde il dott. Andrea Faggiani per spiegare che i business plan dei nuovi investimenti, i quali si vogliono fare a breve, tengono conto dell’incremento dei prezzi delle materie prime e dei ritardi che si stanno generando nella logistica e approvigionamento dei materiali, un impatto che secondo il dott. Faggiani può essere considerato contenuto e bilanciato da un incremento della produzione grazie al miglioramento della tecnologia che consente ai pannelli solari di produrre energia sia dalla parte frontale del modulo che da quella retrostante (moduli bifacciali). Il dott. Faggiani evidenzia che per quanto riguarda l’illuminazione pubblica il processo di dismissione è avviato e potrà essere finalizzato nel primo semestre 2022, la cassa riveniente di circa 2/3 mln/€ potrà essere impiegata in nuovi investimenti nel settore delle rinnovabili, di cui si ha già una lista di possibili operazioni. Discorso ancora prematuro invece per il teleriscaldamento in quanto non avendo ancora avviato il

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processo competitivo non è ben chiaro quali potrebbero essere i possibili valori di cessione degli investimenti, occorrerà quindi capire a livello di costo/opportunità se conviene dismettere gli investimenti per poi reimpiegare in altri investimenti in impianti di efficientamento o produzione di energia da fonti rinnovabili oppure mantenere gli attuali investimenti in portafoglio.

Il consigliere Angela GALLO chiede se vi sono prospettive di distribuzioni nel medio termine. Il dott. Faggiani e poi il dott. Jelmomi rispondono che per distribuire proventi è necessario realizzare utili e che gli impatti positivi derivanti dalle nuove iniziative illustrate in precedenza è verosimile che si possano realizzare nel primo semestre 2022 e quindi solo con il rendiconto al 30 giugno 2022 si potrebbero cristallizzare determinate partite economiche che potrebbero anche dare origine a distribuzione dei proventi nel secondo semestre 2022.

Il Vice Direttore Saletta domanda se i nuovi investimenti sono impianti di nuova costruzione o se sono già in essere, inoltre chiede se si hanno stime di rendimento del fondo calcolate verso la data di scadenza. Il dott. Faggiani alla prima domanda risponde che gli impianti sono di nuova costruzione, verranno acquistati una volta autorizzati ed hanno ottenuto la tariffa incentivante e sottolinea che il fondo non intende assumersi il rischio dello sviluppo autorizzativo, questa strategia è dettata dal fatto che sul mercato secondario ci sono poche opportunità ed i rendimenti sono bassi;

il dott. Faggiani aggiunge che gli impianti sono piccoli con opere di connessione semplici e non avranno grandi difficoltà realizzative. Per quanto riguarda il rendimento del fondo il dott. Faggiani evidenzia che al momento è un po’ arduo stimarlo in quanto molto dipenderà dai rendimenti di uscita dagli investimenti nella pubblica illuminazione e della cogenerazione, il dott. Faggiani aggiunge che i nuovi investimenti, tenuto conto del mercato, possono avere un rendimento, non a leva, del 5-6%. Il dott. Faggiani

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conclude dicendo che in questo momento il fondo è n mezzo ad un processo di trasformazione e quindi una maggiore visibilità sui risultati previsti la si potrà avere solo tra qualche mese.

L’incontro termina con l’impegno del gestore di incontrarsi nuovamente tra qualche mese per dar conto di quanto realizzato.

La Commissione prende atto.

2. Aggiornamento asset allocation e proposte inerenti (possibile riduzione delle masse conferite in gestione ai gestori azionari)

Il Presidente introduce l’argomento posto all’ordine del giorno riferendo che il tema relativo al riequilibrio degli investimenti, sia per dinamiche insite nei mercati finanziari sia per esigenze di liquidità, era già stato oggetto di analisi e discussione nella scorsa Commissione. Il Presidente evidenzia che questo tema richiede una sistemazione un po’

più organica anche perché sta venendo meno la possibilità di tenere presso il Depositario giacenze di liquidità rilevanti a tassi non remunerati, cioè senza penalizzazioni, inoltre il Presidente aggiunge che la stessa banca Intesa Sanpaolo presso cui il Fondo ha dei conti aperti non consentirà di mantenere alle condizioni di remunerazione applicate giacenze superiori alle spese previste in un arco di tempo ristretto (uno/due mesi). Il Presidente continua segnalando che rispetto alla scorsa Commissione l’andamento dei mercati finanziari ha favorito una marginale riduzione degli investimenti azionari, ora pari al 43,5% rispetto al 44,5% del mese precedente, ed una risalita degli obbligazionari al 25%, quindi l’intervento finalizzato a riallineare gli investimenti alle soglie definite nel DPI è, al momento, meno urgente rispetto alle ultime settimane. Tuttavia, continua il Presidente, nella nota preparata dall’Area Investimenti e distribuita alla Commissione in anticipo rispetto alla data della riunione si formulano tre

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proposte finalizzate a poter trovare una soluzione in modo da poter affrontare nel continuo problematiche di allineamento degli investimenti a quanto definito nel DPI. La prima proposta prevede l’integrazione del DPI, all’atto della prima revisione, specificando che il range 25/35% dell’obbligazionario è da intendersi come obbligazionario di breve/media durata e liquidità e questa proposta la si può considerare ragionevole e dovuta tenuto conto delle caratteristiche del fondo a prestazione, le altre due proposte, ritenute dal Presidente entrambe accettabili, tengono conto della dialettica e delle osservazioni maturate all’interno della scorsa Commissione. Nell’ambito delle due proposte la prima è relativa alla definizione di una delega come quella già in essere attribuita al Presidente e al Direttore Generale per effettuare smobilizzi dai mandati – sentito l’Advisor in merito all’ammontare ed ai mandati interessati - finalizzati a costituire liquidità per far fronte ad esigenze di spesa del Fondo. In questa proposta la delega, con la previsione di massimali e limiti di intervento, verrebbe attuata per esigenze di riequilibro all’interno delle asset class solo quando si superano i limiti stabiliti dal DPI. La seconda proposta è invece un po’ più strutturata e prevede il disinvestimento dai mandati azionari per un importo ritenuto sufficiente a costituire un cuscinetto rispetto al valore superiore del limite di esposizione a questa asset class ed investimento in un fondo obbligazionario, avente caratteristiche diverse dagli attuali mandati obbligazionari, da acquistarsi come gestione diretta del Fondo. Il Presidente aggiunge che il percorso di scelta del fondo prevede inizialmente l’individuazione da parte della Commissione delle caratteristiche del fondo, nella nota sono state proposte le principali caratteristiche che secondo l’Area Investimenti dovrebbe avere il fondo (dimensione, strumenti investiti, esposizione valutaria, liquidazione, etc.), poi il mandato all’Advisor di selezionare una serie di fondi che rispondono a tali caratteristiche, l’analisi da parte della Commissione e la scelta del

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fondo su cui investire. Il Presidente aggiunge che entrambe le proposte, delega e fondo, potrebbero essere accettate e coesistere ed invita i partecipanti ad esprimere la loro opinione.

Il consigliere Angela GALLO ritiene che entrambe le soluzioni possano coesistere ma la proposta del fondo è più strutturale e può venir incontro ad esigenze temporanee che non si esauriscono con un rientro nei limiti, si dichiara d’accordo sui paletti per la ricerca del fondo indicati nella nota e per quanto riguarda i costi suggerisce di considerare come possibile investimento anche gli ETF, visto che hanno costi inferiori rispetto ai fondi, a maggior ragione se si considera che i rendimenti dei fondi ed ETF in questa asset class sono minimi.

Interviene l’Advisor per evidenziare che può essere importante avere un investimento di questo genere in quanto in alcune fasi di mercato può essere opportuno operare una riduzione tattica dell’equity e quindi vista la volontà di non aumentare le masse dei due mandati obbligazionari ben si presta la possibilità di investire in un fondo che abbia caratteristiche in grado di integrarsi con il mandato di Eurizon, al fine di non creare un doppione, il cui obiettivo non sia solo l’investimento della liquidità a scapito del rendimento. L’Advisor sostiene che sarebbe opportuno l’investimento in un fondo e non un ETF, proprio per la ricerca di una gestione attiva, e che i maggiori costi del fondo rispetto all’ETF verrebbero assorbiti dal Fondo in quanto nel fondo non confluirebbero masse elevate.

Il consigliere Angela GALLO dichiarando che anche lei preferisce un fondo rispetto all’ETF perché ha una gestione diretta si chiede se si potrà trovare qualche fondo il cui rendimento non eroda tutte le commissioni pagate.

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Il consigliere Fabrizio FALSETTI chiede quale potrebbe essere l’importo investito nel fondo.

Il Vice Direttore Saletta risponde che si era ipotizzato un investimento di circa 25/30 mln/€.

Il consigliere Angela GALLO aggiunge che per lei le due soluzioni, delega e fondo, possono coesistere ed in attesa della scelta della soluzione fondo si potrebbe utilizzare la soluzione delega mettendo dei paletti (es, limite di importo). Il consigliere ribadisce che è importante il rispetto dei limiti in quanto la disciplina della gestione consente di poter mantenere il rischio sui livelli scelti.

Il consigliere Angela ROSSO evidenzia che quanto proposto costituisce un passo importante rispetto alla precedente riunione della Commissione, dice che entrambe le proposte sono interessanti e che la soluzione della delega, con la definizione di precisi limiti di importo, possa essere accettata in via temporanea ed in attesa dell’analisi del fondo. Il consigliere ritiene però che la soluzione finale preferibile sia quella del fondo perché strutturale.

Interviene il consigliere Guido NAPOLI dicendo che per lui non coesistono le due ipotesi, inoltre la soluzione fondo è poco efficace ed efficiente in quanto un fondo, con le caratteristiche indicate in precedenza, a 3 anni ha un rendimento negativo che si aggiunge alle commissioni pagate (anche 1%), si potrebbe ragionare su ETF che avrebbe sempre rendimento negativo ma ha commissioni più basse. Secondo il consigliere ragionando in termini di costo/opportunità sarebbe preferibile mantenere la liquidità in conto a tassi negativi (-0,50%). Per il consigliere la delega limitata (es. 6 mln/€

pari all’1% del patrimonio) potrebbe consentire di poter rientrare nei limiti in attesa di una convocazione della Commissione Finanza chiamata poi a decidere sul da farsi. Il consigliere aggiunge che riguardo ai futuri conferimenti previsti nel prossimo anno, per

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accorpamento di altri fondi, non si porrà il problema di dove investirli in quanto la liquidità conferita dovrebbe essere proporzionalmente spalmata su tutti i mandati.

Al termine di tutti gli interventi il Presidente prende la parola per cercare di fare una sintesi di quanto dibattuto. Il Presidente sostiene che nell’ottica di definire un processo più strutturato e prospettico vedrebbe fattibili entrambe le due soluzioni, delega e fondo, e sarebbe favorevole ad assegnare una delega temporanea e limitata (d’accordo sui 6 mln/€) al Presidente ed al Direttore Generale per riequilibri in caso di sforamento dai limiti e contemporaneamente ad affidare un incarico all’Advisor per una ricognizione sul mercato finalizzata a verificare se si possono trovare fondi/ETF senza costi eccessivi e senza una gestione negativa con le caratteristiche prima illustrate.

I consiglieri Angela GALLO, Angela ROSSO e Guido NAPOLI si dichiarano d’accordo.

L’Advisor interviene per evidenziare che siccome il fondo deve essere in grado di dare rendimento non si dovrebbe cercare né un fondo monetario né investito in titoli governativi e conferma che porterà una rosa di fondi per la prossima Commissione. Il consigliere Guido NAPOLI chiede che nella selezione del fondo si tengano a riferimento i limiti, in termine di rischio, previsti per il mandato obbligazionario di Eurizon. L’Advisor concorda.

Il consigliere Angela ROSSO chiede indicazioni sulla durata della delega attribuita al Presidente ed al Direttore Generale. Il Presidente risponde che la durata è subordinata alla decisione dell’investimento nel nuovo fondo, indicativamente viene indicata una durata fino a dicembre tenuto conto che se nella prossima Commissione si potesse esaminare e scegliere il fondo si potrebbe poi portare la richiesta di autorizzazione nel Consiglio di dicembre, in caso di una scelta in tempi più lunghi la decisione di posticipare la durata della delega verrebbe comunque presa dal Consiglio.

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Il Vice Direttore Saletta precisa che, tenuto conto di quanto detto, in caso di esercizio della delega quanto disinvestito dai mandati azionari verrebbe messo inizialmente in liquidità.

La Commissione concorda di sottoporre al Consiglio di Amministrazione la richiesta di assegnare al Presidente e al Direttore Generale una delega per disinvestire fino al massimo di 6 mln/€ dai mandati azionari, delega esercitabile in caso di sforamento dal limite previsto dal DPI e valida fino a dicembre, investendo il ricavato in liquidità.

3. Aggiornamento Pricing Policy di valorizzazione degli strumenti finanziari e dei cambi di Kirey

Il Vice Direttore Area Investimenti segnala che il Depositario ha richiesto al Service Amministrativo di apportare al testo della nuova Policy del Service Amministrativo (Kirey), in merito alla valorizzazione degli strumenti finanziari e cambi approvata nell’ultimo Consiglio del Fondo del 24 settembre u.s., alcune integrazioni.

Le integrazioni, a detta del Depositario, sono necessarie al fine di esplicitare meglio quanto già normalmente viene effettuato dal Service Amministrativo. Tali integrazioni non modificano l’impianto strutturale definito nella Policy approvata dall’ultimo Consiglio, ma contribuiscono a rendere maggiormente chiaro il processo.

È stato consegnato alla Commissione, in anticipo rispetto alla riunione, il nuovo testo evidenziando le parti interessate dalle modifiche.

Viene segnalato che le integrazioni hanno ricevuto parere favorevole da parte del Depositario e dall’Advisor, inoltre si segnala che l’Area Investimenti ha espresso parere positivo.

La Commissione prende atto e concorda di sottoporre richiesta al Consiglio di Amministrazione di autorizzare il testo presentato.

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4. Informative:

controlli effettuati dalla Funzione Finanza

Il Vice Direttore Area Investimenti riporta alla Commissione l’esito dei controlli effettuati dall’Area Investimenti in base alle procedure correnti relativi al periodo agosto- settembre 2021, premettendo che per settembre non sono ancora pervenuti gli esiti dei controlli mensili del Depositario. Nella nota, consegnata alla Commissione in tempo prima della riunione, sono riportati per singolo mese gli esiti dei controlli svolti (indicando con colore verde: nulla da riportare, colore giallo: informativa e/o raccomandazione alla Commissione per possibili azioni e colore rosso: azione da intraprendere), le segnalazioni emerse e le eventuali azioni intraprese dal Fondo.

Per quanto riguarda il mese di agosto il Vice Direttore Saletta rileva quanto segue:

• i report settimanali e quello mensile dell’Advisor hanno evidenziato l’aumento della componente investita dal Fondo in azioni pari a circa il 44% (a metà maggio era circa il 36%, a giugno il 41% ed a luglio il 43%) vicina alla soglia massima per questa asset class (45%) indicata nel DPI e la riduzione di quella investita in obbligazioni, nel mese intorno al 22%, al di sotto della soglia minima per questa asset class (25%) indicata nel DPI nell’ambito della illustrazione della politica di investimento del Fondo;

• il Depositario ha segnalato la presenza di una serie di scoperti sui conti dei gestori in diverse divise e per importi prevalentemente ridotti a causa di saldi negativi sui conti dei gestori, dovuti a pagamento delle spese tenuta conto e per disallineamenti tra acquisti e vendite. Tali scoperti sono in numero inferiore rispetto a quanto già segnalato nei tre mesi precedenti;

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• dai report settimanali dell’Advisor si è rilevato per il gestore Eurizon il mancato rispetto del limite di convenzione che prevede “minimo del 70% del patrimonio deve essere investito in titoli con rating compreso tra BBB- e AAA” in quanto la percentuale riscontrata era di circa il 68%%. Il Fondo è intervenuto presso il gestore chiarendo che negli strumenti finanziari aventi rating compreso tra BBB- e AAA vanno ricompresi i titoli investiti direttamente e solo quelli presenti all’interno degli OICR aventi il rating indicato e non l’intero OICR pur avendo quest’ultimo un rating in linea con quanto previsto dalla Convenzione;

• il Depositario ha segnalato che i titoli di debito privi di rating presenti a fine agosto nel portafoglio del gestore UBP possedevano un rating interno (in base a documentazione inviata dal Gestore in data 21 settembre 2021), conforme a quanto stabilito in Convenzione laddove si dice che “in caso di emissioni prive di rating queste dovranno possedere un rating interno del gestore di almeno B- che dovrà essere documentato”.

Per quanto riguarda il mese di settembre il Vice Direttore Saletta rileva quanto segue:

• i report settimanali e quello mensile dell’Advisor hanno evidenziato l’aumento della componente investita dal Fondo in azioni , a fine settembre poco sotto il 45% (da maggio al 36%, è progressivamente salita al 41% a giugno, al 43% a luglio ed al 44%

ad agosto) vicina alla soglia massima per questa asset class (45%) indicata nel DPI;

e la riduzione di quella investita in obbligazioni, a fine mese poco al di sotto della soglia minima per questa asset class (25%) indicata nel DPI nell’ambito della illustrazione della politica di investimento del Fondo;

• il report settimanale dell’Advisor del 3 settembre ha evidenziato per il gestore Eurizon il mancato rispetto del limite di convenzione che prevede “minimo del 70% del patrimonio deve essere investito in titoli con rating compreso tra BBB- e AAA” in

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quanto la percentuale riscontrata era di circa il 68%%. L’intervento del Fondo presso il gestore, effettuato in seguito alla medesima segnalazione rilevata anche nei mesi precedenti, ha chiarito che gli strumenti finanziari aventi rating compreso tra BBB- e AAA vanno ricompresi i titoli investiti direttamente e solo quelli presenti all’interno degli OICR aventi il rating indicato e non l’intero OICR pur avendo quest’ultimo un rating in linea con quanto previsto dalla Convenzione. Il gestore ha provveduto ad aggiustare gli investimenti al fine di ricondurre l’operatività in linea con quanto stabilito e dal 10 settembre u.s. non si è più registrata la violazione.

Il Vice Direttore Saletta informa inoltre la Commissione sull’esposizione, così come rilevata dal Depositario in base agli ultimi controlli mensili pervenuti (agosto 2021), di alcune tipologie di investimenti rispetto ai limiti stabiliti dalla normativa in particolare evidenzia che gli investimenti nei FIA sono all’8.8% rispetto al limite del 20%, quelli in titoli non negoziati nei mercati regolamentari sono al 17% rispetto al limite del 30% e quelli relativi agli immobili diretti sono all’8,5% rispetto ad un limite del 20%

La Commissione prende atto di quanto illustrato.

aggiornamento rendimenti della gestione finanziaria e situazione dei mercati

Il Vice Direttore Area Investimenti evidenzia che in relazione a questo punto è stata preparata una nota, inviata in anticipo alla Commissione, per segnalare l’andamento delle performance delle singole gestioni e del Fondo (situazione alla data dell’8 ottobre 2021 rispetto al 10 settembre 2021 portata nell’ultima Commissione del 21 settembre u.s.).

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Il Vice Direttore Saletta evidenzia come la perfomance del Fondo all’8 ottobre sia al +7,7%, valore in diminuzione rispetto al +10,65% di settembre e che le perfomance dei gestori, pur se su livelli inferiori rispetto alla rilevazione precedente. continuano ad evidenziare una sovraperfomance rispetto a quanto registrato dai rispettivi parametri.

Il Vice Direttore passa la parola all’Advisor il quale giudica la perfomance del Fondo, pur essendo scesa rispetto ai picchi registrati in settembre, come un risultato ottimo. Il

Perfomance dei mandati al 10/09/2021

masse (mln/€) % rendimento benchmark delta commissione

Eurizon 126,8 20,0% 0,79% 0,38% 0,41% 0,09%

UBP 30,8 4,9% 2,55% 0,85% 1,70% 0,36%

Mirabaud 111,3 17,6% 11,17% 5,35% 5,82% 0,30%

AllianceBernstein 90,5 14,3% 23,01% 19,38% 3,63% 0,35%

Oddo BHF 85,8 13,6% 14,21% 7,43% 6,78% 0,50%

Immobili 82,2 13,0% 2,34%

FIA 56,1 8,9% 5,59%

Banca d'Italia 15,0 2,4% 4,53%

Liquidità 34,4 5,4% 0,00% comm. media

TOTALE 632,8 100,0% 10,65% 6,91% 3,74% 0,29%

Obbligazioni 154,7 24,5%

Azioni 282,9 44,7%

Illiquidi 153,3 24,2%

Liquidità 45,5 7,2%

derivati -3,6 -0,6%

TOTALE 632,8 100,0%

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ritracciamento dei mercati non ha modificato le aspettative che per l’ultima parte dell’anno sono pur sempre positive per gli attivi di rischio.

L’Advisor riporta i rendimenti delle singole gestioni con i rispettivi benchmark segnalando il buon operato dei gestori in quanto i rendimenti di tutti i mandati, ad eccezione di AllianceBernstein, sono calcolati da inizio gestione cioè da inizio maggio e non da inizio anno come avviene invece per AllianceBernstein il cui mandato è in pratica la continuazione del precedente.

Interviene il consigliere Angela ROSSO per chiedere un commento su come sta andando l’Europa. L’Advisor risponde che non ci si attende per il 2021 e 2022 un rialzo dei tassi né in Europa né in America e questo perché nessuno vuol mettere in pericolo il recupero della crescita economica in atto e permettersi un aumento del costo del debito. L’inflazione attuale non è l’inflazione effettiva che aspettiamo, da anni ci si augura un tasso di inflazione al 2% annuo, ma è un’inflazione atipica causata principalmente dalle difficoltà di approvigionamento delle materie prime e intermedie.

Le Banche Centrali cominceranno a considerare l’aumento dei tassi solo nel momento in cui l’inflazione deriverà da aumento della produzione e dei consumi e questo, secondo l’Advisor, avverrà non prima del secondo semestre del 2022. A livello generale l’Advisor indica che potrebbe esserci un rafforzamento del dollaro con un conseguente effetto positivo sull’economia europea ed un possibile miglioramento del rating dell’Italia. L’Advisor sottolinea che in virtù di questa situazione, con crescita e costo del denaro molto basso, le prospettive per gli attivi di rischio siano ancora positive e riconferma la bontà dell’esposizione dell’asset allocation strategica sul mercato azionario europeo ed in particolare il sovrappeso sul mercato italiano tramite il mandato di Oddo.

La Commissione prende atto.

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Nota relativa al Fondo SI Social Impact

Il Responsabile Area Investimenti evidenzia che ha preparato per la Commissione una nota, inviata nei giorni precedenti la riunione odierna, relativa al fondo Sifea SI Social Impact, di recente acquisizione del quale se ne era parlato solo all’atto della presentazione. La Nota, preparata attingendo ad informazioni pubbliche (Regolamento del fondo, Bilanci, etc.) o inviate dal gestore al Fondo, intende offrire un quadro dell’andamento attuale del fondo e degli investimenti effettuati.

Il Vice Direttore espone in estrema sintesi alcuni punti riportati più in dettaglio nella nota:

• il fondo è stato al momento sottoscritto da 22 investitori e l’ammontare totale sottoscritto ha raggiunto l’importo di € 41.000.000;

• il totale richiamato è pari a circa il 36% dell’ammontare totale del Fondo;

• il fondo, essendo nella sua fase iniziale, non è ancora in grado di generare reddito sufficiente a spesare tutti gli oneri ed i costi;

• i settori di investimento che vengono privilegiati sono: salute e benessere, istruzione ed educazione, produzione alimentare sostenibile, industria creativa e cultura, residenzialità sociale, efficienza energetica, riciclo rifiuti, microfinanza e turismo sociale e sostenibile;

• il fondo investe solo in Italia in imprese sociali, cooperative sociali ed i loro consorzi e imprese che presentano un chiaro obiettivo di generare un impatto sociale ed ambientale;

• il Fondo ha sottoscritto Euro 500.000 dei quali alla data della Commissione sono stati richiamati EUR 152.748,84. Viene segnalato l’investimento di 5 mln/€ da parte di Intesa Sanpaolo.

La Commissione prende atto.

(20)

previsione flussi di cassa fino al 31 dicembre 2022

Il Responsabile Area Investimenti evidenzia che si è preparata una stima dei flussi previsti in entrata/uscita dal Fondo fino a fine dicembre 2022. In base a tale situazione, consegnata alla Commissione nei giorni precedenti la riunione, nel periodo considerato si dovrebbero rendere necessari disinvestimenti dai mandati in gestione per circa 34 mln/€

(indicativamente 10 mln/€ a marzo 2022, 12 mln/€ a giugno 2022 e 12 mln/€ a settembre 2022). La situazione per il 2022 sarà comunque soggetta a variazione in seguito alle confluenze dei Fondi UBI post offerte di capitalizzazione.

La Commissione prende atto.

Aggiornamento sullo stato avanzamento lavori: (i) passaggio al controllo limiti giornalieri (ii) definizione degli SLA con i gestori e (iii) monitoraggio del rischio di liquidità.

Il Responsabile dell’Area Investimenti e Segreteria aggiorna la Commissione in relazione ad una serie di attività tuttora non concluse. Qui di seguito si espone quanto segnalato.

(i) Controllo limiti giornalieri

Sono in fase conclusiva le attività di test tra Service Amministrativo, che definisce ed invia il flusso dei dati ed il calcolo del soft NAV giornaliero al Depositario, che permetteranno a quest’ultimo di procedere ad effettuare i controlli limiti su base giornaliera. Dall’ultima call telefonica effettuata prima della data della Commissione (è stato segnalato che fino all’entrata in produzione del controllo limiti giornalieri si sono previste due call di aggiornamento a settimana) è emerso che nel flusso dei dati di test di agosto 2021 si rilevano ancora alcuni gap tra i dati inviati ed i dati di produzione (operazioni mancanti,

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differenze, etc.), che saranno sistemati, a detta del Service Amministrativo, nell’arco di una settimana. Si sta operando per l’avvio dei controlli con il mese di novembre.

(ii) Service Level Agreement

Il testo del Service Level Agreement tra Depositario, Service Amministrativo, Fondo Pensione e gestori, che definisce i protocolli di comunicazione da seguire e le tipologie di dati da scambiare relativamente alle operazioni in strumenti finanziari realizzate con le risorse a tal fine destinate dal Fondo Pensione, è stato finalizzato dal Fondo con le osservazioni della Funzione della Revisione Interna – Internal Auditing ed inviato a Depositario, Service Amministrativo e gestori per le loro osservazioni. Il testo, una volta accettato, potrà essere sottoscritto tra le parti presumibilmente entro il 31 ottobre p.v.

(iii) Monitoraggio rischio di liquidità

È in fase di condivisione con l’Advisor l’integrazione della reportistica periodica di analisi e monitoraggio con una analisi della liquidabilità del portafoglio mobiliare in gestione e con i flussi previsionali in uscita al fine di rappresentare l’evoluzione del rischio di liquidità nell’arco del tempo. La finalizzazione di tale attività è prevista per il 31 ottobre p.v.

La Commissione prende atto.

5. Incarichi nei FIA

Il Responsabile Area Investimenti sottopone alla Commissione l’elenco degli incarichi ricoperti dal Fondo Pensione in alcuni Comitati istituiti dai fondi di investimento alternativi (FIA) in portafoglio.

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La Commissione prende atto e concorda di sottoporre al Consiglio di Amministrazione la richiesta di proseguire, nel caso di ulteriori rinnovi, gli incarichi attuali in continuità.

6. Definizione di un calendario degli incontri con i gestori dei FIA e dei mandati in delega

Il Responsabile dell’Area Investimenti propone di effettuare le audizioni dei gestori dei fondi alternativi e dei mandati di gestione.

Il consigliere Guido NAPOLI evidenzia che tenuto conto del numero di audizione da farsi sarebbe opportuno fare le audizioni al di fuori delle Commissioni Finanza.

Il consigliere Angela ROSSO propone di sentire al momento solo i gestori dei fondi che non vanno bene come Green Arrow e Finint, appena ascoltato, rimandando gli incontri con gli altri in una fase successiva.

Il consigliere Angela GALLO concorda con quanto appena detto suggerendo però di fare gli incontri con gli altri gestori dei fondi alternativi ad inizio anno.

La Commissione concorda di sentire Green Arrow nella prossima Commissione.

7. Proposte di modifica del Regolamento del Fondo GAEF

Società settore Comitato Consultivo Advisory Board Investor Committee

Green Arrow (ex Quercus) energie rinnovabili no no SI (Saletta)

Green Arrow (ex Quadrivio) energie rinnovabili no SI (Cozzolino) no

Finint efficientamento

energetico SI (Cozzolino) no no

Coima diversified european

real estate SI (Cozzolino) no no

Dws infrastrutturale no no no

Partners equity private equity no no no

Sefea private equity no no no

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Il Vice Direttore Saletta informa la Commissione che il gestore del fondo Green Arrow Energy Fund (ex Quadrivio Energy Fund), del quale il Fondo detiene una partecipazione (importo sottoscritto 10 mln/€ di cui 8,7 mln/€ richiamati), ha richiesto di modificare due articoli del Regolamento del fondo come da comunicazione datata 8 ottobre u.s., che è stata trasmessa alla Commissione in anticipo rispetto alla riunione.

Nella richiesta del gestore si evidenzia che Green Arrow fin dal 2019, data di acquisizione dell’ex fondo Quadrivio, ha inteso perseguire una strategia di investimento ed efficientamento finanziario volta a recuperare e migliorare le performances del Fondo. In ragione di questo il gestore intende rifinanziare l’intero Portafoglio di partecipazioni acquisite e/o che acquisirà (attualmente vi sono sei veicoli societari (le “SPV”) ciascuno proprietario di un impianto di produzione di biometano) con un primario istituto finanziario al fine di sostituire i finanziamenti esistenti con un’unica linea di credito. il completamento della prospettata operazione di rifinanziamento comporterebbe, all’esito del perfezionamento di tutti gli investimenti nei singoli SPV, il raggiungimento di un limite di concentrazione sul Portafoglio (comprensivo di tutti e sei gli impianti di biometano) pari al 29% dell’Ammontare Totale del Fondo.

Tutto ciò premesso il gestore richiede di modificare gli articoli 9.2.2 e 9.5.2 del regolamento del fondo.

Proposta di modifica dell’articolo 9.2.2. del Regolamento del Fondo GAEF

Le modifiche proposte all’art. 9.2.2 – ovvero l’aumento del limite di concentrazione dal 20%

al 30% rispetto all’Ammontare Totale del Fondo al termine del Periodo di Investimento – consentirebbero il perfezionamento dell’operazione di rifinanziamento descritta ed altresì comporterebbero (i) una più efficiente allocazione dei costi, (ii) lo sfruttamento di economie di scala ed in generale (iii) l’ottenimento di migliori condizioni economiche per il Fondo.

(24)

Inoltre, considerato che l’operazione prospettata porterebbe il limite di concentrazione al 29% (e quindi prossimo al valore massimo consentito) si propone altresì l’introduzione di un’ulteriore facoltà per il Fondo, consistente nella possibilità di superare il limite suddetto esclusivamente una volta nel corso della durata del Fondo ed a condizione che tale

“sforamento” (i) abbia natura temporanea e quindi, in ogni caso, non perduri per un periodo superiore a 12 mesi e (ii) non superi in ogni caso il valore-soglia del 35%

dell’Ammontare Totale del Fondo al termine del Periodo di Investimento.

Proposta di modifica dell’articolo 9.5.2. del Regolamento del Fondo GAEF

La modifica proposta dell’art. 9.5.2 – ovvero l’aumento del grado di rischio del Fondo da

“medio-basso” a “medio” sulla scala interna della SGR – costituisce, invece, una mera conseguenza della modifica del precedente art. 9.2.2 (e, pertanto, le due proposte di modifica richiedono necessariamente un’approvazione congiunta).

L’eventuale aumento del limite di concentrazione, infatti, comporterebbe – anche in linea con le politiche di gestione del rischio adottate dalla SGR in relazione ai FIA gestiti – un lieve incremento nella definizione del livello di rischio espresso nel Regolamento del Fondo, portando quest’ultimo da un livello 3 (rischio medio-basso) al livello successivo 4 (medio).

Il Vice Direttore evidenzia che, sentito anche l’Advisor, l’Area Investimenti ha espresso parere favorevole all’accettazione delle modifiche proposte in quanto le proposte, mirando ad ottimizzare la gestione finanziaria del portafoglio del Fondo, sono indirizzate nell’esclusivo interesse del Fondo e dei suoi partecipanti.

Interviene il consigliere Guido NAPOLI per richiedere se si ha evidenza di quello che può essere l’impatto positivo, in termini di rendimento, derivante dal rifinanziamento e dall’ottimizzazione indicata dal gestore.

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Il Vice Direttore Saletta risponde che il dato non ci è stato trasmesso ma che si potrebbe richiedere al gestore.

Il consigliere Guido NAPOLI invita a richiedere questo dato per poter accompagnare e trasmettere questa richiesta al prossimo Consiglio di Amministrazione.

Interviene anche il consigliere Angela GALLO dichiarandosi d’accordo con quanto appena detto dal consigliere NAPOLI e sottolinea l’importanza di avere una stima del possibile beneficio derivante dall’operazione indicata dal gestore.

La Commissione prende atto e concorda di sottoporre al Consiglio di Amministrazione la richiesta del gestore accompagnata dalla stima richiesta.

8. Varie ed eventuali

Il Vice Direttore Saletta informa la Commissione che è pervenuta la richiesta di UBP, gestore del mandato obbligazionario EU convertibili, di poter modificare una clausola contrattuale della Convenzione di gestione, nello specifico il paragrafo 3 dell’Allegato D laddove si specifica che le operazioni in titoli, derivati e cambi spot/forward sono ammesse con controparti di mercato di primaria importanza aventi rating non inferiore a A- (S&P), A3 (Moody’s) o A- (Fitch). Il gestore richiede, unicamente per le operazioni in titoli, di poter abbassare il livello di rating richiesto portandolo a rating non inferiore a BBB- (S&P), Baa3 (Moody’s) o BBB- (Fitch), fermo restando quanto attualmente previsto dalla Convenzione per le operazioni in derivati e cambi spot/forward.

Il gestore rileva che – per quanto riguarda le transazioni in titoli – fra le primarie controparti con cui opera sul mercato delle obbligazioni Convertibili e che permettono la realizzazione della loro Best Execution Policy, due di esse (Unicredit e Jeffries) presentano un Rating inferiore a quello previsto dalla Convenzione, pur restando a livello di Investment Grade.

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Unicredit presenta un Rating S&P pari a BBB, BBB- di Fitch e Baa1 di Moody’s, mentre Jeffries ha rating BBB di S&P e Fitch e Baa2 di Moody’s.

Nella richiesta pervenuta da UBP viene segnalato che Unicredit e Jeffries sono fra le principali controparti del mercato delle obbligazioni convertibili in termine di volumi di scambio e di migliori prezzi proposti e nell’ultimo anno hanno rappresentato per UBP il 13,3%

e il 17,8% dei volumi scambiati. Il Vice Direttore segnala che l’esclusione di queste due controparti potrebbe non consentire al gestore di poter trattare in compravendita i titoli alle migliori condizioni di mercato rispettando la Best Execution Policy, sia in termini di prezzo che di volume scambiabile, con potenziali effetti negativi sull’efficienza della gestione del mandato.

Il Vice Direttore informa inoltre che analoga previsione contrattuale era stata riconosciuta, dietro precisa richiesta dei gestori, in sede di definizione delle Convenzioni di gestione ad Eurizon e Mirabaud e che l’Advisor ha espresso parere favorevole alla modifica contrattuale proposta.

La Commissione prende atto e concorda di sottoporre al Consiglio di Amministrazione la proposta di autorizzare quanto richiesto dal gestore.

Non essendoci altro da discutere la riunione termina alle ore 16:50

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