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FONDO PENSIONE A PRESTAZIONE DEFINITA DEL GRUPPO INTESA SANPAOLO. Commissione Finanza. Adunanza del 3 dicembre Processo verbale ** ** **

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FONDO PENSIONE A PRESTAZIONE DEFINITA DEL GRUPPO INTESA SANPAOLO

Commissione Finanza

Adunanza del 3 dicembre 2021 Processo verbale

** ** **

In data 3 dicembre 2021 alle ore 11:00 si sono riuniti tramite conferenza telefonica, causa blocco delle attività in presenza in seguito all’epidemia Covid 19, i sottoelencati componenti della Commissione Finanza (di seguito “Commissione”) del Fondo pensione a prestazione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo (di seguito “Fondo”):

- Angela GALLO - Gilberto GODINO - Guido NAPOLI - Angela ROSSO - Riccardo VOLPI

Ha scusato l’assenza il consigliere Massimo CORSINI.

Partecipano inoltre alla riunione:

- Claudio Angelo GRAZIANO Presidente - Tullio COTINI Consigliere - Fabrizio FALSETTI Consigliere

- Riccardo BOTTA Direttore Generale

- Anna COZZOLINO Vice Direttore Area Operativa

- Giovanni SALETTA Vice Direttore Area Investimenti e Segreteria - Alessia LAMONACA Struttura Segreteria

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È inoltre presente l’Advisor finanziario (di seguito “Advisor”) del Fondo il dott. Sebastian SCHRIKKER anche lui collegato telefonicamente.

* * *

Il PRESIDENTE dichiara aperta l’adunanza e rammenta l’Ordine del Giorno che reca i seguenti argomenti:

1. Possibile selezione di un fondo obbligazionario;

2. Informative:

• Controlli effettuati dalla Funzione Finanza;

• aggiornamento dei rendimenti della gestione finanziaria e situazione dei mercati;

• Aggiornamento sullo stato avanzamento lavori: (i) passaggio al controllo limiti giornalieri (ii) definizione degli SLA con i gestori e (iii) monitoraggio del rischio di liquidità.

3. Varie ed eventuali

* * * 1. Possibile selezione di un fondo obbligazionario

Il PRESIDENTE introduce il primo punto all’ordine del giorno premettendo che il 25 novembre u.s. si era reso necessario attivare la delega in capo al Presidente e Direttore Generale per smobilizzare un importo massimo di 6 milioni di euro dai mandati azionari e contestuale investimento in liquidità, al fine di ridurre l’esposizione azionaria al di sotto del limite previsto dal DPI. Constatato che il giorno seguente, 26 novembre, i mercati azionari alla luce delle notizie circa la variante del virus Omicron segnavano ribassi del 3%-4% si è riusciti, grazie all’intervento della funzione Finanza del Fondo ed alla disponibilità del gestore AllianceBernstein (destinatario della riduzione), a bloccare e cancellare l’ordine. Il PRESIDENTE evidenzia che se oggi il rischio di supero del limite dell’esposizione azionaria è rientrato non viene meno il rischio di trovarsi nuovamente

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nelle prossime settimane in questa situazione in caso di ripresa dei corsi azionari, una volta assorbito l’effetto Omicron. Il PRESIDENTE dice che occorre riprendere quanto già affrontato nell’ultima Commissione quando si è dato mandato all’Advisor di effettuare una analisi sui possibili fondi oggetto di investimento, aventi precise caratteristiche concordate nell’ultima Commissione (quali tipologia, duration dei titoli, AUM, etc.), portando una rosa di nomi che potrebbero fare al caso nostro. Il PRESIDENTE informa che nei giorni scorsi, in relazione ad altre attività, ha preso conoscenza dell’esistenza di un fondo monetario gestito da Fondaco ed investito dalla Compagnia San Paolo e dalle Fondazioni azioniste della banca Intesa Sanpaolo avente caratteristiche simili ad uno presente nella rosa dei fondi che oggi vengono presentati dall’Advisor. Il materiale relativo al fondo di Fondaco è stato trasmesso all’Advisor per una sua analisi. Il PRESIDENTE lascia quindi la parola all’Advisor per l’illustrazione del lavoro fatto, che è stato riportato in una Nota accompagnata da diverse schede descrittive dei fondi selezionati inviato ai Consiglieri in anticipo rispetto alla riunione della Commissione odierna, chiedendo di evidenziare i relativi profili di rischio dei fondi, auspicando poi una scelta della Commissione all’unanimità e possibilmente, visto il ridotto ammontare investito, evitando un investimento in un fondo che per via del conflitto di interesse con parti correlate necessita di approfondimenti e delibere.

L’Advisor prende la parola dicendo che l’analisi dei fondi è stata eseguita tenendo in considerazione i criteri stabiliti dall’ultima Commissione ai quali sono stati aggiunti altri due elementi il primo che il fondo ricercato non sia per definizione un fondo monetario (cash fund) perché questi fondi hanno dei rischi intrinseci per essere molto liquidi ed in passato in situazione di stress di mercato sono andati peggio degli altri il secondo che ci sia una coerenza dell’investimento con l’asset allocation strategica in essere e che l’investimento possa quindi convivere con il mandato di Eurizon, a tal fine si è indicato

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come il fondo debba avere prevalentemente investimenti corporate Investment Grade.

L’Advisor aggiunge che a questi criteri si è aggiunto quello di ricercare fondi che hanno un benchmark di riferimento che non guida i gestori ad avere esposizioni di rischio solo perché sono presenti nel benchmark e l’esigenza di evitare fondi che rischiamo di avere rendimenti negativi. Alla fine dell’analisi si è ristretto il cerchio a quattro fondi che sono quelli di Axa, BNP Paribas, Ostrum (Natixis) e Quaestio.

Secondo l’analisi dell’Advisor nell’ambito di questi quattro fondi BNP Paribas spicca in assoluto per la sicurezza ed il grado di rischio sotto controllo, questo fondo è anche il fondo con le masse maggiori (circa 3,6 miliardi di euro), una esposizione ai corporate per oltre l’80%, duration bassa ed un benchmark costituito per l’80% da cash ed EONIA che eliminano la necessità del gestore di incollarsi a determinati investimenti perché presenti nel benchmark. Sempre riguardo al fondo di BNP Paribas l’Advisor aggiunge che la gestione attiva ha permesso di creare valore sia nel 2019 che nel 2020 con rendimenti superiori all’1% netto e che le commissioni di gestione pari a 0,15% siano le più economiche tra i quattro fondi presentati in quanto negli altri fondi sono superiori allo 0,20%. Per quanto riguarda gli altri fondi l’Advisor rimanda al documento predisposto ed alle singole schede illustrative preparate e distribuite in tempo per la Commissione, ma sottolinea come il fondo Quaestio registra una ottima perfomance ma è più esposto al rischio rispetto a BNP Paribas, che i fondi Axa e Ostrum (Natixis) hanno perfomance inferiori a BNP Paribas e costi nettamente superiori mentre per quanto riguarda Fondaco, indicato in apertura dal Presidente, non è rientrato nella griglia perché per quanto buono non soddisfava alcune richieste iniziali stabilite in sede di Commissione quali le masse in gestione, che essendo poco sopra i 180 milioni di euro sono inferiori ai 400 milioni di euro stabiliti, e la politica di investimento orientata prevalentemente verso titoli governativi anziché corporate Investment Grade.

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Interviene il consigliere Guido NAPOLI per rimarcare che nella scorsa Commissione aveva chiesto se fosse stato possibile nella selezione del fondo tenere conto dei limiti previsti per il mandato obbligazionario di Eurizon al fine di non assumere rischi ritenuti eccessivi per una forma previdenziale, il consigliere continua dicendo che ciò non è stato fatto e segnala come nei fondi di Quaestio, Ostrum e Axa tra le prime dieci posizioni in titoli detenuti sono presenti dei titoli additional Tier I, ibridi e perpetui cioè categorie di titoli presenti in passato nel mandato di Azimut e che il consigliere aveva già espresso come non opportuni e che sono esclusi nel mandato attuale di Eurizon.

Inoltre, il consigliere evidenzia che tutti e quattro i fondi nella situazione di stress dei mercati della primavera 2020 hanno perso, salvo BNP Paribas che ha avuto un ribasso di circa il 4%, mediamente non meno del 5%/6%, quindi questi fondi non si possono definire fondi di liquidità e occorre dire che si sta selezionando un investimento tra fondi che si prendono del rischio. Fatta questa premessa, che il consigliere reputa opportuna e doverosa, il consigliere concorda con quanto espresso dall’Advisor che nell’ambito dei quattro fondi presentati BNP Paribas è il fondo meno rischioso, in particolare il consigliere sottolinea come il fondo abbia le masse maggiori, il benchmark più liquido, il costo più basso ed è l’unico a non avere, almeno dall’analisi dei primi dieci titoli in portafoglio, titoli ibridi, perpetual e additional Tier I bensì titoli di una certa sicurezza come sovranazionali, Bei e similari. Pertanto, dovendo scegliere nell’ambito della rosa proposta il consigliere ritiene anche lui che BNP Paribas sia il fondo migliore seppure si aspetti rendimenti negativi o intorno a zero, situazione che in un certo senso potrebbe anche essere considerata un vantaggio in quanto segno che il fondo non si assume particolari rischi. Per quanto riguarda il fondo Quaestio il consigliere dice che la fondazione Cariplo dovrebbe avere una partecipazione del 34% nella SGR e quindi, al di là del fatto che il fondo tra i quattro presentati è il più rischioso, sarebbe opportuno,

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come rimarcato dal Presidente, evitarci qualche pratica in relazione al conflitto di interesse.

L’Advisor risponde al consigliere NAPOLI dicendo che riguardo alla selezione dei fondi si è tenuto conto, per quanto possibile, di quanto richiesto dal consigliere in merito alla non presenza di determinati rischi, ma trattandosi di fondi UCITS, con liquidazione giornaliera e con ampie masse bisogna considerare che le linee di investimento e le regole stabilite dalle varie case di gestione sono abbastanza larghe. L’Advisor continua dicendo che il fondo BNP Paribas non ha al momento, non solo nelle prime dieci posizioni ma in tutto il portafoglio, posizioni in additional Tier I, perpetual e ibridi ma questo non esclude che le possa avere in futuro in quanto nel regolamento del fondo non vi è questo divieto.

Interviene il consigliere Angela GALLO per esprimere il suo accordo con l’analisi dell’Advisor che ringrazia per la messa a confronto dei fondi che è molto efficace e chiede se nell’analisi del rischio si è valutata la caduta massima (drawdown) registrata nel tempo di questi fondi e se utilizzano derivati. Il consigliere GALLO esprimendo la sua preferenza per BNP Paribas per le perfomance mostrate, il minor rischio e per le commissioni più contenute richiede però un commento all’Advisor riguardo al -2,24%

del 2018 chiedendo se si hanno informazioni riguardo a cosa è imputabile. L’Advisor risponde che il 2018 è stato un anno molto difficile sulle varie asset class e la perfomance negativa rispecchia l’esposizione nei corporate in toto ed una gestione più attiva, mentre per quanto riguarda l’uso dei derivati dice che essendo questi fondi investiti prevalentemente in corporate i gestori utilizzano i derivati per gestire la duration e questo ricorso è più presente in portafogli più aggressivi, come Quaestio. L’Advisor conclude dicendo che la proposta di BNP Paribas viene fatta anche tenendo conto dell’esposizione al rischio.

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Interviene il consigliere Angela ROSSO e concorda su BNP Paribas dicendosi d’accordo con quanto sostenuto in termini di rischio, ma sottolinea che nel momento in cui si è voluto prediligere un fondo corporate questo è stato fatto per avere un minimo di rendimento e non solo zero o meno e chiede che il gestore presenti la sua politica ESG.

Il consigliere Riccardo VOLPI si dice d’accordo su BNP Paribas.

Il PRESIDENTE a sintesi di tutti gli interventi propone di andare avanti con BNP Paribas fermo restando che la Funzione Finanza con l’Advisor dovranno, oltre alla richiesta di una possibile riduzione delle commissioni, approfondire la tematica ESG in modo che l’investimento possa essere compliant con il nostro modello e far rientrare anche l’aspetto ESG tra i criteri di scelta utilizzati. Il PRESIDENTE propone al momento un investimento di 10 milioni di euro, da rivalutarsi poi in seguito anche in funzione delle esigenze che si creeranno. Il PRESIDENTE rispondendo ad una domanda dell’Advisor conferma che i 10 milioni saranno il frutto del disinvestimento dai mandati azionari e che la delega di 6 milioni di euro in capo al Presidente e al Direttore Generale rimarrà in essere fino alla delibera del fondo da parte del Consiglio di Amministrazione.

L’Advisor conferma che farà avere per il prossimo Consiglio di Amministrazione la proposta relativa a dove togliere i 10 milioni di euro ed indica che molto probabilmente dovrebbero provenire dal mandato azionario americano.

La Commissione concorda con quanto detto e si dice all’unanimità d’accordo nel proporre al Consiglio di Amministrazione di investire 10 milioni di euro, salvo ulteriore verifica dell’importo in sede di Consiglio di Amministrazione, nel fondo obbligazionario presentato da BNP Paribas.

2. Informative:

controlli effettuati dalla Funzione Finanza

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Il Vice Direttore Area Investimenti riporta alla Commissione l’esito dei controlli effettuati dall’Area Investimenti in base alle procedure correnti relativi al periodo settembre- novembre 2021, premettendo che per questo periodo i controlli del Depositario sono ancora mensili. Nella nota, consegnata alla Commissione in tempo prima della riunione, sono riportati per singolo mese gli esiti dei controlli svolti (indicando con colore verde:

nulla da riportare, colore giallo: informativa e/o raccomandazione alla Commissione per possibili azioni e colore rosso: azione da intraprendere), le segnalazioni emerse e le eventuali azioni intraprese dal Fondo.

Per quanto riguarda il mese di settembre il Vice Direttore Saletta rileva quanto segue:

• i report settimanali e quello mensile dell’Advisor hanno evidenziato l’aumento della componente investita dal Fondo in azioni poco sotto il 45% (da maggio al 36%, è progressivamente salita al 41% a giugno, al 43% a luglio ed al 44% ad agosto) vicina alla soglia massima (45%) indicata nel DPI e la riduzione di quella investita in obbligazioni, nel mese poco al di sotto della soglia minima (25%) indicata nel DPI nell’ambito della illustrazione della politica di investimento del Fondo;

• il report settimanale dell’Advisor del 3 settembre ha evidenziato per il gestore Eurizon il mancato rispetto del limite di convenzione che prevede “minimo del 70% del patrimonio deve essere investito in titoli con rating compreso tra BBB- e AAA” in quanto la percentuale riscontrata era di circa il 68%%. L’intervento del Fondo presso il gestore, effettuato in seguito alla medesima segnalazione rilevata anche nei mesi precedenti, ha chiarito che gli strumenti finanziari aventi rating compreso tra BBB- e AAA vanno ricompresi i titoli investiti direttamente e solo quelli presenti all’interno degli OICR aventi il rating indicato e non l’intero OICR pur avendo quest’ultimo un rating in linea con quanto previsto dalla Convenzione. Il gestore ha provveduto ad

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aggiustare gli investimenti al fine di ricondurre l’operatività in linea con quanto stabilito e dal 10 settembre u.s. non si è più registrata la violazione;

• il Depositario ha segnalato che i titoli di debito privi di rating presenti a fine agosto nel portafoglio del gestore UBP possedevano un rating interno (in base a documentazione inviata dal Gestore in data 21 ottobre 2021), conforme a quanto stabilito in Convenzione laddove si dice che “in caso di emissioni prive di rating queste dovranno possedere un rating interno del gestore di almeno B- che dovrà essere documentato”.

Per quanto riguarda il mese di ottobre il Vice Direttore Saletta rileva quanto segue:

• i report settimanali e quello mensile dell’Advisor hanno evidenziato l’aumento della componente investita dal Fondo in azioni, a fine ottobre poco sotto la soglia massima (45%) indicata nel DPI; e la riduzione di quella investita in obbligazioni, nelle ultime tre settimane del mese poco al di sotto della soglia minima (25%) indicata nel DPI nell’ambito della illustrazione della politica di investimento del Fondo;

• Il Depositario ha segnalato per il gestore AllianceBernstein una esposizione in valuta non Euro al 31 ottobre pari al 10,4% rispetto ad un limite del 10%. Pur considerando l’esposizione di tipo passivo si è sentito il gestore e si è richiesto di rientrare nel limite stabilito.

• il Depositario ha segnalato che i titoli di debito privi di rating presenti a fine agosto nel portafoglio del gestore UBP possedevano un rating interno (in base a documentazione inviata dal Gestore in data 9 novembre 2021), conforme a quanto stabilito in Convenzione laddove si dice che “in caso di emissioni prive di rating queste dovranno possedere un rating interno del gestore di almeno B- che dovrà essere documentato”.

Per quanto riguarda il mese di novembre il Vice Direttore Saletta rileva quanto segue:

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• i report settimanali dell’Advisor hanno evidenziato l’aumento della componente investita dal Fondo in azioni poco sopra la soglia massima (45%) indicata nel DPI; e la riduzione di quella investita in obbligazioni, intorno al 24%, al di sotto della soglia minima (25%) indicata nel DPI nell’ambito della illustrazione della politica di investimento del Fondo;

Il Vice Direttore Saletta informa inoltre la Commissione sull’esposizione, così come rilevata dal Depositario in base agli ultimi controlli mensili pervenuti (ottobre 2021), di alcune tipologie di investimenti rispetto ai limiti stabiliti dalla normativa in particolare evidenzia che gli investimenti nei FIA sono all’8.98% rispetto al limite del 20%, quelli in titoli non negoziati nei mercati regolamentari sono al 16,99% rispetto al limite del 30% e quelli relativi agli immobili diretti sono all’8,57% rispetto ad un limite del 20%

La Commissione prende atto di quanto illustrato.

aggiornamento rendimenti della gestione finanziaria e situazione dei mercati

Il Vice Direttore Area Investimenti evidenzia che in relazione a questo punto è stata preparata una nota, inviata in anticipo alla Commissione, per segnalare l’andamento delle performance delle singole gestioni e del Fondo (situazione alla data del 19 novembre 2021 rispetto all’8 ottobre 2021 portata nell’ultima Commissione del 21 ottobre u.s.).

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Il Vice Direttore Saletta evidenzia come la perfomance del Fondo al 19 novembre (ultimo report dell’Advisor arrivato alla data di preparazione della nota da parte dell’Area Investimenti per la Commissione) sia pari a +12,5%, valore in crescita rispetto al +7,7% di ottobre e che le perfomance dei gestori, continuano ad evidenziare una sovraperfomance rispetto a quanto registrato dai rispettivi parametri.

Il Vice Direttore passa la parola all’Advisor il quale avendo a disposizione i dati al 26 novembre li commenta brevemente. La perfomance del Fondo al 26 novembre è di +10,21% rispetto al benchmark di +7,31% e questo dato viene considerato come un valore

Perfomance dei mandati al 19/11/2021

masse (mln/€) % rendimento benchmark delta commissione

Eurizon 126,9 20,1% 0,92% 0,00% 0,92% 0,09%

UBP 30,7 4,9% 2,30% 1,56% 0,74% 0,36%

Mirabaud 116,3 18,4% 16,13% 9,56% 6,57% 0,30%

AllianceBernstein 96,0 15,2% 30,46% 28,03% 2,43% 0,35%

Oddo BHF 85,5 13,5% 13,75% 9,36% 4,39% 0,50%

Immobili 82,2 13,0% 2,91%

FIA 56,1 8,9% 5,95%

Banca d'Italia 15,0 2,4% 4,53%

Liquidità 22,2 3,5% 0,00% comm. media

TOTALE 630,9 100,0% 12,52% 9,13% 3,39% 0,29%

Obbligazioni 152,7 24,2%

Azioni 287,8 45,6%

Illiquidi 153,3 24,3%

Liquidità 39,0 6,2%

derivati -1,9 -0,3%

TOTALE 630,9 100,0%

Perfomance dei mandati all'08/10/2021

masse (mln/€) % rendimento benchmark delta commissione

Eurizon 126,6 20,7% 0,66% 0,02% 0,64% 0,09%

UBP 29,8 4,9% -0,72% -1,22% 0,50% 0,36%

Mirabaud 104,8 17,1% 4,69% 3,30% 1,39% 0,30%

AllianceBernstein 86,7 14,1% 17,85% 15,13% 2,72% 0,35%

Oddo BHF 80,5 13,1% 7,18% 3,28% 3,90% 0,50%

Immobili 82,2 13,4% 2,26%

FIA 56,0 9,1% 5,83%

Banca d'Italia 15,0 2,4% 4,53%

Liquidità 31,3 5,1% 0,00% comm. media

TOTALE 613,0 100,0% 7,71% 5,94% 1,77% 0,29%

Obbligazioni 153,5 25,0%

Azioni 266,4 43,5%

Illiquidi 153,2 25,0%

Liquidità 40,0 6,5%

derivati -0,1 0,0%

TOTALE 613,0 100,0%

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ragguardevole. Per quanto riguarda i gestori l’Advisor segnala le singole buone perfomance e come queste siano superiori rispetto ai rispettivi benchmark. L’Advisor segnala inoltre che i rendimenti di tutti i mandati, ad eccezione di AllianceBernstein, sono calcolati da inizio gestione cioè da inizio maggio e non da inizio anno come avviene invece per AllianceBernstein il cui mandato è in pratica la continuazione del precedente.

La riduzione delle perfomance dei mercati azionari nell’ultima settimana viene vista dall’Advisor come una correzione lieve considerando da un lato il rally registrato dall’azionario quest’anno e dall’altro la negatività registrata in seguito alla notizia sulla variante del virus Omicron, inoltre bisogna considerare che l’attività sui mercati americani è stata molto ridotta nel fine settimana per la festa del Ringraziamento. Secondo l’Advisor ci sono tuttora aspettative per una pronta ripresa dei corsi azionari ed una chiusura dell’anno più alta rispetto ai livelli attuali.

Il consigliere Angela ROSSO chiede un commento sui differenti pareri espressi dalla BCE e dalla FED in merito all’aumento dell’inflazione. L’Advisor ritiene che l’inflazione sia transitoria in quanto il rialzo dei prezzi non è dovuto al consumo e produzione più elevata ma alla scarsità di materie prime o semilavorati quindi il punto è quanto durerà questa fase di transitorietà. Secondo l’Advisor l’inflazione scenderà per risalire poi per motivi veri di produzione e consumo e la fase di transitorietà durerà fino alla fine del primo trimestre dell’anno prossimo il che vuol dire inflazione dal quarto trimestre del 2022 in poi ed aumenti dei tassi nel 2023.

Il consigliere Angela GALLLO chiede se l’Advisor sia sempre positivo sull’azionario e di esprimere un commento sulle materie prime. L’Advisor conferma il suo posizionamento positivo sull’azionario mentre riguardo alle materie prime ritiene che metalli come alluminio e rame continueranno a salire, il petrolio invece potrebbe riprendere quanto perso recentemente ma dovrebbe rimanere per il momento sotto l’importante resistenza di 84/86

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dollari al barile, violata questa resistenza potrebbe spingersi fino a 100 dollari e questo potrebbe avere anche implicazioni inflazionistiche.

Il Responsabile Area Investimenti aggiunge che riguardo alla perfomance del Fondo bisognerà poi conteggiare che a fine anno la valutazione degli immobili, di cui si è discusso nell’ultima Commissione Immobiliare, determinerà una rivalutazione del portafoglio immobiliare di circa 18 milioni di euro che significano un incremento della perfomance del Fondo di circa il 2,8%.

La Commissione prende atto.

Aggiornamento sullo stato avanzamento lavori: (i) passaggio al controllo limiti giornalieri (ii) definizione degli SLA con i gestori e (iii) monitoraggio del rischio di liquidità.

Il Responsabile dell’Area Investimenti e Segreteria aggiorna la Commissione in relazione ad una serie di attività tuttora non concluse. Qui di seguito si espone quanto segnalato.

(i) Controllo limiti giornalieri

Si sono concluse le attività di test tra Service Amministrativo, che calcola i soft Nav ed invia il flusso dei relativi dati al Depositario, e quest’ultimo che li utilizzerà per effettuare i controlli limiti su base giornaliera. Si è arrivati al termine di questa fase, che doveva permettere in relazione a test su dati già consolidati l’allineamento tra i dati inviati dal Service Amministrativo e quelli presenti nel sistema del Depositario, con uno sforamento nelle tempistiche inizialmente indicate a causa delle attività di implementazione dei tracciati e dei flussi dei dati che hanno richiesto più tempo del previsto.

A questo punto i controlli sui limiti giornalieri partiranno non appena asseverato il NAV di fine novembre iniziando dalla giornata del 1° dicembre.

(ii) Service Level Agreement

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Il testo del Service Level Agreement tra Depositario, Service Amministrativo, Fondo Pensione e gestori, che definisce i protocolli di comunicazione da seguire e le tipologie di dati da scambiare relativamente alle operazioni in strumenti finanziari realizzate con le risorse a tal fine destinate dal Fondo Pensione, è stato finalizzato dal Fondo, con le osservazioni della Funzione della Revisione Internal Auditing, ed accettato dal Depositario, Service Amministrativo ed in linea di massima dai gestori (sono in corso ancora alcune attività di sistemazione di alcune parti del testo – richieste da alcuni gestori - che non minano l’articolato generale). Il Fondo si è fatto parte in causa nel sollecitare ripetutamente i gestori a sottoscrivere il contratto quanto prima.

(iii) Monitoraggio rischio di liquidità

È in corso da parte dell’Advisor l’attività di integrazione della reportistica periodica di analisi e monitoraggio con una analisi della liquidabilità del portafoglio mobiliare in gestione (stima dei tempi per liquidare il portafoglio mobiliare complessivo non basandosi su numeri statistici ma su una analisi dei singoli asset in portafoglio) e con i flussi previsionali in uscita al fine di rappresentare l’evoluzione del rischio di liquidità nell’arco del tempo. La finalizzazione di tale attività è prevista per la fine dell’anno.

La Commissione prende atto.

3. Varie ed eventuali

Proposte di modifica del Regolamento del Fondo Green Arrow Energy Fund

Il Vice Direttore Saletta richiamando quanto illustrato nell’ultima Commissione del 21 ottobre u.s. e quanto deliberato dal Consiglio del 16 novembre u.s. ha informato che, con delibera del 29 novembre 2021, il Consiglio di Amministrazione di Green Arrow ha accertato l’avvenuta approvazione delle proposte di modifica del Regolamento del fondo da parte

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dell’Assemblea dei Partecipanti alla quale il Fondo ha partecipato, tramite procura, esprimendo il suo assenso.

Qui di seguito si riepilogano in colore rosso le modifiche apportate al Regolamento:

Modifica dell’articolo 9.2.2. del Regolamento del Fondo

Limite di concentrazione

2. L’investimento del patrimonio del Fondo in strumenti finanziari, siano essi quotati o meno, emessi da uno stesso emittente o da emittenti appartenenti al medesimo gruppo, cioè legati da rapporti di controllo ai sensi dell’art. 2359 cod. civ., primo comma n. 1) e 2), non potrà superare il 30% (trenta per cento) dell’Ammontare Totale del Fondo al termine del Periodo di Investimento (di seguito, il “Limite di Concentrazione”). L’eventuale superamento del Limite di Concentrazione è consentito esclusivamente una sola volta nel corso dell’intera durata del Fondo in relazione agli investimenti deliberati fino al termine del Periodo di Investimento ed a condizione che (i) abbia natura temporanea e quindi, in ogni caso, non perduri per un periodo superiore a 12 (dodici) mesi e (ii) non sia comunque superiore al 35% (trentacinque per cento) dell’Ammontare Totale del Fondo al termine del Periodo di Investimento.

Modifica dell’articolo 9.5.2. del Regolamento del Fondo

2. Tenuto conto della natura del Fondo, configurato come fondo chiuso con una durata definita dal presente Regolamento, e della natura generalmente illiquida degli investimenti stessi, l’investimento nel Fondo comporta un grado di rischio connesso alle possibili variazioni del valore e della redditività dei beni nei quali è investito il patrimonio del Fondo e valutabile come di livello 4 (rischio medio) su una scala di rischiosità da 1 a 7 (1 molto-basso – 7 molto- alto).

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La Commissione prende atto.

Non essendoci altro da discutere la riunione termina alle ore 12:07

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